Mattarella: perché i cambiamenti nella scuola innescano scontri e conservatorismi?

da La Tecnica della Scuola

Mattarella: perché i cambiamenti nella scuola innescano scontri e conservatorismi?

 

“Vi è bisogno di un confronto sereno e obiettivo sulle politiche scolastiche, iniziando dalle forze politiche e sociali”.
A dirlo è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella inaugurando a Taranto il nuovo anno scolastico: “si deve tener conto – ha spiegato – che i temi della scuola, per la loro delicatezza e importanza, stanno molto a cuore a tante persone, a tutti, in realtà. È comprensibile, quindi, che vi siano diverse opinioni”, ma senza mai giungere allo scontro.
Mattarella ha quindi puntato il dito contro quel conservatorismo che non vorrebbe mai adeguare la formazione dei giovani ai tempi e all’avanzare delle tecnologie: il presidente della Repubblica ha ricordato che “ogni volta che si annunciano o si prefigurano cambiamenti nel mondo della scuola, si avvia una discussione accesa, con toni talvolta aspri.
Molti denunciano ritardi e inadeguatezze del sistema scolastico di fronte alle sfide dei tempi”, però, “ogni ipotesi di novità trova spesso opposizioni pregiudiziali, suscita malumori e proteste”.

Rivolgendosi ai tanti giovani presenti a Taranto, il Capo dello Stato ha sottolineato che “la scuola, ragazzi, non riguarda soltanto voi, i docenti e i vostri genitori: costituisce una grande e centrale questione nazionale. Perché la scuola è motore di cultura e, quindi, di libertà, di eguaglianza sostanziale. Deve essere veicolo di mobilità sociale”, riferendosi ai troppi giovani che per vari motivi lasciano gli studi già prima della scuola dell’obbligo.
“Non dobbiamo mai smettere – ha concluso Mattarella su questo argomento – di chiederci in che modo sia possibile investire di più, e sempre meglio, nella scuola”.