Vaccini, adempimenti semplificati un anno prima per le Regioni più efficienti

da Il Sole 24 Ore

Vaccini, adempimenti semplificati un anno prima per le Regioni più efficienti

di Eu. B.

Vaccini, ciak si cambia. Un anno prima. Un emendamento del governo al decreto fiscale, attualmente all’esame della commissione Bilancio del Senato, anticipa di un anno l’avvio delle semplificazioni sull’invio dei dati. Ma solo nelle Regioni che hanno istituito le anagrafe vaccinali. Anziché partire nell’anno scolastico 2019/2020 le facilitazioni partirà nel 2018/2019. E, dunque, le scuole dovranno farsi trovare pronte già all’inizio del 2018 perchè è tra fine gennaio e inizio febbraio che le famiglie dovranno esprimere le loro scelte per l’anno successivo

Gli adempimenti semplificati
L’emendamento del governo prevede che le disposizioni semplificate contenute nell’articolo 3 bis, commi da 1 a 4, del decreto 73 del 2017 partano già dall’anno scolastico 2018/2019 anziché da quello successivo. In pratica le scuole del sistema nazionale di istruzione e gli enti di formazione professionale regionale non dovranno più acquisire la documentazione vaccinale di tutti gli iscritti con un’età inferiore ai 16 anni, ma dovranno solo inviare l’elenco degli iscritti: un’informazione di cui sono più in possesso. Saranno poi le aziende sanitarie locali a verificare l’assolvimento dell’obbligo o eventuali casi di esonero e restituire agli istituti l’elenco dei soli allievi non in regola. Le novità non finiscono qui perché la stessa norma prevede l’anticipo addirittura all’anno scolastico in corso a condizione che il controllo sul rispetto degli obblighi si concluda entro il 10 marzo 2018.

La partenza a geometria variabile
Come detto, l’anticipo non varrà per tutte le Regioni ma solo per quelle che hanno già istituito le anagrafe vaccinali. Viceversa le modifiche partiranno solo a partire dal 2019/2020. la partenza a geometria variabile non varrà invece per il comma 5 dell’articolo 3 bis citato. Una delle misure più contestate del decreto vaccini, quella che stabilisce la decadenza dall’iscrizione per i ragazzi che non presentano la documentazione. Il perché lo spiega la relazione all’emendamento: «Evitare di dar luogo ad un impatto di tale misura solo presso alcune Regioni».