Alla primaria la “promozione” scatta anche se gli apprendimenti sono raggiunti solo in parte

da Il Sole 24 Ore 

Alla primaria la “promozione” scatta anche se gli apprendimenti sono raggiunti solo in parte

di Claudio Tucci

Con il nuovo anno scolastico cambia la valutazione nel primo ciclo di istruzione, che comprende primaria e secondaria di primo grado. D’ora in avanti, l’ammissione alla classe successiva diventa parte di un processo più ampio di presa in carico degli studenti.

Scuola primaria
Alla primaria varrà la normativa già oggi vigente: la non ammissione è prevista solo in casi eccezionali e con decisione unanime dei docenti della classe. Ma con una novità: esplicitiamo che l’ammissione è prevista anche in caso di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. Questo non per rendere impossibile la bocciatura, ha spiegato il Miur, ma perché chiediamo alle scuole di attivare – proprio grazie alla legge approvata ad aprile, che rafforza questo meccanismo – specifiche strategie di miglioramento per sostenere il raggiungimento dei necessari livelli di apprendimento da parte degli alunni più deboli». Vale a dire che prima di arrivare a una bocciatura la scuola dovrà mettere in campo azioni mirate ad includere, a non lasciare solo chi resta indietro.

Scuole medie
«Nella secondaria di primo grado – ha evidenziato la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli – resta ferma la necessità di frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale per poter essere ammesse o ammessi alla classe successiva. L’ammissione poi può essere deliberata, con giudizio motivato, anche in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento. Anche con la previgente normativa questo poteva essere possibile (ai sensi dell’art. 2 comma 7 del DPR 122/2009). Pure in questo caso, come per la primaria, la scuola ha l’obbligo di attivare specifiche strategie per il miglioramento di chi è più indietro. Quindi, nessuna promozione garantita “per legge”, ma un diverso sistema di valutazione che aiuta a superare le lacune formative e tiene conto dei tempi soggettivi di apprendimento».