Scuola media, l’esperto: “Meglio un ciclo di sette anni e poi il passaggio alle superiori”

da La Stampa

Scuola media, l’esperto: “Meglio un ciclo di sette anni e poi il passaggio alle superiori” 

francesca paci

roma

Professor Cornoldi, in un saggio del Mulino si domanda se abolire la scuola media. E se la si riducesse da 2 a 3 anni?

Ha ragione il ministro Fedeli nel voler ragionare su durata, materie e modalità di studio per armonizzare tutti i cicli?

«Qualcosa va fatto, anche senza tanti proclami o apparenti riforme radicali. Io ho proposto le sperimentazioni diffuse per non creare traumi e iniziare a coinvolgere gli insegnanti in linea con un cambiamento sostanziale. Terrei quindi durata e materie attuali, ma ne darei un senso diverso».

Quali sono le maggiori criticità della scuola media italiana?

«Ho documentato le criticità della scuola media italiana sulla base di dati di ricerca e ho fornito alcune prove. Fra queste ci sono i livelli di apprendimento e di competenza degli studenti, che rispetto agli altri Paesi occidentali calano e proprio nella fascia 11-14; il grado di piacere per l’apprendimento scolastico e l’atteggiamento verso la scuola, anche essi in calo più che altrove; il grado di soddisfazione degli insegnanti per il proprio lavoro che, pur con molte splendide eccezioni, alla scuola media è in genere basso».

Di che formazione hanno bisogno i ragazzini del 2017?

«L’adolescenza è sempre stata una fase di sviluppo critica ed è possibile che oggi le criticità si evidenzino di più perché ci sono meno inibizioni a manifestarle. Ma adolescenza significa anche apertura a nuovi temi e valori, completamento del processo di maturazione intellettiva, esplosioni relazionali e affettive: aspetti che per la pratica docente potrebbero diventare risorse oltre che fonti di intoppo. Se però l’insegnante continua a essere formato nella disciplina e non per interagire con gli adolescenti e capirli, il danno è quasi inevitabile».

Scuola media a parte, i nostri cicli scolastici vanno rivisti?

«La mia idea, che trova sostenitori e prove di efficacia in giro per il mondo, è abolire la scuola di mezzo. Già oggi la scuola media è legata istituzionalmente alla primaria, quindi, in un certo senso, le premesse organizzative esistono. Ma nei fatti c’è un’impressionante soluzione di continuità fra primaria e secondaria, tutti la avvertono e molti la soffrono. Tornando alla riduzione a 2 anni: nell’attuale dibattito sulla durata degli studi una possibilità sarebbe una scuola unica di 7 anni da cui passare al quinquennio delle superiori, anche queste però ripensate».