Oggi appuntamento con la “Notte nazionale del liceo classico”

da Il Sole 24 Ore

Oggi appuntamento con la “Notte nazionale del liceo classico”

di Maria Piera Ceci

Maratone di lettura, dibattiti, ma anche teatro, musica, cinema e degustazioni a tema ispirate al mondo antico. Davvero ricca l’offerta delle oltre quattrocento scuole che aderiscono quest’anno alla quarta edizione della “Notte nazionale del liceo classico”. Una serata, quella di oggi, per tenere aperte le porte delle scuole dalle ore 18 a mezzanotte e mostrare le tante attività che accompagnano lo studio tradizionale, fatto di banchi, lavagne ed interrogazioni. Un’iniziativa aperta alle famiglie degli studenti dei classici, ma anche a quelle che si apprestano ad affrontare la scelta della scuola secondaria superiore per i ragazzi ora in terza media.
Una festa arrivata al suo quarto anno con un numero sempre in crescita di scuole aderenti, passate dalle 367 dell’anno scorso, alle 407 di quest’anno.

Instancabile organizzatore della “Notte”, sostenuta anche dal Miur, è Rocco Schembra, docente di latino e greco presso il liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, in provincia di Catania.
«La “Notte” si presenta come una vetrina del nostro curriculum di studi, per far vedere che al classico non studiamo materie obsolete e che proprio nella cultura classica riposa la chiave per la costruzione del futuro e del successo», spiega Rocco Schembra. «E’ un momento in cui i nostri studenti possono esprimere la loro gioia di studio, di lettura, di canto, di tutti quei talenti che vengono messi in campo in queste ore. E tutto questo al di fuori delle aule scolastiche, delle costrizioni, delle dinamiche a volte un po’ perverse delle verifiche e delle interrogazioni E’ un riappropriarsi in maniera più ludica degli ambienti scolastici. Ma la cultura passa anche da questo. Il nostro vuole essere un modo alternativo di fare scuola, che va ad affiancare la didattica tradizionale».

La “Notte” può essere anche un’occasione per mostrare la ricchezza dell’offerta di questo tipo di scuola ai ragazzi che dal 16 gennaio dovranno iscriversi alle superiori. Ma perché iscriversi in una scuola che viene ancora vissuta come polverosa, legata allo studio di materie senza alcun legame con il mondo del lavoro attuale?
«Proprio per dimostrare che non è così polverosa», continua Rocco Schembra. «Consiglio la scelta del classico perché nel panorama scolastico è la scuola che assicura una formazione a 360 gradi, dopo la quale ci si può iscrivere a tutti gli indirizzi universitari. Questo perché la formazione logica che lo studio delle discipline classiche e lo studio della filosofia in un certo modo comportano, determina la chiave di successo presso tutte le università. I più grandi ricercatori, anche in ambito scientifico, matematico e medico sono tutti arrivati dal liceo classico», conclude Schembra.