Toscana, medici e infermieri a scuola di lingua dei segni

Toscana, medici e infermieri a scuola di lingua dei segni

La regione sostiene l’Ens con 315 mila euro attraverso una serie di progetti per l’inserimento sociale dei non udenti che prevedono, tra l’altro, la formazione del personale medico, la traduzione in Lis del telegiornale e i servizi di ponte-telefono. Saccardi: “Sordità è barriera che si può superare”

da Redattore Sociale
09 giugno 2017

FIRENZE – Toscana, la Regione investe 315 mila euro per l’inserimento sociale delle persone sorde. E’ il contenuto di una delibera presentata dall’assessore alle politiche sociali Stefania Saccardi, che prevede un accordo di finanziamento tra la Regione e la sezione toscana dell’Ente nazionale sordi.

I fondi messi a disposizione serviranno per vari progetti, tra cui il progetto ‘Comunicare è vivere’, che consiste nelle attività di formazione del personale medico e paramedico degli ospedali, finalizzata a comunicare con le persone sorde tramite la lingua dei segni. L’esperienza già attivata in alcuni presidi ospedalieri e richiede di essere confermata ed estesa nei vari presidi ospedalieri toscani, al fine di diffondere su tutto il territorio regionale, le buone pratiche ed i risultati ottenuti in termini di miglioramento della comunicazione nei confronti dei pazienti non udenti e dei loro familiari.

Altri fondi serviranno per continuare a svolgere il servizio di traduzione Lis negli aggiornamenti finali del Tg3 Toscana, inseriti nella trasmissione “Buongiorno Toscana”, un modo per tenere i non udenti costantemente aggiornati di quello che succede nella regione. Fondi anche per il servizio ponte-telefono, che intende favorire i contatti che ogni persona sorda, in piena autonomia, ha la necessità di stabilire anche con altri soggetti udenti, per servizi sociali, sanitari, ed altri servizi pubblici o privati.

Infine, supporto anche per il servizio di segretariato sociale, un servizio essenziale volto ad affermare e soddisfare le sempre maggiori esigenze di personale interprete, che permetta la relazione tra sordi e udenti in tutte le necessità non solo di comunicazione ma anche di assistenza, tutela e sostegno nelle varie realtà territoriali e sociali.

“La sordità – ha detto l’assessore regionale alle politiche sociali Stefania Saccardi – è una barriera che può essere superata attraverso investimenti pubblici mirati e innovativi. La Toscana continua a investire su questo fronte per consentire a tutte le persone non udenti di condurre una vita dignitosa e perfettamente integrata nel tessuto sociale