Viaggio della Memoria

Viaggio della Memoria, dal 21 al 23 gennaio oltre 100 studentesse e studenti ad Auschwitz per commemorare le vittime della Shoah. Ad accompagnarli la Ministra Fedeli, la Presidente dell’UCEI Di Segni e il Vice Presidente del CSM Legnini

Si rinnova anche quest’anno l’ormai tradizionale Viaggio della Memoria che porterà ad Auschwitz, da domenica 21 gennaio, fino a martedì 23, oltre 100 studentesse e studenti delle scuole secondarie di II grado. Un’occasione che vuole permettere alle ragazze e ai ragazzi di fare un’esperienza didattica significativa: conoscere i luoghi che hanno segnato la storia e ascoltare la testimonianza delle sorelle Andra e Tatiana Bucci, sopravvissute alla Shoah. Il viaggio è organizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con la collaborazione dell’UCEI, l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

Ad accompagnare le alunne e gli alunni sarà la Ministra Valeria Fedeli, insieme a Noemi Di Segni, Presidente dell’UCEI, a Giovanni Legnini, Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, e al prof. Marcello Pezzetti, Direttore del Museo della Shoah di Roma. Le studentesse e gli studenti provengono da istituti di varie parti d’Italia e sono stati selezionati per i progetti realizzati a scuola sul tema della Shoah. Nella tre giorni di viaggio, avranno tra l’altro l’opportunità di visitare il campo di Auschwitz-Birkenau, il ghetto istituito dai nazisti nel 1941 nel quartiere Podgorze, i resti del Krematorium II e del campo femminile di Birkenau, l’antico quartiere di Kazimierz e la Sinagoga Tempel, dove sarà rinnovato il Protocollo d’Intesa MIUR-UCEI per promuovere percorsi didattici sulla memoria della Shoah.

Il MIUR quest’anno ha predisposto un Piano di attività che è stato lanciato nei giorni scorsi dalla Ministra Fedeli, in vista del Giorno della Memoria, che si celebrerà il 27 gennaio prossimo e che attraverserà tutto il 2018 con un’attenzione particolare alla ricorrenza degli 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali.


Viaggio della Memoria, rinnovata
intesa MIUR-Unione delle Comunità Ebraiche

Circolare congiunta con il Consiglio Superiore della Magistratura per l’inaugurazione dell’anno giudiziario

Fedeli: “Bisogna imparare a riconoscere il male per debellarlo”

Rinnovata l’intesa fra Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) per la memoria e la didattica della Shoah nelle scuole italiane. La firma è stata apposta il 21 gennaio, a Cracovia, nella sinagoga di Tempel, dalla Ministra Valeria Fedeli e dalla Presidente dell’UCEI Noemi Di Segni. “Si tratta di un’intesa che rinnoviamo con convinzione – ha spiegato Fedeli – e che quest’anno metterà a disposizione delle scuole seminari, materiali, iniziative e anche un portale dedicato alla pubblicazione di buone pratiche e supporti didattici per l’educazione su questi temi. Il MIUR invierà poi alle scuole un documento molto importante: apposite Linee guida per la didattica della Shoah, pensate per supportare le e i docenti nella trasmissione di una memoria che va esercitata attivamente, in maniera costante e responsabile, per far sì che nel presente non si ripropongano più attentati ai diritti e alla dignità della persona umana”.

Sempre il 21 gennaio è stata firmata anche la circolare congiunta fra il MIUR e il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), rappresentato dal Vice Presidente Giovanni Legnini, per la “Promozione delle attività di sensibilizzazione e formazione nelle scuole sui temi di studio e ricerca della Shoah” in collaborazione con i magistrati italiani. “La collaborazione tra diversi soggetti educativi e istituzionali è di significativa importanza per trasmettere alle giovani generazioni l’importanza della Memoria della Shoah e per dare un segnale forte riguardo alla necessità sempre attuale di contrastare ogni genere di discriminazione fondata sull’etnia e sulla religione”, spiega la circolare che è la prima di questo tipo mai siglata tra MIUR e CSM. “Sostenere la scuola nella formazione di cittadine e cittadini attivi e partecipi, consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri, diffondere i valori della Costituzione, sono gli obiettivi e i temi che si ritiene prioritario proporre per l’anno scolastico 2017/2018”. MIUR e CSM annunciano poi alle scuole che nell’apertura del prossimo Anno giudiziario presso le Corti d’Appello saranno coinvolte le scuole, le studentesse e gli studenti “proprio nel momento solenne di resoconto e presentazione del lavoro delle Corti e degli Uffici del Distretto ai magistrati, agli avvocati, alle altre istituzioni ed ai cittadini”.

Le due firme sono state apposte nel corso dell’annuale Viaggio della Memoria organizzato dal MIUR con oltre cento studentesse e studenti provenienti da tutta Italia. Fra questi, le ragazze e i ragazzi di Norcia, la cui scuola è stata danneggiata dal terremoto, una piccola delegazione della scuola secondaria di I grado di Sant’Anna di Stazzema, che sorge nel luogo che fu teatro della strage, e le studentesse e gli studenti delle scuole premiate per progetti legati alla memoria della Shoah in arrivo da Novara, Bologna, Roma, Vibo Valentia e Maratea. La sopravvissuta Andra Bucci ha messo a disposizione la sua testimonianza. Presenti anche rappresentanti di Rom, Sinti e Camminanti.

“Ogni anno il Miur organizza questo Viaggio per non dimenticare, un momento di incontro delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi con la storia, sui luoghi dove la storia si è verificata – ha detto la Ministra Fedeli -. Quest’anno avremo un  programma di iniziative per tutto l’anno perché non è solo per un giorno che dobbiamo ricordare”. Un programma rafforzato anche in occasione di due importanti ricorrenze: i 70 anni della nostra Costituzione e gli 80 anni dall’emanazione delle leggi razziali.

“L’Olocausto – ha ricordato la Ministra alle ragazze e ai ragazzi che partecipano al viaggio – non è il risultato di una follia, dell’irrazionalità di singoli individui. Quella terribile fabbrica della morte si alimentava delle volontà e delle azioni di donne e uomini comuni che supportavano l’ideologia nazista. Donne e uomini comuni come potremmo essere noi qui oggi adesso. Non siamo immuni dal male e dobbiamo saperlo”.