Lazio, scuola a rischio per 500 alunni ciechi: incontro in Regione

Redattore Sociale del 20-07-2017

Lazio, scuola a rischio per 500 alunni ciechi: incontro in Regione

UICI Lazio incontrerà i rappresentanti della Regione Lazio, venerdì 21 luglio, per chiedere “misure adeguate a garantire il futuro di questi minori con disabilità. Irricevibili le linee guida varate lo scorso giugno: chiediamo uniformità di servizi in tutte le province. Non siano le scuole a gestire fondi dell’assistenza specialistica, ma si crei fondo unico”.

ROMA. Il servizio di assistenza specialistica nel Lazio è a rischio: e così il diritto allo studio di migliaia di bambini con grave disabilità. Tra questi, almeno 500 alunni ciechi. Per questo, venerdì 21 luglio alle 10.30, il presidente dell’Uici Lazio Claudio Cola incontrerà i rappresentanti della Regione. “Sono a rischio i servizi di assistenza scolastica per 500 bambini non vedenti in tutto il Lazio – riferisce l’associazione – Ci aspettiamo che il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, mantenga fede agli impegni assunti attraverso i rappresentati della sua segreteria e adotti immediatamente misure adeguate a garantire il futuro di questi minori con disabilità”.

Cola sottolinea quindi “l’importanza delle argomentazioni in discussione. Non è tollerabile – aggiunge – che le decisione siano demandate esclusivamente agli uffici, senza che la politica esprima il proprio indirizzo ricercando la soluzione migliore per gli scolari con disabilità visiva. Per quanto ci riguarda – prosegue il presidente dell’Uici regionale -, giudichiamo irricevibili le linee guida varate lo scorso giugno e chiediamo che la Regione dia uniformità ai servizi per i non vedenti in tutte le province, abrogando la direttiva che affida a ciascuna scuola i fondi necessari all’attivazione dell’assistenza specialistica. Per evitare sprechi e favoritismi – prosegue l’associazione – sosteniamo la creazione di un fondo unico”.

Uici chiede inoltre “la flessibilità dei servizi, in modo da riavviare l’assistenza domiciliare in tutte le province del Lazio, e la creazione di un albo dei fornitori per trascrivere in tempo utile i libri di testo in braille o su altri supporti. Siamo certi che il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio, non disperderà il patrimonio di trentennale esperienza che mettiamo a disposizione con la nostra proposta e discuterà le nostre soluzioni nell’interesse esclusivo di 500 bimbi non vedenti”, conclude Cola.