Che “donne” le elefantesse!

Che “donne” le elefantesse!

di Adriana Rumbolo

 

Niente monogamia, niente patti di fedeltà il maschio rimane  un po’ di tempo per accoppiarsi. e vedere il figlio, poi cambia.

La società in cui avviene la Gestazione elefante ha come capi dei maschi a cui fanno capo dei gruppi di femmine imparentate tra loro, durante l’accoppiamento, però, subentrano altre priorità e l’equilibrio si spezza.

Scatta la lotta per la femmina migliore.

La gestazione dura due anni e quando il cucciolo nasce il suo cervello  sarà già pronto alla vita sociale del gruppo

Quel gruppo di femmine a conduzione matriarcale se avverte un pericolo fa barriera a cerchio intorno a tutti i cuccioli non importa di chi siano figli.

Noi umani facciamo questo?
Non credo proprio

Poi i cuccioli saranno adolescenti  e se ce ne sarà  qualcuno troppo intemperante, anche fra gli elefanti ci sono i bulli,  le femmine lo allontaneranno .

Quando le cucciole adolescenti saranno prossime alla loro maturazione riproduttiva, le vecchie elefantesse cacceranno i giovani maschi  che attratti dal “profumo di donna” vorranno accoppiarsi perchè devono aspettare che le giovani elefantine siano pronte.

Oggi non si insegna ai maschi a far crescere il loro desiderio  mentre le femmine crescono ma esigenze di mercato la fanno da padrone

Non è certo la parola”rispetto” la bandiera delle regole di mercato

Se il popolo dei pachidermi si metterà in marcia per la ricerca di acqua e di cibo sarà la femmina più anziana,  scelta per meritocrazia di saggezza e non per raccomandazioni,che  lo guiderà prendendo ogni decisione e responsabilità.

Alla fine della lunga vita ogni membro del gruppo sentendo la vita agli sgoccioli  sa che può affidarsi a una dolce eutanasia naturale al riparo di sguardi indiscreti in un ombroso sentiero.

Passato qualche giorno il gruppo lo cercherà, lo troverà e lo piangerà.

Mi affascina un popolo a conduzione matriarcale.