Documenti, date e multe per genitori e studenti

da Il Sole 24 Ore 

Documenti, date e multe per genitori e studenti

di Barbara Gobbi

Quali vaccinazioni bisogna aver fatto per essere in regola?

Le vaccinazioni obbligatorie richieste dal decreto legge 73 sono:

– anti-poliomelitica;

– anti-difterica;

– anti-tetanica;

– anti-epatite B;

– anti-pertosse;

– anti-Haemophilusinfluenzae tipo B;

– anti-morbillo;

– anti-rosolia;

– anti-parotite;

– anti-varicella (a partire dai nati nell’anno 2017).

È ammessa l’autocertificazione per comunicare le avvenute vaccinazioni?

È ammessa, ma entro il 10 marzo 2018 andrà presentata la documentazione che attesti l’avvenuta vaccinazione.

Quali documenti bisogna presentare alla scuola per rispettare i nuovi obbligi introdotti dal decreto legge?

Per l’iscrizione a scuola vanno presentate, alternativamente:

– la documentazione comprovante l’avvenuta vaccinazione;

– la documentazione che comprovi l’omissione o il differimento (ad esempio in caso di febbre temporanea) della somministrazione del vaccino;

– la certificazione che attesti l’esonero per immunizzazione in seguito a malattia naturale;

– copia della prenotazione dell’appuntamento presso l’azienda sanitaria locale, in attesa che la Asl provveda alla vaccinazione (o a iniziare il ciclo, nel caso questo preveda più dosi), entro la fine dell’anno scolastico.

Come si può rimediare se si sono smarriti i documenti delle vaccinazioni?

Si può richiedere copia del libretto vaccinale al servizio prevenzione della propria Asl.

Quali sono le date da rispettare nella scuola dell’infanzia? E quali quelle per la scuola dell’obbligo?

Per nidi e scuole dell’infanzia, incluse quelle private non paritarie, le famiglie devono presentare la documentazione entro il 10 settembre. Per le scuole dell’obbligo la deadline è al 31 di ottobre.

Se lo studente non è in regola con le vaccinazioni obbligatorie cosa succede? 

In linea generale la Asl, una volta accertato che il minore da zero a 16 anni non sia stato sottoposto alle profilassi previste dal calendario vaccinale relativo al suo anno di nascita, convoca la famiglia con un invito scritto alla vaccinazione, anche corredato di materiale informativo.

Se i genitori non rispondono all’invito, vengono nuovamente convocati per un colloquio con raccomandata A/R, al fine di comprendere i perché della mancata vaccinazione e di fornire, anche attraverso il coinvolgimento del pediatra di libera scelta e del medico di medicina generale, una corretta informazione sulla vaccinazione e i rischi della mancata prevenzione.

Sono previste delle sanzioni? E quali autorità le possono infliggere?

Le sanzioni – multe da 100 a 500 euro – scattano nell’ipotesi in cui i genitori non si presentino al colloquio fissato dalla Asl oppure se, a colloquio avvenuto, continuino a rifiutare la vaccinazione entro il termine fissato dall’azienda.

La sanzione per la stessa inadempienza non sarà irrogata all’inizio di ogni anno scolastico: le famiglie saranno di nuovo multate solo nel caso di violazione di un nuovo e diverso obbligo vaccinale (anche un richiamo).

L’accertamento, la contestazione e l’irrogazione della multa spettano agli organi competenti indicati dalla normativa di Regioni e Provincie autonome. La multa estingue l’obbligo della vaccinazione, ma non permette comunque la frequenza dei minori a nidi e materne.

La scuola può rifiutarsi di ammettere uno studente non in regola con le vaccinazioni?

L’obbligo vaccinale costituisce requisito d’ammissione a nidi e scuole materne. Quindi, salvo disposizioni transitorie fissate dalle singole amministrazioni che come la Regione Lombardia, ammette i bambini purché entro 40 giorni si adeguino alle vaccinazioni prescritte dalla legge, nella fascia 0-6 anni gli inadempienti restano a casa.

La scuola elementare, la scuola media e i licei non possono invece rifiutarsi di ammettere l’alunno non vaccinato, ma in caso di inadempimento scatta la convocazione della famiglia

Le scuole dell’obbligo paritarie, i nidi e le materne privati hanno regole diverse rispetto a quelle pubbliche?

No, tutti gli istituti devono seguire le stesse regole.

Le vaccinazioni obbligatorie sono tutte gratuite?

Sì, sono tutte gratuite anche quando è necessario recuperare vaccinazioni che non sono state effettuate nei tempi previsti dal calendario vaccinale di riferimento.

Quali adempimenti sono previsti per gli operatori sanitari e scolastici?

Questi operatori non sono tenuti a vaccinarsi, ma entro 3 mesi dall’entrata in vigore della legge sull’obbligo a scuola – quindi entro il 6 novembre – dovranno presentare agli enti presso cui prestano servizio un’autocertificazione sulla loro situazione vaccinale.

Il ministero della Salute ricorda «l’importanza della vaccinazione degli operatori sanitari e degli studenti dei corsi dell’area sanitaria, soprattutto nei reparti a maggiore rischio (neonatologie, oncologie e geriatrie)» e raccomanda campagne di vaccinazione sempre tra gli addetti e gli studenti della sanità per: morbillo, parotite, rosolia, pertosse, varicella, epatite B e influenza.

Quali oneri possono esserci a carico delle famiglie?

Il costo del test sierologico che eventualmente serva al medico di medicina generale o al pediatra per attestare l’avvenuta immunizzazione a seguito di malattia naturale è a carico del genitore/tutore/affidatario del minore.