Cronaca di una grande vittoria

Aiuto! Il Martini mi è rimasto sullo stomaco!!
Cronaca di una grande vittoria CNAFAM

Una grande vittoria del Coordinamento CNAFAM, che in questa impresa è stato – davvero – solo contro tutti!

Ricorderete la nostra lunga lotta contro il DDL Martini, subdolo e nefasto tentativo politico di smantellare l’intero sistema AFAM, così come delineato dalla Costituzione (art. 33 comma 5) e dalla legge 21 dicembre 1999, n. 508: dietro il ricatto della statizzazione degli Istituti musicali pareggiati e dell’immissione in ruolo dei precari AFAM, l’indigeribile disegno di legge celava il tentativo di sopprimere ogni autonomia delle Istituzioni AFAM e di farle confluire in maniera forzosa e incostituzionale in fantomatici “Politecnici delle arti” (concepiti in assoluto contrasto con quelli delineati, su base volontaria, dalla legge 508/99), governati da un “super direttore” di nomina ministeriale.
Era evidente che il DDL avesse il solo scopo di trasformare anche il settore AFAM – che il mondo ci invidia – in una dependance dei partiti e del potere.

Giurammo allora (con la nostra campagna – divenuta virale – No Martini, no party!) che non li avremmo lasciati brindare alla nostra salute.
E così è avvenuto!

Naufragato miseramente il DDL Martini, i promotori però ci hanno spudoratamente riprovato, proponendo una serie di emendamenti alla legge di bilancio, che riportavano – sia pur succintamente – tutte le nefandezze del DDL.

La nostra azione politica glielo ha impedito, permettendo che della infausta proposta originaria si salvasse soltanto la statizzazione degli Istituti pareggiati. Gli altri provvedimenti – come giustamente sottolineato da MEF e Ragioneria dello Stato, che hanno ripreso le nostre puntuali osservazioni – dovranno essere assunti con i regolamenti, mai emanati, previsti dalla legge 508/99, essendo ogni altro intervento legislativo inutile, oltre che improvvido e pericoloso.

La nostra vittoria ha causato un vero e proprio terremoto politico, culminato con le dimissioni del sottosegretario con delega all’AFAM, sen. Angela D’Onghia. Dimissioni dovute, anche se tardive e pretestuose, se è vero – com’è vero – che al sottosegretario D’Onghia spettava fare l’unica cosa che ella non ha mai fatto: predisporre ed emanare i regolamenti di applicazione della legge 508, anziché inseguire le chimere di un folle e incostituzionale progetto di riordino, il cui destino era di sfracellarsi contro gli scogli del buon senso.
Abbiamo più volte incontrato il sottosegretario D’Onghia negli anni precedenti: mai ha voluto far tesoro dei nostri suggerimenti. Merita pertanto di condividere il destino del Ministro che l’ha designata.

A noi non resta che fare i nostri più sentiti ringraziamenti ai pochissimi che ci sono stati vicini in questi mesi, e hanno permesso il realizzarsi di questa straordinaria impresa: il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, sen. Luciano Pizzetti; la senatrice Cinzia Fontana, componente della Commissione bilancio del Senato, la senatrice Magda Zanoni, relatrice del DDL Bilancio in Commissione, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Oltre ai tanti musicisti che hanno lavorato e che lavorano, spesso nell’ombra, insieme con noi…

Il Coordinamento CNAFAM, che con i suoi oltre 4000 aderenti rappresenta la principale organizzazione professionale nazionale dei settori artistico, musicale e coreutico italiano, rivendica con orgoglio di aver posto – ormai da anni – la questione della riforma della formazione artistica, musicale e coreutica italiana all’attenzione di Governo e Parlamento.

Domenico Piccichè
Referente Nazionale CNAFAM