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Inizio Anno Scolastico 2016-2017

Il 1° settembre 2016 ha inizio il nuovo anno scolastico 2016-2017.

Il calendario scolastico annuale è determinato dalle singole regioni come previsto dall’art. 138 del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112.


Il saluto del Ministro Giannini

 

Stamattina milioni di studenti celebrano il rito del primo giorno di scuola. Con quel carico di aspettative e anche di preoccupazioni che il ritorno tra i banchi porta con sé.
Ai nostri ragazzi, alle loro famiglie, agli insegnanti e a tutto il personale della scuola faccio i miei migliori auguri. Sarà un anno di sfide importanti e grandi responsabilità.
Le affronteremo con molti strumenti in più rispetto al passato, per fare della scuola il vero motore del cambiamento.
Uno spazio da abitare non solo durante l’orario delle lezioni. Una scuola al centro di ogni comunità, aperta alle realtà che la circondano, alle famiglie, al territorio. Una nuova scuola, insieme.
Benvenuti, bentornati, buon inizio

#PrimoGiornoDiScuola,
lezioni al via per oltre 8 milioni di studenti

Scuola al via per quasi 8 milioni di studenti delle istituzioni statali e oltre 939.000 di quelle paritarie.

Nella Provincia autonoma di Bolzano la campanella ha suonato lo scorso 5 settembre.
Lunedì 12 settembre riprendono le lezioni in Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Molise, Piemonte, Umbria, Valle d’Aosta e Veneto. Nei giorni a seguire le altre regioni secondo i calendari deliberati negli scorsi mesi.

Gli studenti delle scuole statali sono quest’anno 7.816.408, 370.597 le classi distribuite nelle 8.281 istituzioni scolastiche presenti sul territorio per un totale di 41.163 sedi.
In particolare, sono 978.081 gli alunni delle scuole dell’infanzia, 2.572.969 quelli della primaria, 1.638.684 i ragazzi della secondaria di I grado e 2.626.674 quelli della secondaria di II grado. Gli alunni diversamente abili sono 224.509. Fra le regioni con più alunni iscritti, la Lombardia che ne conta 1.190.393, seguono Campania (909.010), Sicilia (754.438) e Lazio (737.940).

Guardando alle scuole secondarie di II grado e alle scelte effettuate dagli studenti, oltre 1,2 milioni di ragazzi frequenteranno un indirizzo liceale, 831.739 un indirizzo tecnico, 546.716 un indirizzo professionale.


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23 giugno Giornata della Trasparenza

La Giornata della Trasparenza 2016, il 23 giugno, sarà celebrata al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca a partire dalle 10.00 presso la Sala della Comunicazione con l’evento Porte aperte al MIUR. Sarà un momento di incontro e dialogo con tutti i soggetti interessati al tema della trasparenza nella Pubblica Amministrazione nel corso del quale saranno presentati tramite contenuti multimediali, l’attività svolta in materia di trasparenza, prevenzione della corruzione e servizi all’utenza.
L’iniziativa è volta a diffondere, promuovere e far conoscere le attività e le iniziative promosse dal Miur nell’ambito dei propri fini istituzionali.
La giornata sarà articolata in diverse sessioni:

“Trasparenza: il MIUR c’è” – presso il Salone dei Ministri: un momento di incontro, dialogo ed ascolto con gli Stakeholder, un’occasionevoltaa presentare non solo le iniziative e le attività promosse in materia di trasparenza e prevenzione della corruzione, ma anche quelle dirette ad una più piena soddisfazione dei bisogni dei portatori di interesse. I Dipartimenti, l’OIV e, quest’anno, per la prima volta anche gli Uffici scolastici regionali, presenteranno in modalità interattiva, alcuni progetti innovativi che il MIUR ha posto in essere e ed intende implementare per la soddisfazione dell’utenza, per realizzare una partecipazione sempre più consapevole, accrescere il coinvolgimento e migliorare la qualità dei servizi offerti.

“Trasparenza: il MIUR c’è” – Conferenza Istituzionale – Salone della Comunicazione – in cui gli organi di vertice amministrativo nonché il Presidente dell’OIV affronteranno i temi della Performance, Prevenzione della Corruzione e Trasparenza all’interno del MIUR.

“Trasparenza: il MIUR c’è” – Focus Group – incontri di approfondimento e confronto organizzati su tematiche specifiche, presentati e coordinati dai dirigenti dei settori di riferimento, nei quali i partecipanti potranno analizzare, confrontandosi, prospettive e soluzioni innovative.

Il link per iscriversi all’evento:
http://www.istruzione.it/giornata_della_trasparenza_2016/index.shtml

1 giugno Settimana nazionale della Musica a Scuola

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica
per tutti gli studenti
Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione

settimana_nazionale_musica2016

SETTIMANA NAZIONALE DELLA MUSICA A SCUOLA
Palazzo dell’Istruzione – Cortile della Minerva

CONCERTO
1 giugno 2016 – ore 9.30

La scuola deve sostenere il diritto di tutti a sviluppare le potenzialità musicali di ciascuno e la relativa possibilità di crescere in una dimensione di interazione creativa e di curiosità verso ciò che è presente in se stessi e nell’altro.
L’educazione musicale non solo sviluppa pensieri ed emozioni, potenzia le abilità linguistiche, migliora il rendimento generale nell’apprendimento, ma nel contempo educa i giovani al rispetto dell’altro e alla collaborazione tra diversi, con il riconoscimento dei principi della differenza e dell’eguaglianza.
La crescita individuale e collettiva dei futuri cittadini si alimenta anche e soprattutto nell’esperienza del fare musica insieme, tutte e tutti. Praticare la musica richiede sempre impegno e continuità, sforzo e fatica, ma il risultato di questo lavoro dà gioia, emozione, soddisfazione per la propria crescita e concretizza il sapere musicale in pratiche culturalmente condivise. Il Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti è convinto da tempo che nel curricolo scolastico debbano essere presenti attività di pratica musicale coerenti con i traguardi formativi della scuola ed in grado di promuovere le diverse componenti intrinseche al fare musica: quella logica, quella percettivo-motoria e quella affettivo-sociale. Da tempo l’educazione e la pratica musicale trovano adeguata attenzione da parte del MIUR per l’azione del Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti, anche attraverso la programmazione della “Settimana Nazionale della Musica a scuola”, durante la quale nel mese di maggio le scuole presentano ogni anno nelle varie sedi le migliori esperienze musicali realizzate da alunni e insegnanti nei vari cicli e indirizzi scolastici, in ambito curricolare ed extracurricolare, anche grazie al supporto del territorio.
I cori e le orchestre di professionisti e studenti costituiscono un bene primario come è anche testimoniato fra l’altro dal Concerto nel Cortile della Minerva del Palazzo dell’Istruzione, un significativo appuntamento della scuola e dell’Amministrazione scolastica per riaffermare il valore che la musica riveste nella formazione di qualità delle giovani generazioni. Sappiamo che finora la presenza formativa della musica nel sistema scolastico ha trovato ostacoli nel suo riconoscimento, specie riguardo alla presenza diffusa nel curricolo; ma grazie all’avviato rinnovamento dell’organizzazione qualitativa e quantitativa degli studi musicali, anche nella scuola, si è iniziato a creare le premesse affinché fare musica tutti a scuola sia finalmente possibile. Oggi siamo di fronte ad una novità importante: la Legge 107/15. E’ stata infatti approvata, ormai definitivamente, una norma che sancisce l’ingresso dell’apprendimento pratico della musica –come finora patrocinato dal Comitato per la Musica a scuola– a cominciare dalla scuola per l’infanzia e dalla scuola primaria. La musica entra così nel curricolo scolastico di tutti. Naturalmente questa nuova disposizione deve essere ora attuata capillarmente in tutte le scuole italiane. La giornata di oggi vuole essere un rinnovato inno alla vivacità e alla creatività di studenti e docenti impegnati nella valorizzazione dei talenti e nella promozione della musica per tutti, e un augurio che dal prossimo anno scolastico la musica sia presente nel curricolo in ogni ordine di scuola.

Luigi Berlinguer
Presidente del Comitato Nazionale per l’apprendimento pratico della Musica per tutti gli studenti


Programma

24 – 26 maggio Forum PA 2016

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Dal 24 al 26 maggio si svolge presso il Palazzo dei Congressi di Roma il FORUM PA 2016.


#ForumPa2016
Miur lancia ‘Pago in Rete’ e un canale Telegram
Il 26 evento dedicato al Piano Nazionale Scuola Digitale

Anche quest’anno il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sarà presente al FORUM PA, l’appuntamento dedicato all’innovazione nella Pubblica Amministrazione che si terrà dal 24 al 26 maggio prossimi presso il Palazzo dei Congressi di Roma.

L’attuazione del nuovo Piano Nazionale Scuola Digitale, il programma PON Scuola 2014/2020, il bando di concorso per la creazione di 52 scuole innovative, gli appalti precommerciali di Ricerca e Sviluppo saranno alcune delle tematiche affrontate nel corso della tre giorni di incontri ed eventi promossi presso lo stand del Miur. Due le novità che saranno presentate al Salone, “Pago in Rete”, un sistema di pagamenti più semplice per chi ha un figlio a scuola, e il nuovo canale Telegram del Miur, per ricevere sullo smartphone aggiornamenti e notizie dal Ministero dell’Istruzione. Mentre il 26 maggio il Forum dedicherà uno dei suoi eventi al Piano Nazionale Scuola Digitale, il Piano per l’innovazione della didattica, degli spazi educativi, delle competenze previsto dalla legge “Buona Scuola”. L’evento sarà l’occasione per fare il punto sull’attuazione e sugli ultimi bandi. (Il link dell’evento: http://www.forumpa.it/forum-pa-2016/il-piano-nazionale-scuola-digitale-psnd-prime-esperienze-operative)

Pago in Rete
Niente più bollettini postali e lunghe file da fare per pagare la mensa, l’iscrizione a scuola, i viaggi di istruzione. Per i genitori arriva “Pago in rete”. Il nuovo servizio sarà presentato dal Miur al FORUM PA presso il proprio stand mercoledì 25 maggio a partire dalle 12. Le famiglie potranno d’ora in poi registrarsi su un’apposita piattaforma (si accede dal sito del Miur) per effettuare i pagamenti di mensa, trasporti scolastici, visite guidate, attività extracurricolari. Saranno avvisati sui nuovi pagamenti da fare attraverso appositi avvisi elettronici emessi dalle scuole. Al termine di ogni operazione di pagamento le famiglie riceveranno via email una ricevuta che potrà essere utilizzata ai fini fiscali. Le segreterie scolastiche potranno invece seguire l’intero ciclo di vita del pagamento e avere in tempo reale, la situazione dei versamenti effettuati.

Il canale Telegram del Miur
Prosegue il rinnovamento della comunicazione del Ministero. Dopo l’attivazione dei canali social sarà attivato anche un canale Telegram del Miur (telegram.me/Miur_Social) che sarà attivo a partire dal 24 maggio, primo giorno del FORUM. Chi ha uno smartphone, scaricando l’applicazione Telegram, potrà ricevere le ultime notizie dal Ministero direttamente sul proprio cellulare.


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Mensa e visite guidate ora si pagano on line

Presentato al #ForumPa2016 ‘PagoInRete’
Domani focus sul digitale

(Roma, 25 maggio 2016) Le tasse scolastiche e la mensa, i viaggi d’istruzione e le visite guidate, le attività extracurriculari: da oggi tutti i servizi legati alla scuola potranno essere pagati on line, attraverso il sistema PagoInRete, realizzato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e presentato oggi presso lo stand Miur al Forum PA.
Accedendo al portale PagoInRete, le famiglie potranno visualizzare in modo unificato tutti gli avvisi di pagamento intestati ai propri figli che frequentano scuole anche differenti ed effettuare pagamenti singoli o multipli direttamente on line con carta di credito, bollettino postale on line e addebito in conto corrente oppure presso le tabaccherie e gli sportelli bancari autorizzati.

In tempo reale si avranno le notifiche dei nuovi avvisi, il quadro sintetico e aggiornato delle operazioni eseguite e le ricevute dei pagamenti effettuati. Le segreterie scolastiche potranno invece seguire l’intero ciclo di vita del pagamento e avere, in tempo reale, la situazione dei versamenti effettuati.
Il Forum PA è stato anche l’occasione, ieri, per la presentazione e l’apertura del nuovo canale Telegram del Miur (telegram.me/Miur_Social) attraverso il quale chi ha uno smartphone, scaricando l’applicazione Telegram, potrà ricevere le ultime notizie dal Ministero direttamente sul proprio cellulare. In un solo giorno oltre 600 cittadini hanno deciso di unirsi al canale per avere aggiornamenti dal Miur.
Domani, terzo e ultimo giorno del Forum PA, con un focus sul Piano Nazionale Scuola Digitale. L’evento sarà l’occasione per fare il punto sull’attuazione e sugli ultimi bandi. L’appuntamento è alle 9.30 (http://www.forumpa.it/forum-pa-2016/il-piano-nazionale-scuola-digitale-psnd-prime-esperienze-operative).

Programma Forum PA – Stand MIUR

23 maggio Palermo Chiama Italia

Il 23 maggio si celebra l’anniversario della morte di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, del giudice Francesca Morvillo, moglie di Falcone, e degli uomini delle loro scorte Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Agostino Catalano.


Il 23 maggio 50.000 studenti rispondono all’appello contro la mafia per il XXIV anniversario delle stragi di Capaci e Via d’Amelio

Palermo chiama e l’Italia risponde. Il prossimo 23 maggio 50.000 studenti di tutto il Paese si uniranno in un grande coro contro la mafia e per la legalità in occasione del XXIV anniversario delle stragi di Capaci e Via d’Amelio. Il cuore degli eventi a Palermo, nel ricordo di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo e degli agenti delle loro scorte. Ma l’evento “Palermo chiama Italia”, organizzato dalla Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, con la Direzione Generale per lo Studente del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si estenderà a tutto il Paese, toccando altre otto città italiane, in cui cittadini e studenti saranno presenti per dare testimonianza del loro impegno per la legalità.
Dal 2002 la Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone”, in collaborazione con il Miur, ha avviato percorsi di educazione alla legalità a livello nazionale che culminano ogni anno nell’evento del 23 maggio, giorno dell’anniversario dell’attentato di Capaci. Dal 2015 la manifestazione, prima concentrata a Palermo, è stata estesa a tutto il Paese.

L’edizione 2016 del 23 maggio si svolgerà anche a Milano, Gattatico (RE), Firenze, Napoli, Roma, Pescara, Bari, Barile (PZ). Le piazze della legalità saranno collegate con l’Aula Bunker del carcere Ucciardone di Palermo a partire dalle 9.45 con una diretta su Rai Uno. Nell’Aula Bunker saranno presenti, fra le autorità, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, il Presidente della Fondazione “Giovanni e Francesca Falcone” Maria Falcone, il Presidente del Senato Pietro Grasso, il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone, il Presidente della Commissione Antimafia Rosy Bindi, il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti. Nell’aula ci saranno oltre 800 studenti.
“Con la Buona Scuola abbiamo rafforzato il nostro impegno per la diffusione nelle scuole della cultura della legalità e della cittadinanza attiva. Nel 2015, in occasione del 23 maggio, abbiamo siglato a Palermo un accordo con il Consiglio Superiore della Magistratura che ha dato vita ad un anno intenso di lavoro nelle scuole che culminerà con la grande manifestazione di quest’anno. Lunedì 50.000 ragazzi da Nord a Sud offriranno al Paese l’immagine di un’Italia che non intende abbassare la guardia, che vuole raccogliere l’eredità di uomini come Falcone e Borsellino per continuare a combattere ogni giorno le mafie e l’illegalità. Nella consapevolezza che la mafia teme la scuola e l’istruzione più di ogni altra cosa”, sottolinea il Ministro Giannini.
“I percorsi di cittadinanza attiva che svolgono gli studenti di tutta Italia sono possibili, grazie al supporto del Miur ma anche grazie all’impegno di tante realtà associative e di volontariato sociale diffuse in tutto il Paese e che quotidianamente lavorano con le scuole per divulgare una cultura civile della consapevolezza di contrasto ai fenomeni mafiosi” ricorda Maria Falcone.
#PalermoChiamaItalia, il 23 maggio sui social

L’edizione 2016 sarà caratterizzata da numerose iniziative che porteranno sui social la manifestazione, con l’obiettivo di diffondere sempre di più i suoi messaggi. Sarà possibile seguire gli eventi in live twitting sui profili @MiurSocial e @23maggioItalia. Gli hashtag della manifestazione saranno #23maggio, #PalermoChiamaItalia. Foto e momenti salienti degli eventi saranno raccontati su Facebook attraverso gli account Miur Social e Palermo Chiama Italia. Sul profilo del Miur sarà trasmessa, dalle 16.00, la diretta del corteo che partirà dall’Aula Bunker per arrivare sotto casa del giudice Falcone. Grazie all’impegno degli studenti dell’Istituto CineTV “Rossellini” di Roma, che riprenderanno tutte le fasi dell’organizzazione, sarà possibile seguire i momenti che precederanno la giornata del 23 maggio sul canale Youtube Palermo Chiama Italia.
Per la prima volta verrà lanciata anche la APP della manifestazione “Palermo chiama Italia”, realizzata dagli studenti dell’Istituto “Europa” di Pomigliano d’Arco (NA), attraverso la quale sarà possibile essere informati e aggiornati su tutte le iniziative e seguire i principali momenti della giornata di Palermo in streaming. Mentre Voicebookradio.com, la webradio gestita dagli studenti del Liceo “Kennedy” di Roma, seguirà l’intera manifestazione in diretta da Palermo.

Le piazze della legalità

In ogni piazza si alterneranno interventi di figure istituzionali, magistrati, esponenti della società civile, studenti, docenti e verranno premiate le scuole che hanno partecipato al concorso indetto dal Miur e dalla Fondazione per promuovere la cultura della legalità.

Bari – A Catino, una delle zone della città maggiormente disagiate, presso il Giardino “Peppino Impastato”, si susseguiranno momenti di musica ed interventi di personalità della società civile e magistrati come Marco Guida.

Gattatico (Reggio Emilia) – Manifestazione presso Casa Cervi, per unire la resistenza al nazifascismo alla resistenza alle mafie, legame ancora più opportuno dopo le ultime operazioni contro la presenza locale della ‘ndrangheta. Parteciperà all’iniziativa Raffaele Ruberto, Prefetto di Reggio Emilia.

Firenze – Presso lo Spazio Reale di Campi Bisenzio la giornata vedrà, oltre all’esibizione degli studenti, l’intervento di Giovanna Maggiani Chelli, Presidente dell’Associazione di Via de’ Georgofili, e del Sostituto Procuratore della Repubblica Laura Canovai.

Napoli – In Piazza del Municipio, dove c’è dal 1997 un Albero Falcone e da poco è stata posta una lapide in ricordo di tutte le vittime del 1992, è previsto il contributo del Presidente della Giunta Distrettuale dell’Associazione Nazionale Magistrati Antonio D’Amato e del Procuratore di Napoli Giovanni Colangelo. Si esibirà inoltre il Coro Giovanile del San Carlo.

Pescara – Il Palazzetto “Giovanni Paolo II” ospiterà la manifestazione che vedrà l’esibizione dell’orchestra del Conservatorio. Saranno presenti esponenti del mondo del giornalismo, atleti e paratleti. Tra gli ospiti, Marco Alessandrini (figlio del giudice assassinato) e il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Giovanni Legnini.

Milano – La manifestazione avrà luogo presso l’Università degli Studi, grazie alla collaborazione dell’Associazione Libera, e vedrà la presenza del magistrato Donata Patricia Costa della Procura della Repubblica di Milano.

Barile (PZ) – Allo Stadio Comunale, manifestazione ispirata a Pier Paolo Pasolini che scelse questo luogo per girare alcune delle scene del film “Il Vangelo secondo Matteo”. Tra gli interventi è prevista la presenza del Sostituto Procuratore della Repubblica Salvatore Colella.

Roma – Alla Casa del Jazz, giornata all’insegna della musica. Durante la manifestazione, oltre ad artisti di fama, si esibiranno i finalisti del concorso indetto per le scuole e i gruppi musicali studenteschi “Un brano contro le Mafie”. Tra gli ospiti sono previsti gli interventi del Prefetto Francesco Paolo Tronca, del magistrato Alfonso Sabella e del Consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura Luca Palamara. Sarà inoltre esposta la mostra realizzata in collaborazione tra Miur e Ansa su Falcone e Borsellino.
La giornata a Palermo – 23 maggio 2016

La mattina evento in diretta su Rai Uno, a partire dalle 9.45, presso l’Aula Bunker di Palermo, luogo simbolo del Maxiprocesso contro l’organizzazione Cosa Nostra. Nel pomeriggio – tra le 15.30 e le 16.30 – partiranno i due cortei: uno dall’Aula Bunker e l’altro da Via d’Amelio. Entrambi i cortei si ritroveranno sotto l’Albero Falcone in Via Notarbartolo per celebrare insieme il momento solenne del Silenzio suonato dalla Polizia di Stato alle 17.58, ora della strage. Sul palco, oltre alle principali autorità delle Istituzioni, si avrà il contributo di artisti come Lorenzo Fragola, Gio’ Sada & BSS, Davide Shorty e Roberto Lipari. Ci saranno inoltre eventi: presso le Scalinate del Teatro Massimo dove il coro “Arcobaleno”, composto da studenti delle comunità immigrate di Palermo, aprirà la giornata eseguendo l’Inno d’Italia e altri brani del repertorio musicale sia classico che moderno (ore 8.00-8.30); a Piazza Magione, presso il Teatro Biondo (dalle 9.00 alle 13.00) e presso le scuole di Palermo che apriranno alla cittadinanza proponendo iniziative sui temi della legalità attraverso l’utilizzo di diverse forme espressive: musica, dibattiti, proiezioni cinematografiche e performance teatrali. Presso l’Aula Magna delle “Scuole Giuridiche, economiche e sociali” dell’Università di Palermo, alle 10.30, si terrà un incontro congiunto promosso da tutte le associazioni universitarie per presentare il protocollo d’intesa tra Miur-Fondazione Falcone-Crui-CNSU. Alle 19 verrà celebrata una messa nella Chiesa di San Domenico dove riposano le spoglie di Giovanni Falcone.

In Provincia di Palermo e nel resto della Sicilia sono diversi i Comuni che si sono organizzati per realizzare iniziative locali in memoria della strage. Tra questi ricordiamo Trapani, Partinico, Paternò, Catania, Capaci, Carini, Ficarazzi, Bagheria, Terrasini, Trabia, Misilmeri, Corleone, Piana degli Albanesi.
Link utili:
Il sito della Fondazione

http://www.fondazionefalcone.it/index.php?id_area=1
Il canale YouTube di ‘Palermo Chiama Italia’


Il 23 maggio in numeri

2 i cortei che partiranno nel pomeriggio, uno dall’Aula Bunker e l’altro da via D’Amelio. Entrambi si riuniranno sotto l’Albero Falcone in via Notarbartolo per ricordare insieme il momento solenne rispettando il Silenzio nell’orario della strage, le 17.58.

60 le iniziative che saranno realizzate dalle scuole in collaborazione con associazioni ed enti locali in tutta Italia.

8 le “Piazze” in Italia. Milano, Firenze, Gattatico (Re), Pescara, Roma, Bari, Barile (PZ) e Napoli, sono le città che ospiteranno le manifestazioni per il 23 maggio, organizzando incontri tra studenti e magistrati, seminari ed interventi di esponenti della società civile. Le piazze saranno anche luogo di espressione creativa. Attraverso il linguaggio della musica, del teatro e delle arti in genere, gli studenti si esibiranno in performance, frutto di percorsi di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.

8 Piazze in provincia di Palermo. Alcuni centri della provincia di Palermo hanno voluto dimostrare il proprio impegno nella lotta alle mafie, organizzando in luoghi simbolo come Corleone, Capaci e Piana degli Albanesi iniziative in commemorazione dei Giudici Falcone e Borsellino.

32 le scuole che apriranno le loro porte a tutta la cittadinanza per presentare pubblicamente i lavori realizzati durante le attività di educazione alla legalità e alla corresponsabilità

50mila gli studenti che parteciperanno alle celebrazioni in tutta Italia;

8 le riunioni realizzate durante l’anno con i docenti referenti delle scuole partner dell’iniziativa

800 le scuole di Palermo e provincia che hanno lavorato per mesi all’organizzazione della giornata;

800 le persone che parteciperanno al dibattito in Aula Bunker;

350 le scuole che, selezionate con il concorso del Miur – Fondazione Falcone “Diamo Forza al Nostro Impegno”,
parteciperanno alle iniziative organizzate in tutte le piazze d’Italia.

1000 i volontari (Scout, Protezione Civile, studenti universitari, Associazioni del territorio) impegnati per la riuscita della manifestazione;

39 mila il numero di studenti, docenti, genitori che hanno aderito alla manifestazione e saranno nelle piazze di Palermo; 60 mila i contatti su facebook, twitter e il canale youtube, i social che seguiranno l’iniziativa, raccontando il percorso delle scuole di avvicinamento al 23 maggio e trasmettendo la diretta in streaming.

9 i paesi stranieri che seguono il profili social della manifestazione: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Svizzera, Francia, Belgio, Libano e Russia

1 APP ufficiale della manifestazione, realizzata dagli studenti dell’IISS Europa di Pomigliano d’Arco (NA), permetterà a tutti di informarsi sugli eventi che saranno realizzati il 23 maggio in tutta Italia: un vero e proprio percorso che ripercorrerà l’impegno delle scuole nella lotta alle mafie.

6 le troupe cinematografiche composte dagli studenti dell’Istituto CineTV Roberto Rossellini di Roma, che riprenderanno per circa 120 ore di girato, il backstage di tutte le attività in Sicilia.

3 le webradio che il 23 maggio seguiranno in diretta streaming la manifestazione.

670 i metri degli striscioni e cartelloni realizzati dalle scuole che verranno esposti nei vari luoghi del 23 maggio.

40 gli autobus che le Forze dell’Ordine hanno messo a disposizione degli studenti e dei docenti per gli spostamenti a Palermo.

12 maggio Salone Internazionale del Libro di Torino

salone

La XXIX edizione del Salone internazionale del libro di Torino  si svolge al Lingotto Fiere da giovedì 12 a lunedì 16 maggio 2016

Il programma completo è consultabile sul sito www.salonelibro.it

Salone2016


Giannini: “Al via bando da 5 milioni per 500 biblioteche innovative e un’iniziativa per portare a scuola i 10 libri contemporanei più amati dai ragazzi”

Convegni, incontri, laboratori: Miur protagonista al Salone del libro di Torino (#SalTo16)

Un bando da 5 milioni di euro per la creazione nelle scuole italiane di biblioteche innovative. E un’iniziativa, “Generazione 2000. I contemporanei in classe”, per portare in tutti gli istituti 10 libri di narrativa scelti dagli studenti fra quelli italiani editi a partire dal 2000 e incentivare il protagonismo dei ragazzi. Sono le iniziative che il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, lancia oggi in occasione dell’apertura del Salone Internazionale del Libro di Torino di cui il Miur è, da quest’anno, fra i soci fondatori.
“Per l’apertura del Salone del Libro abbiamo voluto avviare due iniziative concrete. Da un lato, il rilancio della biblioteca scolastica, che va ripensata e immaginata come un vero e proprio laboratorio innovativo. Dall’altro, un progetto per portare nella dotazione libraria delle scuole anche i testi più recenti della narrativa italiana. Saranno i ragazzi a scegliere dieci titoli che, a seguito di una votazione che avviamo oggi al Salone e che andrà avanti on line e nelle scuole fino a ottobre, forniremo a tutti gli istituti in formato digitale o misto”, spiega il Ministro Stefania Giannini, che per l’apertura della kermesse ha inviato un video saluto agli organizzatori.
“Il Miur è entrato nella struttura del Salone perché questo Governo ha scelto da subito di investire su una società fondata sulla cultura e sull’istruzione. Su questo abbiamo organizzato, in questi due anni di mandato, politiche molto coerenti”. Il Ministro non ha potuto presenziare all’inaugurazione perché impegnata nel G7 in Giappone.

Le 500 biblioteche innovative

Da oggi è on line, sul sito del Ministero, un avviso pubblico dal valore di 5 milioni di euro per la creazione di 500 biblioteche scolastiche innovative. Le nuove biblioteche dovranno essere aperte al territorio, anche fuori dall’orario scolastico, per essere fruibili dagli studenti, dai cittadini e dalle famiglie. Dovranno promuovere la lettura e l’educazione all’informazione anche attraverso il prestito dei testi in formato digitale, dovranno informatizzare il loro patrimonio, dotarsi di abbonamenti on line a riviste e quotidiani.
Possono partecipare al bando scuole statali di ogni ordine e grado, dall’infanzia alla secondaria. Ogni progetto ammesso al finanziamento riceverà fino a 10.000 euro. Potranno essere create o riqualificate 500 biblioteche.

I contemporanei tra i banchi

Presso lo stand del Miur al Salone sarà disponibile, da oggi e fino alla chiusura dell’evento, una postazione informatica attraverso cui i ragazzi presenti alla manifestazione potranno partecipare all’iniziativa “Generazione 2000. I contemporanei in classe”. Da oggi e fino a ottobre, on line e attraverso dibattiti in aula, il Miur chiederà agli studenti della secondaria di I e II grado di indicare i 10 libri di narrativa contemporanea, editi dal 2000, che vorrebbero avere nella dotazione libraria della loro scuola. L’hashtag sui social sarà #iMiei10libri.
Per gli alunni della primaria – che avranno una sezione a loro dedicata dell’iniziativa – i testi dovranno essere fiabe, racconti e testi di letteratura per bambini. Libri non solo italiani, ma anche europei. Dopo la chiusura del Salone, e fino ad ottobre, sarà aperta un’apposita piattaforma per registrare i voti degli studenti, attraverso un’attività di approfondimento in classe, per la scelta dei 10 libri che saranno poi forniti a tutte le scuole in formato digitale o misto e quindi accessibili a tutti gli studenti.

Il Miur al Salone

Un Ted Lab per raccontare la forza e l’eccellenza della formazione italiana. La sfida per il podio delle Olimpiadi di Lingue e Civiltà classiche. E poi convegni, incontri, laboratori. Sono fra le principali iniziative che segnano la presenza del Miur al Salone dedicato al tema “Visioni”.
Il Miur sarà presente con un proprio stand presso il Bookstock Village. Sarà il Ted Lab, di questo pomeriggio, dalle ore 15 alle ore 16.30, presso la Sala Gialla, ad inaugurare il programma delle iniziative promosse dal Ministero. Il Ted, sul modello delle Ted Conferences americane, in linea con il tema del Salone affronterà la visionarietà della cultura e dell’istruzione. Gli studenti avranno modo di confrontarsi con il Ministro dei Beni e Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, con il Capo di Gabinetto del Miur, Alessandro Fusacchia, con Massimo Bray, presidente della Treccani e con l’autore Lorenzo Casini.
Un grande focus sarà poi dedicato all’alternanza scuola-lavoro. Da segnalare l’incontro “Andare a Bottega”, sabato 14 maggio, dalle ore 10 alle ore 11, presso la Sala Blu a cui prenderà parte il Sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi. Tutti gli eventi sono promossi con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte. Ci saranno poi laboratori dedicati alla robotica, al design, alla moda e alla creatività. E poi concerti e spettacoli. E ancora reading con il corner “Un libro al giorno” presso il nostro stand.
Il programma non finisce qui. Una visione del futuro non può prescindere da una identità pregressa. E l’identità del nostro Paese è soprattutto un patrimonio di conoscenze che ha le sue radici nella cultura classica. Per questo è stato scelto quest’anno il Salone di Torino, per ospitare la finale delle Olimpiadi di Lingue e Civiltà Classiche che vede in gara 133 alunni provenienti da tutta Italia. La cerimonia di premiazione si terrà venerdì 13 maggio, dalle ore 11.30, presso la Sala Rossa. A consegnare i riconoscimenti agli studenti anche Luciano Canfora, Valerio Massimo Manfredi, Carlo Ossola, Armando Spataro, Fabio Vaccarono.

Il video saluto del Ministro Giannini:


Il programma delle iniziative del Miur al Salone:

Fai clic per accedere a Programma_SaloneLibroTorino_2016.pdf

Il bando per le Biblioteche innovative:

http://www.istruzione.it/scuola_digitale/progetti.shtml
Il sito del Salone:

http://www.salonelibro.it

29-30 aprile Internet Day

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Il 29 e 30 aprile, a tren’anni dal 30 aprile 1986, data nella quale, per la prima volta, l’Italia si è connessa a internet, sono previste manifestazioni, iniziative ed eventi per celebrare l’Internet Day.


“Internet Day”: il 29 aprile le scuole protagoniste
Fitto programma di iniziative in tutto il Paese

Il prossimo 29 aprile si celebrerà l’ Internet Day italiano, voluto dal Governo per celebrare il 30° anniversario della prima connessione dell’Italia in Rete, avvenuta il 30 aprile 1986. Una giornata con un fitto programma di iniziative in tutto il Paese che vedrà il mondo della scuola protagonista: il Ministero dell’Istruzione, ha inviato una circolare con la quale chiama le scuole a partecipare organizzando eventi e momenti di studio per approfondire il ruolo di Internet nella società. Con particolare riguardo al suo valore formativo ed educativo, alle sue potenzialità e alla necessità di un suo uso consapevole. Le iniziative saranno coerenti con le azioni e gli obiettivi del Piano Nazionale per la Scuola Digitale e prevedono il coinvolgimento diretto degli animatori digitali, i referenti scolastici per l’innovazione.

“La scuola e il mondo dell’Istruzione saranno protagonisti dell’Internet Day come annunciato dal Presidente Matteo Renzi – sottolinea il Ministro Stefania Giannini – L’Internet Day si inserisce perfettamente nella cornice educativa del Piano Nazionale Scuola Digitale che sta andando avanti, da un lato con le azioni di formazione del personale, dall’altro con la diffusione di una nuova cultura educativa nelle scuole in cui la tecnologia sta diventando sempre più strumentale alle esigenze di una didattica flessibile e collaborativa”.

Le scuole potranno sviluppare liberamente le proprie attività, ma per agevolarne l’ideazione il Miur ha deciso di fornire un “kit” con alcune indicazioni, proposte e spunti utili. Si va dalle attività di “Public Speaking”, attraverso le attività formative in partnership con TED (www.tedxyouthbologna.com), alla campagna nazionale “I Super Errori” promossa dal consorzio Generazioni Connesse (www.generazioniconnesse.it), passando per “Internetopoli” (www.internetopoli.it), il gioco didattico multimediale che illustra agli studenti le tematiche più importanti legate al mondo di internet. Del kit fanno parte anche le attività di “Programma il Futuro”, l’iniziativa MIUR-CINI per la promozione del pensiero computazionale. Per l’occasione, sul sito www.programmailfuturo.it, sarà pubblicata una sezione dedicata alla presentazione delle tecnologie che stanno alla base di Internet anche per sperimentare cosa significa programmare la Rete di domani (www.programmailfuturo.it/notizie/italian-internet-day). Infine, nel kit, è stata inserita una iniziativa sulla Dichiarazione dei diritti in Internet, documento approvato dalla Commissione per i diritti e doveri relativi a Internet della Camera dei Deputati, fondamentale per sensibilizzare all’esercizio di una cittadinanza digitale attiva nel rispetto della libertà, della dignità e della diversità di ogni persona.

Le scuole potranno segnalare i loro eventi sul sito http://italianinternetday.it/ e potranno partecipare al concorso #internetdayatschool lanciato per questa specifica occasione. Le migliori tre proposte di attività, documentate attraverso un videoclip della durata massima di 180 secondi da produrre secondo le modalità indicate nel regolamento, riceveranno un premio di 5.000 euro da destinare alla realizzazione di un Internet Corner in uno spazio comune della propria scuola o al pagamento del canone per la connessione a internet per un anno.

Su http://italianinternetday.it/ sarà pubblicata una mappa interattiva che rappresenterà graficamente la partecipazione delle scuole all’“Internet Day” e saranno possibili la visione e il download di “Login. Il giorno in cui l’Italia scoprì Internet” – scritto da Riccardo Luna e diretto da Alice Tomassini – che racconta la storia della prima connessione fra Pisa e gli Stati Uniti il 30 aprile del 1986. Il video sarà disponibile per tutti in versione ridotta (10 minuti invece di 52) sul web a partire dal 28 aprile. La versione integrale andrà in onda in prima visione sul canale Rai5 alle ore 19.50 del 29 aprile.


“Internet Day”: il 29 aprile iniziative ed eventi nelle scuole italiane
Giannini: “Il mondo dell’Istruzione sarà protagonista”

Scuola protagonista dell’Internet Day italiano, voluto dal Governo per celebrare il 30° anniversario della prima connessione dell’Italia in Rete, avvenuta il 30 aprile 1986. Il 29 aprile sono previste iniziative in tutto il Paese e il Ministero dell’Istruzione, con una circolare inviata oggi, chiama le scuole a partecipare organizzando eventi e momenti di studio per approfondire il ruolo di Internet nella società. Con particolare riguardo al suo valore formativo ed educativo, alle sue potenzialità e alla necessità di un suo uso consapevole. Le iniziative saranno coerenti con le azioni e gli obiettivi del Piano Nazionale per la Scuola Digitale e prevedono il coinvolgimento diretto degli animatori digitali, i referenti scolastici per l’innovazione.

“La scuola e il mondo dell’Istruzione saranno protagonisti dell’Internet Day come annunciato dal Presidente Matteo Renzi – sottolinea il Ministro Stefania Giannini – L’Internet Day si inserisce perfettamente nella cornice educativa del Piano Nazionale Scuola Digitale che sta andando avanti, da un lato con le azioni di formazione del personale, dall’altro con la diffusione di una nuova cultura educativa nelle scuole in cui la tecnologia sta diventando sempre più strumentale alle esigenze di una didattica flessibile e collaborativa”.

Le scuole potranno segnalare i loro eventi sul sito http://italianinternetday.it/ e potranno partecipare al concorso #internetdayatschool lanciato per questa specifica occasione. Le migliori tre proposte di attività, documentate attraverso un videoclip della durata massima di 180 secondi da produrre secondo le modalità indicate nel regolamento, riceveranno un premio di 5.000 euro da destinare alla realizzazione di un Internet Corner in uno spazio comune della propria scuola o al pagamento del canone per la connessione a internet per un anno.

Le scuole potranno sviluppare liberamente le proprie attività. Ma il Ministero, per agevolarne l’ideazione, ha deciso di fornire un “kit” con alcune indicazioni, proposte e spunti utili. Si va dalle attività di “Public Speaking”, attraverso le attività formative in partnership con TED (www.tedxyouthbologna.com), alla campagna nazionale “I Super Errori” promossa dal consorzio Generazioni Connesse (www.generazioniconnesse.it), passando per “Internetopoli” (www.internetopoli.it), il gioco didattico multimediale che illustra agli studenti le tematiche più importanti legate al mondo di internet. Del kit fanno parte anche le attività di “Programma il Futuro”, l’iniziativa MIUR-CINI per la promozione del pensiero computazionale. Per l’occasione, sul sito www.programmailfuturo.it, sarà pubblicata una sezione dedicata alla presentazione delle tecnologie che stanno alla base di Internet anche per sperimentare cosa significa programmare la Rete di domani (www.programmailfuturo.it/notizie/italian-internet-day). Infine, nel kit, è stata inserita una iniziativa sulla Dichiarazione dei diritti in Internet, documento approvato dalla Commissione per i diritti e doveri relativi a Internet della Camera dei Deputati, fondamentale per sensibilizzare all’esercizio di una cittadinanza digitale attiva nel rispetto della libertà, della dignità e della diversità di ogni persona.

Su http://italianinternetday.it/ sarà pubblicata una mappa interattiva che rappresenterà graficamente la partecipazione delle scuole all'”Internet Day” e saranno possibili la visione e il download di “Login. Il giorno in cui l’Italia scoprì Internet” – scritto da Riccardo Luna e diretto da Alice Tomassini – che racconta la storia della prima connessione fra Pisa e gli Stati Uniti il 30 aprile del 1986. Il video sarà disponibile per tutti in versione ridotta (10 minuti invece di 52) sul web a partire dal 28 aprile. La versione integrale andrà in onda in prima visione sul canale Rai5 alle ore 19.50 del 29 aprile.

23 aprile Il Maggio dei Libri

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IL MAGGIO DEI LIBRI
23 aprile – 31 maggio 2016

Il 23 aprile inizia il Maggio dei Libri, la campagna nazionale giunta alla sesta edizione promossa dal Centro per il libro e la lettura del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. La campagna si avvale inoltre del supporto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani.
Anno dopo anno, il Maggio dei libri ha visto crescere la rete di sostenitori e collaboratori, a riprova di quanto sia diffusa e condivisa la consapevolezza della crucialità della lettura nella crescita e formazione, a tutte le età. Tra gli accordi di partnership e collaborazione per questa edizione: SIAE – Società Italiana degli Autori e degli Editori, Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Poligrafico dello Stato, Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, Società Dante Alighieri, UniCoop Tirreno, Librerie Coop, Librerie Feltrinelli, Messaggerie, British Council, Circolo dei lettori e altri in corso di definizione.
Con cinque anni di successi alle spalle, conseguiti fin dalla prima edizione nel 2011, il Maggio dei libri punta a valorizzare il contributo imprescindibile della lettura per la crescita personale di ogni singolo cittadino come anche per lo sviluppo culturale e civile di tutto il Paese. Accolto ogni anno con entusiasmo e partecipazione, il Maggio dei Libri è un appuntamento atteso, abituale e diffuso in tutta Italia, in programma dal 23 aprile, Giornata mondiale UNESCO del libro e del diritto d’autore, al 31 maggio: il claim istituzionale che accompagna questa edizione è Se son libri fioriranno, insieme agli altri messaggi e visual Se leggo vivo più di 7 vite, Liberi di leggere e Il libro porta consiglio.

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I FILONI TEMATICI
La primavera dei libri quest’anno porta con sé una bella novità: prospettive nuove per declinare il valore della lettura, attraverso alcuni filoni chiave che scandiscono la grande varietà di contenuti negli eventi in corso di organizzazione. Il primo è Shakespeare 400: ad aprile ricorrono i 400 anni dalla morte del Bardo e, in collaborazione con il British Council, si stanno organizzando diverse iniziative nelle scuole, in sedi istituzionali e in location inedite. Il secondo riguarda la biblioterapia, per migliorare la conoscenza di se stessi. Il terzo filone è costituito dalle Little Free Library, quelle casette in legno che custodiscono libri in libera consultazione e che spuntano come per magia nelle strade o nei parchi: quest’anno approdano anche al Maggio dei libri con il motto Prendi un libro, porta un libro! e, durante la campagna, ci sarà il primo censimento ufficiale di tutte quelle attive in Italia. Protagoniste di sempre, inoltre, sono le biblioteche (www.biblioraising.it) e le scuole, che sono all’opera per organizzare eventi coinvolgenti in nome della passione per la lettura.

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LIBRI IN FESTA IL 23 APRILE
La fucina della creatività è in fermento, soprattutto per il 23 aprile, Giornata Mondiale del libro e del diritto d’autore, con tante iniziative per vivere a tutto tondo la passione per la lettura. A cominciare da Il Maggio dei libri a Explora! (Museo Explora, Roma): il Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con Explora – Il museo dei bambini di Roma, presenta una doppia iniziativa di lettura, per i bambini dai 3 ai 6 anni la mattina alle 11 con le filastrocche e i libri di Gianni Rodari e il pomeriggio per i più grandi dai 6 ai 10 anni con la raccolta Fiabe Italiane di Italo Calvino. E per festeggiare i libri e chi li scrive, il Centro propone – in collaborazione con SIAE – Società Italiana degli Autori e degli Editori, il ciclo di appuntamenti Il diritto di essere autore: incontri in contemporanea nelle scuole di alcune città per riflettere insieme agli scrittori sull’importanza di tutelare i prodotti della creatività. Ci sono poi diversi appuntamenti che, seguendo il primo filone tematico, sono dedicati al Bardo inglese: ad esempio, con Shakespeare Pop (Biblioteca Salaborsa, Bologna), si indagano le origini dell’immensa popolarità del drammaturgo e della sua influenza sulla cultura popolare contemporanea; Shakespeare after Shakespeare (Circolo dei lettori, Torino) propone invece sei spettacoli teatrali immaginando il destino di altrettanti eroi shakespeariani dopo che è calato il sipario; o ancora Lungo il percorso arabo-normanno di Palermo “I leggiadri versi del Bardo” (Cassaro Alto – Percorso Arabo –Normanno, Palermo), performance di cittadini e turisti che all’interno di alcuni negozi leggono a voce alta una poesia di Shakespeare estratta a sorte.

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Sempre il 23 aprile, la festa dei libri prosegue con Aspettando Andrea Vitali (Piazzalunga Cultura Suzzara, Suzzara – Mantova), maratona di lettura a voce alta dal suo libro La ruga del cretino; a Liberspazio (Piano di Sorrento – Napoli) protagonisti sono i bambini delle elementari, per giocare a fare gli editori, le bancarelle di libri usati e le letture animate, accompagnate da spettacoli e performance teatrali; con la XIV Settimana della lettura “Leggere per crescere” (San Giorgio delle Pertiche – Padova) la Biblioteca comunale organizza un corteo bibliofilo nel centro storico, un flash mob e letture per bambini e ragazzi.
Quest’anno, inoltre, il Maggio dei libri incontra il Premio Scriviamoci: promosso dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e con il sostegno di SIAE – Società Italiana degli Autori e degli Editori, nella sua seconda edizione lancia una sfida di immaginazione agli studenti delle scuole superiori di tutta Italia e di quelle italiane all’estero con la traccia 20 ANNI NEL 2020. Racconta come sei, racconta come sarai. “Inventa una situazione in cui, tra qualche anno, mettendo in ordine le tue cose, troverai un oggetto della tua adolescenza: un cellulare, un diario scolastico, una foto, il biglietto di un concerto. Prendi spunto da questo episodio per riflettere su come sei ora e su come potresti diventare”. I migliori racconti e aforismi saranno selezionati dalla Fondazione Bellonci e pubblicati sull’agenda Scriviamoci 2016/2017
pubblicata da Giulio Perrone Editore e che sarà presentata il prossimo 14 maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino, partner del Maggio dei libri. Sempre al Salone e in occasione della campagna, sono in programma il 12 maggio un incontro nazionale sul valore formativo della lettura con gli insegnanti e il 13 maggio il V incontro delle Città del libro.
Attraverso declinazioni sempre nuove della passione per la lettura e con progetti creativi, l’edizione 2016 ribadisce la propria ispirazione originaria, alla base dei suoi successi anno dopo anno: portare i libri fuori dai loro contesti tradizionali per dimostrare che sono di casa in ogni luogo. In un’ottica di lettura condivisa, che favorisca l’interazione fra tipologie di pubblico diverse e coinvolga quanti più luoghi possibili della “quotidianità”, la campagna invita a organizzare eventi non solo in librerie, biblioteche, scuole e spazi istituzionali, ma anche nei locali pubblici, nei cinema, nei negozi, sugli autobus, nelle palestre, parchi, ristoranti e ovunque detti la fantasia. Al termine della campagna, ai migliori progetti (suddivisi nelle categorie: biblioteche, scuole, associazioni culturali, strutture carcerarie, librerie) sarà assegnato il premio Il Maggio dei Libri 2016.
Il compito di coordinare le migliaia di iniziative attese spetta al sito ufficiale della campagna www.ilmaggiodeilibri.it, rinnovato con una nuova veste grafica. Le adesioni sono aperte e partecipare è semplice quanto fare click: su “Inserisci la tua iniziativa” dal sito del Maggio dei libri o direttamente sulla piattaforma che raccoglie tutte le iniziative legate al Maggio dei libri 2016, all’indirizzo http://risorse.cepell.it/ilmaggiodeilibri/.
Per condividere esperienze, foto, video, eventi e suggerimenti, l’appuntamento social con il #MaggiodeiLibri è come sempre su Facebook (facebook.com/ilmaggiodeilibri) e Twitter (twitter.com/maggiodeilibri).
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30 marzo Giornata Nazionale delle persone con disabilità intellettiva

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Celebrata al Quirinale la “Giornata Nazionale delle persone con disabilità intellettiva”

E’ stata celebrata questa mattina al Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la “Giornata Nazionale delle persone con disabilità intellettiva”. L’evento, trasmesso in diretta su RAI uno e condotto da Flavio Insinna, è stato organizzato in collaborazione con le Federazioni Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap) e Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e con le Associazioni Anffas Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), Angsa Onlus (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) ed Aipd Onlus (Associazione Nazionale Persone Down).
Nel corso della cerimonia Francesca Stella e Serena Amato, hanno letto la “Dichiarazione di Roma per la promozione ed il sostegno dell’auto-rappresentanza in Italia ed in Europa”. Successivamente sono state rese alcune testimonianze personali e familiari: Agnese Bucciarello, affetta da sindrome di down, che nel 2012 ha effettuato uno stage presso il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, Sonia Zen, madre di un ragazzo con disabilità intellettiva grave, e Clara Sereni, scrittrice, madre di un ragazzo disabile. Gabriele Naretto, ragazzo autistico e ipovedente, ha eseguito al pianoforte due brani musicali di George Gershwin.
E’ quindi intervenuta la Ministra della Salute, Beatrice Lorenzin.
Al termine, il Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso.
Erano presenti il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, con la campionessa down di atletica leggera Nicole Orlando e altri atleti paralimpici, e i Presidenti delle Associazioni maggiormente rappresentative a livello nazionale delle disabilità intellettive.

Roma, 30 marzo 2016



Intervento del Presidente Sergio Mattarella in occasione della “Giornata Nazionale delle persone con disabilità intellettiva”

Palazzo del Quirinale, 30/03/2016

Signora ministra della Salute,
signori presidenti delle commissioni parlamentari,
cari ragazzi, cari adulti,

un benvenuto cordiale a tutti, sono lietissimo di accogliervi al Quirinale in questa giornata, che avete reso particolarmente viva con le vostre testimonianze, con le vostre speranze, con la riaffermazione del tenace impegno per la tutela di diritti fondamentali e di valori costituzionali.

L’impegno e le esperienze di cui siete protagonisti costituiscono un patrimonio prezioso per tutto il nostro Paese: non possiamo farne a meno!

Il 30 marzo – come ha ricordato Flavio Insinna che ringrazio per la sua presenza questa mattina – è una ricorrenza importante: nel 2007 il governo italiano, attraverso un suo ministro, firmò la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e quelle disposizioni oggi integrano il nostro ordinamento, ponendo a tutti noi, come persone e come comunità, obiettivi più alti in termini di civiltà, di pari opportunità, di sviluppo delle relazioni umane e quindi del benessere sociale, che non si misura mai soltanto con i numeri e le quantità.

Il rispetto dell’integrità della persona e il contrasto a ogni forma di discriminazione fanno crescere la qualità della vita di ciascuno, e questo si riverbera in ogni ambito di attività, compreso quella economica.

La disabilità non è una malattia, tanto meno un problema da scaricare sul singolo individuo o sui suoi familiari. Le condizioni di disabilità divengono gravi soprattutto se il mondo circostante non tiene conto delle diversità e trasforma la differenza in fattore di esclusione. A creare le barriere sono soprattutto, purtroppo, i limiti della nostra organizzazione sociale e le nostre mancanze culturali, a partire dai riflessi lenti di fronte agli ostacoli che impediscono la piena espressione delle personalità.

L’Italia democratica e l’Unione Europea sono nate per abbattere i muri di qualunque genere, per eliminare i fili spinati, per costruire un mondo di persone libere, uguali nelle loro diversità, un mondo che sarà tanto più progredito quanto meno l’esercizio dei diritti e la distribuzione delle opportunità verranno condizionati dal privilegio delle disponibilità economiche o dell’aspetto fisico.

E’ questo un obiettivo sempre vivo, a cui dobbiamo tendere. Qui sta l’essenza della civiltà europea che ci chiama sempre a difendere il valore della vita e della convivenza, oggi anche contro il terrorismo.

L’inclusione di chi è in difficoltà è un moltiplicatore di forza sociale. La disabilità intellettiva – al centro della Giornata di oggi – è una fonte particolarmente insidiosa di sofferenza e di emarginazione. Lo è per dimensioni, comprendendo il 65% della disabilità nel suo complesso. Lo è per la sua natura, talvolta incerta e nascosta, che finisce per rafforzare i pregiudizi e rende spesso problematiche le diagnosi e i programmi terapeutici.

Molti passi in avanti sono stati compiuti dalla psicologia, dalla pedagogia, dalla scienza medica, nei cui confronti è bene sempre avere fiducia. Oggi abbiamo più strumenti e più conoscenze per aiutare i nostri ragazzi. Molte buone pratiche sono state sperimentate e hanno aperto strade che possono utilmente essere percorse. Ma tanto c’è da fare ancora. Insieme.

Per questo voglio ringraziare le associazioni qui presenti – Anffas, Angsa, Aipd, Fish e Fand – per la coesione che hanno dimostrato nel costruire questa occasione di incontro e di riflessione. Mi auguro che il lavoro in comune continui e si sviluppi, producendo così i frutti migliori.

La disabilità intellettiva abbraccia uno spettro ampio di condizioni, dalla sindrome di down ai diversi disturbi dell’autismo, alle molteplici forme di disabilità dalle cause complesse o indeterminate. Questo deve ulteriormente spingervi a unire le forze: per accendere i riflettori sugli ostacoli che si incontrano, per alleviare gli affanni di famiglie talvolta stremate, per spingere le istituzioni a fare meglio e di più, per contrastare i pregiudizi che circondano queste condizioni e spesso nascondono indifferenza o egoismo. Uniti siete più forti e potete dare di più. Ai vostri figli e a tutta la società. Vincere l’isolamento è il primo passo per incamminarsi sul sentiero dell’inclusione, con efficacia maggiore.

Abbiamo una Costituzione che ci incoraggia. Abbiamo una legislazione avanzata nell’affermare i diritti delle persone con disabilità, e che di recente è ulteriormente progredita, come dimostra la legge sulla diagnosi, la cura e l’abilitazione delle persone con problemi dello spettro autistico e sull’assistenza alle famiglie.

La questione da affrontare è l’attuazione di queste disposizioni. Il terreno su cui misurarsi è rappresentato dalle concrete politiche sociali che devono tradurre in realtà gli indirizzi di fondo. Gli ostacoli sono le risorse scarse e la disparità di trattamento, tra territori e ambienti diversi, tra Nord e Sud, tra piccoli e grandi centri, tra fasce di reddito. Il rischio, insomma, è di aggiungere disuguaglianze a disuguaglianze. Non possiamo permettere che i programmi di inclusione sociale siano compressi o vanificati. Non possiamo accettare che tanti diventino “cittadini invisibili”. E’ un tema che ci riguarda tutti: istituzioni, corpi sociali, famiglie, singole persone.

Riguarda il servizio sanitario – e ringrazio la ministra Lorenzin per le considerazioni che ha svolto e per gli impegni che ha manifestato – che è sfidato proprio nella sua dimensione di servizio universale. Ho ricordato che stiamo parlando di cittadini, non di pazienti. Tuttavia, laddove la tutela sanitaria non è sufficiente, o impone costi sociali e familiari insostenibili, è proprio il percorso di cittadinanza a essere ostruito. Peraltro, la tutela sanitaria va integrata con pratiche e competenze che implicano professionalità e multidisciplinarietà. Va integrata con la solidarietà e la sensibilità dei corpi sociali e delle strutture intermedie delle varie istituzioni. In questo modo si afferma la dignità di ogni essere umano e il suo diritto alla vita.

L’autodeterminazione della persona è al tempo stesso punto di partenza e traguardo di una piena cittadinanza. E’ il cuore della Convenzione Onu.

Nella Dichiarazione di Roma, che è stata ricordata poc’anzi, si è compiuto un passo ancora ulteriore: la piena cittadinanza deve portare all'”auto-rappresentanza”. “Niente su di noi, senza di noi” è il motto che riassume anni di confronto tra diritto e società, tra istituzioni e associazioni che si battono per la dignità delle persone con disabilità. Non è un percorso facile. Ma vale la pena compierlo, come voi testimoniate ogni giorno.

So bene quanto grande sia il cruccio delle famiglie: “cosa avverrà dopo di noi?” . Ne ha parlato magistralmente Clara Sereni. Un’angoscia che pesa, a volte, più della fatica fisica e delle rinunce a cui ci si sottopone per amore.

Il “dopo di noi” è un tema sociale, direi un dovere civico che tocca tutti e ciascuno, non soltanto i familiari delle persone con disabilità. E’ fuori dallo spirito e dalla lettera della Costituzione chi pensa, egoisticamente, che la solidarietà sia a carico esclusivamente di altri.

Oggi cogliamo progressi nella normativa e nella previsione di investimenti pubblici: vuol dire che il tema è all’ordine del giorno e sta a noi verificare e incalzare.
Le compatibilità economiche stressano il sistema di welfare, spingendo verso cambiamenti: non è una sfida a cui possiamo sottrarci, tuttavia in questa sfida dobbiamo sempre preservare i valori di libertà, di solidarietà, di uguaglianza in cui crediamo che sono l’essenza della nostra Costituzione. L’innovazione è necessaria, ma non certo la discriminazione. Un welfare attento alle persone con disabilità non deve abbandonare i familiari nell’incubo del “dopo di noi”, perché la presa in carico della persona è un percorso graduale, che garantisce forme di assistenza diverse durante tutto il corso della vita. Garantisce cittadinanza, dunque inclusione nella società, a partire dalla scuola e dal mondo del lavoro.

L’Italia è stata all’avanguardia nell’inclusione scolastica delle persone con disabilità, abolendo le scuole e le classi “speciali”. Una scelta di grande valore educativo, non solo perché rifiuta logiche ghettizzanti, ma perché consente a tutti i bambini di entrare sin dall’infanzia in contatto con le diversità, di conoscerle e abbattere così le barriere del pregiudizio.

Occorre tuttavia impegnarsi nel concreto perché l’inclusione scolastica sia pienamente effettiva. Il sostegno a scuola talvolta non è sufficiente, e ciò provoca esclusione, o forti limitazioni, all’alunno con disabilità. E’ necessario fare di più, come voi chiedete, sia in termini di quantità che di qualità.

E’ necessario farlo anche nel campo del lavoro. Il diritto al lavoro è fondamentale per la libertà e per l’autodeterminazione. Come lo è il diritto a un’equa retribuzione, purtroppo non sempre corrisposta.

Vi sono ancora imprese che preferiscono subire sanzioni economiche piuttosto che ottemperare alle norme sull’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. E’ questo un segno di scarsa maturità del sistema, a cui occorre rispondere con un impegno maggiore, ad esempio agevolando forme di tirocinio o di praticantato, che favoriscano l’avvicinamento della persona con disabilità e sviluppino le sue competenze e professionalità.

Anche lo sport è un volano di inclusione e di crescita comunitaria. Saluto gli atleti presenti e ringrazio di cuore Nicole Orlando per la maglia che ha voluto regalarmi. La considero un simbolo augurale per tutti gli atleti italiani che si stanno preparando alle ormai prossime Olimpiadi e Paralimpiadi di Rio de Janeiro.

Anche l’arte è un grande veicolo, come Gabriele ci ha dimostrato questa mattina

Non dobbiamo mai dimenticare che la battaglia di civiltà che voi conducete non si esaurisce nelle norme, per quanto ben scritte. Le dinamiche economiche e sociali possono condizionare l’esercizio effettivo dei diritti e l’efficacia degli strumenti a disposizione. Ancor più, quindi, si manifesta importante la crescita culturale del Paese.

La cultura, in questo campo, non è una questione che riguarda soltanto le élites o le accademie. La cultura è la conoscenza diffusa, il senso di umanità, il valore che si attribuisce alla solidarietà e alla differenza. Aumentare la forza culturale di un Paese vuol dire sviluppare le opportunità e renderlo ancora più aperto al futuro. Vuol dire rendere più dinamica, e insieme più coesa, l’intera comunità nella quale viviamo. Un Paese è più ricco se percepisce le diversità come un fattore di ricchezza. E’ più povero se comprime la libertà di alcuni, facendoli sentire emarginati, limitando le loro possibilità, i loro talenti.

Ci vuole coraggio. Ma è il coraggio di sentirsi cittadini e di lavorare per un Paese migliore. Grazie a tutti voi per quello che fate per l’Italia nel vostro impegno quotidiano.


30 marzo: al Quirinale
la Giornata Nazionale delle persone con disabilità intellettiva per affermare diritti, pari opportunità ed inclusione sociale

Si è celebrata oggi, nella Sala dei Corazzieri, a Palazzo del Quirinale, la Giornata Nazionale delle persone con disabilità intellettiva fortemente voluta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed organizzata in collaborazione con le Federazioni Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap) e Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e con le Associazioni Anffas Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), Angsa Onlus (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) ed AIPD Onlus (Associazione Nazionale Persone Down).

L’evento, affidato alla conduzione di Flavio Insinna e trasmesso in diretta su RAI Uno, ha visto la piena ed attiva partecipazione delle stesse persone con disabilità che, insieme alle loro famiglie, hanno rivendicato con forza il loro diritto ad essere pienamente riconosciute come cittadini italiani, con pari dignità e diritti rispetto agli altri.

Importante occasione, per le Associazioni coinvolte, anche l’incontro privato con il Presidente Mattarella ed il Ministro della Salute On.Le Lorenzin, nel corso del quale le stesse hanno presentato un documento che descrive le condizioni, spesso di difficoltà, in cui oltre 2 milioni di cittadini italiani e loro familiari vivono ancora oggi nel nostro Paese. Si è indicata la priorità di superare le tante criticità formulando proposte affinché ciascuna persona con disabilità, con i giusti sostegni e supporti, venga messa in condizione di pari opportunità e quindi non sia più discriminata.

Emblematiche le testimonianze susseguitesi nel corso della Giornata. Serena Amato e Francesca Stella hanno consegnato al Presidente la Dichiarazione di Roma per il sostegno all’autorappresentanza. Agnese Bucciarello ha raccontato la propria esperienza di inclusione lavorativa. Sonia Zen e Clara Sereni (scrittrice) hanno riportato la loro testimonianza di mamme. Gabriele Naretto ha incantato tutti esibendosi al pianoforte. Assieme hanno contribuito a squarciare il velo dell’invisibilità che storicamente accompagna le persone con disabilità intellettiva, consentendo finalmente a molti di poter coglierne la diverse sfaccettature.

Il  Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un articolato discorso, ha riconosciuto l’importanza del contributo delle persone con disabilità, dello loro famiglie e delle loro organizzazioni non solo per l’affermazione dei diritti garantiti dalla Costituzione ed oggi – anche – dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ma anche e soprattutto per la costruzione di un’Italia migliore.
Importanti dichiarazioni ed impegni quelli resi, nel corso dell’evento dal Ministro Lorenzin, che ha annunciato la prossima emanazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), con particolare riferimento a quelli per i disturbi dello spettro autistico e l’avvio di una reale integrazione socio-sanitaria.

Minimo comun denominatore, quindi, degli interventi e testimonianze della Giornata, quello di dimostrare che un mondo migliore, più inclusivo ed accessibile è possibile, anche grazie ed a partire dal diretto contributo ed impegno delle stesse persone con disabilità.

Una straordinaria occasione, quella odierna, per ricordare ancora una volta che la diversità è una ricchezza e che le persone con disabilità non sono pesi, ma risorse che l’intera collettività deve includere e valorizzare.

In allegato il documento consegnato dalle Associazioni al Presidente della Repubblica

Anffas Onlus


Il 30 marzo a Palazzo del Quirinale la
Giornata Nazionale delle persone con disabilità intellettiva

Si terrà mercoledì 30 marzo, alle ore 11, a Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la celebrazione della Giornata Nazionale delle persone con disabilità intellettiva.

La Giornata, organizzata dalla stessa Presidenza della Repubblica in collaborazione con le Federazioni Fish (Federazione Italiana Superamento Handicap) e Fand (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità) e con le Associazioni Anffas Onlus (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), Angsa Onlus (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) ed AIPD Onlus (Associazione Nazionale Persone Down), maggiormente rappresentative a livello nazionale delle disabilità intellettive, avrà lo scopo di accendere i riflettori sulle condizioni di vita, le opportunità ed i diritti, ma anche le discriminazioni, che riguardano nel nostro Paese oltre 2 milioni di persone, ancora troppo spesso relegate all’invisibilità.

Sono infatti oltre 2 milioni le persone con disabilità intellettive che vivono in Italia e che, insieme alle loro famiglie, sperimentano situazioni di discriminazione, esclusione e deprivazione, attenuata spesso solo grazie all’intervento delle famiglie e dei servizi che le stesse famiglie auto-organizzandosi tentano, non senza crescenti difficoltà, di assicurare.
Ciò pur in presenza di tante leggi, alcune tra le migliori a livello europeo e mondiale, tra cui senz’altro spicca la Legge n. 18 del 2009 che ha ratificato la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.

Le esperienze, i dati e le evidenze culturali e scientifiche, le tante buone prassi esistenti indicano chiaramente la necessità di sostegni personalizzati, precoci e tempestivi, ma soprattutto incardinati all’interno di un progetto globale di vita, che coinvolga l’intero nucleo famigliare, per garantire alle persone con disabilità intellettiva il rispetto dei diritti fondamentali in tutte le aree della vita: salute, scuola, lavoro, vita indipendente e di relazione, solo per citarne alcuni.

E proprio grazie a questi sostegni, insieme ad un cambiamento culturale ed alla presenza ed impegno costante da parte delle Istituzioni e della comunità tutta, è possibile squarciare il velo del pregiudizio e dello stigma che vede ancora le persone con disabilità come pesi e non come persone e cittadini che possono e devono portare un contributo nelle Comunità in cui vivono.

Grande soddisfazione, pertanto, da parte delle Organizzazioni coinvolte per questa straordinaria Giornata che vedrà la partecipazione delle persone con disabilità e loro familiari provenienti da tutta Italia ed un susseguirsi di diverse testimonianze attraverso la voce dei diretti protagonisti e dei loro famiglie: una lavoratrice con la sindrome di down, un pianista con autismo, una famiglia, una giornalista e scrittrice, due giovani con disabilità intellettiva che presenteranno la “Dichiarazione di Roma sulla promozione dell’auto-rappresentanza in Italia ed in Europa”, saranno chiamati a rappresentare le persone con disabilità intellettiva di tutta Italia davanti al Capo dello Stato in un evento la cui conduzione sarà affidata a Flavio Insinna e che sarà trasmesso in diretta su Rai 1 dalle ore 10.55 alle ore 12.00.

Prima dell’evento una delegazione composta dai Presidenti Nazionali delle Organizzazioni coinvolte sarà ricevuta dal Presidente Mattarella per rappresentare quali sono le principali criticità con cui le persone con disabilità ed i loro familiari quotidianamente convivono. Ma anche affermare che a condizioni idonee le persone con disabilità potrebbero essere compiutamente Cittadini delle e nelle proprie comunità.

Le urgenze da garantire, in tale contesto, sono:
Piena e concreta attuazione della convenzione ONU
Una maggiore attenzione alle politiche di inclusione e pari opportunità
Rendere praticabili i progetti di vita delle persone
Dopo di noi e durante noi: con risorse e norme coerenti
Livelli essenziali di assistenza per i disturbi dello spettro autistico
Qualità dell’inclusione scolastica
Inclusione lavorativa e promozione dell’occupabilità

NON VOGLIAMO PIÙ ESSERE CONSIDERATI PESI MA PERSONE E CITTADINI PIENAMENTE INCLUSE NELLA SOCIETÀ!

Anffas Onlus


Redattore Sociale del 29-03-2016

Disabilita’ intellettiva, domani la Giornata che promuove diritti e cittadinanza

Al Quirinale il 30 marzo la Giornata nazionale delle persone con disabilità intellettiva accende i riflettori sulle condizioni di vita, le opportunità e i diritti, ma anche le discriminazioni, che riguardano oltre 2 milioni di persone in Italia.

ROMA. Se ci fossero sempre condizioni idonee, le persone con disabilità potrebbero essere compiutamente cittadini delle e nelle proprie comunità. E’ questo il principio che si vuol affermare in occasione della Giornata nazionale delle persone con disabilità intellettiva che si celebra domani, 30 marzo, con una cerimonia a Palazzo del Quirinale. Tante le criticità con cui le persone con disabilità e i loro familiari quotidianamente convivono, e diverse le urgenze che i disabili reclamano e che devono trovare soluzione: piena e concreta attuazione della convenzione Onu; maggiore attenzione alle politiche di inclusione e pari opportunità; rendere “praticabili” i progetti di vita delle persone; risorse e norme coerenti per il “dopo di noi” e per il “durante noi”; livelli essenziali di assistenza per i disturbi dello spettro autistico; qualità dell’inclusione scolastica; inclusione lavorativa e promozione delle capacità lavorative delle persone disabili, che possono essere lavoratori a tutti gli effetti. “Non vogliamo più essere considerati pesi – dicono le associazione alla vigilia della Giornata -, ma persone e cittadini pienamente inclusi nella società”.

La Giornata nazionale è organizzata dalla Presidenza della Repubblica in collaborazione con le federazioni Fish (Federazione italiana superamento handicap) e Fand (Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità) e con le associazioni Anffas onlus (Associazione nazionale famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale), Angsa onlus (Associazione nazionale genitori soggetti autistici) ed Aipd onlus (Associazione nazionale persone Down), maggiormente rappresentative a livello nazionale delle disabilità intellettive. Lo scopo dell’iniziativa è di accendere i riflettori sulle condizioni di vita, le opportunità e i diritti, ma anche le discriminazioni, che riguardano nel nostro Paese oltre 2 milioni di persone, ancora troppo spesso relegate all’invisibilità.

Sono infatti oltre 2 milioni le persone con disabilità intellettive che vivono in Italia e che, insieme alle loro famiglie, sperimentano situazioni di discriminazione, esclusione e deprivazione, attenuata spesso solo grazie all’intervento delle famiglie e dei servizi che le stesse famiglie auto-organizzandosi tentano, non senza crescenti difficoltà, di assicurare. Ciò pur in presenza di tante leggi, alcune tra le migliori a livello europeo e mondiale, tra cui spicca la legge n. 18 del 2009 che ha ratificato la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

Le esperienze, i dati e le evidenze culturali e scientifiche, le tante buone prassi esistenti indicano chiaramente la necessità di sostegni personalizzati, precoci e tempestivi, ma soprattutto incardinati all’interno di un progetto globale di vita, che coinvolga l’intero nucleo familiare, per garantire alle persone con disabilità intellettiva il rispetto dei diritti fondamentali in tutte le aree della vita: salute, scuola, lavoro, vita indipendente e di relazione, solo per citarne alcuni.

E, dicono le associazioni promotrici, proprio “grazie a questi sostegni, insieme ad un cambiamento culturale e alla presenza e impegno costante da parte delle istituzioni e della comunità tutta, è possibile squarciare il velo del pregiudizio e dello stigma che vede ancora le persone con disabilità come pesi e non come persone e cittadini che possono e devono portare un contributo nelle comunità in cui vivono”.

La Giornata vedrà la partecipazione delle persone con disabilità e dei loro familiari provenienti da tutta Italia, e sono previste diverse testimonianze, tra le quali quelle di una lavoratrice con la sindrome di Down, di un pianista con autismo, di una famiglia, di una giornalista e scrittrice, di due giovani con disabilità intellettiva che presenteranno la “Dichiarazione di Roma sulla promozione dell’auto-rappresentanza in Italia ed in Europa”. Tanti volti e voci che rappresenteranno le persone con disabilità intellettiva di tutta Italia davanti al Capo dello Stato in un evento la cui conduzione sarà affidata a Flavio Insinna e che domani sarà trasmesso in diretta su Rai 1 dalle ore 10.55 alle ore 12.00. Prima dell’evento una delegazione composta dai presidenti nazionali delle organizzazioni coinvolte sarà ricevuta dal presidente Mattarella.

Piano Nazionale Scuola Digitale

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Istruzione, martedì 27 ottobre il Ministro Giannini
presenta il Piano Nazionale Scuola Digitale

Martedì 27 ottobre, a partire dalle ore 11, presso la Sala della Comunicazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in Viale Trastevere 76/a, il Ministro Stefania Giannini presenterà il Piano Nazionale Scuola Digitale.

All’intervento del Ministro, seguiranno quelli di Antonello Giacomelli, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Paolo Barberis, Consigliere per l’innovazione del Presidente del Consiglio, Elio Catania, Presidente di Confindustria Digitale.

L’evento potrà essere seguito in diretta streaming su www.istruzione.it e su www.cultura.rai.it. Diretta Twitter su @MiurSocial con l’hashtag #PianoScuolaDigitale.


Evento di lancio
Martedì 27 ottobre 2015
Sala della Comunicazione, Viale Trastevere 76/a – Roma

10.30 – 11.00
Accoglienza partecipanti e registrazione

11.00 – 13.00
Apertura evento
Presenta il Piano Nazionale Scuola Digitale
Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Intervengono
Antonello Giacomelli, Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico
Paolo Barberis, Consigliere per l’innovazione del Presidente del Consiglio
Elio Catania, Presidente di Confindustria digitale

Modera Serena Scorzoni, giornalista di Rai News 24

Diretta streaming www.istruzione.it e www.cultura.rai.it
diretta Twitter @MiurSocial #PianoScuolaDigitale


Giannini: “Un miliardo per il Piano Nazionale Scuola Digitale”
Stamattina la presentazione al Miur

Un miliardo di euro per portare l’innovazione a scuola. Questo lo stanziamento previsto dal Piano Nazionale Scuola Digitale presentato stamattina a Viale Trastevere dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini. Fibra e banda ultra-larga alla porta di ogni scuola, cablaggio degli spazi interni, risorse per pagare il canone di connettività, un responsabile per il digitale per ogni istituto, formazione in servizio per tutto il personale, una strategia nazionale per l’apprendimento pratico e i laboratori, un quadro comune per le competenze digitali degli studenti: sono fra le 35 azioni previste dal documento che è immediatamente operativo e stanzia 600 milioni sulle infrastrutture e 400 sulle nuove competenze, la formazione del personale, il monitoraggio e le misure di accompagnamento.

“Il Piano Nazionale Scuola Digitale è uno dei pilastri attuativi della Buona Scuola. Oggi lanciamo un progetto che rispecchia la visione del Governo rispetto alle più importanti sfide di innovazione del sistema pubblico: al centro di questa visione ci sono l’apertura e l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale. Il Piano non è un semplice dispiegamento di tecnologia. Risponde alla necessità di costruire una visione di Educazione nell’era digitale. Parlare solo di digitalizzazione, nonostante i nostri ritardi, non è più sufficiente. Si rischierebbe di concentrare i nostri sforzi sulla dimensione tecnologica invece che su quella culturale”, ha dichiarato il Ministro Giannini.

Quattro gli ambiti di intervento del Piano:

  • Strumenti abilitanti: è la parte infrastrutturale, riguarda tutte le azioni relative alla connettività, ai nuovi spazi e ambienti per la didattica, all’amministrazione digitale.
  • Competenze e contenuti per gli studenti: nuove competenze digitali degli studenti, standard e interoperabilità degli ambienti on line per la didattica, promozione delle Risorse Educative Aperte (OER), esperienze di alternanza scuola lavoro in imprese digitali sono fra le azioni previste in questo ambito.
  • Formazione del personale: comprende gli interventi necessari per fare in modo che le persone che lavorano nella scuola – dirigenti, insegnanti, personale amministrativo – siano dotate delle competenze necessarie per guidare la digitalizzazione della scuola.
  • Accompagnamento: essenziale per assicurare che il Piano si concretizzi in un cambio di paradigma diffuso e condiviso a tutti i livelli, sia dentro che fuori dalla scuola.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale rientra nella più ampia azione del Governo italiano sul fronte dell’innovazione. Per questo oggi il Ministro Giannini ha firmato con il Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico Antonello Giacomelli un Protocollo di intesa che impegna i due dicasteri a favorire l’accesso ad internet in banda ultra larga per le scuole.

“Il Piano banda ultra-larga prevede che le scuole italiane abbiano la priorità e siano tutte collegate con la fibra ad almeno 100 mbps entro il 2020. I primi 2,2 miliardi sono già stati sbloccati e l’accordo con le Regioni a cui stiamo lavorando consentirà di raggiungere i 4,5 miliardi. Grazie al Protocollo Mise-Miur si potranno incrociare i dati e anticipare i tempi”, ha spiegato il Sottosegretario Antonello Giacomelli.

“Il Piano per la scuola digitale è un bel progetto, e lo è per due motivi. Perché è un progetto ben fatto, articolato e pensato secondo una logica che non è solo quella di dispiegare tecnologia dentro la scuola ma di fornire un inquadramento e una direzione, e perché un piano come questo si inserisce perfettamente nella più ampia visione di un’Italia digitale, competitiva e creativa, che è l’obiettivo della strategia del Governo”, ha dichiarato Paolo Barberis, Consigliere per l’innovazione del Presidente del Consiglio.

Il Ministro Giannini ha poi firmato con Elio Catania, Presidente di Confindustria Digitale, un Protocollo di collaborazione per l’attuazione del Piano. “Oggi – ha sottolineato Elio Catania – è davvero un bel giorno per l’Italia. Dall’implementazione di questo Piano dipende in larga misura il futuro del Paese. La formazione digitale di studenti e insegnanti, infatti, è forse la tessera più importante del grande mosaico su cui si sta articolando la trasformazione competitiva della nostra economia. Nessun lavoro, nessuna azienda, nessuna amministrazione pubblica potrà prescindere dall’innovazione digitale. Declinato nel manifatturiero, nei servizi, nell’artigianato,  il digitale è candidato a diventare la prima fonte di crescita e occupazione.

Da questa consapevolezza nasce il Protocollo d’intesa con il Miur in cui Confindustria Digitale è impegnata a offrire il massimo sostegno all’attuazione del Piano, mettendo a disposizione la propria capacità di mobilitare risorse e competenze delle aziende associate”.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale è immediatamente operativo. Il Ministro Giannini ha infatti firmato stamattina anche il decreto di adozione. Il documento sarà inviato a tutte le scuole ed è disponibile in versione integrale a questo indirizzo: http://www.istruzione.it/scuola_digitale/index.html. Allo stesso indirizzo anche la grafica con la sintesi delle 35 azioni previste dal Piano.

Al via la seconda edizione di Libriamoci

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Al via la seconda edizione di Libriamoci
Giornate di lettura nelle scuole
(26-31 ottobre 2015)

Da lunedì 26 a sabato 31 ottobre 2015 infatti, si svolge la seconda edizione di Libriamoci. Giornate di lettura nelle scuole, un’iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca attraverso la Direzione Generale per lo Studente e dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo attraverso il Centro per il libro e la lettura.

Numerosi i protagonisti del panorama istituzionale e culturale italiano che hanno già confermato la loro collaborazione: la Presidenza del Consiglio dei Ministri; il Ministero degli Affari Esteri, l’ANCI-Associazione Nazionale Comuni Italiani; la SIAE: la Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura; la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci; la Fiera del Libro per Ragazzi di Bologna; il Coordinamento delle Associazioni di promozione della lettura; la Coop Adriatica; RAI Fiction e il Corriere della Sera che, già impegnato l’anno scorso con lo Speciale #unamoredilibro, per questa seconda edizione lancia la campagna social #unlibroper2.
I LETTORI SPECIALI DI LIBRIAMOCI

Il programma delle iniziative, coordinato dal Centro per il libro e che conta già circa 2.000 eventi, dà spazio alla creatività più sfrenata e mette sul tavolo un menu irresistibile: fra reading e maratone, incontri speciali e flash mob, si aggireranno nelle scuole tanti lettori speciali. Oltre 300 ad oggi gli scrittori, giornalisti e cantanti che si sono offerti con entusiasmo di andare a leggere nelle classi: andranno a condividere la propria passione per la lettura Alessandro Barbero (Torino), Marco Buticchi (Lerici, La Spezia), Paola Cereda (Torino), Francesco Costa (Casal Bertone, Roma), Giuseppe Culicchia (Torino), Valentina D’Urbano (Roma e Frascati), Paolo Di Paolo (Roma), Gian Luca Favetto (Torino), Ernesto Ferrero (Torino), Carlotta Fruttero (Roma), Carlo Gabardini (Torino), Fabio Geda (Torino), Lorenza Ghinelli (Rimini), Marco Gobetti (Torino), Carlo Greppi (Torino), Francesco Gungui (Milano), Paolo Interdonato (Milano), Roberto Ippolito (Roma), Stefania Limiti (Roma), Maurizio Maggiani (Faenza), Alessandro Mari (Milano), Lorenzo Marone (Napoli), Carlo Adolfo Martigli (Rapallo), Lorenza Mazzetti (Roma), Margherita Oggero (Torino), Gianni Oliva (Torino), Demetrio Paolin (Torino), Stefania Parmeggiani (Frascati), Silvio Perrella (Napoli), Angelo Petrosino (Torino), Lavinia Petti (Torre del Greco, Napoli), Sandro Provvisionato (Civitavecchia, Roma), Simone Regazzoni (Genova), Mirella Serri (Grottaferrata, Roma), Beppe Severgnini (Milano), Bobby Solo (Pinzano al Tagliamento, Pordenone), Salvatore Striano (Bagnoli, Napoli), Licia Troisi (Monterotondo, Roma), Massimo Vitali (Bologna), Paolo Di Stefano (IT-Liceo scientifico Nicola Moreschi, Milano), Michele Farina (Liceo Volta, Milano), Paolo Mereghetti (Liceo Carducci, Milano), Mario Porqueddu (scuola media Ricci, Milano); Alessandra Arachi (Liceo Machiavelli, Roma) Paolo Conti (Liceo Righi, Roma).

Numerosi anche gli attori segnalati da Rai Fiction e pronti a declamare a voce alta tra i banchi i loro libri preferiti: fra questi, sono già confermati presso le scuole Francesca Agostini (Roma), Dario Aita (Roma), Pupi Avati (Roma), Ettore Bassi (Roma), Valentina Corti (Roma), Stefano Dionisi (Roma), Manlio Dovì (Palermo), Alessia Gazzola (Messina), Enrico Lo Verso (Marina di Ragusa), Francesca Nunzi (Settecamini – Roma), Veronica Pivetti (Roma), Edoardo Purgatori (Roma), Ruben Riggillo (Roma) e Fabrizio Rispo (Casa circondariale di Pozzuoli).
LIBRIAMOCI AD ALTA VOCE

Altra adesione ricca di contenuti è quella del festival Ad Alta Voce, di Coop Adriatica, che dal 26 al 31 ottobre propone uno speciale dedicato all’iniziativa: Libriamoci/Ad Alta Voce, una serie di incontri per gli studenti delle superiori con letture e accompagnamenti musicali nelle città di Cesena, Ravenna, Ancona, Bologna, Venezia e Mestre inclusi reading in luoghi inusuali come carceri, mense per i poveri, Cittadella della scienza. In veste di lettori parteciperanno, fra gli altri: Marco Balzano, Camilla Baresani, Anna Bonaiuto, Patrizia Cavalli, Alessandro D’Avenia, Nando dalla Chiesa, Giorgio Fontana, Marcello Fois, Fabio Genovesi, Enrico Ianniello, Nicola Lagioia, Marco Malvaldi, Marco Missiroli, Piergiorgio Odifreddi, Paola Senesi, Simona Vinci. I titoli degli incontri, inoltre, sono un programma nel programma, costituendo essi stessi degli inviti ai più giovani, degli slogan per affrontare il futuro: si va infatti da Inventare il futuro: breve guida per realizzare l’impossibile (26 ottobre, Cesena), a Sopravvivere al pessimismo: l’Italia nuova i nuovi italiani (27 ottobre, Ravenna), da La letteratura al tempo di Google (29 ottobre, Bologna) a Trapassati dal futuro, Ricettario per uomini liberi, La scienza di essere se stessi: incontri fra matematica e poesia (tutti il 29 ottobre a Bologna). Si lancia la sfida a Starci dentro: storie di cultura e integrazione (30 ottobre, Ancona), e si assiste allo spettacolo Ladro di rose (30 ottobre, Mestre), mentre l’attualità sale sul palcoscenico con i Viaggiatori: le migrazioni fra racconto e realtà (31 ottobre, Mestre e Venezia) per poi riflettere sulle diverse forme di espressione con Font: la scrittura fra segno e parola (31 ottobre, Venezia), su L’eterna bellezza (31 ottobre, Venezia), e chiudere con un ricordo della Grande Guerra nel concerto-spettacolo Mille papaveri rossi (31 ottobre, Mestre).
IL FLASH-MOB DANTESCO

Altra coinvolgente novità di questa seconda edizione, la giornata speciale di giovedì 29 ottobre: i versi di Dante risuoneranno in tutta Italia per celebrare il 750° anniversario dalla sua nascita. Nell’ambito di Libriamoci, il Centro per il libro e la lettura e il progetto Compita (Competenze dell’Italiano) del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca insieme all’ADI, Associazione Degli Italianisti, hanno lanciato il progetto Dante a mezzogiorno, invitando le scuole superiori e le università a organizzare – a mezzogiorno del 29 ottobre 2015 – un evento di letture ad alta voce di passi dall’opera dantesca o di riflessione sul sommo poeta. Promossa sul territorio nazionale anche da molte Università – tra cui le Università di Roma “Sapienza”, Torino, Milano IULM, Padova, Verona, Bologna, Firenze, Siena, Bari, Catania, Palermo – l’iniziativa sta raccogliendo molte adesioni e il calendario degli appuntamenti si arricchisce a vista d’occhio: l’Università “Sapienza” di Roma, ad esempio, ha organizzato un reading collettivo a mezzogiorno in punto, seguito dallo spettacolo di e con Monica Guerritore Dall’Inferno all’Infinito, e l’Università IULM di Milano ha in programma, insieme alle letture a mezzogiorno, un incontro con il dantista Marco Santagata. All’Università di Firenze, nell’Aula Magna del Rettorato, l’intera mattinata sarà dedicata a Dante con interventi, fra gli altri, di Eraldo Affinati e Maria Pace Ottieri e il flash-mob, incentrato sull’Inferno, negli Istituti Superiori di Prato ed Empoli. Fervono i preparativi anche nelle scuole: solo per citarne qualcuno, tra i flash-mob già ai blocchi di partenza, Tutto Dante per bambini alla scuola Primaria “Caduti per la Libertà” di Alessandria prevede, fra una lettura e l’altra, la costruzione di un “Giuoco Infernale” stile gioco dell’oca seguendo i castighi della Divina Commedia e inventandone di nuove per le marachelle quotidiane. Con lettori più cresciuti, il Liceo Classico “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria ha ideato un flash-mob itinerante e in costume sulla Divina Commedia, che partendo da diversi luoghi della scuola si snoda per la città fino a raggiungere, canto dopo canto, la cattedrale. A Montevarchi (Arezzo) nel frattempo, sempre il 29 ottobre, l’I.S.I.S. “Benedetto Varchi” ha organizzato letture della Commedia in varie lingue, insieme alla proiezione di filmati a cura degli studenti e letture scelte. E ancora: il Liceo Scientifico “Enrico Fermi” di Muro Lucano (Potenza) fa evadere Dante dalla scuola e lo porta in piazza, per una maratona di letture tra Inferno, Purgatorio e Paradiso. Insieme ai flash-mob sincronizzati per mezzogiorno, sono in programma convegni, letture, recite e approfondimenti nelle scuole di tutta Italia, fra le quali: Bergamo (ISIS “Giulio Natta”), Mestre (Liceo “U. Morin”), Rovigo (Liceo “P. Paleocapa”), Venezia (Liceo “M. Foscarini”), Prato (I.T.S. “T. Buzzi”), Empoli (I.I.S. “Ferraris – Brunelleschi”), Roma (Liceo “B. Russell”), Napoli (Liceo “E. Pimentel), Foggia (Liceo “G. Marconi”, Liceo “C. Poerio”, Scuola media “Murialdo”, Liceo “don L. Milani” di Acquaviva delle Fonti), Acireale (Liceo “Archimede”). Questi sono solo alcuni esempi: molto altro è ancora in preparazione.
IL CONCORSO LETTERARIO DEL CENTRO ASTALLI: LA SCRITTURA NON VA IN ESILIO

Fra le novità di questa seconda edizione di Libriamoci, è particolarmente significativa per i temi affrontati l’adesione del Centro Astalli, il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati in Italia, che da oltre trent’anni aiuta chi arriva in Italia in fuga da guerre e violenze e da più di dieci anni propone a migliaia a migliaia di studenti italiani di oltre 100 istituti delle scuole secondarie superiori di 15 città italiane, con il patrocinio dell’Alto Commissariato delle nazioni Unite per i Rifugiati, progetti didattici e di promozione della lettura sul diritto d’asilo e i rifugiati in Italia. Nell’ambito di questo impegno, il 29 ottobre dalle ore 10.30 alle 12.00 presso l’Auditorium del Massimo a Roma (Zona Eur) è in programma l’incontro con i 1.000 studenti che hanno partecipato al concorso letterario La scrittura non va in esilio e la premiazione dei primi 10 classificati, che riceveranno valigie di libri sul tema dell’asilo, dell’immigrazione, delle guerre nel mondo e dell’intercultura. Nella giuria del concorso, tra gli altri, vi sono Carlotta Sami e la scrittrice Melania Mazzucco e il giornalista Giovanni Anversa che presenterà l’evento. I racconti pervenuti alla Fondazione Astalli sono la prova che, tra le nuove generazioni c’è ancora terreno fertile per una società diversa, per una cultura dell’accoglienza e del rispetto reciproco.
BOOKSOUND INCONTRA LIBRIAMOCI

Fra le adesioni più entusiaste, quest’anno si segnala BookSound, l’iniziativa Marcos y Marcos, LaAV, Letteratura rinnovabile, Nausika e Libreria Leggere che si propone proprio di incoraggiare la lettura a voce alta nelle scuole. Una comunione d’intenti che si è concretizzata in BookSound incontra Libriamoci: tra il 26 e il 31 ottobre letture speciali nelle scuole di Brescia, Campi Bisenzio (Firenze), Cecina (Livorno), Milano, Monza, Pietrasanta (Lucca) e Sesto Fiorentino (Firenze). Ecco il programma: Fulmine di Lello Gurrado sarà letto da Shasa Mari, Federico Rossi, Francesco Ghelli, tre giovanissimi lettori BookSound, e raccontato dall’autore al Liceo “Annibale Calini” di Brescia e al Liceo “Donatelli-Pascal” di Milano, mentre Daniela Bertini lo leggerà al Liceo “Agnoletto” di Campi Bisenzio (Firenze). La grande battaglia musicale di Carlo Boccadoro risuonerà con la voce di Cladia Bellana nell’Istituto Comprensivo di Pietrasanta (Lucca). Inutile tentare imprigionare sogni di Cristiano Cavina letto da Antonella Bavetta accenderà i ragazzi del istituto tecnico “Mosè Bianchi” di Monza. La commedia umana di William Saroyan sarà portato da Filippo Nicosia (ideatore della libreria itinerante “Pianissimo”) nel Liceo “A. M. E. Agnoletti” di Sesto fiorentino. Alla grande di Cristiano Cavina grazie a Cristina D’Amato e Elena Pelamatti sarà ascoltato dai ragazzi della scuola media “Galileo Galilei” di Cecina (Livorno).
IL COINVOLGIMENTO DEI TEATRI

A grande richiesta degli studenti, affascinati, nella prima edizione dell’iniziativa, dalle interpretazioni degli attori, quest’anno Libriamoci ha esteso a tutti i Teatri d’Italia l’invito a partecipare, chiedendo agli attori di andare a leggere nelle scuole delle città in cui sono impegnati. Fra le prime adesioni, Il Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, che in occasione delle rappresentazioni al Piccolo Teatro Strehler dello spettacolo Odyssey da Omero (di Simone Armitage, con la regia di Robert Wilson), organizzerà la lettura in greco antico di alcuni passi dall’Odissea con attori del Teatro Nazionale di Atene presso il liceo Virgilio di Milano e, nella stessa settimana, la lettura di alcune pagine di Carlo Goldoni, con gli attori dello spettacolo Le donne gelose, del medesimo autore (messo in scena da Giorgio Sangati e prodotto dal Piccolo Teatro). Sempre a Milano, il Teatro Elfo Puccini aderisce con un reading (il 29 ottobre alle ore 9) dell’attrice Elena Russo Arman, che alla scuola secondaria di primo grado “Ascoli” recita un brano da Palomar di Italo Calvino. Cambiando regione, il Teatro Bambam di Verona presso la Casa Circondariale allestirà (il 29 ottobre) una doppia replica della lettura animata Il libro di tutte le cose con l’attore Lorenzo Bassotto e il musicista Pierre Todorovitch. Hanno aderito anche il Teatro Kismet di Bari, il Teatro della Maruca di Crotone e il Teatro Stabile del Veneto.
DA LIBRIAMOCI A SCRIVIAMOCI

Nello spirito più autentico della lettura, che sempre riserva sorprese e nuove avventure, Libriamoci propone ai giovani lettori il progetto Da Libriamoci a Scriviamoci, promosso dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con la SIAE, organizzato in quattro tappe che collegheranno Libriamoci alla campagna nazionale Il Maggio dei libri: la prima, Libriamoci, con l’obiettivo di reclutare ambasciatori della lettura che invadano pacificamente ma con passione le scuole di ogni ordine e grado testimoniando il valore dell’esperienza umana, di conoscenza e condivisione dei valori che accompagna la lettura. La seconda, l’interazione con il sito/blog Libriamociascuola.it, da arricchire con nuove funzionalità, contenuti e collaboratori, mettendo anche in comunicazione l’attività del portale con i social media. Terza tappa: i premi per le scuole e per gli studenti, pensati per dare concretezza e spessore (di contenuti e di pagine) alle tante occasioni di lettura nelle scuole di tutta Italia e collegare la rete delle scuole partecipanti attraverso il concorso Vinci il tuo scaffale. Il premio? Venticinque scaffali di libri per ogni ordine scolastico per un totale di cento scaffali. Quarta e ultima tappa, le azioni per gli insegnanti, ovvero la continuazione del percorso di sensibilizzazione sul tema specifico dell’educazione alla lettura già iniziato in autunno.

In un’ottica di condivisione e coinvolgimento a 360 gradi del mondo scolastico, le Associazioni culturali hanno dato vita a un coordinamento nazionale appositamente costituitosi per supportare Libriamoci e hanno organizzato in tutta Italia 20 corsi di educazione alla lettura, da ottobre a dicembre, realizzati da esperti e rivolti agli insegnanti, per fornire spunti e strumenti innovativi utili a conquistare l’attenzione e la passione dei ragazzi che ancora non hanno scoperto il potere magico dei libri. Il programma completo è scaricabile dal sito/blog www.libriamociascuola.it

Presentazione del nuovo Pon Scuola

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Pon Scuola, finanziamento da 3 miliardi per il 2014-2020
Giannini: “Questo nuovo programma sarà l’acceleratore
delle politiche educative del Paese”

Oltre 3 miliardi di euro per il potenziamento dell’offerta formativa, il rafforzamento delle competenze degli studenti, l’innovazione degli ambienti di apprendimento (anche in termini di edilizia scolastica) e della didattica. È lo stanziamento previsto dal nuovo Programma Operativo Nazionale (PON) “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” per il periodo 2014-2020, presentato ufficialmente questa mattina al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, alla presenza del Ministro Stefania Giannini e di rappresentanti della Commissione Europea.

“Il nuovo PON sarà l’acceleratore delle politiche educative del nostro Paese. Oggi si lancia uno strumento che permetterà ai grandi cambiamenti che abbiamo messo in atto con La Buona Scuola di dispiegarsi in pieno nel territorio”, ha dichiarato il Ministro Stefania Giannini. “Il Programma 2014-2020 conta su risorse imponenti che dobbiamo assumere come indicatori di responsabilità politica e amministrativa. Abbiamo 3 miliardi di finanziamento, a cui si aggiungono i 16 miliardi previsti dalla Buona Scuola nel prossimo settennio. Sono risorse con cui potremo fare politiche efficaci ed efficienti sulla scuola”, ha aggiunto Giannini. Il nuovo PON “presenta un’importante novità: riguarderà, pur con gradazioni diverse e proporzionali al livello di sviluppo delle regioni, tutto il territorio nazionale. Questo ci consentirà di agire sul Paese nella sua interezza”.

Lo stanziamento previsto (1 miliardo in più rispetto al PON precedente) consentirà di coinvolgere circa 3 milioni di studenti, 200.000 adulti, 250.000 fra docenti e membri del personale della scuola e quasi 9.000 istituti scolastici. Circa 2,2 miliardi sono finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE) e potranno essere utilizzati per lo sviluppo delle competenze chiave e delle competenze trasversali degli alunni, il potenziamento delle competenze dei docenti e del personale della scuola, l’integrazione degli studenti, l’alternanza scuola-lavoro, l’istruzione degli adulti, l’internazionalizzazione delle scuole.

La parte restante dello stanziamento (circa 800 milioni) è finanziata dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) e servirà per intervenire sull’edilizia scolastica, sul potenziamento degli ambienti digitali e dei laboratori professionalizzanti, per favorire l’innovazione.

Oltre 2 miliardi andranno alle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), 193.000.000 alle regioni in transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna), 714.000.000 alle regioni più sviluppate (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Umbria, Val D’Aosta e Veneto, Provincia Autonoma di Bolzano e Provincia Autonoma di Trento) .

L’evento di lancio è stato introdotto e moderato da Sabrina Bono, Capo Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Miur. Sono poi intervenuti: Andriana Sukova Tosheva, Direttrice Economia sociale di mercato negli Stati Membri – D.G. Occupazione Commissione Europea -, Vincenzo Donato, Capo Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Maria Ludovica Agrò, Direttore dell’Agenzia per la Coesione Territoriale e Vincenzo Caputo, Vicepresidente dei Giovani imprenditori di Confindustria.

Nel corso dell’evento sono stati diffusi materiali, slide e video. E’ inoltre disponibile, da subito per Android e a breve per iOS, l’AppFondiAmo la Scuola” che consente di visualizzare, istituto per istituto, i progetti realizzati nell’ambito della Programmazione 2007-2013 e fornirà le informazioni anche sul PON 2014-2020.


Scuola, venerdì 23 ottobre la presentazione del nuovo Pon Scuola
al Miur alla presenza del Ministro Stefania Giannini

Il Programma operativo nazionale (Pon) 2014-2020 “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento”, finanziato con i fondi strutturali europei, sarà presentato venerdì 23 ottobre, presso il Miur, alla presenza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini e di rappresentanti della Commissione Europea.

L’evento di lancio si terrà presso la Sala della Comunicazione, in Viale Trastevere 76/a, a partire dalle 10.30. Sarà possibile seguire i lavori  in diretta streaming sul portale www.istruzione.it

La presentazione di venerdì sarà il primo momento di incontro nell’ambito di un percorso più articolato che prevede azioni di diffusione del Programma su tutto il territorio nazionale nel corso dell’intero periodo di programmazione.


PON “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento”
Evento di lancio

Venerdì 23 ottobre 2015
Ministero dell’istruzione, dell’Università e delle Ricerca
Viale Trastevere, 76/a – Roma

8:30-9:00
Accoglienza partecipanti e registrazione (Welcome coffee)
9:00-10:30
Le scuole presentano alcuni progetti PON della programmazione precedente ed esperienze di formazione musicale
10:30–10:40
10:40–13:30
Apertura evento di lancio
introduce:
Sabrina Bono, Capo Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Presentazione dell’ Onorevole Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola–Competenze e ambienti per l’apprendimento”
intervengono: Andriana Sukova Tosheva, Direttrice Economia sociale di mercato negli Stati membri, DG Occupazione Commissione Europea, Commissione Europea
Vincenzo Donato, Capo Dipartimento politiche di Coesione–Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica Maria Ludovica Agrò, Direttore Agenzia per la Coesione Territoriale Vincenzo Caputo, Vicepresidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Raffaele Ieva, Dirigente Divisione IV – Autorità di certificazione dei programmi operativi nazionali del Ministero, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
13.30-14:00
Light lunch con introduzione artistica
14:00–16:00
Dibattito sulle opportunità della Programmazione 2014 – 2020
Confronto sulla progettualità e le strategia di intervento del PON “Per la Scuola” tra i rappresentanti degli uffici scolastici regionali della Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e i rappresentanti delle uffici scolastici delle altre regioni italiane

12 – 18 ottobre Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica

XXV Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica, dal 12 al 18 ottobre 2015

55e5814d18c68Una serie di eventi, mostre, incontri e iniziative organizzate in tutta Italia, destinate a tutti i cittadini, in particolare agli studenti, perché diventino protagonisti del processo di sensibilizzazione e partecipazione nei confronti della scienza e del suo impatto sulla vita quotidiana. Questo il programma generale della “XXV Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica”, che si svolgerà in Italia dal 12 al 18 ottobre, annunciata in una Lettera di lancio dell’iniziativa dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini.

Istituita e promossa dal MIUR, la Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica si focalizzerà quest’anno su temi attualissimi quali “Scienza e alimentazione”, “2015: anno internazionale della luce e delle tecnologie basate sulla luce”, “L’impatto sociale delle tecnologie della comunicazione”.

Tutte le iniziative di diffusione della cultura scientifica proposte e organizzate da enti di ricerca, università, scuole, musei, associazioni, aziende, amministrazioni locali, istituzioni culturali e scientifiche che presentino un buon grado di qualificazione e che possano incidere in modo significativo sul pubblico saranno accolte e rese pubbliche sulla piattaforma web Sirio (Sistema Informatico Ricerca Italia Online). I soggetti che intendono proporre iniziative possono farlo dalle ore 9.00 del 21 settembre alle ore 15.00 del 5 ottobre 2015 attraverso il portale web Sirio, accedendo alla sezione dedicata “Plinio” presente in homepage.

L’intento della Settimana è quello di contribuire alla crescita culturale del Paese, costituendo altresì un presupposto per il pieno esercizio dei diritti democratici dei cittadini, che sono chiamati sempre più spesso a compiere scelte nei contesti dell’ambiente, dell’energia, della genetica, che per essere pienamente autonome e responsabili non possono prescindere da una solida cultura scientifica di base. L’evento è inoltre uno strumento per sperimentare e promuovere l’ambizioso progetto del MIUR di dare vita a un “sistema nazionale di istituzioni permanenti (musei, centri e città della scienza, università, accademie, ecc.), impegnate nel compito di garantire ai cittadini un’informazione tecnico-scientifica aggiornata e certificata, provvedendo nel contempo alla valorizzazione del patrimonio tecnico-scientifico del quale è ricchissimo il nostro Paese”.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito web dedicato all’evento http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ricerca/diffusione

28 settembre Tutti a Scuola 2015

Si svolge a Napoli, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Sannino – Petriccione”, a Ponticelli, alla presenza del Presidente della Repubblica e del Ministro dell’Istruzione, la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico 2015-2016.


Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’IPIA Davide Sannino di Napoli

Cari ragazzi, insegnanti, operatori dell’istituto Davide Sannino e di tutte le scuole italiane, vorrei che questa giornata, in apertura del nuovo anno scolastico, avesse anzitutto il segno della speranza e dell’impegno solidale.

Non mi sfuggono i molti problemi che siete costretti ad affrontare quotidianamente. Non dimentico le difficoltà, le carenze, le sofferenze contro le quali combattete, ma sono voluto venire qui a Ponticelli, a Napoli, accanto a voi, per dire a voce alta che avanzare insieme è possibile, e che la scuola è strumento straordinario di crescita personale e collettiva.

Se la scuola non fosse questo, tradirebbe la sua ragione costitutiva.

Nel 2014 una giovane pachistana, Malala Yousafzai, ha ricevuto il premio Nobel per la pace per aver tenacemente affermato il proprio diritto alla scuola, a fronte dell’assurda, violenta pretesa di escludere le bambine dall’istruzione.

Ha rischiato di morire, ma ha continuato a battersi per sé e per chi le stava accanto. In un discorso tenuto nel palazzo delle Nazioni Unite, Malala ha detto che “un bambino, un insegnante, una penna e un libro possono cambiare il mondo“.
Parole semplici, con cui ci fa comprendere che la scuola cambia la vita. E’ l’anticorpo al conformismo, e, dunque, alla sottomissione. La conoscenza è libertà, libertà di esprimere i talenti diversi e le diverse aspirazioni.

L’istruzione è la chiave della coscienza civile di un Paese. La capacità di crescere insieme agli altri rappresenta la porta che apre a una cittadinanza piena.

Ragazzi, permettetemi di dirvi: “Andate a scuola!”. Andateci. Non ne fuggite. Non fatevi vincere dalla sfiducia. La scuola è vostra, così come vostro è il futuro.

Certo, spetta alle istituzioni fare in modo che edifici e strutture siano dignitosi e sicuri. Tocca alla istituzioni porre in essere norme e azioni positive per combattere l’abbandono scolastico. Ma la scuola è vostra: è lo spazio che deve consentire a ogni ragazza e ragazzo la possibilità di inseguire i propri sogni e realizzarsi con libertà.

Nuovi indirizzi e nuove risorse attendono ora attuazione. Le regole, persino le risorse, per quanto necessarie, non basteranno mai da sole. Ci vogliono le persone, con le loro storie, i loro volti, le loro doti e anche i loro limiti, la loro umanità.

Teniamo aperte le scuole. Il più possibile. Mettendo insieme idee ed energie, sperimentando, coinvolgendo gruppi, associazioni, corpi vivi della rete sociale. Aprire le scuole vuol dire animare la società, aumentare le occasioni di incontro, contrastare l’illegalità che trova spazio se le istituzioni sono assenti.

L’accoglienza di questa scuola è stata esemplare: e desidero ringraziare il preside, Paolo Pisciotta, il personale dell’istituto, tutti i ragazzi, le loro famiglie e l’intero quartiere, per il grande lavoro svolto in preparazione di questo evento.

Sono contento, cari ragazzi, di essere qui nel giorno in cui, ufficialmente, la vostra scuola prende il nome di Davide Sannino e saluto con affetto i familiari qui presenti. Davide, uno di voi, è stato ucciso a 19 anni perché ha guardato in faccia chi stava rubando il motorino di un suo amico.

E’ stato ucciso perché ha tenuto la testa alta. Lo hanno ucciso per farci abbassare la testa. Ma non possiamo rinunciare a essere donne e uomini liberi, come ha testimoniato anche, trenta anni fa, il giovane giornalista Giancarlo Siani.

Liberi dalle mafie, dalle cosche, da ogni condizionamento illecito. Voglio ripeterlo con forza mentre Nicola Barbato, della Polizia di Stato lotta per la vita: a lui va affetto e riconoscenza. Stava proteggendo con un collega il negozio di un commerciante che chiede semplicemente di svolgere con libertà il proprio lavoro.

La scuola è presidio di legalità. E’ il luogo dove apprendere che possiamo farcela. La scuola è dignità. La camorra e le mafie possono essere sconfitte. La camorra e le mafie saranno sconfitte. E voi, giovani di Napoli, sarete alla testa di questa storica vittoria.

Napoli è una città meravigliosa, che ha nella sua storia, e dunque nel suo dna, la forza e la cultura per avviare una nuova stagione da protagonista ed essere traino per le forze migliori del Mezzogiorno. Napoli è una città con forti contrasti, con ferite da sanare. Ma la sua bellezza è un valore mondiale.

Impegnatevi a coltivare la speranza di costruire un mondo migliore, la speranza di un’amicizia che vinca la sopraffazione, di un rispetto che riconosca la dignità di ciascuno, soprattutto di chi oggi ha di meno.

Ha già perso chi si intruppa nelle gang giovanili, chi cerca la droga, chi spaccia violenza, chi si fa strumento di criminali.

La vita è davanti a voi. Scegliete la vita e non la morte.

Ai ragazzi del Sud in particolare voglio dire che, se la scuola è l’opportunità più grande di sviluppo del Mezzogiorno, e se la crescita del Sud è condizione indispensabile per un pieno rilancio del nostro Paese, allora voi giovani studenti siete la speranza concreta di un nuovo sviluppo per l’Italia intera.

La scuola è decisiva per tutti i giovani nel nostro Paese. L’istruzione è una pietra angolare del patto di cittadinanza, e rientra a pieno titolo tra i diritti fondamentali garantiti dalla nostra Costituzione. Ha fatto bene Flavio Insinna a ricordare poc’anzi l’art. 34.

Una scuola che funziona bene contribuisce a ridurre le disparità e favorisce la mobilità sociale, nel senso di offrire opportunità ai più meritevoli. Una scuola che funziona male, invece, accentua gli squilibri e crea barriere. Diceva don Lorenzo Milani che, “se si perde gli ultimi, la scuola non è più scuola. E’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati“.

La grande sfida della scuola sta nell’equilibrio, difficile ma decisivo, che tiene insieme inclusione ed eccellenza. Su questo il sistema italiano di istruzione viene messo alla prova e deve dare il meglio: includere, offrendo a tutti le stesse opportunità educative, senza appiattirsi verso il basso; coltivare le eccellenze, affinché esse possano manifestarsi, progredire e contribuire così al benessere sociale.

Di questo sistema le famiglie non sono spettatrici passive, né semplici utenti. In questi anni abbiamo avvertito le difficoltà del patto di fiducia tra strutture scolastiche e famiglie ed è compito della scuola e dei genitori ricostruirlo appieno.

Permettetemi di ringraziare i vostri insegnanti. E il personale che lavora accanto a loro negli istituti di ogni ordine e grado. Vi sono state difficoltà in questi anni, lo so bene. Anni in cui la crisi economica ha penalizzato oltremisura il patrimonio della scuola. Anni nei quali si sono accentuate condizioni di precarietà, affrontate recentemente dal Parlamento.

Proprio per questo voglio dirvi: grazie!

Siete riusciti a dare risposte positive laddove sarebbe prevalso lo scoraggiamento, a tenere uniti i legami sociali, a suscitare attenzione e avviare percorsi di conoscenza e cultura. Oggi senza di voi non sarebbe possibile immaginare un salto in avanti.
E vi chiedo di proseguire questo impegno.

Gli ultimi interventi legislativi hanno sollevato discussioni e hanno messo a confronto punti di vista diversi. Non chiederò mai a nessuno di rinunciare alle proprie idee e al proprio spirito critico. Ma mi sento di chiedere a ciascuno di voi insegnanti di portare il proprio contributo nella scuola di oggi, percorrendo insieme la strada e cercando di migliorare ciò che sta attorno a noi.

Tra le molte lettere che mi arrivano, sono stato colpito da una, molto bella, di un professore di scuola media di Maddaloni.

Non lo conosco. Si chiama Luigi Perrotta, in procinto di andare in pensione dopo oltre 40 anni nella scuola: “Un insegnante alla fine della carriera – mi ha scritto – non consegna alla storia epici avvenimenti ma la sua vita è come un fiume che si dirama in tanti rivoli che bagnano e fertilizzano anime in crescita: credo che, nonostante le apparenze, non una goccia d’acqua andrà sprecata“. Queste parole confermano che insegnare è faticoso, ma è bellissimo. Avete un grande compito per migliorare la società.

La scuola è uno strumento per abbattere le barriere che impediscono il pieno esercizio dei diritti dei disabili. Dobbiamo rimuovere gli ostacoli che stanno anzitutto nei nostri pregiudizi.

La scuola deve essere attenta al lavoro, in modo che la formazione sia più vicina alle esigenze del Paese e lo sbocco professionale per i giovani sia meno lontano e aleatorio.

La scuola può contribuire ad affermare la piena parità di ragazzi e ragazze e la loro libera creatività: nella crescita del lavoro femminile c’è un patrimonio che può sospingere in avanti l’intera società.

Insegnare è un valore che si arricchisce sempre di nuovi significati, come ha detto bene il ministro Giannini.

Ora sulla frontiera dei nuovi linguaggi, dei mezzi digitali di comunicazione, dei social network sono offerte opportunità inedite, che è giusto cogliere mettendole a servizio di una crescita culturale e sociale.

E’ importante per l’Italia, e per l’Europa intera, il modo con il quale saremo capaci di integrare i figli dei migranti. La scuola italiana ospita oggi ottocentomila studenti stranieri: più della metà di questi è nata in Italia.

L’integrazione nei processi formativi è spesso difficile, soprattutto per i giovani arrivati in Italia da poco, senza la conoscenza della lingua. Eppure l’integrazione sta producendo risultati e assistiamo a un avanzamento negli studi di molti giovani stranieri.

Abbiamo ascoltato Ba Seydou, che ha 16 anni. E’ arrivato a Lampedusa dopo un viaggio lunghissimo ed è stato accolto da una famiglia italiana come figlio. Ci conferma che l’integrazione costituisce un vantaggio per la coesione e la serenità sociale.

E’ nostro compito contrastare tutte le povertà educative. La crescita può essere favorita anche da attività extracurriculari, particolarmente per chi è più svantaggiato. Per questo è importante tenere aperte le scuole e allargare le opportunità educative, in alternativa alla solitudine e alla strada.

Lo sport può aiutare molto la scuola, come testimoniano i campioni che sono con noi oggi: dove c’è maggiore impegno sportivo, vi è maggiore legalità.

Ci può aiutare la musica: gli artisti presenti ci hanno ricordato che essa consente partecipazione e crescita insieme.

Ci può aiutare la scienza, con la sua bellezza e la fantasia che suscita: un grazie alla nostra Samantha Cristoforetti, testimonial non soltanto della scuola e delle sue enormi potenzialità ma anche della cooperazione pacifica tra i Paesi che la ricerca può realizzare quando su di essa si investe adeguatamente.

Buon anno scolastico a tutti.


Intervento del Ministro Stefania Giannini all’IPIA Davide Sannino di Napoli
Signor Presidente della Repubblica, Autorità
Cari studenti, Signore e Signori,
è il cortile della scuola dedicata a Davide Sannino ad aprire il nuovo anno scolastico, a dare a noi tutti il saluto e a scandire un appassionato “Benvenuto Presidente”!
Il nome di Davide, uno di voi, ucciso qui a 19 anni per aver sfidato la violenza di un rapinatore, ci ricorda che l’Italia ha un debito aperto verso il suo futuro, verso chi nella scuola ha imparato la dignità del non piegarsi.
Venire qui è un gesto esplicito e in questa mattinata, vedremo di quanto valore e e di quali speranze si nutre, ogni giorno, la vita nelle classi.
Dove si coltiva quotidianamente l’unica riserva inesauribile che abbiamo a disposizione: l’intelligenza appassionata di sé e delle cose.
È una riserva costruita nella fatica e nella bellezza quotidiana dello studio e dello stare insieme. È una riserva speciale: non inquina se la estrai, non si consuma se la usi e se la spendi si moltiplica.
Perché la scuola è questo: ritrovarsi fra pari e trovare maestri, che ti guidano e ti cambiano la vita.
La scuola italiana è grande ed esiste per la sfida più difficile e più importante: fare dell’individuo una persona. Ogni giorno. Da Nord a Sud.
Governo e Parlamento hanno lavorato nell’ultimo anno per darle nuove risorse, nuove strutture e nuovi docenti. Per garantire saperi indispensabili in un paese dalle molte bellezze e dalle troppe diversità, per diffondere competenze e metodi adeguati a quel continuo divenire che è il nostro tempo.
È un anno di cambiamento, questo e, quindi, è un anno complesso.
Perché il cambiamento di un sistema così grande si porta dentro la serietà di una scelta politica e lo slancio di una scommessa culturale ambiziosa.
La scommessa è quella di aprire le porte della scuola italiana.
L’abbiamo immaginata aperta all’Europa e al nuovo modo di essere cittadini. Alle lingue e al digitale, al sapere dei libri e al saper fare dei laboratori.
Una scuola aperta al mondo del lavoro e alle competenze ‘morbide’ e trasversali.
Desiderosa e capace di valutare e di valutarsi.
Desiderosa e capace di offrire accoglienza e spazio a tutti i suoi studenti, agli abili e ai disabili, e di far sì che l’italiano sia presto lingua madre e non matrigna per i 750.000 bambini stranieri che non lo parlano e non lo sentono parlare in casa propria.
A scuola, se è scuola, ci si deve sentire davvero a casa, subito e senza condizioni.
Sarà difficile crearla, questa scuola? Penso di sì. Ci vorrà del tempo? È inevitabile. Troveremo ostacoli? Probabile.
Ci diranno che l’alternanza tra scuola e lavoro non funzionerà, perché non siamo la Germania. Che la valutazione non sarà credibile, perché non siamo la Francia. Che l’innovazione didattica non attecchirà, perché non siamo la Finlandia.
E noi risponderemo che siamo l’Italia.
Con l’orgoglio del Paese della Montessori e di Don Milani, di Malaguzzi e di Don Bosco.
Con la passione, la competenza e la voglia di vincere di Fabiola Gianotti, di Samantha Cristoforetti e delle nostre due racchette magiche, Flavia Pennetta e Roberta Vinci.
Risponderemo che per rimanere terra di opportunità e di pensiero e per combattere l’odio e l’intolleranza che segnano oggi i nostri confini resta una carta.
Questa carta si chiama istruzione. Inizia per “i” ma la trovate nelle prime pagine del nostro vocabolario.
E subito accanto troverete un’altra parola-chiave dimenticata per troppo tempo e che denota una splendida virtù. Questa parola è fiducia.
Fiducia fra insegnanti e studenti, fra famiglie e istituzioni scolastiche, fra cittadini e politica.
Quindi anche fra voi e me!
Ma soprattutto fiducia in voi stessi, cari ragazzi, nel superamento delle vostre insicurezze e di quel senso di paura che accompagna i momenti più importanti della vita di ciascuno.
E in questo nostro nuovo vocabolario, sinonimo di fiducia sarà coraggio, che non significa non avere paura, ma vincere la paura.
Nessuno è solo a scuola. Non dimenticatelo: nessuno è solo a scuola.
Oggi è qui con noi a suonare la campanella per voi e per tutti i 9 milioni di studenti in tutta Italia il Presidente Mattarella.
È un regalo che ci fa e che fa al mondo della scuola. La sua presenza è il segno che sulla scuola – e dunque sul lavoro, sulla ricerca, sul domani – lo Stato c’è, lo Stato c’è con tutta la sua forza, la sua autorevolezza e la sua responsabilità.
E anche per questo Le ripetiamo il nostro Grazie!, Signor Presidente.


Scuola, Mattarella e Giannini inaugurano a Napoli il nuovo anno scolastico con 2.000 alunni da tutta Italia

Quest’anno si terrà a Napoli “Tutti a Scuola 2015”, la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico. Ad ospitare l’evento, lunedì 28 settembre, dalle ore 10.30, sarà l’Istituto d’Istruzione Superiore “Sannino – Petriccione“, a Ponticelli. Saranno presenti il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini che rivolgeranno a studenti e docenti il loro messaggio di augurio.

All’evento parteciperanno circa 2.000 alunni, provenienti dalle scuole di tutta Italia. Sono stati selezionati in base ai progetti e ai percorsi didattici realizzati con i loro insegnanti sui temi dell’intercultura, dell’integrazione, dell’educazione alla legalità, della partecipazione alla vita scolastica.

Sul palco, ad animare la cerimonia, gli studenti che si sono distinti nelle competizioni olimpiche, nello sport, nella musica, nell’impegno nel sociale o per la propria storia di immigrazione e integrazione. Nel corso della mattinata sono previsti dei collegamenti via webcam con 9 scuole italiane che fanno un avanzato uso delle tecnologie nella didattica.

L’inaugurazione dell’anno scolastico sarà trasmessa dalla Rai in diretta tv (su Rai Uno, a partire dalle 11.00) e potrà essere seguita in diretta streaming sul portale del Miur (www.istruzione.it).

Gli Istituti protagonisti sul palco:

  • Istituto Penitenziario Minorile – Nisida (Na)
  • Scuola Militare “Nunziatella” – Napoli
  • Scuola Militare “Pietro Teullie'” – Milano
  • Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet” – Firenze
  • Scuola Navale Militare Francesco “Morosini” – Venezia
  • Studenti del 48mo Circolo didattico “Madre Claudia Russo” – Napoli
  • Istituto “Marcelline-Quadronno” in collaborazione con l’Accademia Ucraina di Balletto Classico – Milano
  • Scuola secondaria di I grado “Virgilio” – Paternò (Ct)
  • “I Tamburellisti di Otranto” (Le) – Direzione Didattica Statale 4° Circolo “Cantobelli” di Lecce
  • Liceo classico statale “Giulio Perticari” – Senigallia (An)
  • Ba Seydou, studente dell’Istituto onnicomprensivo “Luigi Pirandello” – Lampedusa
  • Irma Testa, Istituto “Ernesto Cesaro” – Torre Annunziata

Gli Istituti in collegamento via webcam:

  • I.C. “Amerigo Vespucci” – Vibo Marina
  • Liceo Statale “Democrito” – Roma
  • IIS “Gastaldi Abba” – Genova
  • I.C. “Amari – Roncalli – Ferrara” – Palermo
  • I.C. “Dossetti” – Marzabotto (Bo)
  • I.C. di Faedis – Udine
  • I.P.I.A. “Emilio Orfini” – Perugia
  • Istituto “S.G.B. Cottolengo” – Torino
  • I.T.I. “Francesco Severi” – Padova

25 settembre Notte Europea dei Ricercatori 2015

La Notte Europea dei ricercatori

lanottedeiricercatoriinitalia_700Conferenze, spettacoli, concerti, esperimenti e dimostrazioni scientifiche dal vivo, mostre, visite guidate per apprendere divertendosi e favorendo la divulgazione scientifica: il 25 settembre arriva la Notte Europea dei Ricercatori 2015, alla quale l’Italia aderisce con 4 progetti per un totale di 22 città coinvolte.

A Roma, ad esempio, tra gli oltre 90 eventi previsti sarà possibile visitare la sala di controllo sismica, “cuore” dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, o incontrare medici e ricercatori dell’Ospedale Pediatrico Bambin Gesù o intervenire all’incontro tra i due astronauti Maurizio Cheli ed Umberto Guidoni e il giornalista Paolo D’Angelo presso l’Agenzia Spaziale Italiana o assistere alla trasformazione dei prodotti alimentari raccontata da un cuoco di fama nazionale e dai ricercatori di Artov, l’Area di Ricerca di Tor Vergata o partecipare al collegamento con la Base Antartica Concordia coordinato dai ricercatori dell’Inaf-Iaps e del Cnr per conoscere la vita dei ricercatori sia dentro la base, che fuori.

L’Italia è uno dei paesi che tradizionalmente presenta il maggior numero di eventi sul territorio con una molteplicità di progetti che ne fanno uno dei paesi maggiormente coinvolti nell’iniziativa che in tutta Europa e nei Paesi limitrofi coinvolgerà 300 città appartenenti a 24 nazioni con l’obiettivo di promuovere la divulgazione scientifica e sviluppare l’attività scientifica dei ricercatori europei.

Quest’anno si festeggia il decimo anniversario dell’evento scientifico più famoso al mondo, con l’obiettivo di smuovere e stimolare l´interesse del grande pubblico di tutte le età, coinvolgendo famiglie, scuole, amici con la curiosità di conoscere come funzionano le cose e l´impatto della scienza nella vita di tutti i giorni.

Durante la Notte Europea dei Ricercatori sarà possibile curiosare nei luoghi della ricerca scientifica normalmente chiusi al pubblico ed apprendere divertendosi in modo interattivo e appassionante con l’opportunità di incontrare i ricercatori, parlare con loro e riscoprire cosa fanno realmente per la società attraverso esperimenti pratici, spettacoli scientifici, attività di apprendimento per bambini, visite guidate, e altro ancora.

La Notte Europea dei Ricercatori è un’iniziativa patrocinata dalla Commissione Europea nell’ambito del Marie Skłodowska-Curie Actions che, dal 2005, si svolge l’ultimo venerdì di Settembre in contemporanea in tutta Europa.

Per una visione complessiva di tutti gli eventi europei previsti durante la Notte Europea dei Ricercatori, è possibile navigare nella pagina web predisposta dalla Commissione europea o raggiungere la pagina che raggruppa tutti i progetti e gli eventi italiani.