60 milioni per contrastare la povertà educativa

da La Tecnica della Scuola

60 milioni per contrastare la povertà educativa

 

Si chiama “Bando Nuove Generazioni” ed è rivolto ai minori di età compresa tra 5-14 anni.
E’ il terzo Bando che l’impresa sociale Con i Bambini rivolge agli enti di Terzo settore e al mondo della scuola con l’obiettivo di mettere in campo progetti di contrasto alla povertà educativa minorile.
A disposizione un ammontare complessivo di 60 milioni di euro, in funzione della qualità dei progetti ricevuti. Rispetto ai precedenti bandi Prima Infanzia (0-6 anni) e Adolescenza (11-17 anni), la nuova iniziativa prevede direttamente la presentazione online dei progetti, entro e non oltre il 9 febbraio 2018.
Nei giorni scorsi sono stati approvati i primi 80 progetti per il contrasto della povertà educativa minorile, relativi al Bando Prima Infanzia per un finanziamento complessivo di 62,2 milioni di euro. Nei primi mesi del prossimo anno, saranno pubblicati i progetti approvati con il Bando Adolescenza.
Per garantire la massima partecipazione, ogni organizzazione potrà presentare un solo progetto in qualità di soggetto responsabile o aderire come partner a un solo progetto. Fanno eccezione unicamente le amministrazioni locali e territoriali, le università e i centri di ricerca che possono partecipare, in qualità di partner, a più progetti.
Scopo del bando è quello di promuovere il benessere e la crescita armonica dei minori nella fascia di età 5-14 anni, in particolare di quelli a rischio o in situazione di vulnerabilità: di tipo economico, sociale, culturale, richiedendo progetti in grado di promuovere e sviluppare competenze personali, relazionali, cognitive dei ragazzi.
I progetti devono essere in grado di incidere in modo significativo sia sui loro percorsi formativi che su quelli di inclusione sociale, attraverso azioni congiunte “dentro e fuori la scuola”, sviluppando e rafforzando l’alleanza, le competenze, il lavoro e la capacità di innovazione dei soggetti che si assumono la responsabilità educativa (“comunità educante”) e prevenendo precocemente varie forme di disagio: dispersione e abbandono scolastico, bullismo e altri fenomeni di disagio giovanile.
L’iniziativa è rivolta anche a bambini e ragazzi che vivono in aree e territori particolarmente svantaggiati che, grazie al nuovo bando, potranno avere nuove e importanti opportunità educative. (Aska)