09 2000

30 settembre Valutazione Capi d’Istituto

La circolare ministeriale 123/00 proroga al 30 settembre il termine ultimo (precedentemente fissato al 25 agosto dalla Nota MPI 15 febbraio 2000, prot. n. 1787 e già determinato dalla circolare ministeriale 21 dicembre 1999, n. 312) entro il quale i Nuclei di Valutazione dei Capi d’Istituto devono trasmettere ai sovrintendenti scolastici i risultati della valutazione di ciascun capo di istituto e la relativa documentazione.

Nel settore Archivio di Educazione&Scuola:

30 settembre Ritardo del servizio di leva

Riportiamo di seguito il comunicato del MPI del 14 settembre 2000:

“Si comunica che gli studenti di scuola media superiore e gli iscritti al I anno di università che intendono richiedere il ritardo dell’adempimento degli obblighi di leva per motivi di studio (D.Lg n°504 del 30/12/1997), devono presentare la relativa domanda entro il 30 settembre 2000 presso gli Uffici leva del Distretto Militare o la Capitaneria di Porto (per la sola leva di mare) di appartenenza.
Ulteriori informazioni possono essere acquisite presso i citati Uffici leva o presso il numero verde 800-010010 della Direzione generale della Leva.”

11 – 30 settembre Elezioni RSU

L’ARAN, con nota del 26 luglio 2000, ha comunicato al MPI l’attivazione della procedura prevista dall’Accordo-Quadro del 7.8.1998 per le elezioni delle Rappresentanze Sindacali Unitarie della Scuola indette con Protocollo d’intesa 19.01.99, trasformato in Decreto Legge n. 5 del 22.01.99 e convertito in Legge n. 69 del 24.03.99, sottoscritto dall’ARAN e dalle Confederazioni CGIL, CISL, UIL, CONFSAL, CISAL e UGL.

Riportiamo di seguito il testo della comunicazione del MPI pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 226 del 27 settembre 2000:

MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE – Elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie (RSU) nel comparto scuola del 13-16 dicembre 2000 – Elenco delle istituzioni scolastiche.
Si porta a conoscenza delle organizzazioni sindacali che, in data 28 settembre 2000, potrà essere ritirato presso la direzione generale del personale e degli affari generali ed amministrativi- divisione VII – stanza 41 piano terra – dalle ore 9 alle ore 17, il CD ROM contenente l’elenco delle istituzioni scolastiche presso le quali verranno costituite le RSU. Si comunica altresì che eventuali rettifiche dovute all’assestamento della rete scolastica connesso al completamento del suo dimensionamento saranno disponibili, su supporto informatico da ritirare, a partire dal 9 ottobre 2000, presso il sopracitato ufficio.

Queste le scadenze previste dalla nota prot. n. D7/2823 del 22.9.2000:

Nel settore Archivio di Educazione&Scuola:

29 settembre Legge Finanziaria 2001

Il Consiglio dei Ministri del 29 settembre approva il testo della manovra finanziaria per il 2001.

Riportiamo di seguito, integralmente, il comunicato stampa (n. 28) della presidenza del CdM:

La Presidenza del Consiglio dei Ministri comunica:
il Consiglio dei Ministri si è riunito ieri 29 settembre, alle ore 13,55 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuliano Amato.
Segretario, il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Enrico Micheli.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la manovra finanziaria per il triennio 2001-2003 e la nota di aggiornamento del Documento di programmazione economico-finanziaria e la relazione Previsionale e Programmatica.

La Relazione previsionale e programmatica in armonia con la nota di aggiornamento al Documento di programmazione, recepisce il nuovo quadro macroeconomico collocando la crescita del Pil prevista per il 2000 sul 2,8% per cento e quella per il 2001 sul 2,9% per cento.
Hanno partecipato all’esame della Finanziaria, limitatamente alle norme di specifico interesse, il Presidente della Regione siciliana, Lenza, ed i Vicepresidenti delle regioni Friuli-Venezia-Giulia, Ciani, e della Valle d’Aosta, Viequery.

Su proposta del Presidente del Consiglio, Amato, e dei Ministri del Tesoro, Vincenzo Visco, e delle Finanze, Del Turco, è stato altresì approvato un decreto-legge che prevede la modifica dei primi due scaglioni di reddito e delle detrazioni delle imposte relative all’Irpef. Il provvedimento consente, fin dall’anno in corso, di perseguire l’obiettivo della riduzione del carico fiscale in special modo sulle categorie più deboli. L’effetto di tale riduzione si avrà fin dal prossimo mese di novembre. Altre disposizioni riguardano la riduzione della tassazione sui prodotti petroliferi, la riduzione dell’acconto sull’ Irap e l’Irpeg.

Sintesi di alcuni provvedimenti della Finanziaria

Finanziaria 2001- l’Italia che cresce

Famiglie più difese e più sicure, imprese più competitive e innovative, Mezzogiorno più forte ed “europeo”, Pubblica Amministrazione valorizzata e più efficiente: a coronamento di una impegnativa opera di risanamento delle finanze pubbliche e grazie a quattro anni di accorte politiche di bilancio, la Finanziaria per il 2001-2003 rappresenta un momento di svolta, proiettata verso una prospettiva di forte crescita realizzabile nei prossimi anni.
E’ questo il risultato di un lavoro fatto in questi anni, un lavoro che ha funzionato e di una ripresa della finanza pubblica che mette a posto i suoi conti.
Tutto questo avviene rispettando rigorosamente la nuova disciplina introdotta dai governi di centrosinistra: nessun aumento sconsiderato della spesa pubblica, lotta all’evasione fiscale che consente di abbassare le tasse a chi le ha sempre pagate, spinta all’iniziativa privata nell’economia. Il rapporto tra indebitamento netto e PIL scende all’1,3% nel 2000 e allo 0,8% nel 2001, ancora meglio di quanto previsto dal Patto di stabilità e di crescita.
Una politica che ha consentito in questi anni di creare quasi un milione di nuovi posti di lavoro.

La manovra di Finanza Pubblica per il 2001 rappresenta la prima attuazione di una strategia di crescita, imperniata su quattro linee tra loro connesse:

– Difendere e incrementare il potere d’acquisto delle famiglie soprattutto attraverso una progressiva riduzione dell’imposizione fiscale destinata ad elevare la soglia di esenzione, a diminuire le aliquote Irpef riducendone il numero a quattro. Il risparmio complessivo per i contribuenti italiani( famiglie, imprese etc) sarà superiore nel periodo 2000-2004 ai 100 mila miliardi. A regime nel 2003 il piano di riduzioni fiscali garantirà un taglio di imposta per i contribuenti oltre i 32 mila miliardi.

– Incrementare e riqualificare il lavoro, sia sostenendo le nuove forme di impiego sia stimolando l’occupazione. A questo fine, incrementare la competitività delle imprese e stimolare l’innovazione e i nuovi investimenti attraverso l’espansione degli strumenti della new economy, il rafforzamento dei meccanismi incentivanti nonché la riduzione strutturale del prelievo fiscale con l’obiettivo di collocare l’aliquota effettiva sulle imprese al 24% nel 2005 e di esentare dall’Irap le imprese di più piccole dimensioni;

– Riqualificare e rendere più efficiente la Pubblica amministrazione, con particolare attenzione ai comparti della Sanità, della Scuola, della Sicurezza e della Giustizia, dell’Università e della Ricerca, accelerando il processo di informatizzazione e migliorando il trattamento economico del personale;

– Spingere ed accelerare la crescita del Mezzogiorno, sia con gli strumenti esistenti (legge 488, programmazione negoziata, Quadro comunitario di sostegno) sia con la più ampia utilizzazione dei crediti di imposta, con l’obiettivo che la crescita del Pil delle aree meridionali arrivi ad un tasso maggiore di quello nazionale ed europeo.

Questa strategia è resa possibile dal progressivo liberarsi di risorse ottenuto grazie al risanamento degli anni passati e alle riforme realizzate.

Le risorse occorrenti dovranno essere recuperate attraverso:
– misure di razionalizzazione delle spese per l’acquisto di beni e servizi amministrazioni centrali, regionali e locali, inclusive delle aziende sanitarie locali e delle aziende ospedaliere;
– la riformulazione del Patto si stabilità interno per includervi adeguati strumenti e garanzie per il raggiungimento degli obbiettivi fissati;
– ulteriori interventi di dismissioni immobiliari, anche della Difesa, semplificando le procedure, e il recupero dei crediti degli enti previdenziali.

– Le risorse rese disponibili con la Finanziaria per il 2001 provengono da 26.400 miliardi di maggiori entrate rispetto alle previsioni e dalla riduzione della spesa corrente per acquisti di beni e servizi (7.000 miliardi) ed inoltre da una migliore efficienza nella gestione del patrimonio immobiliare dello Stato per un totale di 8 mila miliardi. Ulteriori risorse per investimenti in ricerca e formazione verranno dal 10% dei proventi minimi dalla gara dei telefoni mobili Umts di almeno 2.000 miliardi.

Tali risorse sono indirizzate interamente alla crescita del Paese, già in atto ma capace di espandersi vigorosamente migliorando le condizioni di vita dei cittadini ed estendendo il benessere a settori sempre più ampi della società. La loro ripartizione è sostanzialmente divisa fra famiglie e imprese, rispettivamente destinatarie di 2/3 e di 1/3 circa dell’ammontare complessivo.

I principali interventi previsti dalla Finanziaria sono rivolti:
– al robusto alleggerimento dell’onere fiscale sulle famiglie

– alla riduzione di alcune spese di prima necessità (riduzione del costo del riscaldamento e dei carburanti, eliminazione progressiva dei ticket sanitari)
– al miglioramento dei trattamenti pensionistici
– al recupero di competitività del sistema produttivo grazie a:
– riduzione del costo del lavoro
– riduzione dei costi energetici
– riduzioni fiscali su Irap e Irpeg
– introduzione di regimi agevolati per le imprese minori
– utilizzo dei crediti di imposta per le aree disagiate
– a miglioramenti retributivi per il Pubblico impiego, per gli insegnamenti e altro personale della scuola, per il personale addetto alla sicurezza e per i militari
– ad investimenti a sostegno della nuova economia e all’espansione dell’innovazione tecnologica (2.000 miliardi)

La Finanziaria 2001 consente di attivare programmi pluriennali per oltre 80 mila miliardi di lire in conto capitale (inclusi i limiti d’impegno) per nuovi investimenti e per far avanzare il piano delle nuove infrastrutture (strade, autostrade, ferrovie e aeroporti) necessarie a utenti ed e imprese – in ogni area del Paese- per mettersi al passo con gli standard europei.

Alcune misure, per un ammontare di circa 13 000 avranno decorrenza dall’anno in corso. In conseguenza di ciò, tutti i contribuenti potranno, entro il 2000, incassare il corrispettivo (calcolato in un importo di 350.000 lire pro capite) trattenendolo dal versamento di imposta di novembre o, se lavoratori dipendenti, ricevendo il conguaglio nella busta paga.

I principali provvedimenti

1. FAMIGLIE

Riduzione dell’IRPEF
E’ stata ampliata la fascia di reddito attualmente compresa nel I scaglione, elevandola da 15 a 20 milioni e sono state incrementate le detrazioni previste per i redditi di lavoro dipendente. Tali disposizioni si applicano già per il 2000 e i sostituti d’imposta ne devono tenere conto nelle operazioni di conguaglio di fine anno. Per anticipare gli effetti positivi delle norme, i sostituti d’imposta devono procedere entro il mese di novembre 2000 a restituire a tutti i lavoratori dipendenti e pensionati un acconto dell’IRPEF che risulterà spettante a seguito delle operazioni di conguaglio. A tal fine è stabilito che devono essere restituite le ritenute operate nel corso dell’anno fino all’importo massimo di lire 350.000.
Per tutti coloro che sono tenuti dal prossimo novembre al versamento della seconda rata dell’acconto, l’importo è stato ridotto dal 92% all’87%.

Detrazioni per carichi di famiglia
Aumentano gli importi della detrazione per i figli e le persone indicate nell’art. 433 del C.C. che convivono con il contribuente, o percepiscono assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria. La detrazione è stabilita nella misura di Lire 552.000 per l’anno 2001 e di Lire 588.000 a partire dal 2002.

Assegno per le famiglie numerose
E’ previsto un innalzamento della soglia di reddito per l’attribuzione dell’assegno familiare ai nuclei con tre o più figli minori. Fino ad oggi la soglia per godere dell’assegno intero (duecentomila lire ogni mese) era stata fissata a 31 milioni annui circa.
Viene inoltre incrementato il Fondo nazionale per le politiche sociali al fine di sostenere iniziative rivolte alle persone anziane, alle famiglie, ai minori e vittime di abusi.

Esenzione Irpef prima casa
A decorrere dal periodo d’imposta 2000, si deduce dal reddito complessivo l’intero importo della rendita catastale dell’unità immobiliare adibita esclusivamente ad abitazione principale: contribuente e suoi familiari.
Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone giuridiche dovuta dalle cooperative edilizie a proprietà indivisa, è prevista la deduzione di un importo pari alla rendita catastale di ciascuna unità immobiliare adibita ad abitazione principale dei soci assegnatari.

Interventi di recupero del patrimonio edilizio e per le famiglie
– E’ prorogata anche per l’anno 2001 la norma, introdotta nella Finanziaria 1998, che consente la detrazione IRPEF ,nella misura del 36%delle spese sostenute per gli interventi di ristrutturazione di edilizia residenziale.
Sono valide le comunicazioni, relative a lavori iniziati entro il 30 giugno 2000, purché trasmesse entro 90 giorni dall’inizio degli stessi.
– E’ prorogata per l’anno 2001 l’aliquota Iva del 10% prevista per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati su edifici a prevalente destinazione abitativa.

Affitti
Gli importi delle detrazioni previste per i contribuenti che sono titolari di un contratto di locazione dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale sono aumentati a lire 960.000, se il reddito complessivo non supera lire 30 milioni, e a lire 480.000, se il reddito complessivo è compreso tra i 30 e i 60 milioni.
L’agevolazione spetta per i contratti stipulati o rinnovati ai sensi degli articoli 2, comma 3, e 4, commi 2 e 3, della legge 9 dicembre 1998, n. 431 (cosiddetti affitti concordati).

Rifinanziamenti
Sono rifinanziate le leggi per l’infanzia, per i disabili, per la famiglia, il Fondo per la lotta alla droga e il Fondo per le Politiche di integrazione degli immigrati.

2. PENSIONI

– viene rivisto il meccanismo di indicizzazione delle pensioni in modo da consentire un più elevato grado di adeguamento dei trattamenti pensionistici rispetto all’inflazione;
– viene incrementata la maggiorazione sociale del trattamento pensionistico nella misura pari a lire 80.000 mensili, per i titolari di pensioni con età inferiore a 75 anni di età, e lire 100.000, per i titolari di pensioni con età pari o superiore a 75 anni di età;
– ulteriore detrazione d’imposta prevista per i contribuenti che possiedono soltanto redditi di pensione e quello dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale, estesa anche agli ultra 75enni che sono titolari di redditi di terreni per un importo non superiore a 360.000.
– al fine di garantire la continuità della copertura assicurativa nei casi di lavori discontinui, stagionali, temporanei, a tempo parziale, nonché per i lavoratori “parasubordinati”, è istituto un nuovo Fondo, presso l’INPS, alimentato oltre che con il contributo di solidarietà a carico delle pensioni di importo elevato, con un apporto dello Stato nella misura di lire 70 miliardi per l’anno 2001;
– si dà attuazione alle sentenze della Corte Costituzionale n. 141/1989 e 78/1993 in materia di rivalutazione dei contributi versati nell’assicurazione facoltativa e quella della “Mutualità pensioni” a favore delle casalinghe.

3. LAVORO

Incentivi all’occupazione.
E’ prevista la concessione di un credito d’imposta per tutti datori di lavoro che incrementano la base occupazionale dei dipendenti assumendo, nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2000 il 31 dicembre 2003, nuovi lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che a tempo parziale. Il credito d’imposta si applica sull’intero territorio nazionale.
Sono escluse dall’agevolazione tutte le amministrazioni pubbliche.
Ai fini del credito d’imposta, le assunzioni devono avere le seguenti caratteristiche:
a) siano di età non inferiore a 18 anni;
b)non abbiano svolto attività di lavoro dipendente a tempo indeterminato da almeno due anni.
Il credito d’imposta non compete se non vengono osservati i contratti collettivi nazionali e se non vengono rispettate le prescrizioni in materia di salute e sicurezza dei lavoratori previste dal D.Lgs. n. 626 del 1994.
L’incremento della base occupazionale si ritiene conseguito ogni qualvolta il numero dei lavoratori con contratto a tempo indeterminato risulti superiore alla media dei lavoratori dipendenti con il medesimo contratto occupati nel periodo che va dal 1° ottobre 1999 al 30 settembre 2000. Detto incremento va considerato al netto delle diminuzioni occupazionali verificatesi in società controllate o collegate ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile o facenti capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto. Il credito d’imposta è stabilito nella misura di Lire 800.000 per ciascun mese per ogni nuovo dipendente assunto. Le agevolazioni previste nel presente articolo sono cumulabili con altri benefici eventualmente concessi.
Per le piccole e medie imprese, con unità produttive situate in determinate aree del territorio nazionale, rimangono in vigore le disposizioni di cui all’articolo 4 della legge n. 448 del 1998 relativamente alle assunzioni intervenute nel periodo compreso tra il 1° gennaio 1999 e il 31 dicembre 2000. Con riferimento ai datori di lavoro che nel periodo compreso dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2003 effettuano nuove assunzioni di lavoratori dipendenti con contratto a tempo indeterminato da destinare a unità produttive ubicate nei territori individuati nel citato articolo 4 della citata legge n. 448, spetta, in aggiunta al credito disciplinato dal comma 1, un ulteriore credito d’imposta pari a lire 400.000 per ciascun nuovo dipendente.

Reddito minimo di inserimento
Viene prolungata fino al 2002 ed estesa ad alcune aree oggetto di Patti territoriali la sperimentazione dell’istituto del Reddito minimo di inserimento, rivolto a combattere la povertà e l’esclusione sociale, realizzando così un primo passo verso la messa a regime. La sperimentazione che era cominciata nel 1998 (D.L. 18.6.90, n.237) ha finora coinvolto 39 comuni.

Incentivi per l’autoimprenditorialità e l’autoimpiego
Il provvedimento consiste nel finanziamento per il triennio 2001/2003 di iniziative di promozione (incentivi e innovazioni come il franchising), organizzazione e finalizzazione di attività imprenditoriali per interventi strutturali, che favoriscano l’occupazione nelle regioni interessate dai programmi comunitari e nelle aree economicamente svantaggiate del Paese. Il fine è quello di sostenere e far radicare l’uguaglianza sostanziale e le pari opportunità fra uomini e donne nelle attività economiche, la creazione e lo sviluppo dell’impresa sociale, cooperativa e agricola e dell’imprenditorialità giovanile e femminile.

Contrasto del lavoro irregolare
Per incrementare l’azione di contrasto al lavoro irregolare e intensificare la vigilanza sul rispetto della normativa in materia di sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro:

– verrà rivisto il sistema sanzionatorio in materia di contributi previdenziali, creando condizioni più favorevoli per la regolazione delle pendenze contributive
– verranno rafforzati gli organismi, a livello centrale (Comitato per l’emersione del lavoro irregolare) e locale (Commissioni regionali e provinciali), per migliorare le iniziative in favore dell’emersione.
– verranno previste risorse finanziarie per consentire un incremento nella misura di 1.000 unità dell’organico dell’ispettorato del Ministero del lavoro

4. ENERGIA

Pacchetto energia: 3.800 miliardi
– proroga dello “sconto fiscale” fino al 31 dicembre 2000 di £ 50 per benzine, gasolio e g.p.l. per autotrazione e per gasolio e g.p.l. per riscaldamento, nonché di £ 17 al mc di metano per riscaldamento;
– immediata (con D.L.) ulteriore riduzione fino al 31 dicembre 2000 di £ 50 per i prodotti per riscaldamento, gasolio e g.p.l., e di ulteriori £ 17 al mc di metano per riscaldamento;
– immediato (con D.L.) ulteriore sconto fino al 31 dicembre 2000 di £ 50 per il gasolio ed il g.p.l. da riscaldamento nelle zone montane, nella Sardegna e nelle isole minori, in aggiunta a quello di 200 lire al litro di gasolio e di 258 lire al Kg. di g.p.l. già in vigore;
– fissazione di aliquote ridotte per gli oli emulsionati e per i carburanti agricoli fino al 31 dicembre 2000;
– nel d.d.l. finanziaria proroga di tutte le misure di riduzione fino al 30 giugno 2001 per tutti i prodotti petroliferi per autotrazione, per riscaldamento e per i particolari impieghi nelle zone montane;
– nel d.d.l. finanziaria proroga delle aliquote ridotte sugli oli emulsionati fino al 30 giugno 2001 ed esenzione del “biodiesel” dal 1° luglio 2001, al termine dell’attuale progetto-pilota triennale che andrà a scadere il 30 giugno 2001;
– abolizione dell’addizionale erariale sull’energia elettrica e fissazione di un’unica aliquota di imposta erariale pari a £ 6 al Kwh per tutti gli usi diversi dalle abitazioni (commerciali ed industriali), con esenzione totale per i grandi utenti con potenza impegnata superiore a 3000Kw.

In definitiva:
– i prodotti per autotrazione continueranno ad essere agevolati per lire 50 al litro fino al 30 giugno 2001;
– i prodotti per riscaldamento saranno agevolati per 100 lire (gasolio e gpl) e per 34 lire al metro cubo (metano) fino al 30 giugno 2001;
– nelle zone montane, gasolio e g.p.l., oltre alle 100 lire valide su tutto il territorio nazionale, aumenterà l’attuale sconto fino a 250 lire al litro di gasolio e fino a 308 lire al Kg. di g.p.l.;
– saranno maggiormente agevolati i carburanti agricoli ed i prodotti ecologici (microemulsioni e biodiesel);
– il carico fiscale sull’energia elettrica impiegata negli usi commerciali ed industriali viene diminuito di un valore oscillante tra le 5 e le 8 lire a Kwh a seconda delle diverse categorie di utenti.
I provvedimenti comportano l’impegno di circa 900MLD per la proroga dello sconto fiscale di 50 lire fino a fine anno e di ulteriori 530 MLD per le misure agevolative sui prodotti per riscaldamento in tutta Italia e per le ulteriori provvidenze previste per le zone montane, i prodotti ecologici ed i carburanti agricoli.
Previsto un impegno di circa 2000 miliardi per i prodotti petroliferi (dei quali 600 nel settore del riscaldamento) e di ulteriori 1.350 MLD nel settore dell’energia elettrica.

Diversificazione delle fonti energetiche:
Incentivi per biodiesel
Incentivi per l’energia geotermica

5. IMPRESE

Promozione e sviluppo
Finanziamento delle nuove imprese in settori hi-tech che hanno collaborazioni con Università e centri di ricerca ai fini dell’applicazione industriale dei risultati di ricerca; co-finanziamento di incubatori di spin-off scientifici; co-finanziamento di business plan competition presso Università

Agevolazioni fiscali
Credito d’imposta (75%) per i maggiori investimenti in ricerca e sviluppo. Forfettizzazione fiscale per i primi 3 anni di vita delle nuove imprese. Riduzione dei costi della DIT (dual income tax) per le piccole imprese che vogliono crescere

Pacchetto integrato agevolativo
Incentivi integrati per il finanziamento di un nuovo progetto produttivo dalla fase di ricerca, fino alla realizzazione industriale dei risultati della ricerca (rappresenta l’unificazione in un unico procedimento delle agevolazioni di cui alla l. 46/82 e l. 488/92).

Utilizzo delle somme derivanti dalle sanzioni dell’Antitrust
Le entrate derivanti da sanzioni amministrative comminate dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato verranno di volta in volta destinate ai consumatori secondo le indicazioni del Ministero dell’Industria.

Riduzione dell’aliquota IRPEG
L’aliquota Irpeg, applicabile sul reddito delle società di capitale e degli enti, commerciali e non commerciali, attualmente stabilita nella misura del 37 per cento è ridotta al 36, per i redditi del periodo d’imposta 2001 e, a decorrere dal periodo di imposta 2003, al 35 per cento.
Conseguentemente, il credito d’imposta sui dividendi riconosciuto ai soci è ridotto al 56,25 per cento, per gli utili distribuiti nel 2002 e nel 2003, al 53,85 per cento, per gli utili distribuiti negli anni successivi.

Tassazione del reddito d’impresa con aliquota proporzionale
Per i periodi d’imposta successivi al 2000, viene prevista la possibilità per gli imprenditori individuali e le società di persone di optare per la tassazione del reddito d’impresa con l’applicazione dell’aliquota stabilita per i soggetti all’Irpeg. L’imprenditore, i collaboratori familiari e i soci di tali società verranno tassati, con le stesse modalità dei soci di una società di capitali, solo per gli utili prodotti dall’impresa e dalla società di persone che essi percepiscono.
L’impresa individuale, così come la società di persone, viene configurata, in sostanza, come “soggetto” autonomo rispetto all’imprenditore (e ai soci) che, dunque, la partecipa come socio che partecipa ad una società di capitali.
Da tale impostazione deriva l’applicabilità delle regole fiscali – opportunamente adattate – che disciplinano sia la tassazione delle società di capitali sia i rapporti di partecipazione agli utili.

Riduzione della misura degli acconti IRPEG per il 2001
IRPEG dal 98% al 93%

Deduzioni forfettarie dal reddito di talune imprese
Dal 2001, per le imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi, è riconosciuta una deduzione forfetaria dal reddito di lire 300.000 per ciascun motoveicolo e autoveicolo avente massa a pieno carico non superiore a 3.500 Kg.
Per gli esercenti di impianti di distribuzione di carburante, la deduzione dal reddito, commisurata all’ammontare dei ricavi, attualmente prevista fino al periodo d’imposta 2000, è riconosciuta anche per i periodi 2001, 2002 e 2003.

Agevolazione DIT
Dal 2001, per le società e gli enti commerciali che fruiscono dell’agevolazione per favorire la capitalizzazione delle imprese (c.d. DIT), consistente nella tassazione con aliquota ridotta di una parte del reddito, viene eliminato il vincolo attualmente previsto secondo cui l’aliquota media di tassazione del reddito complessivo di tali soggetti non può essere inferiore al 27 per cento, o per le società che si quotano, inferiore al 20 per cento.

Imprenditoria giovanile in agricoltura
Per favorire la continuità dell’impresa agricola da parte di giovani che non hanno compiuto i quaranta anni, gli atti relativi ai beni costituenti l’azienda, ivi compresi i fabbricati, le pertinenze, le scorte vive e morte e quant’altro strumentale all’attività aziendale oggetto di successione e donazione tra ascendenti e discendenti entro il terzo grado sono esenti dall’imposta sulle successioni e donazioni, dalle imposte catastali, di bollo e dall’INVIM e soggetti alle sole imposte ipotecarie in misura fissa.

Proroga regime speciale IVA – agricoltura.
E’ prorogato per l’anno 2001 il regime IVA speciale per l’agricoltura. Gli agricoltori con volume d’affari superiore a 40 milioni potranno applicare anche per il prossimo anno il regime speciale che consente di operare la detrazione dell’IVA pagata sugli acquisti in modo forfetario, in base alle aliquote di compensazione .

Il termine a partire dal quale, le attività svolte nell’ambito della medesima impresa agricola devono essere in ogni caso unitariamente considerate, precedentemente previsto dal 1° gennaio 2001, è posticipato al 1° gennaio 2002.

IVA – indetraibilità autovetture
In armonia con i principi comunitari, è prorogata al 31 dicembre 2001 l’indetraibilità dell’IVA prevista per l’acquisto di ciclomotori, motocicli, autovetture ed autoveicoli. La proroga non riguarda l’indetraibilità dell’IVA prevista per i relativi componenti e ricambi e per le prestazioni di custodia e manutenzione.
Limitatamente all’acquisto ed all’importazione di tali beni mediante contratti di leasing, noleggio e simili, l’indetraibilità è prevista nella misura del 90%. In caso di cessione degli stessi la base imponibile ad IVA è costituita dal 10% del corrispettivo.

Detrazione IVA impianti telefonici su veicoli merci utilizzati dagli autotrasportatori
E’ soppressa la limitazione del 50% prevista per la detrazione dell’IVA pagata sugli acquisti di impianti di telefonia fissa installati sui veicoli commerciali. Gli autotrasportatori possono quindi operare la detrazione secondo le regole generali

6. MEZZOGIORNO

Credito d’imposta per nuovi investimenti
Le imprese che effettueranno investimenti nelle aree Obiettivo 1 e 2 a partire dalla data di approvazione della prossima legge finanziaria ed entro il 2006 godranno di un credito d’imposta automatico pari al volume massimo di sovvenzione previsto dalle norme comunitarie ed utilizzabile in compensazione a fronte dei diversi obblighi fiscali. Il credito d’imposta si aggiungerà agli altri strumenti già operanti come la legge 488 e la programmazione negoziata. In termini finanziari la legge prevede un consistente incremento del volume complessivo di risorse disponibili per le politiche di incentivazione nelle aree svantaggiate (credito d’imposta, legge 488, patti territoriali, contratti di programma) garantendo l’attuazione degli strumenti della programmazione negoziata e la facoltà di scelta dello strumento incentivante da parte degli imprenditori.

7. SANITA’

Per migliorare il servizio di assistenza sul territorio nazionale e per ridurre le spese a carico dei cittadini e del Servizio Sanitario Nazionale. Particolare impegno – sia in termini economici che progettuali – è stato dedicato, inoltre, nell’elaborazione di strategie per il rilancio della ricerca biomedica in Italia.

Confezioni ottimali
Al fine di evitare sprechi di medicinali e di denaro per i cittadini e per il Servizio Sanitario Nazionale, verranno create mini-confezioni di medicinali destinate all’avvio delle terapie nelle malattie croniche (cosiddette confezioni “starter”) e confezioni più grandi destinate alla copertura dell’intera terapia (mediamente 28-40 giorni). Entro 7 mesi, poi, sarà vietata la prescrizione di 6 farmaci per singola ricetta da parte del medico, che passerà a un massimo di due confezioni per ricetta, sufficienti a completare la terapia.

Farmaci fuori brevetto
Disposta la riduzione di un ulteriore 5 per cento (per un totale del 10 %) del prezzo dei farmaci fuori brevetto (ossia di quei farmaci per i quali è scaduto il brevetto e per i quali le aziende produttrici hanno avuto il tempo sufficiente di esclusività di mercato per recuperare le spese di ricerca e sviluppo). Ciò, introducendo elementi di competitività sui prezzi dei medicinali da tempo presenti sul mercato, favorirà la ricerca di farmaci innovativi.

Numerazione delle fustelle
Le fustelle di ogni confezione di medicinale saranno “targate” con un numero progressivo al fine di consentire il controllo del percorso dal produttore alle farmacie. L’introduzione di questo provvedimento è diretta a combattere i furti di medicinali (nei depositi e sui TIR), dai quali possono derivare anche truffe a carico del Servizio sanitario nazionale. Inoltre consente la rintracciabilità dei movimenti di ciascuna confezione a fini più specificamente sanitari (ad esempio, per l’individuazione dei pezzi appartenenti ad un sub-lotto alteratosi per cattiva conservazione durante lo stoccaggio o il trasporto).

Controllo della spesa farmaceutica
Il controllo e il monitoraggio della spesa farmaceutica saranno assicurati grazie a un sistema di parametri che, attraverso l’elaborazione da parte delle Asl, arriverà al Ministero della Sanità che provvederà al rilievo e alla segnalazione di eventuali diseconomie. Questo strumento di analisi sarà funzionale anche alle singole Aziende Sanitarie Locali che avranno modo di verificare l’andamento delle altre realtà sul territorio. Considerando il controllo sulla spesa farmaceutica e sull’eliminazione degli sprechi uno dei punti fondamentali per il contenimento della spesa a carico dei cittadini e del Servizio Sanitario Nazionale, il Ministero della Sanità ha esteso i compiti e le funzioni della Commissione per la Spesa Farmaceutica. La Commissione, oltre a monitorare l’andamento della spesa farmaceutica pubblica e privata, potrà elaborare proposte al Ministero per eventuali correttivi.

Pubblicità per i medicinali
Un uso appropriato dei medicinali d’automedicazione (OTC), indicati per patologie minori ed autolimitanti, può scoraggiare il ricorso improprio a farmaci che presentano una potenziale maggiore tossicità
Pertanto, saranno snellite le procedure di rilascio delle autorizzazioni dei messaggi pubblicitari, attraverso il ricorso a un meccanismo di silenzio-assenso.
Sempre in materia di pubblicità per i medicinali, sono state riviste le sanzioni amministrative a carico delle imprese farmaceutiche in caso di infrazione, a seconda dei diversi comportamenti irregolari.

Sconti sui prodotti da banco
Le farmacie potranno mettere in vendita i cosiddetti “prodotti da banco” (OTC) al pubblico a un prezzo inferiore a quello indicato dal produttore, che rimarrebbe, peraltro, non superabile; ciò consente una minore spesa per il cittadino per l’acquisto di farmaci non a carico del Servizio sanitario nazionale.

Farmaci generici
Il rimborso dei farmaci da parte del Servizio sanitario nazionale sarà fissato al prezzo del generico, o comunque alla specialità con il prezzo più basso, tra i medicinali contenenti lo stesso principio attivo, forma farmaceutica, via di somministrazione, dosaggio unitario e numero di unità posologiche.
La differenza di prezzo, nel caso in cui il medico non prescriva il medicinale con il prezzo più basso, è a carico del cittadino. Ciò al fine di spingere le case farmaceutiche a ridurre al massimo le differenze di prezzo – talvolta anche consistenti – dei farmaci equipollenti; scarti che nulla hanno a che vedere con l’efficacia terapeutica.
Semestralmente il Ministero della Sanità individuerà i medicinali a più basso prezzo fra quelli aventi la stessa composizione e la verifica della loro effettiva disponibilità nella rete distributiva.
Il risparmio previsto è di 494 miliardi su base annua, con probabile incremento nel tempo, indotto dalla scadenza del brevetto di ulteriori molecole.
La massima informazione ai cittadini e alla classe medica sarà assicurata mediante un’adeguata campagna.

Ticket
Nell’intento di eliminare progressivamente i ticket sanitari, riduzione della “quota ricetta” da 3.000 a 2.500 lire per prescrizione singola e da 6.000 a 5.000 lire per le pluriprescrizioni. A suo tempo i ticket furono introdotti semplicemente per scoraggiare gli eccessi di prescrizioni e limitare gli sprechi, ma con il tempo questa misura si è trasformata in una vera e propria tassazione. Un metodo di esazione ingiusto perché colpisce le persone ammalate – in una condizione di intrinseca debolezza – e perché finisce col diventare sempre più pesante quanto più la malattia o le condizioni generali di salute del cittadino si aggravano. Il provvedimento è accompagnato da una disposizione programmatica che destina alla riduzione delle quote di partecipazione degli assistiti – fino a totale abolizione – future riduzioni di spesa. L’auspicio è che si possa procedere nel 2002 a un dimezzamento dei ticket sulle prescrizioni per esami di laboratorio e diagnostici, mentre per l’inizio del 2003 si potrà procedere alla totale abolizione. Va sottolineato che il sistema dei ticket ha finora reso necessario un carico burocratico aggiuntivo quantificabile nel lavoro di circa 10.000 impiegati su tutto il territorio nazionale.

Abolizione “fascia B”
E’ stabilita l’abolizione della cosiddetta “fascia B”, che prevedeva la rimborsabilità da parte del Ssn del 50 per cento del costo del farmaco. Quasi tutti i farmaci di questa fascia saranno riclassificati nella “fascia A” e saranno a totale carico dello Stato.

Convegni scientifici
Verranno ridotti gli sgravi fiscali – dall’80 al 40% – per i congressi scientifici del settore farmaceutico, assicurando, così, un maggiore gettito di circa 370 miliardi per l’anno 2001 e 210 miliardi a regime per le casse del Ssn.

Budget per i medici
Introdotto in via sperimentale un “budget di distretto” per i medici di medicina generale e per i pediatri. Ogni Regione sarà chiamata a individuare entro il 30 giugno 2001, nell’ambito del proprio territorio, un Distretto Sanitario al quale assegnare, in accordo con l’Asl interessata, un budget virtuale calcolato sulla base del numero di abitanti.
Sono previste incentivazioni, costituite dalla fornitura gratuita di servizi e con esclusione di compensi in denaro, per i medici che, perseguendo una maggiore appropriatezza nei propri comportamenti sanitari, assicurino il mantenimento del costo delle prestazioni nei limiti del budget complessivo.
La sperimentazione, che avrà durata di un anno, è stata disposta in vista della possibile istituzionalizzazione del budget di distretto a partire dalle prossime leggi Finanziarie.
L’obiettivo di questo provvedimento è definire un più efficace sistema di governo della spesa, che assicuri l’ottimizzazione delle risorse attraverso il responsabile coinvolgimento dei professionisti interessati, migliorando i servizi e cancellando gli sprechi.

Vaccinazioni
Prevista l’adozione di un Regolamento ministeriale per l’abolizione o la riduzione di alcune vaccinazioni non più necessarie in relazione alle attuali condizioni di salute del Paese, quali quella contro la tubercolosi (che rimane obbligatoria solo in caso di rischio accertato) o contro il tifo.

Ricoveri impropri
Le Regioni dovranno monitorare almeno il 2 per cento delle cartelle cliniche ospedaliere al fine di verificare l’appropriatezza dei ricoveri ed eventualmente intervenire con delle sanzioni in caso di eccessive o ingiustificate anomalie.

Fondazioni
Vengono agevolati dal punto di vista fiscale i trasferimenti a titolo gratuito di beni mobili e immobili a favore di Fondazioni no profit e di società miste per sperimentazioni gestionali nella Sanità e nei Beni culturali.

Ricerca
Assicurato un incremento di 100 miliardi destinato alla ricerca biomedica.

8. PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Sanità
I compensi percepiti dal personale dipendente del Servizio sanitario nazionale per l’esercizio della professione fuori dagli ospedali, dietro autorizzazione del direttore generale dell’azienda sanitaria, presso studi professionali privati, costituiscono reddito nella misura del 75 per cento.
Viene, pertanto, elevata al 25 per cento la deduzione forfetaria delle spese sostenute per l’attività intramurale dal medico che, in quanto assimilato al prestatore di lavoro subordinato, non avrebbe la possibilità di tenerne conto in sede di determinazione del reddito imponibile al pari del lavoratore autonomo.
Tale deduzione del 25 per cento va operata sulla parte dei compensi che residua una volta scomputate le somme di spettanza dell’azienda sanitaria.

Acquisti di beni e servizi degli enti decentrati di spesa.
Per realizzare l’acquisizione di beni e servizi alle migliori condizioni di mercato da parte degli enti decentrati di spesa, si promuovono aggregazioni di enti per l’elaborazione comune di strategie di acquisto attraverso la standardizzazione degli ordini e l’eventuale stipula di convenzioni valide su tutto – o parte – il territorio nazionale. All’iniziativa potranno aderire una o più aggregazioni di Province, di Comuni (con più di 20mila abitanti), di Aziende sanitarie e ospedaliere, e di Università. Le aggregazioni di enti, inoltre, poteranno anche utilizzare l’assistenza tecnica da parte della concessionaria del ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica, in particolare in relazione all’eventuale ricorso al commercio elettronico.

– Verranno previsti stanziamenti per il riconoscimento e l’incentivazione della specificità e onerosità dei compiti del personale delle Forze dell’Ordine ed agevolazioni per la mobilità di questo personale.

9. SICUREZZA E GIUSTIZIA

Tra le linee prioritarie d’intervento l’urgenza di offrire concreti e non emergenziali soluzioni alle complesse e numerose problematiche in tema di giustizia, al fine di dare concreta attuazione alle linee ispiratrici dell’azione del Governo sulla giustizia, sono previsti:

– 338.400 milioni per l’anno 2001 e 350.400 milioni per gli anni 2002 e 2003, per la parte corrente;
– 171.032 milioni per l’anno 2001 e 65.000 milioni per ciascuno degli anni 2002 e 2003, per la parte in conto capitale.

Per il potenziamento e la migliore funzionalità del sistema giudiziario:
– Revisione delle circoscrizioni giudiziarie;
– Decentramento dei servizi giustizia;
– Rafforzamento dell’organico del personale di magistratura;
– Interventi di contrasto alla criminalità minorile;
– Aumento delle indennità ai testimoni;
– Abbreviazione dei tempi del processo civile;
– Estensione delle video-conferenze;
– Edilizia giudiziaria comunale, per l’adeguamento degli uffici giudiziari in attuazione della riforma del Giudice unico e dei provvedimenti ad essa collegati.

Potenziamento e ammodernamento del sistema penitenziario: edilizia penitenziaria, ristrutturazione ed edificazione di nuovi istituti penitenziari.

Istituzione del servizio militare volontario
Il provvedimento è finalizzato a consentire la trasformazione del Modello di Difesa da “misto”, cioè comprensivo di militari di leva e volontari, in un Modello interamente professionale. A tal fine “sospende” la coscrizione, prevedendo la progressiva sostituzione della leva con volontari. Le norme predisposte soddisfano l’esigenza di assicurare alle Forze Armate le risorse necessarie a trasformare il modello e a portarlo dal Volume Organico attuale di 250.000 unità a 190.000.
L’abolizione della leva costituisce una delle grandi riforme strutturali del nostro Paese che, oltre ad andare incontro ad un’esigenza sempre più avvertita dalla società civile, risulta necessaria per attrezzare lo strumento militare italiano per le grandi sfide che l’unione Europea dovrà affrontare nei prossimi anni per realizzare una Dimensione Europea di Sicurezza e Difesa, nel solco degli indirizzi strategici delineati dal Trattato di Amsterdam, dal Consiglio Europeo di Colonia e dal Vertice di Washington.
L’aumento dell’onere finanziario per l’attuazione del provvedimento suddetto comporta un incremento di spesa stimato, per l’anno 2001, nell’ordine di circa 362 miliardi.

10.HANDICAP

A sostegno dei disabili
Un significativo intervento concerne i genitori di disabili gravi e gravissimi. Nella disciplina dei congedi per gravi motivi familiari viene infatti introdotto un congedo retribuito fino a un tetto massimo di 70 milioni annui, compresa la contribuzione figurativa, di cui possono godere, fino a due anni complessivi, l’uno o l’altro genitore di disabile grave o gravissimo che possa esibire adeguata certificazione. Per i lavoratori sordomuti o con invalidità superiore al 74 per cento è poi previsto un beneficio pensionistico fino a cinque anni di contribuzione figurativa, analogo a quello già previsto per i non vedenti.
Si prevede inoltre che venga incrementato per cento miliardi il Fondo per le Politiche sociali al fine di sostenere i progetti cosiddetti del “Dopo di noi”, volti a costruire comunità alloggio che possano offrire rifugio e assistenza ai disabili gravi o gravissimi dopo la perdita dei familiari che ad essi provvedono.

Assistenza domiciliare
E’ prorogata per l’anno 2001 l’aliquota IVA del 10% prevista:
– per le prestazioni di assistenza domiciliare rese a soggetti svantaggiati da imprese e da organismi non aventi finalità di assistenza sociale.

11. RICERCA

Università
Il rafforzamento dell’offerta integrata di istruzione, formazione e ricerca costituisce obiettivo strategico del patto sociale per lo sviluppo e l’occupazione, la cui finalità è quella di elevare il livello di efficienza del sistema produttivo italiano, di accentuarne la competitività sui mercati internazionali e di elevarne la presenza nei settori a più elevato contenuto tecnologico. In questa prospettiva vengono destinate nuove risorse per il potenziamento delle strutture universitarie – aule, laboratori, strumentazione, alloggi – per nuove borse di studio, per il finanziamento degli atenei e della ricerca, anche con l’utilizzo di apporti di provenienza comunitaria.

Umts
Come previsto dal Dpef, parte dei proventi derivanti dall’operazione Umts (comunque una quota non superiore al 10 per cento) sarà destinata a finanziare la ricerca e la promozione della new economy. In particolare, fra gli altri, le misure per la promozione e lo sviluppo delle imprese, le agevolazioni fiscali per l’innovazione, il Progetto Genoma e l’accesso economico e veloce a Internet ed il progetto di alfabetizzazione informatica della Pubblica amministrazione.:

Progetto Genoma
Il provvedimento prevede il rifinanziamento adeguato e finalizzato delle ricerche nazionali in ambito genomico, in linea con quanto già avviene negli altri Paesi più sviluppati (in particolare Germania e Regno Unito), con l’integrazione tra ricerca accademica e industriale e l’analisi degli aspetti etici e sociali correlati. Scelte strategiche in questo settore, infatti, sono fondamentali per la lotta contro malattie a base genetica a grandissimo impatto sociale, come i tumori, il morbo di Altzheimer, le patologie neuromuscolari, cardiovascolari, neurologiche e metaboliche.

Promozione di cultura Internet
Entro il 2001 verrà promosso l’uso economico e veloce di Internet – mediante le nuove ecnologie tipo i sistemi xDSL e via cavo, le fibre ottiche e le radiocomunicazioni – attraverso agevolazioni destinate in particolare alle scuole, alle Università, agli istituti di ricerca, agli ospedali e alle categorie di utenti disagiati. Ciò con quanto previsto dal progetto comunitario e-Europe, destinato al sostegno dell’occupazione, delle riforme economiche e alla coesione sociale., mediante l’accesso più economico, rapido e sicura a Internet, gli investimenti in risorse umane e la formazione e la promozione dell’utilizzo di Internet.

12. SCUOLA

Ai fini della valorizzazione della funzione docente e del miglioramento della qualità dell’istruzione è prevista l’integrazione della dotazione finanziaria del biennio economico contrattuale 2001 – 2002 per un ammontare complessivo annuo pari a 900 miliardi, di cui 650 mld per gli insegnanti, 200 mld per i dirigenti scolastici e 50 mld per il personale ATA trasferito dagli Enti locali.
Misure specifiche sono destinate alla realizzazione dell’autonomia scolastica, si prevede a tale fine un ulteriore finanziamento pari a 150 mld ad integrazione dei 400 già previsti dalla legge 440/97. Si conferma lo stanziamento di 200 miliardi a favore delle famiglie a basso reddito per l’acquisto dei libri di testo. 40 miliardi sono destinati all’adeguamento delle scuole alle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro contenute nella legge n. 626. Si prevede, infine, l’attivazione di risorse pari a 600 miliardi per il piano pluriennale di edilizia scolastica a partire dal 2002 e il finanziamento di un piano di formazione degli insegnanti per l’uso delle nuove tecnologie informatiche

13. TRASPORTI E OPERE PUBBLICHE

Finanziamenti a sostegno del Piano generale dei trasporti, per circa 16.000 miliardi, che consentono di dare immediata solidità finanziaria agli interventi previsti e finalizzati a sviluppare le reti infrastrutturali del Paese. In particolare, si prevedono:
1.900 miliardi per metropolitane e ferrovie locali, 1200 per porti e autostrade del mare, 200 per innovazioni tecnologiche relative al trasporto delle merci, 800 per il rinnovo del parco autobus delle amministrazioni locali (con priorità per i bus ecologici), 7.000 per il potenziamento e l’ammodernamento della rete ferroviaria ordinaria e ad alta capacità.
Inoltre,sono previsti il completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, la realizzazione di opere ferroviarie e stradali in Liguria, la realizzazione in autofinanziamento della Milano-Brescia, il passante di Mestre, la variante di valico Emilia-Toscana, il corridoio tirrenico e adriatico (anche opere connesse ad Ancona), la Salerno-Reggio Calabria, la statale Jonica tra Puglia e Basilicata, la Siracusa –Gela e la strada Carlo Felice (Sardegna).

SPORT

Sostegno al Coni
Per la promozione e l’incremento della pratica sportiva sarà erogato un contributo straordinario a favore del Comitato olimpico nazionale di circa 200 miliardi.

VIDEOGIOCHI
La finanziaria prevede interventi in materia di videogiochi introducendo forti limitazioni per quelli che consentono scommesse. In particolare sono previsti più efficaci controlli amministrativi e l’installazione, entro pochi mesi, di una scheda e di congegni atti a impedire manomissioni delle macchine. Le misure, peraltro rientrano in un disegno più generale che prevede entro due anni il collegamento in rete di tutti gli apparecchi in questione.

PASSAPORTI
Il ministero degli Esteri potrà delegare i Comuni al rilascio dei passaporti.

Il Consiglio ha, poi, approvato su proposta del Ministro dell’Interno, Bianco, tre decreti presidenziali che prorogano di sei mesi le gestioni straordinarie dei Comuni di Bagheria, Ficarazzi e Villabate (Palermo), i cui rispettivi Consigli sono stati già sciolti ai sensi della normativa antimafia, per consentire il completamento degli interventi posti in essere al fine di restituire efficienza e trasparenza all’azione amministrativa dei predetti Enti.

Il Consiglio, infine, su proposta del Ministro per gli Affari Regionali, Loiero, ha esaminato talune leggi regionali a norma dell’art. 127 della Costituzione.

La seduta ha avuto termine alle ore 21,10.

12 –  28 settembre Scuola e Parlamento

Ripresa dei lavori Camera e Senato:

  • martedì 12 settembre Commissioni
  • martedì 19 settembre Assemblea.
Camera
Aula testo unificato delle proposte di legge sulle Norme sulle rappresentanze sindacali unitarie nei luoghi di lavoro, sulla rappresentatività sindacale e sull’efficacia dei contratti collettivi di lavoro (136, 2052, 3147, 3707, 3831, 3849, 3850, 3866, 3896, 4032, 4064, 4065, 4066 e 4451)
Aula in sede referente, DdL AC 6560, Istruzione e Ricerca
Aula 26 La Camera approva il DdL AC 4462, Legge di modifica al titolo V della parte seconda della Costituzione
7a Com. Interrogazioni
7a Com. 19 conflitto di competenza, Deliberazione per l’elevazione di un conflitto di competenza concernente il progetto di legge sugli insegnanti di religione cattolica DdL AC 7238 (già approvato dal Senato)

Giovanni CASTELLANI, presidente, comunica che nell’ultima riunione dell’Ufficio di Presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è concordato sulla proposta di elevare un conflitto di competenza in ordine alla proposta di legge C. 7238, recante norme sullo stato giuridico e sul reclutamento degli insegnanti di religione cattolica, attualmente assegnata alla Commissione lavoro: il testo, infatti, mira ad attribuire agli insegnanti di religione cattolica lo stato giuridico ed il trattamento economico previsti per tutti gli altri docenti, in considerazione della pari dignità formativa dell’insegnamento della religione cattolica rispetto ad ogni altra disciplina scolastica, dell’inserimento del relativo insegnamento nella programmazione didattica e curriculare nonché dell’esigenza di porre il docente di religione cattolica in grado di svolgere il suo servizio alla pari degli altri docenti. Quindi, la riforma incide sulla programmazione didattica della scuola e sul suo progetto educativo, materia di competenza della Commissione cultura. Inoltre, essa mira a razionalizzare l’organico degli insegnanti di religione, incidendo in tal modo sulla funzionalità e sull’organizzazione del sistema scolastico, settore che afferisce alla competenza della VII Commissione.
Propone pertanto di elevare conflitto di competenza, richiedendo l’assegnazione in sede primaria, o in via subordinata alle Commissioni riunite VII e XI, della citata proposta di legge.
La Commissione delibera di elevare conflitto di competenza per l’assegnazione in sede primaria, o in via subordinata alle Commissioni riunite VII e XI, della proposta di legge C. 7238.

7a Com. 19 in sede referente, DdL Editoria AC 390, 794, 1441, 3380, 3381, 3672, 4349, 4627, 4629, 4950, 6946
7a Com. 20, 21, 27 comitato ristretto, DdL AC 6562, Stato giuridico dei Docenti Universitari
7a Com. 28 in sede referente, DdL AC 6914, Accesso ai Corsi Universitari
7a Com. 19, 27 in sede redigente, DdL AC 6130, Residenze universitarieIl 27 settembre il testo degli articoli del disegno di legge, così come approvati dalla Commissione, viene trasmesso all’Assemblea per l’approvazione definitiva previo coordinamento formale del testo.
7a Com. 27 in sede consultiva, Schema di decreto ministeriale sulle classi delle lauree universitarie specialistiche
7a Com. in sede referente, DdL AC 3907 e abb., Diritti dei bambini nelle comunicazioni radiotelevisive e nell’informazione e tutela dei minori dalla pubblicità televisiva
7a Com. in sede referente, DdL AC 4076, Disciplina della “sponsorizzazione universitaria”
7a Com. in sede referente, DdL AC 4311, Delega Enti Locali lavori nel settore Beni Culturali
7a Com. in sede referente, DdL AC 5029 sulle Arti musicali, visive e coreutiche
7a Com. comitato ristretto, DdL AC 2338, 3582 e 5688, Libri scolastici in comodato
7a Com. audizioni in ordine al trasferimento allo Stato di insegnanti dipendenti da amministrazioni comunali
7a Com. audizione del Sottosegretario di Stato per l’università e la ricerca scientifica e tecnologica Antonino Cuffaro sulle linee guida del Piano nazionale per la ricerca
11a Com. DdL AC 7238, Stato giuridico degli IRC (già approvato dal Senato)
Senato
Aula
7a Com. 19 Interrogazioni

Il sottosegretario MANZINI risponde all’interrogazione n. 3-03779 del senatore Michele De Luca, avente ad oggetto deprecabili affermazioni rese da uno studente del liceo ginnasio “Romagnosi” di Parma – il quale avrebbe pronunciato frasi offensive nei confronti delle persone disabili, degli ebrei e degli omosessuali durante una assemblea studentesca – nonché il comportamento del padre, docente nello stesso liceo, che avrebbe appoggiato le dichiarazioni del figlio. Premesso che il consiglio dell’istituto ha deliberato di non adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti dell’alunno, ma di stigmatizzare l’accaduto e di attivare forti iniziative volte al recupero della memoria storica, il Ministero ha inviato un ispettore, il quale ha condiviso le decisioni del consiglio, manifestando nel contempo l’esigenza che nella scuola venga potenziata l’educazione al civismo. La situazione è seguita con la massima attenzione dal provveditore; sarà inoltre attivato un servizio ispettivo tecnico per prestare vigilanza, consulenza e assistenza al liceo al fine di ripristinare un corretto dialogo fra le componenti scolastiche.
Il Sottosegretario fornisce altresì assicurazioni circa il sempre maggiore impegno affinché la scuola diventi luogo privilegiato di esercizio di tolleranza, rispetto dei diritti umani e pratica della democrazia, in modo che episodi del genere non abbiano più a verificarsi.
Il Sottosegretario ricorda ad esempio, nell’ambito dell’attenzione rivolta alla storia del Novecento, l’ampio spazio attribuito allo studio della Shoah, attraverso una serie di progetti realizzati dal Ministero, dalle scuole, nonché da associazioni governative in collaborazione con quelli; menziona in particolare il finanziamento ai progetti che prevedono visite ai campi di concentramento, aperti a tutte le scuole secondarie. Uno specifico progetto di studio è stato affidato alla fondazione Centro di documentazione ebraica contemporanea e si fonda sull’uso di un’opera multimediale. Il Ministero è altresì fortemente impegnato sul fronte della sensibilizzazione dei docenti, con particolare riferimento alla formazione in servizio dei docenti di storia delle scuole di ogni ordine e grado.
Infine, il Sottosegretario ricorda che con una recente legge il 27 gennaio è stato dedicato alla memoria delle vittime del razzismo con particolare riferimento alla Shoah.
Il senatore Michele DE LUCA si dichiara soddisfatto per la risposta, e in particolare per il fatto che non siano stati adottati provvedimenti disciplinari nei confronti dell’allievo. La sua unica perplessità riguarda invece la mancata adozione di qualsivoglia provvedimento nei confronti del padre, il quale continua ad insegnare concetti incompatibili con i principi sui quali si fonda lo Stato democratico.

7a Com. 28 in sede consultiva, Schema di decreto ministeriale sulle classi delle lauree universitarie specialistiche
7a Com. 19, 20, 21, 27 in sede referente, Conversione in legge del decreto-legge 28 agosto 2000, n. 240, recante disposizioni urgenti per l’avvio dell’anno scolastico 2000-2001La Commissione, nella seduta del 27 settembre approva gli emendamenti 2.1, 2.2, 2.4,  e conferisce mandato al relatore di riferire favorevolmente sul disegno di legge in titolo, con le modifiche apportate, autorizzandolo a richiedere lo svolgimento della relazione orale.

La Commissione, nella seduta del 26 settembre approva l’Ordine del giorno e l’emendamento 1.3.

La Commissione delibera di rinviare a venerdì 22 settembre, alle ore 12, il termine per la presentazione degli emendamenti.

(19 settembre 2000) Il relatore BISCARDI fa presente che l’emanazione del decreto-legge n. 240, del quale è all’esame la conversione in legge, si è resa necessaria per il ritardo, da una parte, del Parlamento nell’approvare il disegno di legge collegato alla manovra finanziaria 2000 recante norme sulla scuola (atto Camera n. 6560) e, dall’altra, dell’Amministrazione scolastica nel concludere i concorsi a cattedre prima dell’inizio dell’anno scolastico. Se infatti i concorsi per le scuole materne e le scuole elementari si sono conclusi tempestivamente, quelli per le cattedre nelle scuole medie e nelle scuole secondarie superiori sono ancora in corso in molte regioni. Da qui l’opportunità delle norme contenute nei commi 1 e 2 dell’articolo 1, che consentono di concludere le operazioni legate ai concorsi entro il 31 marzo 2001, ferma restando la decorrenza delle nomine dei docenti vincitori dal 1° settembre 2000. Tuttavia sono stati formulati rilievi in ordine alla formulazione del comma 2 tali da far temere l’insorgere di un difficile contenzioso; invita quindi il Governo ad approfondire sollecitamente il problema. Illustra poi brevemente le successive disposizioni dell’articolo 1; quanto poi all’articolo 2, recante disposizioni per la piena attuazione dell’autonomia scolastica a decorrere dal 1° settembre 2000, il relatore sottolinea l’importanza del comma 3, il quale consente alle scuole rese autonome di utilizzare la propria dotazione finanziaria indifferentemente per spese in conto capitale e di parte corrente. In tal modo si eviteranno ai presidi difficili problemi di gestione.
Dopo aver fatto presente che il Servizio del bilancio del Senato ha predisposto una nota di lettura sul decreto-legge, il relatore segnala alcuni problemi non considerati nel provvedimento d’urgenza, una cui sollecita soluzione contribuirebbe senz’altro ad un più sereno avvio dell’anno scolastico. Si tratta fra l’altro di una questione segnalata da alcuni precari e di un intervento a favore delle accademie di belle arti non statali. Invita quindi il Governo a pronunciarsi al riguardo, prospettando l’opportunità di introdurre emendamenti aggiuntivi.

(20 settembre 2000) Riprende l’esame, sospeso nella seduta di ieri.
Si apre il dibattito.
Il senatore LORENZI, richiamando adesivamente talune considerazioni del relatore Biscardi, si sofferma sul problema di quelle aliquote di personale – definito precario con locuzione a suo avviso impropria – non ammesse agli speciali corsi-concorsi abilitanti: al riguardo, richiama il Governo alla necessità di elaborare una soluzione organica, pena il trascinarsi della questione di anno in anno. Si sofferma poi sugli allarmanti fenomeni di pedofilia emersi durante l’estate scorsa, segnalando la necessità di studiare i danni psicologici subiti dalle vittime di tali orribili esperienze e di dare pratica attuazione alla convenzione internazionale sui diritti del fanciullo.
Quanto poi al nodo del trattamento economico dei docenti, di particolare attualità in questo momento, chiede assicurazioni al Governo circa la possibilità di introdurre nel loro status elementi di gratificazione, pur nella difficoltà di conciliare i due criteri dell’aumento retributivo generalizzato e del riconoscimento alla qualità. A suo avviso, un’opportuna diversificazione meritocratica non potrebbe comunque prescindere da una valutazione espressa sui docenti da parte dei presidi e delle stesse famiglie degli alunni. Conclude esprimendo un tiepido assenso sul provvedimento in esame.
Il senatore ASCIUTTI conviene che l’adozione di un decreto-legge fosse l’unica via percorribile per assicurare, a fine agosto, il corretto avvio dell’anno scolastico. Ciò non toglie, peraltro, che l’impossibilità di concludere i concorsi in tempo utile fosse già nota da mesi, sì che si sarebbe potuto ovviare alla decretazione di urgenza attraverso la tempestiva presentazione di un ordinario disegno di legge.
Egli si esprime comunque favorevolmente sulle proposte emendative preannunicate dal relatore, con particolare riferimento a quella relativa ai docenti precari delle accademie non statali. Ribadisce poi l’esigenza di applicare pienamente la legge n. 124 dello scorso anno e lamenta che il ministro De Mauro non abbia tenuto fede agli impegni assunti in sede di dichiarazioni programmatiche rese al Senato con riferimento all’attuazione della riforma dei cicli scolastici. Al riguardo, osserva altresì che sono decorsi i tempi per la presentazione alle Camere del programma quinquennale di attuazione della riforma, senza che il Governo abbia reso partecipe il Parlamento dei propri orientamenti.
Il senatore MONTICONE si sofferma in particolar modo sull’articolo 2 del decreto-legge, recante norme per l’attuazione dell’autonomia. In proposito, egli giudica assai significativa la disposizione di cui al comma 2, che destina finanziamenti straordinari per la dotazione di attrezzature informatiche: osserva tuttavia che molte istituzioni scolastiche risultano purtroppo assai arretrate sotto il profilo tecnologico ed occorre pertanto predisporre prioritariamente le basi di una loro proficua informatizzazione. Infine, auspica una sollecita attuazione della normativa relativa alle dotazioni perequative, da rideterminarsi annualmente, ai sensi del comma 3 del summenzionato articolo 2, sulla base di parametri socio-economici e ambientali.
Il senatore RESCAGLIO rileva che le difficoltà incontrate per l’avvio del corrente anno scolastico erano ampiamente prevedibili, atteso che esso sconta significative innovazioni nel reclutamento del personale docente, dopo oltre nove anni di assoluta stasi. Giudica pertanto pienamente condivisibile l’orientamento volto a consentire il conseguimento di una seconda abilitazione e ritiene che, allo stato, l’esigenza prioritaria sia rappresentata dalla pubblicazione delle graduatorie. In tale ottica, conviene dunque con la disposizione che consente la nomina in ruolo dei docenti anche in corso d’anno.
Si associa poi alle considerazioni del senatore Monticone sulla rilevanza dell’articolo 2, relativo all’autonomia scolastica, nonché alle proposte di modifica suggerite dal relatore.
Quanto infine alla questione della retribuzione dei docenti, indubbiamente avvertita con particolare sensibilità nel mondo scolastico, rinnova il proprio suggerimento di escludere il personale docente dal pubblico impiego, onde sottrarlo all’inevitabile logica di mediazione propria della contrattazione sindacale.
Il senatore TONIOLLI, nel convenire con le ragioni di urgenza che hanno indotto all’adozione del decreto-legge, sottolinea tuttavia l’esigenza di non determinare sperequazioni e conviene pertanto con l’opportunità di posticipare il termine per la maturazione dei requisiti previsti dalla legge n. 124.
Il senatore BRIGNONE rileva con rammarico che, in occasione dell’esame di tutti i provvedimenti legislativi relativi all’ordinamento scolastico affrontati nel corso di questa legislatura, la maggioranza ha dimostrato assai scarse aperture nei confronti dei suggerimenti dell’opposizione. Cita, a titolo di esempio, l’esame del provvedimento sullo stato giuridico degli insegnanti di religione cattolica di cui egli stesso è stato relatore. Ritiene pertanto sostanzialmente superfluo esprimere le proprie valutazioni in sede di discussione generale, riservandosi invece di presentare emendamenti ed affidare le proprie osservazioni alle successive dichiarazioni di voto.
Concluso il dibattito, agli intervenuti replica il relatore BISCARDI, il quale registra con soddisfazione l’impegno comune ad assicurare un migliore avvio dell’anno scolastico. Si rammarica invece della scelta del senatore Brignone, le cui valutazioni – assicura – sarebbero state invece senz’altro considerate con la massima attenzione.
Nel rilevare poi che alcune considerazioni emerse nella discussione generale investono precipuamente la responsabilità del Governo, esprime condivisione per le osservazioni dei senatori Monticone e Rescaglio relative all’articolo 2. Si augura infine che il provvedimento possa essere sollecitamente convertito dal Parlamento, onde assicurargli la necessaria efficacia.
Agli intervenuti replica altresì il sottosegretario Silvia BARBIERI, la quale sottolinea preliminarmente la particolare situazione che ha caratterizzato l’avvio del corrente anno scolastico, connessa da una parte al nuovo sistema di reclutamento del personale docente e, dall’altra, alla messa a regime dell’autonomia scolastica. Ciò, senza che il Parlamento avesse approvato il provvedimento collegato alla manovra finanziaria dello scorso anno (A.C. n. 6560), che pure recava norme necessarie per la definizione dell’autonomia. Nell’imminenza dell’avvio dell’anno scolastico, il Governo ha pertanto ritenuto indispensabile adottare un provvedimento di urgenza, nel quale ha fatto peraltro confluire solo le norme strettamente indispensabili a detto avvio. Ella si dichiara peraltro disponibile a valutare con favore eventuali emendamenti che rendano stabili le disposizioni del decreto, con particolare riferimento alla cornice finanziaria.
Quanto all’osservazione del senatore Asciutti relativa alla prevedibilità della mancata conclusione dei concorsi e alla conseguente opzione per un disegno di legge ordinario, ella sottolinea che l’adozione di una iniziativa legislativa prematura avrebbe rischiato di rallentare i lavori delle commissioni d’esame, le quali hanno invece svolto un lavoro egregio, conseguendo risultati di tutto rispetto.
Nel dettaglio, informa che le graduatorie per titoli ed esami relative alla scuola materna ed a quella elementare sono già state pubblicate in quasi tutte le regioni. Per la scuola secondaria si è invece reso necessario il rinvio al marzo 2001, che rappresenta peraltro un termine del tutto realistico. Per quanto riguarda invece le graduatorie permanenti, ella informa che circa il 90 per cento degli uffici provinciali renderà pubbliche le graduatorie entro un mese, mentre il restante 10 per cento resta oggetto di monitoraggio e stimolo da parte del Ministero. Ella coglie peraltro l’occasione per rivolgere un sentito ringraziamento al personale periferico dei Provveditorati per lo sforzo compiuto al fine di rispettare le scadenze previste dalla legge.
Il Sottosegretario fa indi riferimento alle proposte emendative preannunciate dal relatore, manifestando un consenso di massima, in particolare per quanto riguarda quella relativa ai precari che non hanno maturato i requisiti previsti dalla legge n. 124. Al riguardo, informa che il Governo non ha recepito tale indicazione all’atto dell’adozione del decreto-legge, non ritenendola strettamente indispensabile per l’avvio dell’anno scolastico. Ciò non di meno, il Governo è disponibile ad accogliere una eventuale sollecitazione parlamentare in tal senso.
Il Sottosegretario risponde poi al senatore Lorenzi sulla questione degli aumenti retributivi dei docenti, invitando ad un impegno comune per il reperimento di maggiori risorse, atteso che la platea dei beneficiari assomma a quasi un milione di persone.
Al senatore Asciutti conferma invece che il 12 settembre scorso la commissione per il riordino dei cicli ha concluso i propri lavori elaborando una documentazione che è stata presentata anche nel corso di una conferenza stampa. Sulla base di tali materiali, il Ministro sta predisponendo il documento conclusivo che, non appena pronto, sarà sottoposto all’attenzione del Parlamento.
In una breve interruzione il senatore ASCIUTTI ribadisce che il Ministro è inadempiente rispetto agli impegni assunti nei confronti della Commissione nel corso della sua replica conseguente al dibattito svolto sulle sue dichiarazioni programmatiche.
Il sottosegretario Silvia BARBIERI riprende il proprio intervento sollecitando una tempestiva conversione del decreto-legge che, adottato a fine agosto, ha scontato purtroppo il protrarsi della sospensione estiva dei lavori parlamentari.
Su indicazione del PRESIDENTE, la Commissione delibera poi di fissare a domani, giovedì 21 settembre, alle ore 20, il termine per la presentazione di emendamenti.
Il relatore BISCARDI prende brevemente la parola per associarsi alle parole di ringraziamento rivolte dal Sottosegretario al personale dei Provveditorati per l’impegno profuso sia per lo svolgimento dei concorsi che per la formazione delle graduatorie permanenti. Al riguardo rinnova l’invito (già rivolto al Governo attraverso una interrogazione svolta prima della pausa estiva) ad assicurare a tale personale un significativo compenso di carattere economico.
Il senatore DONISE ricorda a sua volta l’impegno del Ministro della pubblica istruzione di mettere la Commissione in condizioni di partecipare alla fase istruttoria del riordino dei cicli scolastici, e di trasmettere a tal fine, fra l’altro, i documenti di lavoro elaborati dai gruppi di studio operanti presso il Ministero.
Si associa il senatore MASULLO, il quale rammenta a sua volta la presentazione – nel corso dell’esame in Assemblea del disegno di legge di riforma dei cicli scolastici – di emendamenti volti ad impegnare il Governo ad una discussione preventiva dei materiali via via elaborati in sede ministeriale.
Il senatore BEVILACQUA ricorda a sua volta l’impegno assunto dal Governo di discutere in Assemblea il programma applicativo della riforma.
Il senatore BRIGNONE, nell’associarsi anch’egli alle considerazioni relative al meritorio operato del personale dei Provveditorati, giudica mortificante il mancato coinvolgimento del Parlamento nella fase di elaborazione del riordino dei cicli scolastici, cui corrispondono ampi margini di discrezionalità affidati ad una commissione di saggi.
A tali osservazioni risponde il sottosegretario Silvia BARBIERI, la quale rileva preliminarmente che la commissione operante presso il Ministero era composta di ben 250 membri, fra cui moltissimi operatori della scuola. I lavori da essa conclusi lo scorso 12 settembre rappresentano peraltro un documento di lavoro, ancora da sottoporre al Parlamento.
Il seguito dell’esame è quindi rinviato.

7a Com. audizione del Sottosegretario di Stato per l’università e la ricerca scientifica e tecnologica Antonino Cuffaro e dibattito sulle linee guida del Piano nazionale per la ricerca
7a Com. in sede consultiva, Schema di regolamento concernente l’obbligo di frequenza di attività formative
7a Com. 19 in sede referente, testo unificato DdL AS 4047 e 4110, Istituzione della cattedra di maestro accompagnatore al pianoforte e docente di repertorio vocale nei Conservatori
7a Com. in sede consultiva, Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il Regolamento di organizzazione del Ministero della pubblica istruzione
7a Com. affare assegnato: “La politica del Governo in ordine all’insegnamento della religione cattolica previsto dal Concordato tra l’Italia e la Santa Sede”
10a Com. 13, 20, 21, 27 in sede referente, DdL AS 4752, Disposizioni per lo sviluppo del commercio elettronico e la diffusione della conoscenza informaticaIl 27 settembre il DdL AS 4752, Disposizioni per lo sviluppo del commercio elettronico e la diffusione della conoscenza informatica è approvato dalla Commissione.

Approvata il 21 settembre la sede redigente; previsto per la prossima settimana il testo licenziato

Com. Infanzia 20 in sede referente, DdL sull’Istituzione dello Psicologo scolastico (DdL as 2967, 2888, 1829, 3345, 3620 e 3866)

27 settembre 2000
Protocollo di Intesa tutela dei diritti alla salute, al gioco, all’istruzione ed al mantenimento delle relazioni affettive ed amicali dei cittadini di minore età malati

27 settembre 2000
Protocollo di Intesa tra il Ministero della Pubblica Istruzione ed il Ministero per la Solidarietà Sociale “La Scuola in Strada e nelle Zone a Rischio”

decreto Direttore Generale del Personale e degli AA.GG. e Amm/vi 27 settembre 2000
Rettifica all’Allegato 1 al bando di concorso di cui al Decreto del direttore generale 31 marzo 1999. Procedura concorsuale relativa all’Ambito disciplinare 5 – Lingua spagnola Regione Lazio

circolare 27 settembre 2000, n. 220
Decreto Legge 28 agosto 2000, n. 240

nota 26 settembre 2000, Prot. n. 11819
L’insegnamento della seconda lingua comunitaria. Corso di formazione a distanza. Modalità per il monitoraggio

decreto ministero Lavoro 26 settembre 2000
Ripartizione tra le regioni delle risorse finanziarie del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili, istituito dall’art. 13, comma 4, della legge 12 marzo 1999, n. 68

circolare 25 settembre 2000, n. 219
Giornata Mondiale dell’alimentazione- 16 Ottobre 2000

11 – 24 settembre Inizio Attività Didattiche

Come previsto dalla nota Gab/I 1816/DM del 27 giugno 2000, che trasmette i calendari scolastici regionali, dall’11 al 21 settembre per 7.606.785 alunni riprenderanno le lezioni del nuovo anno scolastico 2000/2001.
In aumento le iscrizioni rispetto ai due anni precedenti (7.540.156 nel 1998/1999 e 7.542.232  nel 1999/2000) nei 10.760 istituti scolastici (7.554 della scuola di base e 3.206 della scuola secondaria) e nelle 371.076 classi, anche grazie all’affluenza di 140.000 alunni stranieri (120.000 nel 1999/2000) provenienti da 182 diverse cittadinanze.
Sono 122.737 gli alunni portatori di handicap (50.035 nella scuola elementare e 42.535 nella secondaria di primo grado).

Di seguito una tabella comparativa degli iscritti divisi fra i diversi gradi scolastici:

Scuola A.S. 2000/2001 A.S. 1999/2000
Materna 924.596 925.406
Elementare 2.554.007 2.573.578
Media Inferiore 1.692.484 1.682.440
Media Superiore 2.435.698 2.360.808

TOTALE

7.606.785 7.542.232

Riportiamo il comunicato stampa (24 settembre 2000) del MPI contenente i messaggi augurali per il nuovo anno scolastico del presidente della Repubblica e del capo del Governo:

La cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2000-2001 è stata l’occasione per l’apertura al pubblico del Vittoriano, il monumento eretto da Vittorio Emanuele II sulla Piazza Venezia di Roma in memoria di tutti i militari caduti nelle guerre risorgimentali in nome della libertà e dell’unità d’Italia. Ecco il saluto che il ministro della Pubblica Istruzione, Tullio De Mauro ha rivolto al presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, accogliendolo a nome della scuola italiana prima di ascoltare il tradizionale messaggio di apertura dell’anno scolastico.

Intervento del ministro della Pubblica Istruzione,
prof. Tullio De Mauro

Si raccolgono qui dinanzi a Lei, signor Presidente, gruppi di bambine, ragazzi e ragazze che con i loro insegnanti vengono da diverse città e regioni italiane. Ma ai loro volti e alle loro voci vorrei chiederLe di unire qui, ora, almeno l’eco delle innumeri voci di loro compagne e compagni che in questi giorni ho potuto ascoltare visitando scuole e personale delle scuole: dal Veneto al Salento, dai paesi delle Marche più colpiti dal terremoto, alla periferia romana, a Napoli, Palermo, Corleone.
Queste voci giovani, signor Presidente, e ancor più le infantili parlano italiano, un italiano appena velato, in alcuni, di un colorito regionale. L’adesione all’italiano non è una banalità, come qualcuno potrebbe credere. Ancora pochi decenni fa non era così. Il peso dei nostri dialetti si sentiva ben altrimenti nel comune parlare.
Oggi i nostri bambini parlano con tranquillità la nostra lingua, come un tempo avveniva solo in Toscana e, in parte, a Roma e nello strato esile delle famiglie di più alto tenore di vita.
Oggi i bambini in gran parte trovano la nostra lingua nel loro ambiente, nelle loro case. A scuola, nella persistente modestia degli investimenti familiari in libri e giornali, a scuola solo apprendono a controllarla meglio.
E’ un fatto nuovo. E’ un fatto epocale. Ciò che Alessandro Manzoni chiamò “sogno” e “sospiro” della sua vita, l’unità linguistica delle popolazioni italiane d’ogni regione e classe, ha tardato molto a realizzarsi. Non bastò l’unione politica del Paese. Soltanto nel saldo quadro delle istituzioni repubblicane e democratiche le popolazioni hanno cominciato a non usare più solo i loro dialetti, ma ad apprendere e ad usare effettivamente la lingua di Dante, Machiavelli, Galilei e Manzoni.
Negli ultimi anni, la convergenza verso il nostro antico idioma tende al cento per cento. Mai, nemmeno ai tempi dell’Impero di Roma antica, mai, nella storia millenaria delle popolazioni d’Italia, è stata così alta e radicata la nostra unità linguistica.
Questo grande fatto storico si è compiuto certo sotto la spinta spontanea delle popolazioni, attraverso la grande migrazione dal Sud al Nord, attraverso l’appropriazione dell’informazione televisiva. Ma non avrebbe avuto questa portata e questa saldezza senza l’apporto della nostra scuola.
Questo rendiconto la scuola italiana può offrire: signor Presidente, quell’analfabetismo, quella mancanza di scolarità che in altri paesi d’Europa, della nostra Europa, erano stati sconfitti quattro secoli fa, dominavano invece il nostro paese ancora quarant’anni fa, negli anni cinquanta.
Sei italiani su dieci erano allora privi di ogni titolo, anche della sola licenza elementare. E parlavano solo i dialetti. Le nostre scuole ci hanno liberato da questa eredità secolare. Oggi la mancanza di scolarità si è ridotta a pochi punti percentuali. Oggi Comuni, Regioni e Stato sono impegnati a cancellare attraverso le scuole per adulti anche queste ultime tracce. E i figli e nipoti dei senza scuola di ieri, di ieri appena, giungono oggi al settantacinque per cento a superare l’esame di stato, la vecchia maturità, e a centinaia di migliaia si affacciano nelle nostre università, anch’esse infine in via di una profonda riforma sostenuta da rinnovati e giusti impegni finanziari.
Né le scuole hanno lavorato solo per le quantità.
Le scuole dell’infanzia, statali, comunali e paritarie, esibiscono punte di eccellenza planetaria su cui concentrano l’attenzione i maggiori esperti di tutto il mondo. E nelle indagini comparative internazionali la scuola elementare si colloca al quinto posto nel mondo, scavalcando la maggior parte dei paesi dell’Unione Europea e del mondo industrializzato.
Ciò che la scuola ha fatto e viene facendo ci dà una certezza. Essa ha in sé le capacità di intelligenza e di impegno per fronteggiare al meglio i nuovi compiti cui la chiamano le grandi riforme approvate in questa legislatura, realizzazione di più antiche aspirazioni. Prendere per mano i ragazzi così come sono e, in collaborazione con le famiglie, con gli enti locali e le Regioni, portarli a raggiungere in modo effettivo e accuratamente accertato gli alti traguardi di cultura storica, scientifica, linguistica, tecnologico-operativa fissati dalle leggi del Parlamento; e compiere questo cammino guardando alle esigenze e alla libera individualità di ciascuno degli allievi: questo oggi è il grande compito creativo degli insegnanti delle scuole dell’autonomia. Non più esecutori e vestali di programmi centralistici, se mai davvero lo sono stati, ma professionisti e specialisti della assistenza alla crescita culturale e civile di queste nostre ragazze, di questi ragazzi, di questi bambini.
Grandi cose ha fatto, grandi cose è chiamata a fare questa nostra scuola. Dobbiamo, io credo, esserle riconoscenti per il già fatto e per quanto saprà darci in un quadro di accresciuta libertà creativa e responsabilità.
Con queste certezze e queste speranze le scuole delle diverse regioni di un’Italia mai tanto unita come oggi si stringono intorno a Lei, per ascoltare, in questo luogo sacro all’unità della Patria e alla libertà dei cittadini, la Sua alta parola. La prego perciò, signor Presidente, di volere ora e qui rivolgere il Suo tradizionale messaggio di apertura dell’anno scolastico agli allievi, ai docenti e al personale, a tutto il mondo della nostra scuola.

Intervento del presidente della Repubblica,
Carlo Azeglio Ciampi

Cari insegnanti, cari studenti,
ogni anno, alla riapertura delle scuole, il Presidente della Repubblica vi parla. Di solito il messaggio di augurio viene rivolto dallo studio al Quirinale a voi che sedete sui vostri banchi.
Quest’anno, con il Ministro De Mauro, abbiamo pensato a un incontro diverso. Abbiamo deciso di fare con voi, che rappresentate le scolaresche di tutta l’Italia, questa passeggiata, dopo tanti anni di chiusura, negli spazi del monumento simbolo dell’unità della nostra Patria, e volgere insieme lo sguardo a Roma da centotrenta anni capitale d’Italia.
Guardate l’incredibile bellezza di questo panorama che abbraccia tre millenni di storia, dall’antica Roma alla Cristianità, alla cultura del Rinascimento, ad oggi.
Questo monumento è dedicato a Vittorio Emanuele II, padre della Patria. Tutte le “anime” del Risorgimento si trovarono unite nelle due scritte che vediamo lassù in alto, sulla sommità dei due propilei: “Alla Unità della Patria; Alla Libertà dei Cittadini”. E’ un binomio bellissimo: l’Italia repubblicana, con la Costituzione del ’48, lo ha confermato quale suo fondamento.
Il cammino per costruire la nostra Patria, per darle una solida base democratica, è stato lungo, difficile, pieno di entusiasmi e di scoramenti, di folgoranti successi e di preoccupanti pause. Un secolo e mezzo ci separa dai giorni di Garibaldi e di Cavour. E’ il cammino della nostra società civile; è un continuo divenire.
Guardiamo ora a qualche aspetto legato alla scuola.
Ancora all’indomani della seconda guerra mondiale, il 60 per cento degli italiani non aveva alcun titolo di studio, nemmeno la licenza elementare.
Da allora ad oggi il progresso è stato enorme. Questo lo dobbiamo a milioni di maestri, di insegnanti, che hanno profuso le loro energie per la formazione dei cittadini della Repubblica. Con animo riconoscente verso tutti loro, pochi giorni fa ho conferito la medaglia d’oro ad alcuni educatori che si sono particolarmente distinti nell’impegno per la scuola.
La battaglia per ridurre il numero dei ragazzi che non vanno a scuola o che la abbandonano prima del tempo deve continuare. Dobbiamo eliminare quel 3 per cento di analfabetismo che ancora pesa sulla nostra coscienza civile. Dobbiamo riportare a scuola quel 10 per cento di ragazzi che non arriva alla soglia dei 14 anni del vecchio obbligo scolastico.
Mi piace in questo luogo ricordare le parole di Giuseppe Mazzini. Scriveva: “Finché un solo fra i vostri fratelli vegeta ineducato tra gli educati, voi non avrete la Patria come dovreste averla, la Patria di tutti”
L’innalzamento dell’obbligo a 18 anni è un obiettivo giusto e alto. Per raggiungerlo dobbiamo impegnarci tutti.
E qui mi rivolgo in particolare alle famiglie, chiamate in molti casi a sacrifici non piccoli.
Non mi stanco di ripeterlo: chi studia ha più probabilità di trovare un buon lavoro, di cambiarlo se non è soddisfatto.
E’ questa la grande opportunità che vi viene data e che è ancor più preziosa per i figli di quanti, provenienti da paesi e culture diverse, trovano da noi fraterna accoglienza.
Le nuove tecnologie offrono grandi possibilità, ma richiedono conoscenza, competenza. Pretendete di apprendere di più, di avere computer, collegamenti a Internet, laboratori. Studiate le lingue moderne. Ma continuate a studiare le lingue classiche che sono profondamente formative, la storia e, soprattutto, la lingua italiana. Quella nostra lingua che è stata ed è elemento fondamentale per l’unità d’Italia.
L’italiano è una lingua che affascina anche gli stranieri; dobbiamo amarla, cioè leggere, scrivere di più.
In tutto il mondo c’è una domanda forte della cultura e della storia d’Italia. Dobbiamo saperla soddisfare.
Cari ragazzi,
domani tornerete nelle vostre aule per avviare un anno di studio e di crescita; un impegno non privo di fatiche ma appassionante, come tutti gli anni della giovinezza: ogni giorno ci si arricchisce di qualcosa di nuovo.
Un tratto di questa strada possiamo percorrerlo insieme. Voglio farvi qualche proposta.
In primo luogo se avete idee su come migliorare la scuola, su iniziative da realizzare, discutetene fra di voi, con i vostri insegnanti e non esitate a scriverne anche a me, al vostro Presidente.
In secondo luogo, nell’anno 2001 voi ragazzi potete svolgere un compito importante. Imparate e insegnate a far di conto in Euro, in quella che sarà la vostra moneta, la moneta del vostro primo lavoro, del vostro primo stipendio. Non sarete certo voi ad avere difficoltà, ma potrebbero averne nonni e genitori. Vi saranno grati dell’aiuto che saprete dar loro.
Quando avremo fra le mani la moneta che abbiamo creato insieme con gli altri popoli d’Europa, ci renderemo conto di quanto grande sia stato il salto compiuto. Oggi non abbiamo ancora piena consapevolezza del suo impatto politico e sociale, dell’apporto al consolidamento della pace in un mondo ancora travagliato da troppe guerre, da odi, da conflitti irrazionali, da ineguaglianze sconvolgenti.
Certo, all’unione monetaria deve seguire l’avanzamento dell’unione politica, il completamento di quella che già sentiamo come la comune Patria europea. Uno stato di molte nazioni, ricco delle sue diversità, delle sue culture antiche, dei suoi valori inestimabili di libertà, di uguali opportunità, soprattutto di rispetto della dignità di ogni essere umano.
L’Italia è un pilastro di questa nostra Patria europea.
Il terzo suggerimento è questo: provate a scrivere voi la storia d’Italia; raccogliete le memorie dei vostri nonni e dei vostri padri: di chi ha vissuto la guerra, la liberazione, la ricostruzione. Raccogliete le memorie dei vostri paesi, delle vostre città. I vostri insegnanti potranno aiutarvi. Alcune scolaresche hanno già realizzato progetti del genere: ho letto un bel libro sulle vicende del 1943-44 a Sulmona; una ricerca di una “Prima Media” di Asti su una storia commovente che si è svolta negli Anni ’20-’30. Quello che la mia generazione ha vissuto, a voi può sembrare lontano. Ma è su questo che poggiano l’Italia di oggi e la stessa costruzione europea che voi siete chiamati a completare.
Cari ragazzi,
se alziamo lo sguardo lassù, sopra il colonnato, vediamo le sedici statue delle Regioni dell’Italia, quante erano un secolo fa. Qui accanto a noi, nel basamento della statua di Vittorio Emanuele II, sono raffigurate le città d’Italia che furono capitali e le antiche Repubbliche marinare. Chi volle questo monumento lo pensò dedicato all’Italia intera, perché l’Italia è fatta delle sue cento città, delle sue Regioni, delle sue Province, dei suoi Comuni. Oggi, stiamo dando un forte impulso alla costruzione dell’Italia delle autonomie. E lo stiamo facendo sul ceppo ben solido della Costituzione repubblicana.
Costruire uno Stato Europeo e una nuova Italia è il nostro compito e la nostra sfida: voi siete chiamati ad esserne protagonisti. Per questo è bene che fin da ora partecipiate alla vita delle istituzioni locali. Chiedete ai vostri insegnanti che vi portino ad assistere alle sedute dei consigli comunali, provinciali, regionali. Prendete appunti. E poi inviate le vostre osservazioni a chi in quei consigli rappresenta anche voi. E’ il modo migliore di fare educazione civica, di rendersi conto del significato della parola “Repubblica”.
Oggi ci ritroviamo in un luogo solenne che nell’idea del suo architetto nasceva come uno spazio aperto, un luogo di incontro e di dialogo, di memoria e di fiducia, nello scenario unico della città eterna. Dal prossimo 4 novembre – Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate – il Vittoriano sarà aperto ai cittadini in via permanente.
Fa riflettere il fatto che una costruzione così imponente sia stata voluta da Agostino Depretis, il più schivo e lontano dalla retorica tra i presidenti del Consiglio del secolo decimonono. I governanti dell’Italia appena unita si rendevano conto di quanto straordinaria fosse la conquista che la loro generazione aveva fatto, e avevano la consapevolezza dell’importanza di radicarla nel presente e per le generazioni successive. Sta in noi, sta soprattutto in voi continuare la loro opera per l’affermazione dei valori della nostra civiltà, per il progresso della nostra Italia.
L’Italia è una magnifica realtà: dobbiamo sentirne tutto l’orgoglio.
Concludo con un augurio: che questo sia per voi ragazzi un anno scolastico non solo di acquisizione di nuove conoscenze, ma di maturazione della vostra personalità, di avanzamento nella capacità di vivere e di operare nella società. Fate vostre le profonde radici che ci uniscono come italiani, come europei.
E, a voi insegnanti, auguro che possiate provare appieno la soddisfazione di contribuire a formare delle persone, dei cittadini, di educarli all’amore per la libertà, per quanto di nobile e bello offre l’umana convivenza.
Viva l’Italia!

Decreto Ministeriale 22 settembre 2000 (in GU 23 ottobre 2000, n. 248)
Rideterminazione della misura del contributo annuo statale per le scuole elementari parificate

nota 22 settembre 2000, Prot. n. D7/2823
Elezioni delle RSU nel Comparto “Scuola” del 13 – 16 dicembre 2000

decreto Presidente Repubblica 21 settembre 2000, n. 313 (in GU 31 ottobre 2000, n. 255)
Regolamento recante organizzazione dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell’istruzione attuativo degli articoli 1 e 3 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 258

circolare 21 settembre 2000, n. 216
Settimana Europea contro il cancro

circolare 18 settembre 2000, n. 215
Strumento musicale nella scuola media – Copertura dei posti disponibili nell’a.s. 2000-2001

15 settembre Iscrizioni

La circolare ministeriale 21 dicembre 1999, n. 311 fissa al 15 settembre 2000 il termine ultimo per le iscrizioni ai corsi di scuola per lavoratori, ai corsi di educazione per adulti presso gli Istituti d’istruzione secondaria superiore, nonché ai corsi aventi ad oggetto l’attuazione di progetti di sperimentazione finalizzati a favorire il rientro degli adulti nel sistema formativo.

15 settembre Valutazione del Sistema dell’Istruzione

Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 15 settembre 2000  ha adottato un Decreto del Presidente della Repubblica che: regolamenta l’organizzazione dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell’istruzione, a norma degli articoli 1 e 3 del decreto legislativo 20 luglio 1999, n. 258.

Di seguito un estratto del comunicato ufficiale del CdM n. 26:

Il Consiglio ha adottato i seguenti provvedimenti:
(…) su proposta del Ministro della Pubblica Istruzione, De Mauro:
– un regolamento che provvede all’organizzazione dell’Istituto nazionale per la valutazione del sistema dell’istruzione. Il predetto Istituto (che sostituisce l’ex Centro europeo dell’educazione) avrà il delicato compito di valutare l’efficienza e l’efficacia del sistema dell’istruzione, sia nel suo complesso che nelle relative articolazioni;

decreto direttori generali Istruzione Elementare e Secondaria primo grado 15 settembre 2000
Rettifica mobilità dirigenti scolastici

conferenza unificata (ex art. 8 del D.L.gs. 28 agosto 1997, n. 281) – Seduta del 14 settembre 2000
Accordo tra Governo, Regioni, Province, Comuni e Comunità montane, per la programmazione dei percorsi Istruzione Formazione Tecnica Superiore per l’anno 2000-2001 e delle relative misure di sistema a norma del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281

12 settembre Riordino dei Cicli

Il ministro della Pubblica Istruzione, nel corso di una conferenza stampa tenuta a viale Trastevere, ha annunciato che la Commissione, insediatasi il 27 giugno us, con l’incarico di formulare proposte per la realizzazione del programma per l’attuazione progressiva, nel prossimo quinquennio, del riordino dei cicli scolastici previsto dalla Legge 10 febbraio 2000, n. 30, nonché per l’individuazione degli obiettivi formativi scolastici al termine sia della Scuola di Base, che del Ciclo Secondario, ha ultimato i suoi lavori.

Dal documento stilato dalla Commissione emerge l’esigenza di assegnare un ruolo preminente nei curricoli allo studio della lingua italiana, della matematica, dell’informatica e delle lingue straniere.

Inoltre, come ha evidenziato il ministro, «il monte ore su cui devono arrampicarsi gli studenti italiani è ancora enorme rispetto ad altri Paesi il cui sistema scolastico funziona bene o addirittura meglio del nostro. Da noi c’è una enorme parcellizzazione di indirizzi, più di 240 nelle medie superiori. Si tratta di accorpare questi indirizzi che tra l’altro hanno un numero molto alto di materie dai nomi spesso lunghi e difficili».

Dopo che il Parlamento, entro 45 giorni, avrà espresso il suo parere, la Commissione riprenderà i suoi lavori per definire i contenuti delle singole discipline.

Sul tema si veda la rubrica di Educazione&Scuola:

Nel settore Archivio di Educazione&Scuola:

comunicato Direzione Generale Scambi Culturali 12 settembre 2000, Prot. n. 6921/P1V
Assegnazione di personale direttivo e docente per lo svolgimento dei compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica – Legge 23.12.1998, n.448 – Art.26, comma 8 – Anno scolastico 2000/2001

nota 11 settembre 2000, Prot. n. D7/ 2750
Elezioni delle RSU nel Comparto “Scuola” del 13 – 16 dicembre 2000

11 – 15 settembre Esami di Stato – Sessione Straordinaria

Il DM 182/00 stabilisce il seguente calendario per la sessione straordinaria degli Esami di Stato 1999-2000:

11 settembre 2000 Insediamento delle commissioni, nella stessa composizione in cui hanno operato nella sessione ordinaria
12 settembre 2000 Prima Prova ScrittaTerza Prova Scritta per i candidati che non devono sostenere le prime due prove scritte

Colloquio per i candidati che non devono sostenere alcuna prova scritta

13 settembre 2000 Seconda Prova ScrittaEsame per i candidati che non devono sostenere la prima prova scritta
15 settembre 2000 Terza Prova ScrittaEsame per i candidati che non devono sostenere la prima prova scritta
Dopo la correzione delle prove scritte Colloquio

In Educazione&Scuola:

circolare 8 settembre 2000, n. 214
Settimana Europea contro il cancro (9-15 ottobre 2000). Iniziative di divulgazione nelle scuole elementari

circolare 8 settembre 2000, n. 213
Trattamento di quiescenza – applicazione dell’art.2 – commi 1 e 2 della Legge 8 agosto 1995, n.335

circolare 8 settembre 2000, Prot. n. D1/7439
Completamento delle sessioni riservate di abilitazione O.M. n. 33/2000

nota 8 settembre 2000, Prot. n. 10776
Oggetto: L’insegnamento della seconda lingua comunitaria. Corso di formazione a distanza. Convenzione M.P.I. – RAI

decreto Presidente Repubblica 8 settembre 2000, n. 324 (in GU 8 novembre 2000, n. 261)
Regolamento recante disposizioni in materia di accesso alla qualifica di dirigente, a norma dell’articolo 28, comma 3, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29

circolare 6 settembre 2000, n. 211
C.M. 187 del 21 luglio 2000 recante Istruzioni amministrativo-contabili per le istituzioni che acquistano personalità giuridica a decorrere dal 1° settembre 2000. Precisazioni

circolare 6 settembre 2000, n. 210
Riscatto periodi di studio post-secondari – Efficacia, nel tempo, della sentenza della Corte Costituzionale 9-15 febbraio 2000 n. 52 – Ammissibilità del riscatto dei corsi di studio presso le Accademie di Belle Arti

circolare 5 Settembre 2000, n. 208
Protocollo d’intesa Ministero Pubblica Istruzione – Istituto Geografico De Agostini – Concorso nazionale a premi per le scuole elementari e medie “Mi immagino il mondo”

nota 5 settembre 2000
Museo Nazionale delle Paste Alimentari. Premio Europeo – IX Edizione 2000

circolare Inps 4 settembre 2000, n. 152
Art. 12 della legge 8 marzo 2000, n. 53: Flessibilità dell’estensione obbligatoria – Circolare ministeriale n. 43 del 7 luglio 2000

01 settembre Autonomia

Il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275 prevede che, a partire dal 1° settembre 2000, le istituzioni scolastiche parificate, pareggiate e legalmente riconosciute adeguino il proprio ordinamento alle nuove disposizioni “(…) relative all’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo e alle iniziative finalizzate all’innovazione.

Nel settore Archivio di Educazione&Scuola:

circolare 1 settembre 2000, Prot. n. 651/D
Formazione degli insegnanti incaricati di funzioni obiettivo: prosecuzione e sviluppo delle iniziative – Anno scolastico 2000-2001

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