Forum Europeo della disabilità (EDF)

European Disability Forum –Forum européen des personnes handicapées
Rue du Commerce 39-41, 1000 Brussels, Tel : +32/2/282.46.00, Fax : +32/2/282.46.09
E-mail : info@edf-feph.org – Website : http://www.1million4disability.eu

Forum Europeo della disabilità (EDF)

Nel 1997 le organizzazioni europee e nazionali di persone con disabilità e i familiari di queste ultime che non erano in grado di rappresentarsi da sole decisero di costituire il Forum Europeo della Disabilità (EDF).

L’EDF è una piattaforma unica e indipendente in Europa, con un ruolo attivo verso le istituzioni dell’Unione Europea e i suoi responsabili politici, che cerca di proteggere e difendere i diritti delle persone con disabilità. La sua aspirazione, perseguita attraverso attività quotidiane, è quella di influenzare la legislazione dell’Unione Europea, in quanto ogni decisione e iniziativa di quest’ultima hanno un impatto diretto su tutti gli ambiti della vita quotidiana dei cittadini europei con disabilità.

E’ passato un decennio dall’inizio della nostra battaglia. Oggi, noi, persone con disabilità e familiari di persone con disabilità che non possono rappresentarsi da sole possiamo guardare indietro ed essere fieri del contributo dato alla promozione dei nostri diritti in Europa.
Oggi, dobbiamo anche guardare al futuro e continuare ad impegnarci per influenzare e rafforzare le misure legislative di non discriminazione in Europa, per assicurare che la piena integrazione delle persone con disabilità nella società diventi una realtà. Noi dobbiamo fare questo perché la disabilità è una questione di Diritti Umani e perché la disabilità è un argomento che riguarda tutti noi.

DIETRO ALLA DISABILITA’…

  • Le persone con disabilità non sono una piccola minoranza: siamo più di 50 milioni in Europa e rappresentiamo più del 10% della popolazione europea.
  • In una famiglia su quattro vive una persona con una disabilità.
  • Rispetto agli studenti non disabili, sono il doppio quelli con disabilità impossibilitati a raggiungere un livello di istruzione universitario.
  • La maggioranza dei bambini con disabilità non hanno pari opportunità di accesso all’istruzione.
  • Le nostre fonti di reddito sono costituite molto più spesso da sussidi statali che non da stipendi di lavoro. Inoltre, questi redditi di solito sono molto più bassi di quelli delle persone non disabili.
  • Siamo esposti a tassi di disoccupazione doppi rispetto alle persone non disabili.
  • Viviamo in un ambiente inaccessibile, nonostante rappresentiamo, insieme alle persone con temporanea mobilità ridotta, il 40% della popolazione.
  • Tra le persone con disabilità, una su due non ha mai partecipato ad attività ricreative, culturali o sportive, e non ha mai avuto accesso a teatri, cinema, concerti, biblioteche.
  • Dobbiamo continuamente affrontare l’isolamento e il pregiudizio.
  • Ci sono più di 200.000 persone con disabilità obbligate a vivere in istituzioni chiuse, senza il diritto di fare delle scelte sulla propria vita e private dei più fondamentali diritti umani.
  • La libera circolazione delle persone nell’Unione Europea è per noi solo un concetto astratto, perchè il più delle volte sorgono ostacoli che ci impediscono di lasciare il luogo dove viviamo.

1997-2007: LA DECADE CHE HA APERTO LA STRADA

La prima conquista del Forum Europeo della Disabilità aprì la strada, nel 1997, ad una nuova era per le persone con disabilità in Europa: l’adozione dell’Articolo 13 del Trattato di Amsterdam sulla non discriminazione, il primo e unico riferimento alla disabilità inserito in un trattato europeo. Un successo notevole che stabilì la base legale per la tutela delle persone con disabilità dalla discriminazione e che assegnò all’Unione Europea la responsabilità di operare per raggiungere questo obiettivo. Un risultato che non sarebbe mai stato possibile senza la vasta mobilitazione in tutta Europa delle persone con disabilità e delle organizzazioni che le rappresentano.

In questi dieci anni di intenso lavoro a livello nazionale ed europeo, l’EDF ha seguito le innumerevoli iniziative e decisioni legislative delle istituzioni europee, le quali hanno cambiato e continueranno a cambiare la vita delle persone con disabilità in Europa:

  • un numero crescente di città europee offre trasporti pubblici accessibili alle persone con mobilità ridotta, migliorando la loro capacità di spostarsi in autonomia;
  • i datori di lavoro devono applicare le procedure di assunzione del personale su basi paritarie e devono adattare il luogo di lavoro alle necessità delle persone con disabilità assunte;
  • una persona con disabilità può avviare un’azione legale contro il datore di lavoro che l’abbia discriminata durante le procedure di assunzione o durante il periodo di formazione;
  • sono sempre più numerosi i siti web pubblici accessibili alle persone con disabilità;
  • aumentano gli ascensori progettati secondo gli standard di accessibilità;
  • aumentano i prodotti e i servizi di tecnologia per l’informazione e la comunicazione (cellulari, personal computer e software) accessibili alle persone cieche o ipovedenti;
  • l’euro è la valuta con le monete e le banconote più accessibili mai avute prima in Europa;
  • aumentano i medicinali venduti con la confezione e le note informative leggibili in Braille;
  • le persone con disabilità hanno il diritto di beneficiare di servizi di assistenza di qualità quando viaggiano in aereo, dall’aeroporto di partenza fino a quello di arrivo;
  • promosso dall’EDF, l’Anno Europeo delle Persone con Disabilità – celebrato nel 2003 – ha stimolato, sia a livello europeo che locale, una nuova consapevolezza riguardo alla disabilità. Nel corso di esso, poi, in vari Paesi europei sono state attuate molte iniziative di governo e a carattere legislativo;
  • nelle gare di assegnazione degli appalti pubblici per la fornitura di prodotti o servizi, le autorità devono verificare che tali forniture rispettino i requisiti di accessibilità per le persone con disabilità;
  • il 35 % dei fondi europei destinati alle aree regionali e locali deve finanziare progetti che rispettino i principi di non discriminazione e di piena accessibilità per le persone con disabilità;
  • la Convenzione Internazionale sui Diritti delle Persone con Disabilità, fortemente voluta e promossa dall’EDF e adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel dicembre del 2006, è il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che può essere applicato all’Unione Europea e ai suoi Stati membri.