Scuola, Madia: da Cdm via libera ad assunzioni di 52 mila prof

da Corriere della sera

Scuola, Madia: da Cdm via libera ad assunzioni di 52 mila prof

La ministra della Pubblica amministrazione Marianna Madia annuncia l’approvazione in Consiglio dei ministri del piano assunzioni per gli insegnanti

Valentina Santarpia

«Assunzioni mirate nella #PA: dopo #ForzediPolizia oggi in Cdm via libera definitivo ad assunzioni #Scuola per l’anno scolastico 2017-18». Così la ministra della P.A, Marianna Madia, via Twitter, al termine del Consiglio dei ministri. Sono 58.348 le assunzioni sbloccate in Consiglio dei Ministri tra prof, presidi e personale Ata. Nel dettaglio i tre decreti (Dpr), su proposta dei ministeri della P.A e del Mef, danno il via libera al ministero dell’Istruzione ad assumere per l’anno scolastico in partenza 51.773 unità di personale docente su posti vacanti e disponibili, di cui 38.380 su posti comuni e 13.393 su posti di sostegno, a cui si aggiungono 56 unità di personale educativo. C’è anche l’ok per far entrare, sempre a tempo indeterminato, su posti effettivamente vacanti e disponibili, 6.260 unità di personale Ata. E ancora, è stato dato semaforo verde a 259 nuovi dirigenti scolastici. Ora manca solo la pubblicazione dei tre decreti in Gazzetta ufficiale, «previa» registrazione da parte della Corte dei Conti. Gli ingressi per i docenti erano attesi: la titolare dell’Istruzione, Valeria Fedeli, un mese fa aveva annunciato che le nuove assunzioni sarebbero state convalidate entro il 14 agosto. La cifra di nuovi prof in entrata nella scuola è stata raggiunta grazie ad un faticoso accordo tra viale Trastevere e ministero dell’Economia per trasformare 15.100 posti dell’organico di fatto, assegnati ogni anno a supplenti, in altrettanti posti dell’organico di diritto da coprire con docenti di ruolo con contratti a tempo indeterminato.

L’esercito di prof

La differenza tra organico di fatto e organico di diritto è praticamente una (spiacevole) prassi del sistema scolastico italiano: una cosa è l’organico che sulla carta serve alla scuola, e che viene considerato fisso e coperto con personale a tempo indeterminato (organico di diritto appunto), che ammontava lo scorso anno a 746 mila docenti. E poi c’è l’organico di fatto, quello che viene aggiunto sulla base di nuove iscrizioni, ragazzi disabili bisognosi di sostegno, e così via: circa 62 mila insegnanti supplenti (tra docenti di sostegno e non), un esercito «ballerino» che, tra deroghe, trasferimenti e assegnazioni provvisorie, rende spesso molto complicata la programmazione didattica per i dirigenti scolastici e la continuità per le famiglie. Aumentare l’organico di diritto significa dare maggiore certezza alla continuità didattica. Ma come si arriva a quasi 52 mila assunzioni di nuovi prof? Ai 15 mila posti «trasformati» bisogna aggiungere 21 mila posti rimasti liberi in seguito ai pensionamenti (il turnover autorizzato dal Mef) e i posti già vacanti e disponibili, circa 16 mila.