Documento programmatico

Con il presente documento l’Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici (A.N.Co.Di.S.) intende focalizzare l’attenzione sul mondo della Scuola a partire dall’A.S. in corso ma alzando lo sguardo allo scenario che si presenterà a partire da settembre 2017 relativamente alle problematiche – divenute ormai emergenziali – sulla governance delle II.SS..

Premesso che con la nostra esperienza associativa abbiamo deciso di mettere in rete, aggregare e sostenere quanti – I° e II° Collaboratore, Responsabili di plesso (da 3 a 7 in ogni Istituzione Scolastica) – nella gestione organizzativa delle Istituzioni Scolastiche coadiuvano i DS, che da soli non potrebbero organizzare e gestire i tanti impegni previsti dalle vigenti normative in materia scolastica (organizzazione del servizio e calendarizzazione degli impegni, prima gestione delle dinamiche interne al personale, rapporti con le famiglie, coordinamento e progettazione, sostituzione del DS in caso di assenza temporanea).

In seguito alla campagna di comunicazione, colleghi di diverse città italiane (Palermo, Siracusa, Catania, Messina, Trapani, Bologna, Firenze, Torino, Caserta, Napoli, Benevento, Enna, Ancona, Pisa, Treviso, Biella, Cosenza, Sassari, Nuoro, Venezia, Carbonia-Iglesias, Udine, Ferrara, Arezzo, Lecce, Verona, Parma, Cagliari, Reggio Emilia, Roma, Taranto, Bari, ecc) hanno chiesto con entusiasmo di aderire e poter diffondere l’Associazione nei loro territori.

Lo sviluppo delle problematiche sulla governance della scuola e l’evolversi dei processi gestionali e didattici impongono oggi l’individuazione di figure professionali intermedie tra docenza e dirigenza (middle management) che però sono vagamente riconosciute dall’ultima Legge 107 comma 83 sotto la voce “Staff del Dirigente” senza alcun riconoscimento giuridico e contrattuale.

L’art. 25 bis, comma 5 del D.Lgs. 59/1998 (Disciplina della qualifica dirigenziale dei capi d’istituto delle istituzioni scolastiche autonome) ha sancito che «nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e amministrative, il dirigente può anche avvalersi di docenti collaboratori da lui individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti».

Tale nomina, di natura prevalentemente fiduciaria, è finalizzata al coinvolgimento nella gestione della scuola di insegnanti che, a giudizio del dirigente, si fossero mostrati in possesso delle competenze richieste per il raggiungimento di particolari obiettivi e risultati.

Attualmente è previsto che il dirigente scolastico possa scegliere tra i propri collaboratori un docente che esplichi le funzioni vicarie che possa sostituirlo in caso di assenza o di impedimento per brevi periodi. L’esercizio della mansione da parte di quest’ultimo comporta di fatto l’assunzione delle funzioni del dirigente scolastico (ivi compresa la presidenza degli organi collegiali, deleghe a rappresentare l’I.S., ecc).

Il supporto alla leadership dei collaboratori vicari – con distaccamento o senza dalla funzione docente (quest’ultimo caso oggi in prevalenza!!) – di cui i Dirigenti Scolastici possono avvalersi ha subìto un duro colpo in seguito al taglio deciso dal legislatore nella Legge di stabilità 2015 che ne ha rinviato la disciplina alla legge di Riforma della Scuola 107/2015

In considerazione delle difficoltà rilevate dai collaboratori e tenuto conto delle tante criticità alle quali si trovano a far fronte (in particolare nelle tante scuole senza il DS titolare e/o in aspettativa) in questo anno scolastico, si propone di aprire un confronto serio e senza pregiudizi con quanti – Istituzioni, Associazioni, organizzazioni sindacali – hanno la consapevolezza della necessità di intervenire urgentemente e con ragionevolezza al miglioramento della Scuola Italiana in termini di qualità, credibilità, affidabilità.

A tal fine, si chiede che la VII Commissione di Camera e Senato valuti e prenda in considerazione le seguenti proposte:

MIDDLE MANAGEMENT La costituzione – in seno all’organico della scuola oltre i docenti ed i DS – di figure Quadro intermedie con una carriera separata al quale accedere con un concorso interno/esame di idoneità ed in un numero da definire sulla base della complessità dell’I.S.

Nella moderna scuola è importante il ruolo di quanti assumono posizioni intermedie tra il DS ed i docenti, tra la dimensione verticale e quella orizzontale.

E’ necessario sottolineare il ruolo chiave che queste figure hanno assunto progressivamente nella governance della scuola: sono le prime figure preposte all’attuazione del cambiamento!!

Senza di loro tutte le strategie elaborate e pianificate dal Dirigente Scolastico (mission e vision) NON potrebbero tradursi in termini operativi, tangibili, concreti.

Sono, infatti, i collaboratori del DS che, grazie al trinomio autoformazione/competenza/esperienza mettono in atto le strategie attraverso l’organizzazione di processi e di risorse.

Il collaboratore del DS non è un mero esecutore: attento valutatore del sistema in tutte le sue azioni, può fornire al DS puntuali elementi di valutazione per il miglioramento delle strategie e la revisione degli obiettivi.

Infatti, – per la specificità della funzione svolta – godono di una posizione di osservazione privilegiata che consente loro in tempo reale di suggerire possibili cambiamenti organizzativi e gestionali.

Si tratta, dunque, di docenti che vogliono dimostrare di possedere le competenze necessarie (idoneità) e decidono di farsi valutare.

Tra queste figure quadro, il DS sceglie i suoi collaboratori.

Per gli idonei deve essere previsto il distacco totale dalle attività di docenza a partire dal prossimo A.S.

 

FORMAZIONE La necessità ormai non derogabile di una formazione specifica di sistema per i collaboratori in tutti i settori ritenuti strategici per una Istituzione Scolastica.

Oggi è indubbio che la necessità della formazione ha caratterizzato quanti hanno accolto favorevolmente la proposta di collaborazione da parte del DS con un percorso certificato di formazione.

 

CARRIERA Nell’ambito delle procedure di ricostruzione della carriera professionale, è opportuno prevedere un riconoscimento adeguato a chi negli anni ha svolto il ruolo di Collaboratore assegnando un punteggio congruo per ogni anno di servizio prestato. Sarebbe un modo formale per distinguere chi ha svolto soltanto la carriera docente e chi, invece, ha anche assunto ruoli di collaborazione nell’ambito della gestione di una I.S..

 

I.S. SENZA DS TITOLARE e/o IN ASPETTATIVA Nel caso in cui in una I.S. esistesse lo stato giuridico di reggenza (purtroppo oggi in un numero crescente!!), si propone il riconoscimento giuridico-economico al I° Collaboratore.

Riteniamo opportuno pensare ad un provvedimento d’urgenza, rinnovabile ogni anno, che non lasci le scuole orfane o comunque affidate a reggenze impraticabili che rendono alquanto complicata la efficace ed efficiente governance sia nelle scuole di titolarità che in quelle affidate a reggenza.

Un riconoscimento per il ruolo che ricoprono in fase transitoria, dando la possibilità alle scuole di avere una guida a partire dal primo giorno di inizio anno scolastico.

Al Collaboratore reggente si affianchi un DS con compiti di tutor che possa monitorare e valutarne l’operato.

Il provvedimento d’urgenza potrebbe avvenire a costo zero per l’Amministrazione se si assegnasse ai docenti COLLABORATORI VICARI INCARICATI l’indennità di posizione (andando così a retribuire la posizione che verrebbero a ricoprire con l’incarico temporaneo) e ai DIRIGENTI TUTOR l’indennità di risultato che attualmente percepiscono, in cambio del lavoro di tutoraggio che si troverebbero a svolgere nei confronti dei DOCENTI INCARICATI.

Non molti anni fa (O.M: 39/2004) già è stato sperimentato l’istituto degli incarichi: è un istituto al quale è opportuno ripensare anche se in maniera diversa dal passato, ovvero non affidandolo più a docenti senza esperienza fuori aula, ma esclusivamente ai Collaboratori dei DS. Molti tra questi hanno avuto modo di ricoprire questo ruolo per diversi anni, sviluppando indubbiamente adeguate professionalità e capacità di organizzazione e gestione delle istituzioni scolastiche.

Sarebbe un modo per investire sulle risorse esistenti e garantire una guida efficace ad ogni istituzione scolastica che non è più possibile garantire con le reggenze!!

 

VICE DIRIGENZA E’ ormai ineludibile affrontare in sede legislativa la sostituzione del Dirigente Scolastico: è, infatti, inoppugnabile che l’Istituzione Scolastica autonoma non può rimanere senza un responsabile legale!

Infatti, in caso di assenza e/o impedimento del Dirigente Scolastico a qualsiasi titolo va individuato e nominato un sostituto, non essendo prevista dall’ordinamento una figura istituzionale che eserciti le funzioni sostitutive!

La Legge 135/2012 all’art.14, comma 22, chiarisce che “… La delega ai docenti di compiti non costituisce affidamento di mansioni superiori o di funzioni vicarie…..”

E’ però indubbio che il DS deleghi dei compiti ai suoi collaboratori e che tale delega non costituisce in ogni caso attribuzione di funzioni vicarie o superiori: significa, in altre parole, che i collaboratori non possono esercitare funzioni proprie del Dirigente (funzioni Vicarie) e tanto meno lo possono sostituire quando non è in servizio a qualsiasi titolo (funzioni Superiori).

E’ il caso di ricordare che in caso di assenza superiore a due mesi del DS, l’USR può conferire la reggenza ad un altro DS.

Ma in caso di assenza inferiore? La scuola resterebbe bloccata finchè non rientra il DS poiché solo lui può firmare ai sensi della Legge 135/2012, art. 14, comma 22!!

Dopo la Legge 135/2012, la delega del DS ai suoi collaboratori riguarda solo la gestione interna e non può estendersi ad atti che impegnino l’I.S. nel confronti di terzi (attività negoziale).

 

Ecco, dunque, le ragioni dell’urgenza di un intervento legislativo che copra questo vulnus nella gestione delle I.S. autonome.

Il riconoscimento di fatto e di diritto della sostituzione del DS per quanti svolgono le funzioni di docente I° Collaboratore con funzioni vicarie ed il distaccamento ex lege dalle attività didattiche è ormai una necessità inderogabile e non più rinviabile!

In questo modo si valorizzerebbe molto tale funzione, acquisita sul campo, all’interno di un sistema complesso e delicato.

Svolgono di fatto – è noto a tutti DS, DSGA, Docenti, Genitori, Alunni – un ruolo necessario per la gestione della scuola autonoma, sostituendo il Dirigente in caso di assenza o impedimento, con un riconoscimento economico non adeguato, soggetto alla Contrattazione e non pensionabile (a differenza dell’art.2 e art.6 del personale Ata che una sorta di carriera interna ce l’ha, i collaboratori no!).

 

CONCORSO DS Riconoscimento adeguato nel prossimo bando del servizio reso nella qualità di Collaboratore del DS, per quanti – in possesso dei titoli

richiesti per l’accesso alla carriera dirigenziale nella P.A. – abbiano svolto almeno 36 mesi di incarico anche in analogia a quanto già previsto dagli organi europei.

Al termine della fase concorsuale, ai Collaboratori idonei dovrebbe essere riconosciuto il servizio di collaborazione svolto al pari di stage formativo certificato dal DS titolare della scuola nella quale il docente ha prestato la collaborazione.

Per l’assegnazione delle dirigenze scolastiche proponiamo il criterio del concorso sul 50% dei posti annualmente vacanti (procedura lunga, complessa e bersagliata dai ricorsi ma che dà chance a tutti), e il 50% dalle graduatorie degli incarichi di Presidenza: una sorta di doppio canale come si fa per le Gae dei docenti, con possibilità di accedere ad un corso concorso per chi ha svolto almeno 36 mesi di incarico.

Questa procedura adempirebbe al dettato costituzionale per l’immissione in ruolo, dopo aver formalmente superato un concorso.

 

Ecco, dunque, cosa A.N.Co.Di.S. propone ai propri interlocutori: un documento che intende evidenziare il nostro punto di vista, di donne e uomini di scuola, che hanno una posizione non “contro” qualcuno piuttosto “per“:

per contribuire a rendere il sistema scuola più organico ed efficiente attraverso la messa a ruolo di figure quadro intermedie tra Dirigente e docenti;

per favorire un processo di integrazione tra le sue diverse componenti;

per richiedere l’attivazione di percorsi formativi specifici da parte del MIUR;

per sostenere i colleghi che nelle loro I.S. si trovano ad affrontare situazioni problematiche e complesse (vedi in particolare le scuole con DS reggente);

per chiedere il riconoscimento formale e sostanziale degli anni prestati alla collaborazione;

per dichiarare la loro disponibilità a trovare soluzioni tempestive e risolutrici di problematiche complesse per le quali ritengono di proporre ragionevoli soluzioni.

In questi mesi abbiamo svolto formazione, incontrato organizzazioni sindacali, Anp ed, in ultimo, siamo stati ricevuti al MIUR per presentare le nostre idee e ragionare sulla possibile realizzazione (si allegano i comunicati stampa).

Pensiamo di essere sulla strada giusta, consapevoli delle difficoltà, ma forti della certezza che siamo parte integrante a pieno titolo della comunità educante nelle nostre I.S. e protagonisti del buon funzionamento delle stesse.

 

Desideriamo rivendicare il diritto all’esistenza riconosciuta per norma di legge, regolamentata nel prossimo CCNL, definita in una carriera di quadro intermedio – middle management – tanto dichiarata da più parti ma nei fatti ancora oggi non incanalata in una discussione seria che guarda alla scuola del 2020.

Chiediamo di aprire una riflessione seria e costruttiva sui problemi che ci troviamo ad affrontare nello svolgimento della nostra funzione; riteniamo ormai ineludibile il tema della tutela delle nostre professionalità che da anni si sono formate con grande impegno e spirito di servizio, con energie e risorse economiche (seppur modeste!!) che hanno favorito quotidianamente la costruzione delle moderne comunità scolastiche.

 

Ecco, dunque, il nostro punto di vista di docenti che conoscono la scuola, che vivono la scuola con tempi e modi non regolamentati dal CCNL, che sono in gran parte la memoria storica nelle proprie I.S. (spesso i ds cambiano ed i collaboratori permangono nel loro ruolo!!), che sono i primi ad intervenire in ogni situazione emergenziale tra docenti, non docenti, alunni, famiglie, che non usufruiscono mai pienamente delle ferie come ogni docente curriculare, che sono i primi ad arrivare e gli ultimi o penultimi ad andare!

Certamente Ministra e sindacati di categoria conoscono bene la nostra realtà e proprio per questo confidiamo in una ragionevole e moderna attenzione alla nostra condizione di lavoratori da parte di tutti.

 

                        Rosolino Cicero, Presidente Palermo

Renato Marino, Presidente Siracusa

Cristina Picchi, Presidente Pisa

Silvia Zuffanelli, Presidente Firenze

Mara Degiorgis, CODIS, Cuneo