Gli italiani e l’inglese, un rapporto lungo una vita

da La Stampa

Gli italiani e l’inglese, un rapporto lungo una vita

I risultati di un sondaggio realizzato da ABA English sulle ore dedicate allo studio e sugli strumenti preferiti
Lo studio dell’inglese è sempre un argomento di attualità, ma con l’inizio del nuovo anno scolastico molti italiani stanno pensando di metter finalmente in pratica il buon proposito di migliorare il proprio livello. Secondo i risultati di un sondaggio realizzato da ABA English tra oltre 1.900 italiani, il 26% degli italiani studia inglese da oltre dieci anni. L’Italia guida la classifica dei paesi che si impegnano da più tempo per padroneggiare la lingua insieme ai cugini spagnoli (26%); il dato supera la media globale (21%). Il 12% degli intervistati in Italia dichiara invece di studiare l’inglese da un periodo compreso tra i 4 e i 9 anni, il 31% tra 1 e 3 anni, mentre il 31% lo fa da meno di 1 anno.
Eppure solo il 50% dedica oltre 2 ore a settimana allo studio dell’inglese, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello offerto dal resto dei paesi presi in esame. Il 68% degli intervistati brasiliani, ad esempio, dichiara di trascorrere 2 o più ore a settimana studiando inglese. Nel 68% dei casi, i cugini spagnoli dedicano oltre due ore a settimana alla lingua della regina, seguiti nella classifica da francesi (64%) e messicani (60%).

Il sondaggio mette anche in evidenza un trend di decrescita rispetto al tempo dedicato all’inglese. Infatti, se confrontata a un anno fa, la dedizione degli italiani sembra essere diminuita di 9 punti percentuali: nel 2016 ben il 59% dichiarava di dedicare all’inglese oltre 2 ore a settimana.

Purtroppo lo scarso impegno nello studio sembra avere ricadute sul mondo del lavoro. Il 40% degli intervistati ha dichiarato di aver perso un’opportunità lavorativa (nuovo impiego o promozione) a causa di una scarsa conoscenza dell’inglese.

Rispetto ai dati dello scorso anno, si consolida la preferenza degli italiani per lo studio dell’inglese su smartphone: il 42% degli intervistati afferma che il modo preferito per praticare l’inglese è attraverso un dispositivo mobile (tablet o smartphone). Il 37% studia con l’ausilio di un computer e il 21% combina l’uso di entrambe le tecnologie (smartphone e computer).