Offerta formativa da rivedere

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da ItaliaOggi

Offerta formativa da rivedere

Il monito del dicastero dell’istruzione ai dirigenti scolastici: troppi buchi nei Ptof varati

Carlo Forte

Non sempre dalla lettura e dall’analisi qualitativa dei piani triennali dell’offerta formativa, presenti sui siti istituzionali e sulla piattaforma Scuola in chiaro, si evince chiaramente l’identità culturale, pedagogica e progettuale dell’istituzione scolastica. Il monito ai dirigenti scolastici, seppure nella lingua felpata delle note ministeriali, viene dal vertice amministrativo del ministero dell’istruzione: il capo dipartimento, Rosa De Pasquale. Che ha preso carta e penna e ha scritto una nota indirizzandola ai dirigenti scolastici e ai dirigenti degli uffici periferici, per fornire una serie di orientamenti per la redazione del Ptof (nota prot. 18.30 del 06.10.2017). Il capo dipartimento ha fatto presente che le istituzioni scolastiche, finora, hanno redatto piani che valorizzano alcuni aspetti trascurandone altri. Mentre, per il futuro, sarà necessario che in ogni Ptof vengano valorizzati «quegli elementi che, previsti a livello normativo devono essere necessariamente presenti e leggibili in modo trasversale». A questo proposito, l’amministrazione centrale ha fatto riferimento ai decreti legislativi già adottati e che saranno adottati in futuro per dare piena attuazione alla legge 107/2015, la Buona scuola.

In particolare, il dicastero di viale Trastevere ha ricordato che il decreto 60/2017 sulla promozione della cultura umanistica ha previsto che il Ptof debba comprendere anche attività artistico musicali da realizzarsi anche grazie al supporto dei docenti di potenziamento in possesso delle relative competenze. E che comprendendo nel Ptof queste attività, ciò potrà essere preso in considerazione dagli uffici scolastici anche in vista dell’assegnazione di docenti di potenziamento con competenze specifiche.

Inoltre, il legislatore ha rivisitato le norme sulla valutazione degli alunni, sulla certificazione delle competenze e sugli esami di stato. I nuovi esami del I ciclo sono già a regime mentre quelle sugli esami del II ciclo saranno applicate a partire dall’anno scolastico 2018/19. In ogni caso la definizione dei criteri di valutazione spetta ai collegi dei docenti. E tali criteri dovranno essere inseriti organicamente nel Ptof.

Il decreto legislativo 66/2017 ha disposto espressamente che ogni istituzione scolastica dovrà redigere il piano per l’inclusione dei docenti portatori di handicap. E che tale piano, anch’esso da inserire nel Ptof, dovrà prevedere anche la definizione delle modalità per l’utilizzo coordinato di tutte le riprese presenti nell’istituzione scolastica, in modo tale da agevolare tale inclusione. L’amministrazione centrale ha ricordato inoltre che il piano per l’inclusione è già da quest’anno scolastico uno dei documenti necessari anche al fine di favorire in futuro l’assegnazione adeguata del numero dei docenti di sostegno.