Per quanto riguarda l’aggiornamento delle graduatorie di istituto arrivano buone notizie per i precari con riserva iscritti in GaE e in prima fascia di istituto: il Tar Lazio ha giudicato illegittimo il DM 347/17, che non permette di cambiare provincia per aggiornare la seconda e terza fascia di isituto.

Infatti, Il D.M. 374/17 prevede che “gli aspiranti di II e III fascia delle graduatorie di istituto, che risultino inseriti anche in I fascia, non potranno sostituire le istituzioni scolastiche, ivi inclusa la scuola capofila, neppure ai fini dell’inserimento in II e/o III fascia, ma potranno aggiornare i punteggi nella II e III fascia”.

Si tratta di uno dei problemi più volte riscontrati dalla nostra redazione, con molti docenti che hanno chiesto spiegazioni sul perché di questo sbarramento.

L’ORDINANZA DEL TAR

I giudici del Tribunale amministrativo, pertanto, giudicano illegittimo tale parte del decreto ministeriale in questione, annullandolo, come riporta il comunicato dei legali Bonetti e Delia, per violazione di fonte sovraordinata in quanto contrastante con il D.M. regolamentare: La fonte sovraordinata, difatti, all’art. 5, comma 8, chiarisce che “coloro che hanno titolo ad essere inclusi nelle graduatorie ad esaurimento di una sola provincia hanno facoltà di scegliere, ai fini dell’inclusione nelle graduatorie di circolo e di istituto, una provincia diversa da quella in cui figurano inclusi nelle graduatorie ad esaurimento medesime” con il solo limite che “resta comunque preclusa, ai sensi dell’articolo 4, comma 1, la cumulabilità di rapporti di lavoro in due diverse province”.

ISCRITTI GAE IN ALTRA PROVINCIA PER LE GI

La decisione del Tar Lazio è senza dubbio molto significativa, in quanto in seguito a tale disapplicazione della parte del decreto Miur, moltissimi docenti iscritti in GaE o in prima fascia d’istituto, potranno scegliere una provincia diversa per l’aggiornamento della seconda e terza fascia di istituto, magari avvicinandosi ai territori desiderati maggiormente. Una buona vittoria di una fetta di precari.