Diploma a quattro anni, candidature delle scuole entro il 30 settembre

da Il Sole 24 Ore 

Diploma a quattro anni, candidature delle scuole entro il 30 settembre

di Alessia Tripodi

Cento classi dei licei e istituti tecnici sperimenteranno il diploma in 4 anni. Lo prevede il decreto firmato nelle scorse settimane dalla ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, che dà il via ad un Piano nazionale di sperimentazione per “accorciare” la durata degli studi e permettere agli studenti di uscire da scuola a 18 anni, come già accade da tempo in diversi paesi europei. L’idea, oggetto di alcuni esperimenti negli anni passati, era stata rilanciata dall’ex titolare del Miur, Stefania Giannini. Accantonata con la crisi del governo Renzi, è stata ripresa dalla Fedeli.

Il progetto del Miur
Il bando nazionale per la presentazione dei progetti sperimentali sarà pubblicato a fine agosto dal Miur e le scuole – sia statali che paritarie – potranno candidarsi dal 1° al 30 settembre. Saranno previsti criteri comuni per la presentazione dei progetti, così da «rendere maggiormente valutabile l’efficacia della sperimentazione», spiega il Miur in una nota. Si potrà attivare una sola classe per scuola partecipante e un’apposita Commissione tecnica valuterà le domande pervenute. Le proposte, si legge ancora nella nota, dovranno distinguersi per «un elevato livello di innovazione», in particolare per quanto riguarda l’articolazione e la rimodulazione dei piani di studio, per l’utilizzo delle tecnologie e delle attività laboratoriali nella didattica, per l’uso della metodologia Clil (ovvero lo studio di una disciplina in una lingua straniera), per i processi di continuità e orientamento con la scuola secondaria di primo grado, il mondo del lavoro, gli ordini professionali, l’università e i percorsi terziari non accademici.

Nessuno “sconto” per gli studenti
Agli studenti, sottolinea Viale Trastevere, dovrà essere garantito entro il quarto anno di studi il raggiungimento di«tutti gli obiettivi specifici di apprendimento» del percorso di studi scelto. E l’insegnamento di tutte le discipline sarà garantito anche potenziandone eventualmente l’orario.
Nel corso del quadriennio, un Comitato scientifico nazionale valuterà l’andamento nazionale del Piano di innovazione e ogni anno produrrà una relazione che sarà trasmessa al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. Il Comitato sarà nominato dalla ministra dell’Istruzione e dovrà individuare le misure di accompagnamento e formazione a sostegno delle scuole coinvolte nella sperimentazione. A livello regionale, invece, saranno istituiti i Comitati scientifici regionali che dovranno valutare gli esiti della sperimentazione, di anno in anno, da inviare al Comitato scientifico nazionale.

Diploma a 18 anni in molti Paesi Ue
In diversi paesi europei, tra cui Spagna, Francia, Regno Unito, Portogallo, Ungheria, Romania, gli studenti concludono già le superiori a 18 anni. In Finlandia il diploma arriva ancora prima, a 17 anni.
Mentre in Germania, per esempio – spiega un rapporto della Uil Scuola sulla durata degli studi in Ue – l’obbligo di istruzione è dai 6 ai 16 anni a tempo pieno, e a tempo parziale fino a 19. La scuola primaria dura 4 anni e la scuola secondaria inferiore, a indirizzi diversificati, dura 6 anni. Mentre la secondaria superiore è generalmente triennale ed alcune filiere possono essere frequentate in alternanza scuola lavoro.