Graduatorie d’istituto, come aggiornare il proprio indirizzo PEC su Istanze Online?

da La Tecnica della Scuola

Graduatorie d’istituto, come aggiornare il proprio indirizzo PEC su Istanze Online?

Riceviamo e pubblichiamo un intervento molto interessante di un nostro lettore, il prof. Francesco Augello, docente di informatica – sistemi e reti ITIS “G. FELTRINELLI” Milano, nonchè Consulente informatico forense c/o Tribunale di Agrigento, molto utile per tutti coloro che stanno producendo domanda di aggiornamento delle graduatorie d’istituto e devono aggiornare/re-inserire il proprio indirizzo PEC su Istanze On Line.

Di seguito la guida, a cura del prof Augello:

 

In questi giorni di “agitazione telematica”, perlomeno sul portale di Istanze on Line, tra errori di sistema, per un sistema che palesemente risulta a noi tecnici sottodimensionato rispetto alla mole degli accessi e che ad intermittenza, si passa da un errore HTTP 403 per accesso negato, ad un errore HTTP 500, atto a significare un errore interno al server, errori che non sempre corrispondono naturalmente al vero problema tecnico in questione,
Tuttavia, nessuno ha sollevato fino ad oggi un altro errore o trascuratezza tecnica che in realtà non è mai stato corretto: la convalida della casella PEC sul portale di Istanze On Line.

Il caso che andrò ad analizzare riguarda nello specifico l’eventuale modifica o inserimento con convalida dell’indirizzo PEC, account PEC che è stato richiesto anche durante la compilazione nel modello A, ma che alcuni miei colleghi non ne hanno riscontrato l’inserimento in piattaforma.
La casella PEC è necessaria peraltro affinché si possano ricevere le chiamate su supplenze o le convocazioni “fino a termine lezioni”, tranne per i casi “sporadici” in cui la convocazione viene effettuata telefonicamente allorquando il sistema SIDI del MIUR risulta temporaneamente non gestibile dalla segreteria scolastica.

La piattaforma di Istanze On Line affinché possa consentire la convalida dell’indirizzo PEC modificato o inputato dall’utente per la prima volta, avviene per mezzo dell’inoltro automatico di un codice alfanumerico sulla stessa casella PEC confermata dall’utente. E qui sorge per molti il vero problema!

Di default una casella PEC non accetta messaggi da caselle di posta ordinarie, ossia non certificate, il che per molti docenti si risolve in un nulla di fatto se non riescono ad convalidare la PEC e ciò non sarà certamente possibile dato che il codice di convalida viene trasmesso con una mail attestata su servizio SMTP di posta elettronica non certificata che verrà rifiutata puntualmente o nella migliore delle ipotesi trattata come SPAM che, sempre per impostazioni di default, su una casella PEC, viene automaticamente eliminato e non spostato nella relativa cartella SPAM, come accade per i messaggi di posta elettronica su caselle non certificate.

In sintesi è una facoltà del ricevente utente di PEC accettare messaggi di posta ordinaria o standard tradizionali da mittenti NON PEC o meglio da servizio SMTP di utenza PEC, ecco perché quanti riscontrassero il problema segnalatoVi è necessario che intervengano subitamente nella configurazione del pannello di controllo della PEC, se ciò è reso possibile dal gestore.
Tale ultima precisazione è d’obbligo per alcuni colleghi che spesso usufruiscono da liberi professionisti di una casella PEC concessa da un ordine professionale e l’accesso a detto pannello è quasi sempre inibito dall’ordine di appartenenza che a sua volta ha acquistato un pacchetto di PEC da un provider, in tal caso è necessario contattare l’assistenza tecnica relativa all’ordine professionale che gestisce le singole caselle PEC e non il provider.

Personalmente auspico che i colleghi informatici, tecnici del MIUR, provvedano a rendere meno ostico questo meccanismo di convalida, facilmente risolvibile automatizzando uno script mail sender PEC su porta 465, in luogo di una trasmissione SMTP su porta 25 per l’inoltro del codice per la validazione della PEC dell’utente, giacché siamo ancora, ahinoi, in un epoca in cui, al di là della mole di certificazioni digitali acquisite da molti docenti, siamo ben distanti dall’attenderci che i molti colleghi comprendano il perché la propria casella PEC non riceva la famosa mail noreply@istruzione.it , mentre il famoso messaggio di errore Mailer Daemon destinato al mittente non verrà mai letto da un addetto del MIUR, poiché trattasi di una casella fittizia non deputata a ricevere mail.

In conclusione, è necessario che la Vostra casella PEC sia configurata come da immagine:

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