INSIEME AI DOCENTI CHE MANIFESTANO IL 12 LUGLIO A ROMA

I COBAS SCUOLA PALERMO INSIEME AI DOCENTI

CHE MANIFESTANO IL 12 LUGLIO A ROMA

#NONSISVUOTAILSUD

Continua la lotta dei docenti che, dopo essere stati “stabilizzati” nel 2015 su posti vacanti nella propria regione di residenza, come in Sicilia, sono stati poi sparpagliati in maniera casuale lungo tutta la penisola con i trasferimenti 2016, secondo le catastrofiche modalità della legge n. 107/2015.

Il famigerato e misterioso “algoritmo” ministeriale, “ampolloso, ridondante e non orientato alla manutenibilità” secondo la perizia dei docenti de “La Sapienza” e Tor Vergata, ha determinato l’allontanamento di decine di migliaia di insegnanti, quasi tutti meridionali, dalle loro famiglie, catapultandoli negli angoli più remoti d’Italia. Un pressapochismo del MIUR, avallato dalle OO.SS. firmatarie dei contratti sulla mobilità, che rischia di mettere contro docenti precari e docenti vittime dell’algoritmo.

Tutto questo mentre rimangono ancora liberi decine di migliaia di posti in “organico di fatto” e sul sostegno, occupati in quest’a.s. 2016/2017 perfino da docenti non specializzati!

Basterebbe trasformare tutti questi posti in “organico di diritto” e – finalmente – rendere possibile anche al Sud la diffusione del tempo pieno, come avviene nelle regioni del Nord Italia per consentire alle vittime dell’algoritmo di ritornare nelle proprie regioni e ai precari di avere una vera e dignitosa stabilizzazione.

Di fronte alle resistenze del governo e all’inerzia delle OO.SS. “pronta-firma”, i COBAS ribadiscono le proprie richieste per quanto riguarda l’organico del personale docente:

  1. Trasformazione di tutti i posti vacanti/disponibili e in deroga in “organico di diritto”.

  2. Diminuzione del numero di alunni per classe e diffusione del tempo pieno al Sud.

  3. Ripristino delle compresenze, delle materie e del tempo scuola tagliati dalla “riforma” Gelmini e non reintrodotti dalla legge n. 107/2015.

Per queste ragioni, i Cobas scuola di Palermo condividono e sostengono la piattaforma di lotta dei docenti che manifesteranno il 12 luglio davanti Montecitorio a Roma.