Pubblico impiego: no a ulteriore blocco dei contratti

Pubblico impiego: no a ulteriore blocco dei contratti

Il Governo Monti non blocchi ulteriormente i contratti e gli stipendi dei lavoratori pubblici. Un Governo al termine del suo mandato e bocciato sonoramente dal voto popolare non può continuare a colpire le condizioni di lavoro in tutti i comparti pubblici. Si pone una questione democratica perché un atto di tale rilevanza, per le condizioni dei lavoratori, dovrebbe essere discusso con le organizzazioni sindacali e attraverso una piena assunzione di responsabilità da parte del Parlamento.

Nei settori della conoscenza peggiorano quotidianamente le condizioni di lavoro, diminuisce il potere d’acquisto dei salari e sono drammatiche le conseguenze dei tagli.

Per queste ragioni occorre cambiare strada rinnovando i contratti nazionali e tornando a investire su scuola, università, ricerca e AFAM. Ma tutto questo non può essere affrontato da un Governo in scadenza e senza più alcuna credibilità.

Le ‘Nuove’ Indicazioni per il Primo Ciclo

Le ‘Nuove’ Indicazioni per il Primo Ciclo

di Giancarlo Cerini*

 

Convitati di pietra

C’è una motivazione giuridica che ha spinto a riscrivere le Indicazioni per il primo ciclo: quelle approvate nel 2007 dal Ministro Fioroni avevano una validità di due anni, poi prorogata di ulteriori tre anni scolastici per consentirne un’attuazione graduale, transitoria e sperimentale. Questo periodo è scaduto il 31 agosto 2012, dunque era necessario dotare la scuola dal 1° settembre 2012 di Indicazioni ‘stabili’. Di qui è scaturita la revisione delle Indicazioni, il cui testo definitivo è stato firmato dal Ministro il 16 novembre 2012[1]. È però evidente che non basta disporre di programmi ‘ufficiali’ aggiornati per migliorare ciò che si fa in classe. Le Indicazioni sono certamente una fonte che ispira il lavoro a scuola, ma intorno al curricolo ‘reale’ si affacciano molti Convitati di pietra che condizionano le scelte quotidiane dei docenti, nel bene e nel male.

Pensiamo ai libri di testo: i manuali scolastici hanno un ruolo ‘pesante’ nella definizione del curricolo di una scuola. Pensiamo alle richieste e alle pressioni dei genitori, a volte pertinenti, altre volte improprie. Poi c’è la nostra storia, ci sono le cose che sappiamo fare meglio, i tratti personali ed emotivi (le nostre virtù, ma anche le nostre pigrizie). Infine, negli ultimi anni sono apparsi sulla scena sistemi di valutazione molto intrusivi, con novità non sempre condivise o ben comprese (i test generalizzati dell’Invalsi, il ritorno del voto in decimi, le modalità d’esame, la certificazione delle competenze). Queste azioni hanno lasciato un segno nei comportamenti degli insegnanti e influiscono sul curricolo reale, quasi a prescindere dall’esistenza di un progetto culturale nazionale per la scuola del nostro Paese. Questo progetto si è via via annebbiato, ha perso in visibilità e consistenza, travolto dalle conflittualità di questi ultimi vent’anni (quante volte sono stati cambiati programmi e ordinamenti?) e da un malinteso senso dell’autonomia, quasi una scuola ‘fai da te’.

Senza rincorrere stagioni d’oro che non ci saranno più, va però riconosciuta l’esigenza di dotare la scuola pubblica del nostro paese di alcuni punti di riferimento, in grado di riconfermare la vocazione inclusiva, democratica, costituzionale del nostro sistema educativo, orientando le scelte professionali degli insegnanti: indicazioni da interpretare, pur con alcuni elementi prescrittivi, e non programmi da eseguire. Ma come arrivare a un progetto condiviso?

 

Prove di dialogo

L’elaborazione di Indicazioni nazionali impegna certamente la responsabilità delle istituzioni (in primo luogo del Governo e del Ministro dell’istruzione pro-tempore), ma deve scaturire da un dialogo sociale intenso, dal confronto continuo sull’idea di scuola, dalla costruzione di proposte culturali e didattiche credibili e autorevoli, validate dalla comunità scientifica e in sintonia con le domande della scuola. Non è un metodo facile. Spesso i Ministri scelgono il loro ‘guru’ di riferimento e poi a cascata si costruiscono commissioni, documenti, testi. È apprezzabile che in questo caso non sia stato nominato un ‘super-presidente’ di commissioni ‘blindate’ di esperti, ma si sia proceduto quasi sotto-traccia, con un lavoro redazionale intenso, con la collaborazione di esperti di didattica disciplinare, con consultazioni frequenti (focus, incontri, sondaggi telematici, rapporti con associazioni, ecc.).

Questo lavoro è stato contrappuntato da due momenti di interazione diffusa con le scuole:

  • · il primo si è svolto nel novembre-dicembre 2011, in forma di monitoraggio telematico, con domande allo stato di salute del curricolo di base. Questa fase di ascolto ha messo in evidenza i disagi veri del fare scuola oggi: la scomparsa della compresenza, le classi numerose, la ferita aperta dell’anticipo, una pluralità docente ormai fuori controllo. È emersa una scuola reale che attraversa difficoltà, criticità, delusioni, di cui tenere conto e che si è riconosciuta maggiormente nel progetto del 2007 (Ceruti-Fioroni) piuttosto che in quello del 2004 (Bertagna-Moratti). E questo dato ha avuto il suo peso nel processo di revisione;
  • · c’è stato poi un secondo momento importante: il 30 maggio 2012 la prima bozza delle Indicazioni revisionate è stata inviata a tutte le scuole, dalle quali sono ritornati oltre 5.000 questionari interamente compilati (erano previste 26 domande strutturate) e alcune migliaia di osservazioni libere, seppur stringate, quasi dei tweet rivolti dalla base al ‘quartier generale’. È stato un utile contributo per ‘limare’ ulteriormente la versione finale del testo.

 

Tenere aperto il cantiere

Pur in tempi ristretti si è così realizzata un’utile forma di dialogo e sarà importante non lasciar cadere questo metodo aperto, sia per la ‘gestione’ della fase di accompagnamento, sia per il completamento di altri aspetti dell’innovazione (ad esempio, i modelli nazionali di certificazione). Nel decreto che accompagna il nuovo testo è prevista la costituzione di un ‘board’ permanente per la supervisione scientifica delle Indicazioni e per favorire il dialogo tra scuole, esperti, sistema di valutazione.

Le Indicazioni 2012, in realtà, si pongono in forte continuità rispetto al testo precedente (2007). È probabile che in seguito occorra fare delle scelte più innovative e radicali (pensiamo alla soluzione adottata per l’insegnamento della storia), e il decreto che approva le Indicazioni offre la possibilità di far evolvere il testo, attraverso un confronto continuo. Non avremo più, come un tempo, programmi che coincidevano con lunghe stagioni temporali e ideali (i programmi dell’attivismo, del personalismo, del pragmatismo, del positivismo…). Quei programmi didattici avevano la durata di una generazione e riflettevano vere e proprie epoche culturali. Oggi abbiamo bisogno di strumenti di orientamento che siano in grado di accompagnare e di interagire, forse di contribuire all’evoluzione della società, del dibattito culturale, con un pluralismo di idee in sintonia con la complessità della nostra epoca.

 

Un pre-testo per ri-dirci i compiti educativi della scuola

La scadenza delle nuove Indicazioni può diventare un’occasione per ri-chiarirci e condividere i compiti educativi e formativi della nostra scuola, e provare a essere più coerenti nelle pratiche didattiche rispetto a ciò che si trova scritto nei documenti ufficiali. Nei programmi, in genere, non mancano le belle parole, i concetti levigati; ma cosa succede poi in classe?

Un solo esempio: nel monitoraggio-sondaggio del novembre 2011, alla domanda “qual è la pratica didattica più diffusa nella tua scuola?” il 76% degli insegnanti della scuola media, ma anche il 72% della scuola elementare ha risposto “Lezione frontale”. C’è di che riflettere[2]!

Forse ci sono motivazioni rinvenibili nella scarsità di insegnanti, nella mancanza della compresenza, nel tempo scuola più ridotto, ma è decisivo l’atteggiamento culturale: che cosa significa insegnare? fare lezione? promuovere apprendimento? Resiste l’antica separazione tra insegnamento e apprendimento, stentano a passare le idee di ambiente di apprendimento, di relazione educativa, di valore formativo delle discipline, di motivazione e coinvolgimento degli allievi. Tutti temi di cui c’è traccia nelle Indicazioni (vecchie e nuove), ma che non riescono a diventare scuola quotidiana. La speranza è che il nuovo testo possa essere occasione per far crescere nelle comunità professionali la riflessione sulle pratiche didattiche e sulla loro coerenza pedagogica. Il metodo evolutivo adottato può aiutare la scuola a ritrovare un suo baricentro.

Nel testo del 2004 si era evidenziata una forzatura ‘barocca’. Terminologie e sigle (Osa, UdA, Pecup, Psp…) tentavano di forgiare un nuovo linguaggio, quasi imponendo con la forza della legge una didattica di stato. Invece, nel testo delle Indicazioni 2007 si è percepita una migliore sintonia con la vita della scuola e con fonti ispiratrici condivise (Dewey, Bruner, Vigotsky, Morin, Gardner, ecc.).

È stato giusto reinnestarsi in quell’alveo, ripartire da quel testo-base, che già poneva alcune domande forti circa il senso dell’educazione… questioni contenute nella premessa di Mauro Ceruti, recuperata e ampliata nel nuovo testo, in cui la domanda è proprio: Qual è il significato dell’educazione e della cultura oggi? E i saperi come dialogano con la vita dei ragazzi? Quali sono le sfide che li attendono?

 

Confrontarsi con le nuove domande

Non bastava però ‘fotocopiare’ il testo del 2007. Ci sono nuove questioni che emergono nella nostra società e nella scuola. È stato giusto ri-partire da alcuni interrogativi.

  • · Innanzitutto tutto c’è un’inedita questione interculturale in Italia. Le nostre classi sono sempre più ‘colorate’, e di questo si è cercato di tener conto: nel testo l’italiano è lingua di scolarizzazione, ma è una seconda lingua per molti alunni (già il 15% in alcune regioni). Nelle Indicazioni 2012 si respira un clima plurale, che si innesta nel bel documento del MIUR (La via italiana all’educazione interculturale, 2007) e nei più recenti orientamenti europei (Insegnare e apprendere in un ambiente plurilingue, 2010). L’intercultura non riguarda la presenza di stranieri in classe, ma un più generale atteggiamento verso il mondo e la realtà in cui vivranno i nostri giovani.
  • · Un secondo ‘fenomeno’ è la presenza pervasiva delle nuove tecnologie digitali, di nuove forme di comunicazione (i social network), dei linguaggi multimediali. Sono abitudini e comportamenti che toccano non solo gli adolescenti, ma anche i bambini, e la cui evoluzione è molto rapida: dopo i digitali nativi arriva la screen generation. La scuola appare incerta, tra la tentazione di inseguire queste nuove forme del sapere o arroccarsi nella cittadella degli alfabeti. Il testo sceglie una linea di cauta apertura, ma sta dalla parte dei vecchi alfabeti: solo una sicura padronanza di strumenti personali di lettura, comprensione, analisi consentirà di non essere travolti dall’estasi della comunicazione, dal caleidoscopio della multimedialità. Non è solo un problema di utilizzo ragionevole delle nuove tecnologie (di cui pure è cosparso il testo, disciplina per disciplina), ma di consapevolezza delle nuove regole di produzione, trasmissione e conservazione di conoscenza e degli inevitabili risvolti sui processi cognitivi ed emozionali[3].
  • Un ulteriore elemento di novità emerso dal 2007 a oggi è la generalizzazione degli istituti comprensivi, che già quest’anno sono circa 5.000; restano solo 1.500 tra circoli didattici e scuole medie. Il panorama della scuola italiana sta cambiando. Gli istituti comprensivi possono essere vissuti come un escamotage finanziario, uno scatolone vuoto, ma nel testo delle Indicazioni 2012 emerge l’idea di un progetto educativo forte e coerente: segnala che dai tre ai quattordici anni c’è una responsabilità da condividere nella formazione dei ragazzi. Lo si legge nel Profilo delle competenze del quattordicenne, che non è posto solo a carico degli insegnanti di terza media, ma è il frutto di un percorso di accompagnamento, di condivisione, di responsabilità che riguarda tutti gli insegnanti, che si occupano degli allievi dai 3 ai 14 anni. Lo si legge nell’articolazione dei curricoli disciplinari, tutti ispirati alla logica della verticalità (che pure è interpretata diversamente dalle varie discipline, in termini di linearità o ricorsività o ciclicità), come filo conduttore visibile per la costruzione del curricolo verticale dell’istituto comprensivo.

Le conferme, le puntualizzazioni

Ma proseguiamo nel nostro check-up alle Indicazioni 2012.

  • Si conferma il tema delle competenze, come leit-motiv del percorso formativo di base, che si intreccia con quanto previsto nei documenti europei (Competenze chiave di cittadinanza, 2006) e con la piattaforma culturale per l’estensione dell’obbligo di istruzione a 16 anni (una riforma recente quasi dimenticata): le competenze culturali si innestano nei saperi delle discipline, ne costituiscono il lievito formativo e implicano nuove scelte metodologiche e didattiche, ispirate all’idea del laboratorio, dell’elaborazione dell’esperienza, dell’apprendistato cognitivo, in un ambiente ricco di relazioni sociali ed emotive[4].
  • I traguardi del percorso dai 3 ai 14 anni vengono rubricati sotto la voce “Traguardi per lo sviluppo delle competenze”, una dicitura lontana dal concetto di standard o di ‘risultati finali’ o di ‘competenze di uscita’. Il senso è diverso. Il traguardo richiama certamente l’esigenza di descrivere in maniera precisa gli apprendimenti attesi, ma la parola ‘sviluppo’, di chiara matrice vygostkjana, apre alla pluralità di percorsi, al dinamismo del potenziale di apprendimento, alla diversità di ritmi e intelligenze dei ragazzi.
  • La scuola di base conferma la sua vocazione all’accoglienza e all’accompagna­mento e anche le modalità valutative non possono smentire questa prospettiva. La valutazione è formativa perché non ha l’obiettivo prioritario di giudicare, classificare, sanzionare, ma piuttosto di descrivere, conoscere, stimolare il miglioramento continuo. Sarà una valutazione ‘sincera’ (“a che punto ti collochi nel percorso verso le competenze attese?”), ma nell’ambito di una relazione di aiuto e di incoraggiamento che non deve venir meno.
  • Vengono legittimate le prove Invalsi, che dovranno ispirarsi ai traguardi di competenza (che sono prescrittivi per gli insegnanti). Ma il testo rimette le cose nell’ordine giusto: prima vengono il progetto culturale della scuola, il curricolo e l’organizzazione didattica e poi, solo successivamente, le valutazioni ‘esterne’ con le loro strumentazioni. L’Invalsi non può condizionare e anticipare la didattica, ma deve raccogliere ed elaborare i dati relativi ad alcune prestazioni e abilità, per fornire alla scuola informazioni utili alla progettazione didattica.
  • C’è un importante messaggio nelle Indicazioni, una frase aggiunta dopo la consultazione dell’estate 2012. Si afferma che bisogna promuovere una cultura della valutazione “che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove”. I dati statistici ci servono, ma ancora più importante è usare la valutazione per fare ricerca sull’apprendimento e non per rimpicciolirlo.
  • Il termine competenze, come afferma Boscolo, rimanda a un’idea di apprendimento non inerte, di qualcosa che vale per i ragazzi anche dopo il suono della campanella, perché li accompagna oltre i portoni della scuola. La competenza è un abito mentale, un metodo di studio, una disponibilità permanente alla ricerca, necessari per affrontare nuovi compiti, nuove sfide, nuove situazioni nel corso della vita. C’è un termine nelle Indicazioni per la scuola d’infanzia che parla di avventura della conoscenza: ecco, si vorrebbe che la scuola fosse un’esperienza che fa crescere, che organizza e struttura il modo di pensare, che rende progressivamente autonomi.

Per essere coerenti con queste prospettive occorre affinare metodi e pratiche didattiche. Il fare lezione si trasforma nell’organizzazione di efficaci ambienti di apprendimento, che dovranno essere alimentati dalle pratiche di ricerca e di laboratorio ‘adulto’ promosse dalle scuole e dagli insegnanti (oltre che adeguate misure di accompagnamento attivate dal MIUR e dall’Amministrazione scolastica).

 

Un messaggio forte

Emerge nel nuovo testo delle Indicazioni una domanda pressante per una sicura padronanza delle competenze di base per i nostri ragazzi, da rilevare al termine del percorso ma da curare, giorno dopo giorno, lungo tutto l’itinerario, con meno approssimazione di quanto a volte oggi accade. Si sottolinea il valore delle strumentalità, della padronanza del gesto grafico della scrittura, della correttezza ortografica, come elementi di controllo dell’organizzazione del pensiero. Tra gli obiettivi della scuola primaria fa la sua ricomparsa il dettato, si raccomanda di “scrivere sotto dettatura rispettando la correttezza ortografica”. Estrapolando questa sola frase vien da chiedersi se non si stia ritornando agli anni Cinquanta, col dettato come pratica formale, indice di un formalismo di facciata e inutile.

Invece, la sfida è quella di coniugare la padronanza di strumentalità elementari con il senso dell’esperienza conoscitiva, che nel campo dell’educazione linguistica significa mantenere ben saldo il valore della lingua come strumento per comunicare, pensare, immaginare, capire. Con la consapevolezza che arricchire e rendere sicura la padronanza della lingua (le sue forme, il suo lessico, la sua sintassi) è un prioritario investimento contro lo svantaggio sociale e la disuguaglianza, come ricordava Don Milani.

Non è un compito facile. Ma la lettura del testo può aiutare, ad esempio partendo proprio dalle pagine di Lingua Italiana, disciplina trasversale per eccellenza (e di pertinenza di tutti i docenti), nelle quali si coglie bene un sofferente sforzo di tenere insieme una visione meno approssimativa della scuola di base (quella che a volte si limita a socializzare e a far star bene i bambini), con l’esigenza di assicurare la padronanza del leggere e dello scrivere (in senso lato), ma in un orizzonte capace di dar valore all’intera esperienza formativa[5].

 

Dunque vorrei proporre di leggere le Indicazioni come un testo amichevole, che ci stuzzica e incuriosisce, che forse ci può anche appassionare, con cui confrontarsi comunque, per ricostruire il senso vero di una comunità professionale intelligente.

 


 (*) L’autore ha fatto parte del nucleo redazionale che ha avuto il compito di procedere alla revisione delle Indicazioni per la scuola dell’infanzia e il primo ciclo.

[1] Testo e commenti sono riportati in S. Loiero, M. Spinosi, Fare scuola con le Indicazioni, Giunti-Tecnodid, Firenze-Napoli, 2012.

[2] Un esempio del sentire comune sugli insegnanti nei confronti dell’arte dell’insegnare è ben rappresentato nel volume di P. Mastrocola, Togliamo il disturbo. Saggio sulla libertà di non studiare, Guanda, Milano, 2011.

[3] R. Simone, Presi nella rete. La mente ai tempi del Web, Garzanti, Milano, 2012.

[4] Un’elaborazione convincente sul tema delle competenze è presentata da Lucio Guasti in Didattica per competenze, Erickson, Trento, 2012.

[5] Un commento analitico sul ‘senso’ delle nuove Indicazioni per la lingua italiana è rinvenibile in: D. Bertocchi, Italiano: pane e grammatica, in “Rivista dell’istruzione”, n. 5, ottobre-novembre 2012, Maggioli, Rimini.

1 marzo Prova Scritta Concorso a Cattedre

L’1 marzo sono terminate le prove scritte del Concorso : dei 153.165 candidati ammessi in tutta Italia, sono risultati presenti alle prove 126.496 (circa il 75%) di cui 11.600 ammessi con riserva.

Di seguito il comunicato del MIUR:

Concorso docenti, concluse le prove scritte
Assicurata una rapida correzione degli scritti

(Roma, 3 marzo 2013) Si sono concluse venerdì 1 marzo le ultime prove scritte, iniziate il 13 febbraio, a causa del rinvio al 28 febbraio e al 1° marzo delle due prime giornate in programma (11 e 12 febbraio) per le avverse condizioni meteorologiche, del concorso del personale docente a posti e cattedre nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I° e II° grado.

Tutta la procedura si è svolta regolarmente e secondo regole di assoluta trasparenza, al pari delle migliori esperienze europee. A cominciare dal sorteggio telematico delle prove nazionali trasmesse alle scuole sedi di concorso attraverso la procedura del plico telematico, già sperimentato nella maturità 2012, che ha funzionato perfettamente. Con la stessa procedura è stato effettuato il sorteggio telematico sono stati indicati i presidenti e dei componenti delle commissioni giudicatrici regionali che da lunedì dovranno procedere alla valutazione delle prove.

In totale i candidati ammessi in tutta Italia sono 153.165, di cui presenti alle prove 126.496 (circa il 75%) di cui 11.600 ammessi con riserva a seguito delle ordinanze cautelari di sospensione pronunciate dai vari TAR aditi dai ricorrenti. In particolare, il numero dei candidati per la scuola primaria la cui prova si è svolta nell’ultimo giorno, è stato 26.658 di cui presenti 25.033 (82%).

Molto alta è risultata la media di partecipazione, a conferma del favore con cui questo concorso è stato accolto da quanti lo attendevano da anni. L’affluenza minima è stata tra il 50/60% nelle discipline scientifiche e tecnologiche.

Il tempo assegnato per lo svolgimento delle prove (2 ore e trenta minuti per le prove articolate in 4 quesiti a risposta aperta, e 2 ore per i tre quesiti relativi alle discipline scientifiche e tecnico-pratiche – classi A025/A028; A020, A033, A034, A038/A047, A059, A060 e C430), che prevedono l’espletamento di una ulteriore prova pratica o di laboratorio, hanno rappresentato una assoluta novità rispetto alle 8 ore previste per ciascuna prova nei precedenti concorsi.

Tale innovazione, congiunta allo spazio prestabilito assegnato ai candidati per la risposta ai quesiti, ha permesso di prevedere due distinte sessioni di concorso al mattino e al pomeriggio di ciascun giorno, compattandone il programma complessivo in 10 giorni per 22 distinte procedure. Questo permetterà alle commissioni di concludere i lavori di correzione e valutazione in tempi molto brevi – da un minino di un mese ad un massimo di tre – al fine di poter vedere realizzato l’obiettivo auspicato di concludere l’intera procedura concorsuale in 10 mesi e di mettere in cattedra i primi vincitori del presente concorso fin dal 1 settembre prossimo in assoluta controtendenza con il passato e con quanto ancora oggi avviene nei concorsi del pubblico impiego.

In dettaglio il grafico suddiviso per Regioni

Candidati ammessi Numero candidati presenti % Presenti di cui ammessi con riserva % ammessi con riserva
Regione
Abruzzo

3.417

2.839

77,0%

208

7,3

Basilicata

877

786

76,7%

113

14,4

Calabria

6.074

5.421

75,3%

849

15,7

Campania

22.872

20.779

76,9%

3.186

15,3

Emilia Romagna

9.294

7.520

76,9%

374

5,0

Friuli Venezia Giulia

707

649

87,4%

31

4,8

Lazio

17.842

13.900

72,0%

1.053

7,6

Liguria

1.837

1.552

80,9%

65

4,2

Lombardia

19.871

16.203

76,6%

977

6,0

Marche

2.557

2.227

83,5%

93

4,2

Molise

261

265

89,7%

31

11,7

Piemonte

8.601

6.754

75,2%

288

4,3

Puglia

12.858

10.087

70,5%

1.028

10,2

Sardegna

2.842

2.180

71,0%

161

7,4

Sicilia

20.422

17.238

73,6%

2.202

12,8

Toscana

13.440

10.567

74,2%

598

5,7

Umbria

1.170

1.075

86,1%

68

6,3

Veneto

8.223

6.454

75,1%

275

4,3

TOTALE

153.165

126.496

75,0%

11.600

9,2


Candidati ammessi

Numero candidati presenti

% Presenti

di cui ammessi con riserva

% ammessi con riserva

NORD

48.533

39.132

76,5%

2.010

5,1

CENTRO

35.009

27.769

74,1%

1.812

6,5

SUD E ISOLE

69.623

59.595

74,4%

7.778

13,1

TOTALE

153.165

126.496

75,0%

11.600

9,2

PROSSIMA FASE DEL CONCORSO: LA PROVA ORALE. COLLOQUIO E LEZIONE SIMULATA

I candidati che supereranno le prove scritte sono ammessi allo svolgimento delle prove orali. Queste hanno per oggetto le discipline di insegnamento. Oltre a valutarne la padronanza, la prova orale dovrà verificare anche la capacità di trasmissione delle stesse discipline e la capacità di progettazione didattica, oltre ovviamente alla capacità di conversazione nella lingua straniera prescelta dal candidato.

La prova orale sarà così articolata:

Una lezione simulata – novità assoluta del concorso – della durata di 30 minuti su una traccia estratta dal candidato 24 ore prima dello svolgimento della prova orale.

Un colloquio, anch’esso della durata di 30 minuti, nel corso del quale saranno approfonditi i contenuti, le scelte didattiche e metodologiche operate nella lezione simulata.

I candidati che hanno superato la prova preselettiva svolgono le prove scritte dal 13 febbraio 2013, con sessioni antimeridiana (identificazione dei candidati alle ore 08.00) e pomeridiana (identificazione dei candidati alle ore 14.00).

Il MIUR rende noto che le prove scritte del concorso per docenti, programmate per lunedì 11 e martedì 12 febbraio, rinviate, a causa del maltempo, si svolgeranno secondo il seguente calendario:

  • giovedì 28 febbraio 2013, mattina: Infanzia
    “ “ “ pomeriggio: A017 (Discipline economico- aziendali)
  • venerdì 1° marzo 2013, mattina: Primaria
    “ “ “ pomeriggio: A033 (Tecnologia)

Resta confermato per le restanti procedure concorsuali il calendario pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (IV Serie Speciale – Concorsi ed Esami) n. 4 del 15 gennaio 2013.

prove_12213

Di seguito il comunicato del MIUR:

Scuola, causa maltempo rinviate le prove scritte del concorso

Miur invia comunicazione via e-mail a tutti i candidati

A causa delle avverse condizioni meteorologiche previste dalla Protezione Civile per i prossimi giorni in tutta Italia, le prove scritte del concorso, programmate per lunedì 11 e martedì 12 febbraio, sono rinviate. Le nuove date per lo svolgimento delle prove saranno comunicate sul sito del Ministero. Sono invece confermate le prove previste per mercoledì 13 febbraio e per i giorni successivi, salvo diverso avviso che sarà eventualmente pubblicato sul sito del Miur. In queste ore il Ministero sta inviando una e-mail di avviso a tutti i candidati che avrebbero dovuto sostenere la prova scritta lunedì 11 e martedì 12.

Con Note del 31 gennaio 2013, Prot.n. 779, e del 4 febbraio 2013, Prot.n. 908, il MIUR ha fornito ulteriori indicazioni circa lo svolgimento delle prove scritte.

Il 25 gennaio il MIUR rende noto l’elenco delle sedi d’esame, con la loro esatta ubicazione e con l’indicazione della destinazione dei candidati distribuiti in ordine alfabetico (vd.: Uffici Scolastici Regionali).

Nella Gazzetta Ufficiale, 4a Serie Speciale – Concorsi ed Esami n. 4 del 15 gennaio 2013 è pubblicato il diario delle prove scritte del Concorso a posti e cattedre per titoli ed esami finalizzato al reclutamento del personale docente nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I° e II° grado, bandito con D.D.G. n. 82 del 24 settembre 2012.

La prova scritta avrà la durata di 2 ore e trenta minuti e si articolerà in quattro quesiti a risposta aperta. La prova scritta relativa all’insegnamento di discipline scientifiche e tecnico-pratiche (A020, A033, A034, A038, A049, A059, A060 e C430), che prevede anche l’espletamento di una ulteriore prova successiva di laboratorio, nonché le prove scritte relative all’insegnamento di discipline artistiche (ambito 01: classi A025/A028), che prevede anche l’espletamento di una ulteriore prova pratica successiva, avranno la durata di 2 ore e si articoleranno in tre quesiti a risposta aperta.

Di seguito le indicazioni fornite dal MIUR, il 15 gennaio 2013, circa lo svolgimento della prova scritta:

INDICAZIONI RELATIVE ALLO SVOLGIMENTO DELLA PROVA SCRITTA

Sedi di svolgimento delle prove scritte
I candidati che hanno superato la prova preselettiva (n. 88.610 persone fisiche, n.145.318 iscritti alle prove, n. 173.354 domande per posti o classi di concorso) affronteranno la prova scritta nei giorni indicati nel Calendario già pubblicato sul sito del MIUR e che sarà inserito nel S.O. alla G.U, del 15 gennaio p.v., insieme all’AVVISO. Il numero degli edifici scolastici preventivamente individuati sulla base del numero dei concorrenti, per lo svolgimento della prova, si aggirano tra 300 e 500. Il 25 gennaio p.v. sarà pubblicato l’elenco effettivo per ciascuna regione, delle scuole che saranno individuate dai Direttori degli Uffici scolastici regionali, previo assenso del rispettivo dirigente scolastico, secondo criteri di rotazione per evitare di far subire agli studenti un numero eccessivo di giorni di sospensione delle lezioni . Come previsto nel Bando di concorso, ed esplicitato nell’Avviso, si è provveduto ad aggregare le procedure concorsuali relative agli ambiti 4 e 9 del Molise con quelle analoghe dell’Abruzzo, a causa del numero esiguo dei candidati. Pertanto i candidati del Molise per espletare le prove concorsuali dovranno recarsi nelle sedi programmate del Capoluogo abruzzese dove sarà insediata una unica commissione giudicatrice.

Prove scritte
Le prove consisteranno in quesiti a risposta aperta (4 o 3 come precisato nell’Avviso che accompagna il calendario delle prove) e verteranno sui programmi disciplinari allegati al bando e sui contenuti trasversali indicati nelle Avvertenze generali (All. 3 al Bando), al fine di accertare il possesso dei requisiti culturali e professionali del candidato. A ciascun candidato sarà dato, subito dopo le operazioni di identificazione, un foglio di 4 facciate prestampate, ognuna per ciascun quesito. Saranno messi a disposizione del candidato fogli bianchi per eventuali brutte copie che però dovranno essere tenuti distinti dal foglio della prova e non inseriti nel plico da consegnare al termine della prova stessa.

Griglia per la valutazione della prova e calcolo del punteggio
Ogni commissione disporrà, per la valutazione della prova scritta, di criteri definiti a livello nazionale quali “pertinenza”, “correttezza linguistica”, “completezza” e “originalità”, ed eventualmente di criteri specifici, differenziati per le diverse aree disciplinari. Ogni commissione inoltre potrà integrare o modificare i criteri proposti in sede nazionale, giustificando le ragioni dei cambiamenti apportati. Ad ogni quesito verrà attribuito un punteggio intero da zero a dieci. La votazione complessiva della prova sarà data dalla somma delle votazioni attribuite a ciascun quesito. Le prove composte da quattro quesiti potranno quindi dar luogo ad una votazione massima pari a quaranta, quelle composte da tre quesiti daranno invece luogo ad una votazione massima pari a trenta. Superano la prova scritta i candidati che ottengono una votazione minima pari a 28/40, nel caso di prove da quattro quesiti, e a 21/30, nel caso di prove composte da tre quesiti.

Tempo a disposizione
Per le prove composte da quattro quesiti: due ore e trenta minuti.
Per le prove composte da tre quesiti: due ore.

Ausili consentiti durante lo svolgimento della prova, per tipologia di classe di concorso
Per tutte le prove sarà consentito l’uso del dizionario della lingua italiana.
Per la prova della classe di concorso A019 sarà consentito l’uso di codici e testi di legge non commentati e non annotati. Per le prove delle cassi di concorso A017, A020, A033, A034, A038, A047, A059, A060, C430 sarà consentito l’uso di riga, squadra, gomma, matita, compasso.
Per le prove delle classi di concorso A245, A246, A345, A346, e per la prova scritta per la scuola primaria, sarà consentito l’uso del dizionario monolingue non enciclopedico. Per la prova della classe di concorso A051, sarà consentito l’uso del dizionario bilingue italiano/latino.
Per la prova della classe di concorso A052, sarà consentito l’uso del dizionario bilingue italiano/greco. Non sarà ammesso l’uso di calcolatrici di qualsiasi tipo, fatto salvo l’uso della calcolatrice scientifica nelle classi di concorso previste nell’Allegato 3 del bando. I candidati dovranno consegnare ai docenti incaricati della vigilanza, a pena di esclusione, ogni tipo di telefono cellulare, smartphone, tablet, notebook, anche se disattivati, e qualsiasi altro strumento idoneo alla conservazione e/o trasmissione di dati.

 

ECO-ECONOMIA DEL BENESSERE

ECO-ECONOMIA DEL BENESSERE .

Riflessioni a margine del Progetto Programma EGOCREANET “quARte” di CASCIANA TERME.31-Maggio+01/02 Giugno 2013. Di Paolo Manzelli <pmanzelli.lre@gmail.com>

 

Premessa:

Il Benessere mentale e fisico si ha quando una prospettiva di vita individuale e sociale si correla alla vitalita’ del’ ambiente ed alle strategia di una futura esistenza migliore di quella vissuta Il senso  più completo di «esistere bene»  comprende infatti  l’ impegno nel dare sviluppo ad una nuova concezione delle scienze della vita che comprende come focus la  Eco-Economia del BENESSERE .

Vedi l’ inizio di tale strategia in FACEBOOK  su “quARte”: https://www.facebook.com/groups/431161846963599/            —-“quARte  progetto-programma-idea. —————————————————-

Il Progetto /programma “quARte” , assume una dimensione esplorativa finalizzata a percepire una nuova prospettiva culturale del benessere che’ fondamentale per il divenire della transizione tra struttura della societa industriale e quella della futura societa della conoscenza .

E’ del tutto evidente che stiamo vivendo un’epoca di trasformazione concettuale e cognitiva profonda, come prodromo di un cambiamento sociale ed economico molto simile , per importanza e dimensione anche se enormemente piu rapido , alla storica trasformazione che ha accompagnato i cambiamenti della societa agricola durante la prima rivoluzione industriale.

Il tipo di struttura culturale e sociale che e stato proprio della societa industriale , legata alla tradizione delle logiche cognitive di indole meccanica , è ormai entrato definitivamente in crisi irreversibile .

Pertanto la confusione sembra imperare; cio’ perche’ in mancanza di una nuova percezione culturale dello sviluppo il riferimento a vecchie e diffuse concezioni conduce facilmente a confondere i sussulti e le proteste come mere ed insensate azioni “populiste” anziche’ intravederne il forte l’ anelito e l’interesse generale al cambiamento.

Ma il movimento popolare sostanzialmente di protesta contro la conservazione della struttura di sviluppo industriale, non e sufficiente di per se stesso ad andare ad di la del passaggio transitorio verso la societa della conoscenza condivisa. Cio’ fino a quando la conservazione della tradizione meccanica -disciplinare delle conoscenze, che ha dato origine alla societa industriale, non verra’ percepita come la dimensione concettuale che se non venisse decisamente modificata, impedirebbe di fatto il profondo rinnovamento che se integrato con una nuova cultura trans-disciplinare potra’ condurre ad un effettivo cambiamento socio-economico . Infatti esso in prima istanza necessita di innovazione contemporanea e che simultaneamente abbia un fondamento di innovazione culturale sia artistica che scientifica.

Pertanto ritengo che senza un deciso cambiamento concettuale in verita’ non diverra’ possibile delineare con chiarezza e convinzione le strategie del cambiamento epocale che stiamo vivendo

La ampiezza della democrazia partecipativa attuata oggigiorno anche per tramite la comunicazione interattiva in internet , sta di fatto accelerando il movimento di cambiamento sociale ed economico; ma in vero se esso rimarra’ deprivato da un profondo cambiamento cognitivo, non avra modo di conciliare la partecipazione di massa alla gestione istituzionale della cosa pubblica, cosi da poter ridefinire un nuovo ordine sociale ed economico ed istituzionale, indispensabile per non far degenerare la democrazia partecipativa in attivita’ caotiche pericolose e ben poco lungimiranti.

Lo smarrimento di fronte ai nuovi problemi fa si che tutte le grandi correnti del pensiero politico quella liberale e quella socialista,che sono state e sostegno della obsoleta sociata” Industriale -Meccanica” si manifestano come soluzioni perdenti in molteplici circostanze nelle quali si e fatto ricorso.

Pertanto a partire da questa situazione il Progetto Programma” quARte” -EGOCREANET , vuole provare ad innestare nuovi criteri di convivenza correlati al superamento delle concezioni meccaniche proprie della obsoleta societa industriale, per attivare una testimonianza delle possibilita ed opportunita di superamento di concezioni disciplinari ormai definitivamente obsolete , proprio in quanto incapaci di attuare la transizione tra tra struttura della societa industriale e quella della futura societa della conoscenza condivisa e basata sulle nuove strategie e convinzioni del benessere.
Paolo 01-MARZO-2013

P.S. : Propongo di sviluppare un dialogo sul tema :

  1. l’ ECO-ECONOMIA DEL BENESSERE – paolo manzelli 01/MARZO/2013

Cari amici ritengo che e’ giunto il momento di agire per dimostrare strategie e concezioni alternative che conducano alla massimizzazione del benessere eco-economico nel quadro dello sviluppo della societa della condivisione dei saperi per valorizzare la qualita’ dello sviluppo sulla base di una nuova percezione bio-vitalistica della societa in divenire .

Pertanto propongo di dar vita ad un dialogo sul tema trans-disciplinare :

“quARte” – CRITERI STRATEGIE PER NUOVA FRONTIERA DEL BENESSERE ECO-ECONOMICO NELLA FUTURA SOCIETA DELLA CONOSCENZA CONDIVISA .

VEDI su :   su http://www.urbanexperience.it/

 

Dal qualunquismo al populismo: un male endemico e ricorrente

Dal qualunquismo al populismo: un male endemico e ricorrente

di Maurizio Tiriticco

Alla fine del 1944 Guglielmo Giannini, giornalista e sceneggiatore, fondò un movimento e un giornale, “L’Uomo Qualunque”. La guerra era ancora in corso e il Nord del nostro Paese era sotto l’occupazione tedesca. Lo status costituzionale era ancora quello della monarchia in quanto, tra gli accordi intercorsi tra il Re, il Governo italiano, espresso dal Comitato di Liberazione Nazionale, il CLN, e gli alleati, si prevedeva che tale questione si sarebbe risolta solo a guerra finita. Del CNL facevano parte sei partiti, quelli che nel ventennio fascista si erano adoperati per liberare il nostro Paese dalla dittatura: la Democrazia Cristiana, il Partito Comunista Italiano, il Partito Socialista di Unità Proletaria, il Partito liberale, il Partito d’azione e la Democrazia del lavoro.

Erano anni difficili, ovviamente! La guerra in corso, la lotta partigiana, i rapporti non sempre facili con gli alleati, una miseria ancora diffusa e un mondo del lavoro in serie difficoltà non costituivano davvero i migliori ingredienti perché il gruppo dirigente godesse del più alto credito. Chi aveva pensato che liberarsi del fascismo e dell’alleanza con i tedeschi fosse sufficiente per una soluzione rapida di tutti i problemi un cui versavamo ovviamente aveva la vista corta, ma non tanto da non sollecitare nel diffuso malessere soluzioni palingenetiche! Era molto facile “dare la colpa” di tutto al regime dell’”esarcato”, i sei partiti del CNL, all’apparenza preoccupati più delle loro beghe interne che degli interessi di un intero popolo in difficoltà.

Soffiare su una malessere diffuso e sul disagio derivante da una difficile situazione economica era molto facile! Fare incetta di risentimenti antigovernativi e antipartito, che poi avevano origini antiche – quando mai le nostre popolazioni, da secoli divise e offese, avevano mai potuto vantare di avere gruppi dirigenti affidabili? – era molto facile. E il Movimento dell’Uomo Qualunque ebbe discreti se non lusinghieri successi fino al 1948 quando con le elezioni del 18 aprile – le prime per eleggere il nuovo Parlamento sancito dalla Costituzione repubblicana – la nostra vita parlamentare e politica cominciò a stabilizzarsi. E dell’UQ rimase soltanto il termine di nuovo conio, il qualunquismo! Vennero poi quegli anni Cinquanta e Sessanta che, pur se caratterizzati da aspre lotte politiche e sociali – e non mancarono i morti! – furono quelli del boom e del miracolo economico italiano! Da Paese agricolo a Paese industriale! Le ragioni dei malumori e dei risentimenti erano cadute e L’UQ scomparve, ma il fenomeno di un diffuso qualunquismo sotto traccia di fatto non è stato mai cancellato dal profondo delle coscienze del nostro Paese.

Forse il qualunquismo è una costante dei Paesi di non matura democrazia? Al sociologo la risposta, ma quel che è certo è che nel fondo delle nostre coscienze il qualunquismo è sempre presente e sempre pronto a manifestarsi proprio nei periodi in cui i fattori di criticità minacciano la stabilità socioeconomica e lo stesso tessuto democratico del Paese E ciò che più caratterizza il nostro qualunquismo di fondo è quella sorta della pericolosa simbiosi tra malaffare e rifiuto delle democrazia, tipica dei tanti Cetto La Qualunque di cui il nostro Paese sembra offrire esempi sempre più numerosi. Purtroppo un Cetto si nasconde sempre in tanti politici da strapazzo che vedono nella politica, appunto, la strada più beve per raggiungere successo e danaro… qualunquemente! E di esempi in questi ultimi anni ne abbiamo a iosa!

Nei periodi di crisi la costante del qualunquismo sembra sempre riapparire ed oggi con una particolare pervicacia e veemenza. Ma, se il qualunquismo è una sorta di escrescenza in negativo della democrazia, destinata poi a rientrare quando quel particolare periodo di crisi si supera, il populismo assume invece toni e forme pericolose: come se il qualunquismo di sempre diventasse invece il grimaldello per distruggere il tessuto democratico di cui non si ha più alcuna fiducia. Nella ideologia populista non vi è una democrazia malata, in una data situazione di criticità, ma è la stessa democrazia che è il male! E sono gli stessi governi democraticamente eletti che sono il male! Quando poi ci si mette anche una legge elettorale ignobile! Di qui la pericolosità di un neoqualunquismo, o meglio di un vero e proprio populismo in chiave grillesca! Gli eletti grillini sono… gli eletti! Gli altri eletti sono il Male da estirpare!

Ruoli e competenze che la nostra Carta costituzionale, grazie ai nostri Padri del ‘46/’47, ha così sapientemente costruito – e nulla vieta di pensare che certi principi della seconda parte relativa all’organizzazione dello Stato possa essere rivista, ovviamente con il concorso di tutti – vengono dileggiati: il Parlamento è un’accolta di banditi, il Presidente della Repubblica è un burattino o un burattinaio, e via dicendo. Dove possono condurre atteggiamenti e convinzioni di questo genere? Già un altro Cetto La Qualunque disse che avrebbe potuto fare di “quest’aula sorda e grigia un bivacco di manipoli”. Cosa faranno i grillini? Andranno a bivaccare nelle aule di Montecitorio e Palazzo Madama? E il loro Cetto rifiuterà di incontrasi con Bersani o con altri e lancerà parolacce contro Napolitano? E rifiuterà di prendere atto che il voto popolare di cui è portatore lo obbliga, invece, ad assumere responsabilità in merito alle consultazioni che condurranno alla formazione del nuovo governo?

Il drappello dei neopopulisti sarà un cavallo di Troia al’interno dei nostri Palazzi? Che non sono i Palazzi del Potere ma della nostra Democrazia! E se troppi cosiddetti onorevoli hanno disonorato i nostri Palazzi, questi Palazzi sono da onorare nuovamente, non da dileggiare e distruggere! Voglio solo sperare che la coscienza dei grillini eletti abbia il sopravvento su quella del loro vate… anzi dei loro vati, perché sembra che siano due… uno pensa e l‘altro parla!

Ma… qualcuno sa scrivere?

Rassegna Stampa 1 marzo 2013

IN PRIMO PIANO

 
   
il Sole 24 Ore  del  01-03-2013  
L’IGB ACCELERA CON LE IMPRESE (V.Viola) [solo_testo] pag. 38  
il Sole 24 Ore  del  01-03-2013  
CUNEO FISCALE E RICERCA, RIFORME CONDIVISE (D.Colombo/M.Rogari) [solo_testo] pag. 5  
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  01-03-2013  
NUOVO ANNO SCOLASTICO ISCRIZIONI VIA WEB CHIUSE SENZA RITARDI NE’ INTOPPI (L.d.b.) [solo_testo] pag. 44  
Il Secolo XIX – Ed. Imperia  del  01-03-2013  
ISCRIZIONI ONLINE LE SCUOLE SUPERIORI PAGANO DAZIO (A.Boselli) [solo_testo] pag. 19  
il Giornale – ed. Milano  del  01-03-2013  
TROPPI RITARDATARI, CHIESTA LA PROROGA ALLE ISCRIZIONI ONLINE [solo_testo] pag. 6  
   

MINISTRO

 
   
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  01-03-2013  
NELLE CLASSI UNA MOSTRA MULTIMEDIALE [solo_testo] pag. 41  
Corriere della Sera – ed. Milano  del  01-03-2013  
SAN RAFFAELE, LE SIGILLE “APRONO” (S.Ravizza) [solo_testo] pag. 1  
   

MINISTERO

 
   
il Messaggero – Cronaca di Roma  del  01-03-2013  
CONTRIBUTO PER I DISABILI, SCUOLE IN RIVOLTA (L.De cicco) [solo_testo] pag. 41  
il Giornale – ed. Milano  del  01-03-2013  
IL “CONCOERSONE” SLITTA ANCORA E DAL SUD PREPARANO L’ASSALTO (S.Coppetti) [solo_testo] pag. 6  
La Repubblica – Cronaca di Roma  del  01-03-2013  
“AL ROGO, VI UCCIDIAMO TUTTI”. MINACCE OMOFOBE AL LICEO (V.Giannoli) [solo_testo] pag. 9  
Corriere della Sera – Ed. Bergamo  del  01-03-2013  
ABUSI DEL MAESTRO SU NOVE ALUNNI “ANCHE IL MINISTERO DEVE RISARCIRE” [solo_testo] pag. 6  
Roma  del  01-03-2013  
LA VELA ENTRA NELLA SCUOLE, CORSI GRATUITI AGLI STUDENTI PIU’ MERITEVOLI [solo_testo] pag. 2  
il Giornale di Napoli  del  01-03-2013  
SCUOLA, PRIMA BANCA GESTITA DA STUDENTI [solo_testo] pag. 8  
l’Espresso  del  07-03-2013  
LA VIA ITALIANA AL PODIO (R.Lenzi) [solo_testo] pag. 92/94  
Corriere della Sera  del  01-03-2013  
I MASTER PER MANAGER NEL SETTORE LUSSO (I.Consigliere) [solo_testo] pag. 53  
il Giornale – ed. Milano  del  01-03-2013  
APPUNTAMENTI – A CHE SERVE LA STORIA DELL’ARTE? CENTO ESPERTI IN CATTOLICA [solo_testo] pag. 13  
Giorno/Resto/Nazione  del  01-03-2013  
ANCHE I BOCCONIANI TRADISCONO IL PROF : “NON L’ABBIAMO VOTATO” (G.Bonezzi) [solo_testo] pag. 12  
Corriere della Sera  del  01-03-2013  
UN BEETHOVEN PER FINALE EMILIA (P.Isotta) [solo_testo] pag. 57  
la Stampa  del  01-03-2013  
IN BREVE- LA SCIENZIATA DEL CERN “SUICIDIO NON INVESTIRE” [solo_testo] pag. 41  
   

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E SOCIETÀ

 
   
Corriere della Sera  del  01-03-2013  
STATALI, STIPENDI CONGELATI PER DUE ANNI (R.ba.) [solo_testo] pag. 45  
la Repubblica  del  01-03-2013
BLOCCO DEGLI STIPENDI FINO AL 2014 STANGATA IN VISTA PER 3 MILIONI DI STATALI (L.Grion) [solo_testo] pag. 34
Italia Oggi  del  01-03-2013  
PA, BRACCIO DI FERRO MONTI-GRILLI (A.Ricciardi) [solo_testo] pag. 11  
il Manifesto  del  01-03-2013  
L’ULTIMO REGALO DI MONTI: AUMENTI BLOCCATI [solo_testo] pag. 6  
l’Espresso  del  07-03-2013  
Int. a J.Stiglitz: RIDATECI IL SOGNO (A.Carlucci) [solo_testo] pag. 86/89  
Corriere della Sera  del  01-03-2013  
SE LA RETE RENDE INUTILI I NONNI I RAGAZZI E I CONSIGLI CERCATI ONLINE (E.Segantini) [solo_testo] pag. 39  
il Giornale – ed. Milano  del  01-03-2013  
“DONDO”, IL PRETE PSICOLOGO CHE CURA L’ANIMA E LA MENTE (S.Coppetti) [solo_testo] pag. 9  
   
   
A cura di Giuseppe Colella e Federico Bandi

 

 
   

1 marzo Iscrizioni A.S. 2013-2014 – Terza Fase

Con Nota 22 febbraio 2013, MIURAOODGSSSI prot. n. 487/RU/U, Nota 4 marzo 2013, MIURAOODGSSSI prot n. 547/RU/U, Nota 7 marzo 2013, MIURAOODGSSSI prot. n. 592/RU/UNota 14 marzo 2012, MIURAOODGSSSI prot. n. 651/RU/U, e Nota 20 marzo 2013, MIURAOODGSSSI prot. n. 699/RU/U, il MIUR fornisce indicazioni circa la terza fase delle iscrizioni per l’A.S. 2013-2014 – chiuse il 28 febbraio u.s. – che consente alle istituzioni scolastiche, sia di attuale frequenza degli alunni (scuole di partenza) che destinatarie delle domande di iscrizione (scuole di arrivo), di effettuare nel SIDI le operazioni conclusive del processo.

Di seguito il comunicato del MIUR:

Scuola, si chiudono con successo le iscrizioni on line: 1,557.601 milioni di domande registrate, il 99,3%

Quasi il 70% delle famiglie ha iscritto i propri figli da casa

(Roma, 1 marzo 2013) Concluse nei tempi stabiliti le procedure on line per le iscrizioni alle prime classi della scuola primaria e secondaria di I e II grado. Secondo i dati definitivi le domande di iscrizione registrate sono state 1.557.601, ben il 99,3% delle attese. Il numero delle domande definitivamente trasmesse invece, ovvero registrate e inviate alle scuole sono 1.550.794, ovvero il 98,9%.

Le domande registrate sono quelle che le famiglie hanno compilato e acquisite correttamente dal sistema. Quelle trasmesse sono quelle che invece sono pervenute alle scuole e che quindi hanno completato l’intera procedura di iscrizione. Stando ai numeri appena esposti dunque le domande correttamente registrate ma non ancora trasmesse sono 6.807. Per recepire anche le restanti 6.807 le scuole stanno contattando le singole famiglie per invitarle, se vorranno, a completare la procedura di iscrizione recandosi personalmente presso gli istituti scolastici. I numeri attesi, sulla base dei quali sono state calcolate le percentuali di domande registrate e trasmesse, si riferiscono alle cifre dello scorso anno scolastico.

In totale gli iscritti attesi – considerando solo le scuole statali – erano 1.568.650, così distribuiti: 520.371 nella primaria. Per tale ordine di scuola è stato preso come riferimento il numero degli iscritti al primo anno della scuola primaria dell’anno scolastico 2011/2012; 503.933 nella secondaria di I grado. In questo caso il dato si riferisce alla popolazione degli studenti che attualmente frequenta il quinto anno della scuola primaria; 544.346 nella secondaria di II grado. Anche in questo caso, come nel precedente, si tratta dei frequentanti del terzo anno della scuola secondaria di I grado.

Rispetto a questi numeri di iscrizione attesi, le domande trasmesse attraverso la procedura on line si distribuiscono in questo modo: 513.872 nella primaria, il 98,8% rispetto ai dati dello scorso anno; 523.360 nella secondaria di I grado, il 103,9%; 513.562 nella secondaria di II grado, il 94,3%. In totale dunque, le iscrizioni trasmesse on line entro il termine stabilito del 28 febbraio sono state il 98,9% delle domande attese. E’ bene specificare, inoltre, che il confronto è stato fatto soltanto con i numeri delle scuole statali, poiché per le scuole paritarie non vige l’obbligo di effettuare la procedura di iscrizione on line. Di queste infatti partecipano attualmente alla nuova procedura solo il 10%.
iscrizioni1
Nello specifico, per una corretta interpretazione di questi dati occorre fare alcune precisazioni:

  • anzitutto, come già specificato, la percentuale delle iscrizioni della primaria si basa su una stima calcolata sul numero degli iscritti allo stesso ordine di scuola nell’anno precedente;
  • il 103,9% registrato nella secondaria di I grado tiene conto anche dei molti studenti che, dopo aver frequentato la scuola primaria in istituti paritari, decidono di proseguire gli studi nelle scuole statali, e dei tanti ragazzi figli di immigrati che iniziano il percorso scolastico nel nostro Paese dalla scuola secondaria di I grado.
  • Per quanto riguarda il dato della scuola secondaria di II grado, ovvero il 94,3%, va tenuto presente che, concluse le scuole medie, una parte degli studenti sceglie di proseguire gli studi attraverso percorsi di formazione professionale presso strutture formative accreditate dalle regioni. Secondo una stima attendibile, questi ragazzi sono circa il 3,1% del totale. Questi studenti, quindi, non sono stati coinvolti nel meccanismo di iscrizione on line. Il dato è influenzato inoltre della percentuale dalla percentuale degli studenti che, dopo la scuola secondaria di I grado, non proseguono gli studi.

Le famiglie e la nuova procedura on line
Quasi il 70% ha iscritto i propri figli direttamente da casa
Superato l’80% in Friuli e Lombardia
Per quanto riguarda l’utilizzo da parte delle famiglie del sistema on line, accessibile dal sito internet del Ministero, i risultati sono eccellenti, anche se mostrano differenze territoriali non trascurabili. Il 68% delle famiglie, infatti, ha inviato la domanda di iscrizione alle scuole in modo autonomo, da casa, attraverso un proprio computer. Il 32% invece ha effettuato l’iscrizione recandosi presso le segreterie scolastiche, quindi con l’intermediazione degli istituti. E’ evidente dunque che la grande maggioranza delle famiglie italiane ha beneficiato del servizio offerto e delle opportunità delle nuova procedura telematica. Da questo punto di vista, la regione più virtuosa è il Friuli-Venezia Giulia, dove le famiglie che hanno effettuato da casa l’iscrizione sono l’82,9%. Segue la Lombardia, con l’81,4% e il Veneto con il 79,7%. Le regioni dove l’intermediazione delle segreterie scolastiche è stata più consistente sono la Puglia, dove il 53,7% delle famiglie si è rivolta alle segreterie e la Calabria con il 52,6%.

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L’andamento delle iscrizioni e il “traffico” nel sistema
Dopo il boom, flusso delle domande più regolare
Iniziate il 21 gennaio, le iscrizioni per via telematica – una novità assoluta per il mondo della scuola – hanno interessato oltre 1,5 milioni di studenti, aggiungendo un ulteriore tassello al processo di innovazione e digitalizzazione della scuola voluto dal ministro Francesco Profumo. Dopo il boom di accessi al sito internet del Ministero, registrato nelle prime ore successive al lancio del meccanismo di iscrizione telematica, l’invio delle domande si è fatto più regolare e ha consentito, progressivamente, l’acquisizione di un numero sempre maggiore di iscrizioni, fino ad arrivare alle percentuali definitive appena esposte. Il meccanismo, seguito passo dopo passo da una task force del Miur, è stato fin da subito potenziato in modo da superare la pressione sostenuta nelle prime ore, aumentando la capacità di acquisizione delle domanda da 5mila a 10mila l’ora.

Nei grafici seguenti, le colonne indicano gli accessi al sistema, la curva le domande inserite e la loro percentuale.

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I risparmi e i vantaggi delle iscrizioni on line
Risparmiati 5 milioni di fogli e 84mila ore di lavoro delle segreterie
Può iniziare con 6 mesi di anticipo la pianificazione dell’attività didattica

Le iscrizioni on line hanno consentito un risparmio di circa 5 milioni di fogli di carta e 84mila ore di lavoro degli impiegati delle segreterie scolastiche che non hanno dovuto più inserire a mano i dati forniti con i moduli cartacei. Grazie alle iscrizioni on line, inoltre, a pochi giorni dalla conclusione della procedura ogni scuola avrà già pronto il quadro dei nuovi iscritti, la composizione e il numero degli studenti. Un vantaggio considerevole che permette di programmare e organizzare le attività didattiche del prossimo anno scolastico con quasi 6 mesi di anticipo. In precedenza invece, dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle domande cartacee, le segreterie scolastiche iniziavano un lavoro di trasmissione dei dati dai moduli cartacei alle banche dati che impegnava le circa 10mila segreterie scolastiche diffuse sul territorio per oltre un mese, posticipando così il lavoro di organizzazione e pianificazione delle attività didattiche degli istituti. Altro vantaggio della procedura informatica è quello offerto dal portale “Scuola in chiaro”, dove ciascun genitore ha potuto consultare l’offerta formativa di ogni singolo istituto, l’ubicazione, le informazioni sul corpo docente, i servizi offerti agli studenti, le strutture e la dotazione tecnologica presente.

La storia di Diego, il milionesimo iscritto

Nella serata del 13 febbraio è stata superata la quota di 1 milione di studenti iscritti on line. La milionesima iscrizione è stata trasmessa dai genitori di Diego, bambino di 5 anni che vive a Fabbriche di Vallico (LU), piccolo comune della Garfagnana. Diego, che a settembre inizierà il suo percorso scolastico frequentando la 1° classe della primarie, è stato raggiunto al telefono dal ministro Profumo che lo ha premiato con un viaggio a Roma, che comprenderà anche la visita delle sedi istituzionali della Capitale tra cui il Quirinale, al quale parteciperanno anche i suoi familiari e i compagni di classe.

In ogni caso le iscrizioni saranno consentite a tutti, indipendentemente dai termini stabiliti e seppure attraverso procedure meno immediate per genitori e scuole, in modo che venga garantito a tutti il diritto all’istruzione.

 

Gazzetta ufficiale – Serie Generale n. 51

 

 

Gazzetta Ufficiale

Sommario

LEGGI ED ALTRI ATTI NORMATIVI

MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

 


DECRETO 27 novembre 2012, n. 265


Regolamento recante la determinazione dei parametri per oneri e
contribuzioni dovuti alle Casse professionali e agli Archivi a norma
dell’articolo 9, comma 2, secondo e terzo periodo, del decreto-legge
24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24
marzo 2012, n. 27. (13G00041)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 1

 

 

DECRETI PRESIDENZIALI

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Piove di Sacco e nomina del
commissario straordinario. (13A01810)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 13

 

 

 


DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 febbraio 2013


Scioglimento del consiglio comunale di Solesino. (13A01816)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 13

 

 

DECRETI, DELIBERE E ORDINANZE MINISTERIALI

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


DECRETO 25 febbraio 2013


Erogazione alle Regioni a statuto ordinario dell’anticipazione del 60
per cento dello stanziamento del Fondo nazionale per il concorso
finanziario dello Stato agli oneri del trasporto pubblico locale,
anche ferroviario, ai sensi dell’articolo 16-bis, comma 6, del
decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, come modificato dall’articolo 1,
comma 301, della legge 24 dicembre 2012, n. 228. (13A01867)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 14

 

 

MINISTERO DELLA SALUTE

 


ORDINANZA 28 dicembre 2012


Elenco delle sentenze penali passate in giudicato e pervenute
nell’anno 2011 a carico di produttori e ditte alimentari condannati
per reati di frode e sofisticazioni alimentari. (13A01837)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 17

 

 

 


ORDINANZA 14 febbraio 2013


Proroga dell’ordinanza 19 luglio 2012 recante: “Misure per
l’identificazione e la registrazione della popolazione canina”.
(13A01938)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 26

 

 

MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI

 


DECRETO 13 febbraio 2013


Riconoscimento del Consorzio volontario di tutela Vini Alto Adige (in
lingua tedesca Südtirol Wein) e conferimento dell’incarico a svolgere
le funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del
consumatore e cura generale degli interessi relativi alle DOC «Alto
Adige» o «dell’Alto Adige» (in lingua tedesca «Südtirol» o
«Südtiroler») e «Lago di Caldaro» o «Caldaro» (in lingua tedesca
«Kalterersee» o «Kalterer»). (13A01811)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 27

 

 

 


DECRETO 18 febbraio 2013


Autorizzazione al laboratorio «Argo Group S.C. a R.L.», in Fermo, al
rilascio dei certificati di analisi nel settore oleicolo. (13A01815)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 28

 

 

 


DECRETO 21 febbraio 2013


Invito alla presentazione di progetti di ricerca finanziabili a
contributo per la «Realizzazione del programma nazionale di
osservazione per la campagna di pesca del tonno rosso – Anno 2013».
(13A01836)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 30

 

 

DECRETI E DELIBERE DI ALTRE AUTORITA’

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


DETERMINA 12 febbraio 2013


Rinegoziazione del medicinale TROMBOLISIN (eparina calcica) ai sensi
dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 169/2013). (13A01817)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 35

 

 

 


DETERMINA 12 febbraio 2013


Rinegoziazione del medicinale ECAFAST (eparina calcica) ai sensi
dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 168/2013). (13A01818)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 36

 

 

 


DETERMINA 12 febbraio 2013


Rinegoziazione del medicinale EPARINA CALCICA EG (eparina calcica) ai
sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n.
537. (Determina n. 167/2013). (13A01819)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 37

 

 

 


DETERMINA 12 febbraio 2013


Rinegoziazione del medicinale ECASOLV (eparina calcica) ai sensi
dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 166/2013). (13A01820)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 38

 

 

 


DETERMINA 12 febbraio 2013


Rinegoziazione del medicinale REOFLUS (eparina calcica) ai sensi
dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n. 537.
(Determina n. 165/2013). (13A01821)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 39

 

 

 


DETERMINA 12 febbraio 2013


Rinegoziazione del medicinale EPARINA CALCICA ALMUS (eparina calcica)
ai sensi dell’articolo 8, comma 10, della legge 24 dicembre 1993, n.
537. (Determina n. 164/2013). (13A01822)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 40

 

 

COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

 


DELIBERA 26 ottobre 2012


Sospensione del trasferimento delle risorse relative al Liceo
artistico «G. De Nittis» di Bari, assegnate con delibera n. 32/2010.
(Delibera n. 125/2012). (13A01838)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 42

 

 

ESTRATTI, SUNTI E COMUNICATI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Forotan».
(13A01774)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 43

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Risperidone
Sandoz». (13A01775)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 44

 

 

 


COMUNICATO


Proroga smaltimento scorte del medicinale per uso umano «Remeron».
(13A01776)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 45

 

 

 


COMUNICATO


Modificazione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del
medicinale per uso umano «Perfalgan». (13A01777)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 45

 

 

CASSA DEPOSITI E PRESTITI S.P.A.

 


COMUNICATO


Avviso relativo all’emissione di nove nuove serie di buoni fruttiferi
postali. (13A01937)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 45

 

 

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 21
febbraio 2013 (13A01926)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 46

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 22
febbraio 2013 (13A01927)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 46

 

 

 


COMUNICATO


Cambi di riferimento rilevati a titolo indicativo del giorno 25
febbraio 2013 (13A01928)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 47

 

 

MINISTERO DELLA DIFESA

 


COMUNICATO


Passaggio dal demanio al patrimonio dello Stato di taluni immobili.
(13A01812)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 47

 

 

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

 


COMUNICATO


Approvazione della delibera n. 185/2012 adottata dal Consiglio di
amministrazione della Cassa italiana di previdenza ed assistenza dei
geometri liberi professionisti in data 18 dicembre 2012. (13A01813)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 48

 

 

 


COMUNICATO


Approvazione della delibera n. 35/22SETT2012/XICdA adottata dal
Consiglio di amministrazione dell’Ente nazionale di previdenza ed
assistenza dei Veterinari (ENPAV) in data 22 settembre 2012.
(13A01814)


(GU n.51 del 1-3-2013

)

 

Pag. 48

 

 

SUPPLEMENTI ORDINARI

AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Midavatzar» (13A01682)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Akirab» (13A01683)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Nadololo Sanofi-Aventis» (13A01684)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Addariz» (13A01686)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Connettivina» (13A01685)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Actavis» (13A01687)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Arrow» (13A01688)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Arrow Generics» (13A01689)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Doc» (13A01690)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Eg» (13A01691)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Mylan Generics» (13A01692)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Sandoz» (13A01693)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Teva» (13A01694)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Zentiva» (13A01695)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Zentiva Italia» (13A01696)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Aurobindo» (13A01697)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Rizatriptan Doc Generici» (13A01698)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Retrovir» (13A01699)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Quetiapina Dr. Reddy’s» (13A01700)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Nevirapina Sandoz» (13A01701)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Neophyr» (13A01702)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Autorizzazione all’immissione in commercio del medicinale per uso
umano «Latanoprost FDC Pharma» (13A01703)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Daktarin
Dermatologico» (13A01704)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Augmentin»
(13A01705)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Celluvisc»
(13A01706)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Atarax»
(13A01707)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Yasminelle»
(13A01708)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Zovicrem
Labiale» (13A01709)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Yasminelle»
(13A01710)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Avodart»
(13A01711)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Cipralex»
(13A01712)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Coversyl»
(13A01713)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Lescol»
(13A01714)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc (Somac)
40mg» (13A01715)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Pantorc (Somac)
20 mg» (13A01716)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Vasoretic»
(13A01717)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Efferalgan»
(13A01718)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Voltaren
Emulgel» (13A01719)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Isoptin»
(13A01720)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Voltaren»
(13A01721)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Brufen»
(13A01722)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Zirtec»
(13A01723)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Importazione parallela del medicinale per uso umano «Novonorm»
(13A01724)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Impetex», con
conseguente modifica stampati (13A01725)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Ketodol», con
conseguente modifica stampati (13A01726)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Ticlopidina Dr.
Reddy’s», con conseguente modifica stampati (13A01727)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Effortil», con
conseguente modifica stampati (13A01728)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Cefazolina
Germed», con conseguente modifica stampati (13A01729)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Glicorest», con
conseguente modifica stampati (13A01730)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Magralibi», con
conseguente modifica stampati (13A01731)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Amoxicillina e
acido clavulanico angenerico», con conseguente modifica stampati
(13A01732)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Farmasept», con
conseguente modifica stampati (13A01733)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Septidil», con
conseguente modifica stampati (13A01734)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Presinex», con
conseguente modifica stampati (13A01735)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Ramipril Mylan Generics», con conseguente modifica stampati
(13A01736)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura di mutuo riconoscimento, del medicinale per uso umano
«Ramipril Idroclorotiazide Teva», con conseguente modifica stampati
(13A01737)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Lipofundin MCT»,
con conseguente modifica stampati (13A01738)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Rinnovo dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo
procedura nazionale, del medicinale per uso umano «Eparina Sodica
Athena Pharma», con conseguente modifica stampati (13A01739)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Glucosamina Ratiopharm» (13A01740)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Zonostrol» (13A01741)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Fosimed» (13A01742)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Acqua per preparazioni iniettabili Bil»
(13A01743)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Valaciclovir Actavis» (13A01744)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Adrenalina Bil» (13A01745)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Valperalcombi» (13A01746)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Captopril Actavis» (13A01747)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Eucarbon» (13A01748)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Periplum infusione» (13A01749)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Pitavastatina Kowa» (13A01750)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Efemoline» (13A01751)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Flucomicin» (13A01752)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Rimmunos» (13A01753)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Cetrexidin» (13A01754)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Ziaxel» (13A01756)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Alluminio idrossido e magnesio
trisilicato Sella» (13A01755)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Mesalazina Ratiopharm» (13A01758)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Metformina Ratiopharm Italia»
(13A01757)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)

 

 

 

 


COMUNICATO


Revoca, su rinuncia, dell’autorizzazione all’immissione in commercio
del medicinale per uso umano «Alveoten» (13A01759)


(GU n.51 del 1-3-2013

– Suppl. Ordinario

n. 15
)