Diplomati magistrali: nuovo sciopero in vista

da Tuttoscuola

Diplomati magistrali: nuovo sciopero in vista

Senza attendere le indicazioni dell’Avvocatura dello Stato su tempi e procedure di attuazione della sentenza n. 11/2017 del Consiglio di Stato per i diplomati magistrali cancellati dalle GAE, l’Anief passa nuovamente all’attacco, proclamando sciopero degli scrutini per il primo quadrimestre tra il 29 gennaio e il 12 febbraio prossimo.

Se per lo sciopero dell’8 gennaio scorso la protesta era contro la sentenza del Consiglio di Stato (primo caso nella storia repubblicana di astensione dal lavoro contro un organo istituzionale dello Stato), questo nuovo sciopero ha invece l’obiettivo di ottenere un intervento straordinario salvifico di tutti mediante un decreto legge varato dal Governo.

Un decreto-legge che l’Anief ha già predisposto e proposto, dichiarandone l’urgenza (a Camere sciolte) con l’affermata finalità di salvare la continuità didattica per l’anno in corso (ma la ministra Fedeli ha già annunciato da tempo che i contratti attuali dei diplomati ex-GAE saranno portati a termine, salvandone la continuità).

Certamente la sentenza del Consiglio di Stato è giunta inattesa per molti, ha colpito decine di migliaia di docenti, molti dei quali in servizio a tempo determinato e in alcuni casi (6 mila) già assunti a tempo indeterminato. Peraltro sono coinvolti altrettanti docenti o aspiranti tali che invece erano stati danneggiati dalle precedenti sentenze dei Tar e di alcune sezioni del Consiglio di Stato, e sarebbero colpiti dalle ragioni dello sciopero.

Insomma un gran pasticcio, con tanti disagi per le persone coinvolte, come purtroppo spesso accade per i disastrosi meccanismi di reclutamento nella scuola statale italiana. Le prossime elezioni politiche (ma anche quelle per il rinnovo delle RSU…) aggiungono ulteriore “pepe” alla vicenda, e tentazioni di strumentalizzazione.

L’astensione dagli scrutini ovviamente non coinvolge i docenti della scuola dell’infanzia, e dovrebbe riguardare la scuola primaria dove, però, a differenza della secondaria di I e di II grado, la formalizzazione delle procedure di scrutinio non è mai stata definita chiaramente.

Nuovi disagi in vista per bambini e famiglie.