Ancora sul Portfolio: siamo alle minacce?

Ancora sul Portfolio: siamo alle minacce?

Dopo le  iniziative in ordine sparso degli uffici scolastici regionali e dell’intervento a gamba tesa della presidente dell’INVALSI, sono ora scese in campo le seconde linee del MIUR per tentare di rianimare dal suo stato cadaverico quell’autentico caravanserraglio costituito dal pomposo Sistema, di valutazione della dirigenza scolastica, lanciando un messaggio vagamente minatorio nei confronti di coloro che legittimamente – lo riconosce l’Amministrazione – hanno rifiutato la compilazione di portfolii e non meno molesti ammennicoli perché non più disposti ad essere invischiati in diversivi che procrastinano all’infinito una vera valutazione dirigenziale, in grado di rilevare esclusivamente i comportamenti organizzativo-gestionali e il grado di raggiungimento degli obiettivi formalizzati nel provvedimento d’incarico, nella diretta disponibilità del soggetto valutato: come per tutti i dirigenti pubblici!

Nel mentre rispediamo al mittente l’ennesima provocazione, che integra un comportamento antisindacale, altresì suscettibile di attingere generali profili penalistici, chiediamo alla ministra Fedeli di battere un colpo, inducendosi finalmente a convocare quei tavoli tecnici preannunciati cinque mesi fa, in cui insisteremo per la costruzione di un modello essenziale, chiaro, maneggevole, trasparente e conforme a legge: che davvero funzioni, magari sulla falsariga di quello che, collaudato da due lustri di sua applicazione, valuta regolarmente – e remunera generosamente – la sua dirigenza amministrativa e tecnica; codificato nella direttiva n. 4072 del 12.05.05 e replicato con il D.M. n. 971 del 25.11.13, che si compendia in una sola scheda SOR (Scheda di programmazione degli obiettivi e dei risultati), eventualmente integrabile da una seconda scheda denominata EDE per compensare, in una sorta di paracadute, gli Elementi di difficoltà evidenziati dal valutato.

Chiediamo ancora alla ministra Fedeli di ordinare al collega Previtali, che deve aver già dimenticato di essere – o di essere stato – un dirigente scolastico, di spiegare che cosa intende dire con la sua equivoca esternazione Verrà predisposto e inviato in maniera riservata ai Direttori degli uffici scolastici regionali un modello che potrà essere utilizzato per l’espressione della valutazione finale nei confronti dei dirigenti scolastici il cui portfolio risulta non compilato e, soprattutto, se trattasi di iniziativa dello stesso, e quindi censurabile, oppure di chi, in totale dispregio della scrivente Associazione DIRIGENTISCUOLA-Di.S.Conf., ha dato il permesso di emanare la nota del 29/09/2017.

Lo ripetiamo: a circa un ventennio dalla sua nascita nell’ordinamento giuridico vogliamo, semplicemente, una valutazione normale per una dirigenza normale. Senza tanti arzigogoli. E senza barare.