Studenti minori in libera uscita

da ItaliaOggi

Studenti minori in libera uscita

Dopo la promessa di Renzi, ecco la proposta del Pd che entrerà nella legge di Bilancio

Alessandra Ricciardi

Le vecchie liberatorie, finite nel cestino dopo la sentenza della Cassazione che ha condannato il docente e il dirigente di un istituto di scuola media per la morte all’uscita di un alunno, saranno pienamente legali. I genitori, alla luce della maturità dei propri figli, ma anche del percorso da fare per tornare a casa, potranno autorizzare le scuole a far uscire i ragazzi in assenza di un adulto che li venga a riprendere. È questa, in sintesi, la proposta di legge del Pd che punta a mettere in salvo docenti, dirigenti e ministero dell’istruzione da nuove condanne, e a consentire ai ragazzi, sotto la diretta e unica responsabilità delle famiglie, di tornare da soli a casa anche se hanno meno di 14 anni. La proposta (che ItaliaOggi pubblica) è stata depositata alla camera, prime firmatarie Flavia Malpezzi, responsabile scuola del partito, e Mara Carocci, componente della commissione cultura di Montecitorio, e probabilmente sarà trasformata in un emendamento alla legge di Bilancio. A chiedere di liberare scuole, famiglie e ragazzi dall’incubo del rientro a casa per forza accompagnati era stato lo stesso segretario del pd, Matteo Renzi, che aveva promesso un intervento legislativo chiarificatore. Secondo la ministra dell’istruzione, Valeria Fedeli, infatti, la normativa vigente non dava scampo ai genitori: i minori di 14 devono essere riconsegnati a un altro adulto.

L’intervento si è reso necessario dopo il caos scatenato dalla lettura della sentenza della Cassazione dello scorso 19 settembre che ha affermato che il verificarsi di un incidente ad un minore fuori dal perimetro scolastico non esclude la responsabilità della scuola. Nel caso di specie, un bambino di 11 anni era stato investito dall’autobus di linea sulla strada pubblica all’uscita dalle lezioni.

La Cassazione ha sentenziato che l’obbligo di vigilanza in capo all’amministrazione scolastica anche dopo l’uscita da scuola discende da una precisa disposizione del Regolamento d’istituto, che poneva a carico del personale l’obbligo di far salire e scendere dai mezzi di trasporto davanti al portone della scuola gli alunni e demandava al personale medesimo la vigilanza nel caso di ritardi. Alla notizia della condanna, i presidi delle scuole medie sono corsi ai ripari con una raffica di circolari in cui vietano di far uscire i ragazzi da soli.

La proposta dem consente ai genitori o tutori dei minori di 14 anni, «in considerazione dell’età, del grado di autonomia» dei ragazzi e dello specifico contesto territoriale e sociale in cui vivono e si spostano, «nell’ambito di un processo di autoresponsabilizzazione» degli stessi, «di autorizzare le istituzioni del sistema nazionale di istruzione all’uscita autonoma dei minori dai locali scolastici al termine dell’orario delle lezioni». L’autorizzazione, precisa l’articolo, «esonera il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza». E dunque per il personale scolastico l’obbligo di vigilanza finirebbe con il termine dell’orario di servizio e l’uscita da scuola dei ragazzi.