Garante Infanzia: approvare presto legge ius soli, no smantellamento Tribunale minori

da Il Sole 24 Ore

Garante Infanzia: approvare presto legge ius soli, no smantellamento Tribunale minori

di Alessia Tripodi

Approvare quanto prima la legge sullo ius soli e rivedere la decisione di abolire il tribunale per i minorenni e la Procura minorile. È l’appello lanciato ieri dal Garante per l’Infanzia, Filomena Albano, durante la presentazione alla Camera della Relazione 2016 sull’Autorità. «Impegno delle istituzioni» per i minori con particolare attenzione per il Mezzogiorno è stato chiesto anche dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, nel suo intervento in occasione della relazione.

I numeri
Secondo i dati Istat citati dalla Garante in Italia nel 2015 1,1 milioni di minori vivevano in condizione di povertà assoluta e a rischio di esclusione sociale. E accanto alle condizioni di povertà materiale, si registrano «segnali allarmanti »anche per i casi di povertà educativa, cioè di mancato accesso all’istruzione. Secondo l’Autorità, poi, sono 25.846 i minori migranti non accompagnati arrivati in Italia nel corso del 2016 dopo viaggi pieni di insidie e di pericoli. «L’assenza di una rete parentale espone questa tipologia di minorenni, oltre al rischio di marginalità sociale, ad un alto rischio di sfruttamento – spiega l’Autorità – e per questo è necessario garantire loro non solo l’accoglienza ma anche una effettiva tutela legale, linguistica e culturale, con una adeguata assistenza psicologica». In questa direzione va la legge n. 47/2017 sui minori stranieri non accompagnati recentemente approvata, ma sulla cui applicazione – dice l’Autorità – c’è ancora da fare.

Boldrini: serve impegno istituzioni, faro su Sud
«Gli ultimi dati Istat ci confermano una foto preoccupante: in Italia i minori sono i soggetti che hanno pagato il prezzo più alto della crisi e nel Mezzogiorno il rischio di povertà relativa è 4 volte superiore rispetto a quello dei residenti nel nord del Paese». Così ha affermato la presidente Boldrini, sottolineando la «necessità di maggiori investimenti al Sud». «Noi non possiamo permettere – prosegue Boldrini – che il Sud sprofondi, perché altrimenti sprofonda tutta l’Italia. Tutti dobbiamo fare di più e solo con l’impegno delle istituzioni possiamo garantire ai nostri figli e e alle nostre figlie prospettive migliori».
La presidente della Camera ha sottolineato anche anche l’importanza «dell’alfabetizzazione digitale» e ha ricordato gli impegni portati avanti in questa Legislatura, dall’istituzione della commissione Internet all’ok bipartisan alla legge contro il cyberbullismo.

Garante Infanzia: approvare presto ius soli
Approvare quanto prima il disegno di legge sulla cittadinanza, «da tempo sospeso e, così, rimane sospesa la speranza per tante bambine e bambini, ragazze e ragazzi, che crescono in Italia ‘diversi’». Questo l’appello della Garante Albano, che fa notare come «parliamo dei figli dell’immigrazione, bambini e ragazzi nati in Italia o arrivati nel nostro Paese quando erano piccoli, che sono cresciuti qui, parlano in italiano e riconoscono l’Italia come il proprio Paese». E «lo ius soli – aggiunge – rappresenta un passo importante sul piano dell’integrazione delle cosiddette ‘seconde/terze generazioni’ ed è diretta espressione del principio di uguaglianza di bambini e adolescenti sancito dalla Convenzione sui diritti del fanciullo» dice Albano. Perchè «oggi in Italia, ai bambini e ragazzi che crescono, giocano, sognano e studiano insieme, che frequentano gli stessi luoghi, che sono seguiti dagli stessi insegnanti – spiega ancora la Garante – è riconosciuto uno status diverso a seconda delle origini dei genitori, in risposta al principio dello ius sanguinis».

No a smantellamento Tribunale minori
Albano ha detto che «bisogna rivedere la decisione di abolire il tribunale per i minorenni e la Procura minorile» e che «piuttosto che nelle direzione dello smantellamento» di queste due strutture, ha detto Albano, bisogna «andare verso una riforma della giustizia a misura di bambino: una giustizia accessibile, veloce, adeguata, nel rispetto dei diritti».
«Serve una giurisdizione dedicata ai minori – ha insistito – questa è una conquista di civiltà del nostro Paese. Bisogna rimeditare il disegno di legge di riforma del processo civile nella parte che prevede l’abolizione del Tribunale per i minorenni».

Poteri più incisivi per Autorità
Durante la presentazione della relazione, la Garante ha chiesto anche «poteri più definiti e incisivi» per l’Autorità, segnalando che risorse assegnate all’organismo per l’infanzia e l’adolescenza sono «pressoché inesistenti».
«A fronte dell’importanza delle competenze che sono attribuite all’Autorità garante – ha sottolineato Albano – gli strumenti di cui si avvale consistono in atti di soft law, che rivestono un ruolo di moral suasion sulle istituzioni pubbliche». Invece, ha spiegato la Garante, «dovrebbero essere strutturate modalità di consultazione in ordine alla formazione degli atti normativi in materia di infanzia e di adolescenza». Un appello, dunque, a consultare l’Autorità ogni volta che si fanno leggi che riguardano i minori.