Via libera Senato a dl vaccini, torna obbligo a scuola. Fedeli: ‘Bene, ora informiamo le famiglie’

da Tuttoscuola

Via libera Senato a dl vaccini, torna obbligo a scuola. Fedeli: ‘Bene, ora informiamo le famiglie’

Due settimane di acceso dibattito, scontro politico e proteste di piazza da parte del fronte ‘no vax’: tanto è durato l’esame del ‘decreto Lorenzin’ che introduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola nell’aula del Senato, che oggi – secondo quanto riportato da Ansa – ha dato il via libera al provvedimento. Il testo, che andrà alla Camera, esce modificato rispetto alla versione iniziale, ma “si afferma l’obbligo, punto fondamentale, e l’obiettivo è assolutamente centrato”, ha affermato la ministra della Salute Beatrice Lorenzin.

“#Vaccini Senato approva decreto a larga maggioranza. Un passo avanti per la tutela della salute degli italiani. Ora passa alla Camera”, è stato il commento immediato via Twitter del premier Paolo Gentiloni. Il dl, ha precisato Lorenzin, “esce dal Senato cambiato, ma non depotenziato. Infatti, si afferma l’obbligatorietà delle vaccinazioni, restano le sanzioni e si aggiunge un richiamo attivo nei confronti dei genitori”.

Soddisfatta la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli: “È il via libera a un provvedimento che tiene insieme in maniera equilibrata due fondamentali diritti costituzionali, quello alla salute e quello all’istruzione. Si tratta di una norma di civiltà. Credo sia giusto aver previsto anche una campagna informativa per le famiglie, le comunità e gli istituti scolastici e tutti i soggetti che sono parte di questo processo. È importante – ha aggiunto la Ministra – coinvolgere la cittadinanza, spiegare il perché di certe scelte, informare e motivare le decisioni che vengono prese e che incidono sulla quotidianità delle italiane e degli italiani. È un atto necessario e doveroso. Ed è anche l’unica risposta seria che possiamo dare alle false credenze, all’allarmismo e alle fake news che rischiano di inquinare il dibattito su una questione importante per la vita civile del Paese e per il futuro delle nuove generazioni”.

Il punto, ha rilevato la presidente della commissione Sanità Emilia Grazie De Biasi, è che “quando la libertà di non vaccinarsi lede quella di chi non vuole essere contagiato, allora l’obbligatorietà è assolutamente l’unica scelta possibile. I vaccini devono tornare obbligatori”. L’obbligo vaccinale varra per l’iscrizione ad asili nido e scuole materne, ovvero nella fascia d’età 0-6 anni, ma riguarderà, con modalità diverse, anche elementari, scuole medie e primi due anni delle superiori, fino cioè ai 16 anni dei ragazzi.

Le vaccinazioni obbligatorie passano, rispetto alla versione iniziale del provvedimento, da 12 a 10, ma “le due riguardanti la meningite – ha chiarito Lorenzin – diventano comunque fortemente raccomandate e prevedono una chiamata attiva nei confronti dei genitori”. Le vaccinazioni obbligatorie sono antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse, antiHaemophilus influenzae tipo b; quelle la cui obbligatorietà è sottoposta a verifica triennale sono antimorbillo, antirosolia, antiparotite, antivaricella e quelle raccomandate sono invece antimeningococcica B e C, antipneumococcica e antirotavirus.

I genitori che non vaccinano i figli rischiano ora una multa da 100 a 500 euro, contro quella in origine che andava dai 500 ai 7.500 euro. Cade inoltre il rischio di perdere la patria potestà per i genitori che non vaccinano i figli, ma si prevede che questi siano “convocati dall’azienda sanitaria al fine di fornire ulteriori informazioni sulle vaccinazioni e di sollecitarne l’effettuazione”.

Approvato dal Senato anche un emendamento sui vaccini monocomponenti, secondo il quale una persona che è immune da alcune patologie per le quali è prevista la vaccinazione obbligatoria deve venire comunque vaccinato “con vaccini in formulazione monocomponente o combinata in cui sia assente l’antigene per la malattia infettiva per la quale sussiste immunizzazione”. Le vaccinazioni potranno essere prenotate nelle farmacie convenzionate e per il prossimo anno scolastico è prevista anche l’autocertificazione.