Riforma sul sostegno, contratti reiterati ai supplenti in deroga: dov’è la continuità didattica?

da La Tecnica della Scuola

Riforma sul sostegno, contratti reiterati ai supplenti in deroga: dov’è la continuità didattica?

La delega alla legge 107/2015 su inclusione scolastica e sostegno, porta con sé alcune novità, che riguardano gli alunni disabili e gli insegnanti di sostegno.

Per linee generali possiamo dire intanto, che con la riforma dell’inclusione scolastica ci sarà un coinvolgimento di tutti gli operatori della scuola, che vedrà la formazione non solo per i docenti, ma anche per i presidi e il personale ATA.

Abbiamo già parlato del nuovo percorso per diventare docente di sostegno. A tal proposito, i futuri docenti specializzati della scuola dell’infanzia e di quella primaria, durante il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria, oltre ai 31 crediti formativi già previsti dal normale piano di studi, dovranno conseguire ulteriori 60 cfu sulle Didattiche dell’inclusione. Successivamente, potranno accedere ad un apposito Corso di specializzazione in Pedagogia speciale e Didattica dell’inclusione, con il rilascio di altri 60 cfu.
Infine, il superamento di tale Corso, costituirà titolo abilitante per l’insegnamento sui posti di sostegno della scuola dell’infanzia e di quella primaria.

Per diventare docente per il sostegno della scuola secondaria di primo e secondo grado, occorrerà superare un concorso ordinario.

I requisiti per accedere al concorso sono i seguenti:

  • laurea magistrale o o a ciclo unico, oppure diploma di II livello dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con la classe di concorso;
  • certificazione del possesso di almeno 24 crediti formativi universitari o accademici, acquisiti in forma curricolare o extra curricolare, nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche, garantendo comunque il possesso di almeno sei crediti in almeno tre dei seguenti quattro ambiti disciplinari: pedagogia, pedagogia speciale e didattica dell’inclusione; psicologia; antropologia; metodologie e tecnologie didattiche;
  • attestazione delle competenze linguistiche, corrispondenti almeno al livello B2 del Quadro comune europeo, ai sensi dell ‘articolo 7, comma 1, del decreto ministeriale 22 ottobre 2004, n. 270, e delle competenze informatiche e telematiche.

Il concorso prevede tre prove scritte ed un colloquio orale.