Incontro con Patrizia Rinaldi

Incontro con Patrizia Rinaldi

di Mario Coviello

La scrittrice Patrizia Rinaldi conclude il 21 maggio 2012 nella scuola media “Luigi La Vista” di Potenza, la quinta edizione del Torneo di Lettura tra undici scuole in rete della provincia di Potenza.

I ragazzi del Liceo Scientifico di Muro Lucano, dell’Istituto Professionale di Pesco pagano e una terza media dell’Istituto Comprensivo Potenza Terzo del capoluogo di regione, hanno letto il suo romanzo “ Rock sentimentale“, El edizioni 2011, e, alla presenza dell’autrice, risponderanno a domande e tenteranno di risolvere un cruciverba e  un’anagramma  che raccontano il libro.

Patrizia Rinaldi vive e lavora a Napoli. E’ laureata in Filosofia e si è specializzata in scrittura teatrale. Partecipa a progetti didattici presso l’Istituto Penale Minorile di Nisida, cura incontri di lettura e scrittura per ragazzi. I suoi libri “ Caro diario ti scrivo”, “ Son tornato a casa”, “ Pidocchi”, Piano forte”, hanno vinto, fra gli altri, il Premio “Elsa Morante” – Ragazzi, il Premio “Mariele Ventre” e il “Premio Pippi” – sezione inediti. Scrive romanzi e testi teatrali.

“Rock sentimentale” ha una trama semplice: due amici, Moo («Io mi chiamo Moo perché faccio le cose dopo o non le faccio e rispondo mo’ adesso, in napoletano. E se insistono: Mooo!») e Pisolo (il vero nome è Sergio, ma si chiama così perché la sera lavora nella pizzeria del padre e durante il giorno dorme sempre) fanno filone a scuola, un giorno sì e l’altro pure, per andare a suonare con la band. Pisolo si innamora di Ludovica (Ludo) e cerca di portarla nella band. Moo prima si ribella, ma alla fine si innamora anche lui di Ludo e viene consumato, tra rabbia e pentimento, dai sensi di colpa verso l’amico, a cui tra l’altro nel frattempo la camorra ha fatto saltare la pizzeria del padre. Intreccio semplice in cui con delicatezza si inseriscono due figure femminili, la piccola Maria Stella, sorella di Moo, che non ha amici e ama collezionare parole, ma lo fa di nascosto, per paura che gli adulti la scoprano e Mau, la madre di Moo e Maria Stella, donna con cui la vita non è stata gentile. Mau custodisce nel cuore un’assenza, quella della sorella. Quando c’era Marinella, viveva e cantava e, sì, sognava anche. Ora che Marinella è scomparsa nel mare, Mau sopravvive e non canta. A salvarla ci sono solo i piccoli segni che sanno di sale e di mare, come un «gabbiano sul balcone e le conchiglie nelle piante».

A Patrizia Rinaldi abbiamo rivolto alcune domande:

Perchè scrivi? Che cosa è la scrittura per te ?

Scrivo da che ho ricordo, forse perché le parole lette hanno occupato l’immaginario fin da bambina e hanno voluto trasformarsi in altre storie.

Dedichi il tuo romanzo “A Lorenzo, quando ha fatto la cortesia di nascere di nuovo…” Ci vuoi dire chi è Lorenzo e perchè nasce di nuovo..?

Ho dedicato il romanzo a mio figlio, ho avuto notizia della pubblicazione di Rock sentimentale mentre Lorenzo era ricoverato dopo un incidente sportivo.

Ami Nick Hornby che introduce con “Un ragazzo” il tuo romanzo e non ti piace ” Il piccolo principe”… perchè..? Quali sono i libri che ti hanno cambiato la vita..?

Non amo Il piccolo principe, non mi piace la retorica fondante, preferisco di gran lunga i romanzi di Nick Hornby e tutti quelli che non si riferiscono a presupposti teorici. I primi libri che mi hanno cambiato la vita sono quelli di Salgari; ho scoperto grazie a lui la possibilità di essere altrove, di vedere luoghi sconosciuti persino al narratore.

Nel romanzo “Rock sentimentale” vi è una madre e non un padre. Perchè ?

Mi fa piacere sottolineare che la cura quotidiana dei figli resta in genere compito delle madri, inoltre cerco di evitare nei miei romanzi il cliché della famiglia omologata e felice

La madre protagonista, intensa e vera, non tarpa le ali ai suoi difficili figli adolescenti. Come si fa, secondo te che sei madre, hai fatto la professoressa precaria, e sei scrittrice, ad aiutare veramente i figli a crescere?

Mau, la madre che racconto, non ha certezze educative, sa solo che vuole accompagnare la crescita dei suoi figli verso la comprensione di una passione autentica nel diventare. Vuole aiutarli a sconfiggere la tentazione della rinuncia. Cerco di fare lo stesso con i ragazzi che incontro, non sempre ci riesco, naturalmente.

Moo il bastardo fa il cattivo. Hai detto in un’intervista che la cattiveria serve come la confusione e concludi il tuo romanzo  “… si sono messi a dire… a sapere bene e male. Come se avessero letti separati…”. Vuoi spiegare perchè?

Moo è cattivo quasi per contratto sociale, vuole essere coerente con il personaggio che si è costruito per difesa e per divertimento. Ha già sperimentato che bene e male vivono abbracciati, non gli piace santificare il perfezionismo e l’ipocrisia conseguente.

Maria Stella ama le parole, la lettura e sceglie di essere sola..Questa adolescente è insolita, saggia e “ragazza prodigio”. Quanto di Patrizia Rinaldi è in Maria Stella.

Maria Stella ha dovuto scoprire che le competenze eccellenti sgravano solitudine e se ne dispiace, ma lo accetta. Amo molto questo libro, c’è una parte di me in ogni personaggio.

A Pisolo “scoppia la vita”. Chi è Pisolo e qual è la sua funzione nel romanzo.

Pisolo incarna il cambiamento, quello faticoso. Deve dirsi anche i sentimenti che non gli piacciono, ma lo fa e vince il sonno e la timidezza.

In questo romanzo  hai usato il linguaggio dei giovani, rotto, illuminato… I tuoi giovani lettori si sono ritrovati nel tuo modo di scegliere e usare la parole..?

Ho cercato un linguaggio in cui i ragazzi potessero riconoscersi, gergale, ma poco regionale. Sarà banale, ma in me ha agito l’amore e la voglia di capire.

Protagonista di “Rock sentimentale” è anche la musica. Mau, prima di essere madre è una cantante, Moo suona, Pisolo canta… e tutto il libro è percorso dalle canzoni in lingua inglese senza traduzione dei Guns n’ Roses, Fred Mercury, dei Metallica… Sappiamo che la musica è importante, fondamentale per gli adolescenti. E per Te?

Ho imparato dai ragazzi, mi sono stupita a ritrovare nei loro gusti pezzi storici fusi con la modernità. Per me la musica è una delle risposte più belle alla solitudine.

L’amore è il motore della vita e del romanzo. Secondo te che sei sempre in contatto con i ragazzi, i giovani oggi amano in un modo diverso dal nostro di trentenni, quarantenni, cinquantenni…

Nei ragazzi che ho incontrato si avvicendano costanti e cambiamenti, non so generalizzare.

Napoli, i suoi centri  e le sue periferie, danno anima a “Rock sentimentale”. Cosa rappresenta Napoli per Patrizia Rinaldi..?

Sono legata profondamente alla mia terra, che cerco di descrivere in maniera poco convenzionale. Napoli è uno straordinario coagulo di contraddizioni, abbiamo persino una nota musicale nostra: la sesta napoletana, la nota della malinconia e della bellezza struggente. È anche una città faticosa, viverci è una scelta d’amore.

Parli anche della camorra nel romanzo… Il meridione arretrato, pieno di disoccupati, della camorra, della ‘ndrangheta, della mafia, uscirà da questa arretratezza. Ce la potrà fare…?

Non nomino mai il termine camorra, che nel romanzo chiamo criminal, per volontà dissacrante. Spero che un giorno prevarrà la bellezza, spero che un giorno la criminal non converrà più

Il romanzo è ambientato anche nella scuola. Ci sono professori e professoresse a dir poco s… Patrizia Rinaldi, professoressa precaria, animatrice di progetti e di laboratori di scrittura creativa, cosa pensa della scuola di oggi… Di cosa ha bisogno la scuola pubblica italiana per fare meglio il suo lavoro..?

I professori che resistono in condizioni abbrutenti, senza edifici adatti, senza soldi, senza riconoscimento sociale sono eroici. Ne ho conosciuti tanti così e mi dicono che la realtà scolastica cambierà quando ci si renderà finalmente conto che far crescere bene e con competenza di studio i nostri ragazzi è il miglior investimento per il Paese.

Cosa stai scrivendo?

Sono in fase di editing. A giugno uscirà un romanzo noir per la casa editrice e/o. Spero che incontrerà il gusto dei lettori anche solo la metà di quanto mi sia piaciuto scriverlo.

http://www.patriziarinaldi.it/ è il sito della scrittrice

http://vimeo.com/36301780 su questo link   Patrizia Rinaldi dal ”vivo”