0-6, il 74% dei fondi al Nord

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da ItaliaOggi

0-6, il 74% dei fondi al Nord

Siglata l’intesa per il nuovo sistema integrato dell’infanzia. Stanziati 209 milioni

Emanuela Micucci

In arrivo 209 milioni di euro per il decollo del Sistema integrato 0-6 anni. Ben il 74% delle risorse andrà al Nord. Dalle regioni l’auspicio che si possano avviare gli interventi già da fine 2017. Sono state raggiunte giovedì in Conferenza Unificata l’intesa per l’adozione del Piano pluriennale di azione nazionale per la promozione del Sistema integrato di educazione e di istruzione tra i bambini tra 0 e 6 anni e quella sullo schema di decreto del Miur per il riparto del corrispondente Fondo nazionale. Il Piano triennale prevede l’assegnazione alle regioni di 209 milioni di euro, che vengono erogati dal Miur direttamente ai comuni beneficiari.

Tre gli interventi finanziati: l’edilizia scolastica; il sostegno di parte delle spese di gestione dei servizi 0-6, con lo scopo di incrementare i servizi offerti alle famiglie e ridurre i costi che devono sostenere; la formazione continua del personale educativo e docente. Per il 2017 il fondo di 209 milioni è ripartito per il 40% in proporzione alla popolazione di 0-6 anni (dati Istat), per il 50’% in base alla percentuale di iscritti ai servizi educativi al 31 dicembre 2015, per il 10% in proporzione alla popolazione di 3-6 anni non iscritta alla scuola dell’infanzia statale in modo da garantire un accesso maggiore. Un riparto che ha trovato il favore della Conferenza delle Regioni. Mentre i comuni e le province, sebbene favorevoli all’intesa, avevano richiesto attraverso l’Anci e l’Upi che si tenesse conto solo del numero di iscritti ai servizi educativi, senza parametrarli alla popolazione dei bambini da 0 a 3 anni. I criteri di riparto, infatti, portano la maggioranza dei fondi, oltre il 74%, al Centro Nord, dove i bimbi che vi risiedono superano il 65%. Lasciando al Mezzogiorno solo il 25% delle risorse, dove i bambini sono il 34%. lnoltre, se in generale in Italia la fascia di età 3-6 non ha forti squilibri territoriali e la copertura supera il 90%, al Sud la scuola dell’infanzia statale è più diffusa che al Nord raccogliendo il 45% del totale degli iscritti. Risultato: considerando solo i non iscritti alla materna statale e solo l’età delle materne, Il Sud esce penalizzato. Così, la Campania

Risultato: la Campania è al settimo posto per risorse assegnate, con 13,7 milioni di euro, anche se è al secondo posto per numero di bambini. Prima per fondi la Lombardia, dove arriveranno 40 milioni, seguita da Lazio con 23,5 ed Emilia-Romagna con 20,3. Poi, Piemonte (15,5) e Veneto (18,1). Assegnati invece in Sicilia 13 milioni e in Puglia 11,5, in Sardegna 4,7, in Calabria 4,8, in Basilicata 1,2. Tuttavia, per il sottosegretario all’istruzione Vito De Filippo «queste risorse serviranno a consolidare i servizi scolastici per questo segmento specifico per un Paese che è lungo e con tante differenze». Necessario, per la ministra dell’istruzione Valeria Fedeli, «accelerare la realizzazione del sistema integrato». Le regioni auspicano «che il ministero procederà al riparto dei fondi e potremo mettere in atto sui territori dalla fine di quest’anno all’inizio dell’anno prossimo i primi interventi», sottolinea la coordinatrice degli assessori regionali all’istruzione Cristina Grieco.