La prima semplificazione: le scuole potranno comunicare alle Asl l’elenco dei ragazzi iscritti

da Il Sole 24 Ore 

La prima semplificazione: le scuole potranno comunicare alle Asl l’elenco dei ragazzi iscritti

di Antonello Cherchi

Il Garante per la privacy prova a semplificare le procedure di accertamento previste dalla legge sui vaccini (il decreto legge 73/2017). Con un provvedimento di urgenza del 1° settembre valido per tutte le scuole, pubbliche e private, l’Autorità guidata da Antonello Soro ha stabilito che già da subito gli istituti possono trasferire alle Asl competenti per territorio l’elenco degli alunni iscritti.

Il provvedimento del Garante
In tal modo, una volta ricevuti gli elenchi le Asl potranno verificare chi è in regola con i vaccini e spedire alle famiglie i certificati da presentare alla scuola (entro l’11 settembre ai nidi e alle scuole dell’infanzia, entro il 31 ottobre alle altre scuole). Se, invece, la Asl dovesse riscontrare minori non vaccinati o comunque posizioni irregolari, avvertirà le famiglie, che dovranno correre ai ripari. La semplificazione – indotta da una richiesta della Regione Toscana e di altre amministrazioni – consiste nel fatto che in questo modo la famiglia riceverà direttamente a casa il certificato vaccinale, senza doversi recare (nel caso non lo abbia) presso gli uffici della Asl per richiederlo.

Procedura snella
Lo snellimento della procedura sarebbe stato ancora più efficace se le Asl avessero potuto, una volta ricevuti dalla scuola gli elenchi degli iscritti, rispondere alla scuola stessa indicando la situazione di ciascuno studente. Modalità che avrebbe evitato ai genitori di produrre il certificato alla scuola. Procedura che, però, al momento non è possibile attivare perché si configurerebbe un invio da parte della Asl di dati sensibili: dire che Tizio o Caio è o non è vaccinato significa fornire informazioni sul loro stato di salute. Operazione questa che, secondo il codice della privacy, ha bisogno di una copertura normativa. Copertura che al momento manca: la legge sui vaccini, infatti, prevede che il flusso di dati dalla Asl alle scuole sarà possibile solo a partire dal 2019. Basterebbe, però, un decreto del ministero della Sanità o dell’Istruzione per mettere a posto tutto e avviare una vera semplificazione, perché a quel punto si parlerebbero direttamente scuole e Asl e le famiglie verrebbero interpellate solo nel caso si riscontrino posizioni non in regola con le vaccinazioni, senza necessità di presentare preventivamente alla scuola il certificato vaccinale. E così sarà, ma- dice la legge – solo a partire dal 2019.