Tre scritti, e l’Invalsi in inglese: così cambia l’esame di terza media

da Il Sole 24 Ore

Tre scritti, e l’Invalsi in inglese: così cambia l’esame di terza media

di Claudio Tucci

Arriva il decreto che cambia, da quest’anno, l’esame di terza media: la partecipazione alle prove Invalsi diventa requisito d’ammissione alle prove, che, è un’altra novità, scendono a tre scritti più il colloquio orale. Insieme al diploma arriva poi un modello nazionale di certificazione delle competenze, risultato della sperimentazione già condotta da circa 2.700 istituti.

Le novità
La firma del decreto da parte della ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, rende operative le nuove regole (ridisegnate, come si ricorderà, da uno dei decreti attuatiti della legge 107). In arrivo anche una circolare alle scuole per illustrare pure la valutazione nel primo ciclo. Qui sarà il collegio dei docenti a deliberare criteri e modalità di valutazione di apprendimenti e comportamento. I criteri saranno resi pubblici e inseriti nel piano triennale dell’offerta formativa. Le scuole, per rendere più completa e chiara la valutazione anche alle famiglie, dovranno accompagnare i voti in decimi con la descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti raggiunto. La valutazione del comportamento sarà espressa d’ora in poi con giudizio sintetico e non più con voti decimali, per offrire un quadro più complessivo sulla relazione che ciascun studente ha con gli altri e con l’ambiente scolastico. La norma che prevedeva la non ammissione alla classe successiva per chi conseguiva un voto di comportamento inferiore a 6/10 è abrogata. Ma resta confermata la non ammissione alla classe successiva (in base a quanto previsto dallo Statuto delle studentesse e degli studenti) nei confronti di coloro a cui è stata irrogata la sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale.

Ecco, punto per punto, le principali novità che interesseranno, a giugno, i circa 550mila studenti che qualche settimana fa hanno iniziato la terza media.

L’ammissione
Per poter sostenere il nuovo esame gli studenti dovranno aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale, non aver ricevuto sanzioni disciplinari che comportano la non ammissione alle prove, e – la novità – aver partecipato ai test Invalsi di italiano, matematica e inglese. Le prove Invalsi si svolgeranno ad aprile, al computer. La partecipazione sarà requisito per l’accesso all’esame, ma non inciderà sul voto finale. Entro ottobre le scuole riceveranno le informazioni necessarie per lo svolgimento delle prove al computer. Nel caso in cui l’alunno non abbia raggiunto i livelli minimi di apprendimento necessari per sedersi davanti ai commissari, il consiglio di classe potrà deliberare, a maggioranza e con adeguata motivazione, la non ammissione.

Le prove
Terranno maggiormente conto, rispetto al passato, degli studenti e dei traguardi di sviluppo delle competenze definiti nelle indicazioni nazionali per il curricolo. Le prove scritte diventano tre: una di italiano, una di matematica e una per le lingue straniere.

Italiano
Verificherà la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, la coerente e organica esposizione del pensiero da parte delle alunne e degli alunni. Le tracce dovranno comprendere un testo narrativo o descrittivo; un testo argomentativo, che consenta l’esposizione di riflessioni personali, per il quale dovranno essere fornite indicazioni di svolgimento; una traccia di comprensione e sintesi di un testo letterario, divulgativo, scientifico anche attraverso richieste di riformulazione. La prova potrà essere strutturata anche in più parti, mixando le tre diverse tipologie.

Matematica
Sarà finalizzata ad accertare la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dagli alunni nelle seguenti aree: numeri, spazio e figure, relazioni e funzioni, dati e previsioni. La prova sarà strutturata con problemi articolati su una o più richieste e quesiti a risposta aperta. Potranno rientrare nelle tracce anche metodi di analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale.

Lingua straniera
È prevista una sola prova di lingua straniera, distinta in due sezioni, che verificherà che le alunne e gli alunni siano in possesso delle competenze di comprensione e produzione scritta di livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per l’Inglese e A1 per la seconda lingua comunitaria. La prova potrà consistere: in un questionario di comprensione di un testo a risposta chiusa e aperta; nel completamento di un testo in cui siano state omesse parole singole o gruppi di parole, oppure riordino e riscrittura o trasformazione di un testo; nell’elaborazione di un dialogo su traccia articolata che indichi chiaramente situazione, personaggi e sviluppo degli argomenti; nell’elaborazione di una lettera o email personale su traccia riguardante argomenti di carattere familiare o di vita quotidiana; nella sintesi di un testo che evidenzi gli elementi e le informazioni principali.

Il colloquio
È finalizzato a valutare il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze previsto dalla Indicazioni nazionali, con particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento fra discipline. Terrà conto anche dei livelli di padronanza delle competenze connesse alle attività svolte nell’ambito di Cittadinanza e Costituzione.

Voto finale
Il voto finale deriverà dalla media fra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio. Potrà essere assegnata la lode. Il decreto riserva particolare attenzione alle alunne e agli alunni con disabilità o con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA): per loro sono previsti tempi adeguati, sussidi didattici o strumenti necessari allo svolgimento delle prove d’esame.