Bene dimissioni sottosegretaria D’Onghia

Scuola – Afam =

sen. Alessia Petraglia (Sinistra Italiana) 
Bene dimissioni sottosegretaria D’Onghia.
Ministra Fedeli si assuma le responsabilità del fallimento su Afam 
“Ha fatto bene a dimettersi la sottosegretaria al Miur , Angela D’Onghia, visto che il Governo e il Pd hanno fatto orecchie da mercante alle richieste sacrosante di un settore, come quello dell’alta formazione artistica e musicale (Afam), preso in giro da anni. Dimissioni tardive ma necessarie. Prima hanno fatto saltare due ddl, per ben due volte, relativi a organizzazione, stabilizzazione e statizzazione dei precari.  Nella legge di Bilancio, così come ho già più volte denunciato, non c’è assolutamente nulla. La ministra Fedeli ora deve assumersi la responsabilità di questo fallimento”.

Lo afferma la senatrice di Sinistra Italiana, Alessia Petraglia, capogruppo in Commissione Istruzione e Cultura, che ha aggiunto: “I nostri emendamenti sulla stabilizzazione dei precari sono stati ignorati, è stato raccontato che non si poteva statizzare se non ci fosse stata la riorganizzazione. Ora a malapena si trovano 5 milioni per garantire ai pareggiati di sopravvivere quest’anno e poi le statizzazioni come previsto dall’articolo 22 bis del decreto n. 50/29017, la cosiddetta manovrina, sono rinviate secondo la piena discrezionalità del Miur, sulla base delle contingenze elettorali”, sottolinea la parlamentare. “Rimane in vigore il principio che si procede alla statizzazione solo per quei pareggiati con i bilanci in regola e per quelli in difficoltà economica, invece, dovrebbero intervenire i Comuni, che subiscono tagli da anni e non sono più in grado di intervenire nei pareggiati. Abbiamo presentato persino la proposta per l’istituzione di un fondo speciale per coprire i piani di rientro delle istituzioni Afam”.

“Nessuna prospettiva per i musicisti e gli artisti di domani . Un altro capolavoro di questo esecutivo e del Pd –  ha concluso Petraglia –  che non sono stati conseguenti agli impegni presi per completare la riforma del sistema Afam”.