N. Barreau, Parigi è sempre una buona idea

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“Parigi è sempre una buona idea” un romanzo di Nicolas Barreau
Universale Economica Feltrinelli, 2015

di Mario Coviello

Se amate Parigi come la amo io, se amate le cartolerie, quelle con i pennini per l’inchiostro, le stilografiche i quaderni piccoli dalle copertine colorate, se amate le storie romantiche, non dovete lasciarvi sfuggire “Parigi è sempre una buona idea” un romanzo di Nicolas Barreau che potete trovare ancora per qualche giorno in libreria a 9,90 euro con un altro romanzo della stessa collana. Già il titolo è eloquente: Parigi è sempre una buona idea. Definitela come volete “città dell’amore”, “città d’artisti”, “città delle luci”, ma a Parigi una volta nella vita bisogna andarci. Che siate innamorati o no, inguaribili romantici o non lo siate per niente, cultori dell’arte o neanche troppo. La protagonista del romanzo è Rosalie che ha un piccolo negozio “ Luna, Luna” in rue du Dragon, nel cuore di Saint Germain des Près, con una piccola insegna di legno e una campanellina d’argento che tintinna quando la porta si apre. Dentro la papeterie potete trovare carta da lettera, cartoline illustrate e una particolarità unica “ i biglietti dei desideri “che solo Rosalie sa scrivere e illustrare con grande fantasia. Rosalie ama” i rituali che danno forma alla vita, aiutano a creare un’ordine nel caos e a mantenere una visione d’insieme..” : il croissant alla boulangerie, la passeggiata con William Morris, il suo cane, il cafè creme la mattina, un buon bicchiere di vino rosso dopo la chiusura e un biglietto con il suo desiderio che vola giù dalla Tour Eiffel il giorno del suo compleanno. Un giorno tutto cambia nella vita di Rosalie quando un anziano signore Max Marchais le offre di illustrare “La tigre azzurra”, un libro per bambini che ha appena finito di scrivere.

E’ la storia della tigre azzurra che fa irrompere nella vita di Rosalie Robert,un professore americano di letteratura, grande esperto di Shakespeare che è a Parigi per decidere se accettare un incarico alla Sorbona o tornare a New Jork, dove vive, per dirigere il prestigioso studio di avvocato che ha ereditato dal padre. La madre di Robert, prima di morire ancora giovane all’improvviso, le aveva ribadito “No figlio mio. Credimi: Parigi è sempre una buona idea.” E anche voi, se leggerete questo romanzo, ve ne convincerete.

Rosalie e Robert hanno storie stabili ma sentono dentro, forse un’anima romantica capace di regalare “uno stupido lucchetto da attaccare a un ponte sulla Senna..”

I due si “scontrano”, fanno scintille ed è la storia della Tigre azzurra che li legherà per sempre. E anche se il vecchio Max Marchais con Pascal continua a sostenere che “ tutta l’infelicità dell’uomo deriva dalla sua incapacità di starsene seduto da solo in una stanza..” e se “è vero che solo la vita dei bambini è così facile” non possiamo fare a meno di innamorarci.

Nicolas Barreau è uno scrittore di successo perché sa scrivere in forma piana, semplice, storie capaci di prendere il lettore e di farlo sognare: “ Il momento più bello della giornata..- scrive Rosalie nel suo diario- Un bacio di sera sotto un ciliegio, che ha lasciato entrambi disorientati..”.

“Parigi è sempre una buona idea”, porta chi legge tra le vie della città dell’amore. Non si cade mai nel volgare, i sentimenti sono espressi con purezza: “Era un magnifico pomeriggio d’estate, talmente perfetto che sembrava impossibile dovesse finire. La leggerezza che avvolgeva ogni cosa si poteva quasi toccare. E Max sentì che all’improvviso anche il suo cuore diventava leggero. Così leggero che avrebbe potuto volare…”