Tanto web, pochissimi libri: allarme sulle nuove povertà educative

da Il Sole 24 Ore

Tanto web, pochissimi libri: allarme sulle nuove povertà educative

di Al. Tr.

Le precarie condizioni socio economiche in cui versano molte famiglie italiane sono spesso anche fonte di nuove povertà educative. I dati dell’Atlante dell’Infanzia di Save The Children e Treccani infatti, rivelano che in un anno quasi il 60% dei minori non legge un libro, mentre 1 quindicenne su 4 è collegato a Internet per oltre 6 ore al giorno. Le scarse risorse destinate all’istruzione, poi, si traducono in scuole poco attrezzate in termini di laboratori e palestre.

Poca cultura, moltissimo Web
Secondo i dati 6 ragazzi su 10 (il 59,9%) tra i 6 e i 17 anni non arrivano a svolgere, in un anno, quattro delle seguenti attività culturali: lettura di almeno un libro, sport continuativo, concerti, spettacoli teatrali, visite a monumenti e siti archeologici, visite a mostre e musei, accesso a internet .
Mentre i bambini in condizioni svantaggiate non accedono mai, in un anno, al web, c’è una folta schiera di ultraconnessi: in Italia quasi 1 quindicenne su 4 (23,3%) risulta collegato a internet più di 6 ore al giorno, a fronte di una media Ocse ferma al 16,2% . L’età in cui un bambino riceve il primo smartphone è scesa a 11 anni e mezzo (erano 12 e mezzo nel 2015), l’87% dei 12-17enni ha almeno un profilo social e 1 su 3 vi trascorre 5 o più ore al giorno.

Scuola (non) a misura di bambino
Secondo Save The Children, l’impossibilità della scuola italiana di offrire risposte adeguate alle problematiche socio economiche dipende anche dalla quota di risorse pubbliche investite nel sistema, che non supera il 4% del Pil nazionale contro una media Ue del 4,9%. Poche risorse che si traducono in scuole poco attrezzate: alle medie, per esempio, 4 scuole su 10 possono fare affidamento su meno di un laboratorio ogni 100 studenti, mentre solo il 17,4% degli istituti (1 su 6) è dotato di almeno una palestra in ogni sede. Quasi tutte hanno una biblioteca, ma meno di 3 su 4 offrono un servizio di prestito dei libri. In ogni caso, sottolinea Save The Children «sarebbe sbagliato ritenere che il sistema scolastico nazionale sia rappresentato solo da timori, limiti e sfide», visto che «esiste una scuola fatta di innovazione, dedizione, emozioni positive che è ben raccontata all’interno dell’Atlante».