DS penalmente responsabili con la chiamata diretta? Non è così

da La Tecnica della Scuola

DS penalmente responsabili con la chiamata diretta? Non è così

Una del critiche più nette alla cosiddetta chiamata diretta riguarda il tema delle responsabilità che il meccanismo metterebbe a carico dei dirigenti scolastici.
Molti, infatti, sostengono che sarà proprio la discrezionalità insita nel meccanismo a far cresce in modo esponenziale le responsabilità dei dirigenti. Ma c’è persino chi sostiene che sui dirigenti graveranno persino responsabilità penali.

Su questo punto bisogna però fare un po’ di chiarezza.

La responsabilità amministrativa, civile e penale riguarda tutti i dipendenti pubblici e non solo i dirigenti scolastici o di altri comparti.

E’ necessario però spiegare che mentre la responsabilità amministrativa e quella civile possono insorgere anche solo per colpa più o meno grave del dipendente, quella penale è sempre collegata al dolo e cioè alla precisa volontà di violare la legge.

Facciamo un esempio concreto: il dirigente scolastico che oggi “sbaglia” a stipulare un contratto di supplenza perchè non rispetta la graduatoria rischia certamente di perdere una causa civile davanti al giudice del lavoro ma non necessariamente rischia un processo penale.

A maggior ragione un impiego distorto della discrezionalità che spesso i dipendenti dello Stato devono esercitare non equivale automaticamente ad un reato penale.
Basta un esempio banale: docenti e commissari d’esame ricorrono ogni giorno alla discrezionalità; valutare gli alunni è operazione squisitamente discrezionale, ma a nessuno verrebbe mai in mente di sostenere che una valutazione “sbagliata” equivalda ad un reato.

Ma di quale reato si potrebbe rendere responsabile il dirigente scolastico nel momento in cui adotta la chiamata diretta?  L’interesse privato in atto d’ufficio o l’abuso d’ufficio?
Tirare in ballo il codice penale parlando di chiamata diretta ci sembra davvero eccessivo, probabilmente perfino fuori luogo.
Ciò detto è del tutto lecito essere contrari alla chiamata diretta, ma non c’è bisogno di agitare il fantasma del tintinnio delle manette.

Mobilità 2016, tutto sui trasferimenti: 205.444 domande, spostate le pubblicazioni degli esiti

da La Tecnica della Scuola

Mobilità 2016, tutto sui trasferimenti: 205.444 domande, spostate le pubblicazioni degli esiti

Tranne che per i docenti della scuola media, non conosciamo ancora gli esiti dei trasferimenti: nel frattempo, sono stati resi noti i numeri e le nuove date sulle pubblicazioni.

Partiamo dai primi, diffusi e commentati martedì 14 giugno dalla Uil Scuola. Che ha realizzato una taballa riassuntiva delle oltre 205mila domande di trasferimento presentate al Miur. Ve la proponiamo, con in fondo anche le cifre riguardanti i posti vacanti destinati alle immissioni in ruolo 2016 o alle supplenze sino al 31 agosto 2017. 

Domande presentate
Fase A 109.812 Assunti entro il ‘14/15
e neo assunti fasi 0 e A
Fase B1 26.538 Trasferimento (in deroga al vincolo triennale) fuori provincia dei docenti assunti  entro il 2014/15
Fase B2 5.843 Passaggi di cattedra e/o di ruolo interprovinciali
(in deroga al vincolo triennale) dei docenti assunti
entro il 2014/15;
Fase B3 4.368 Assegnazione sede definitiva nella provincia di assunzione docenti assunti da concorso 2012 fasi B e C.
Fase C 51.812 Docenti neo assunti l’1/9/2015 da GAE nelle fasi B e C
del piano di assunzioni.
Fase D 7.098 Docenti neo assunti l’1/9/2015 da GAE e da CONCORSO
nelle fasi 0 e A e i docenti neo assunti da fase B e C
dal concorso 2012 del piano di assunzioni.
TOTALE  fuori provincia
(Fasi B C D)
95.632 di cui 56.632  di docenti neo assunti
TOTALE tutte le fasi 205.444
Domande  non inoltrate:  da GAE 261 | da concorso 158
Restano
disponibili
Sostegno
Scuola  primaria 18.773 posti 6.940  posti
Secondaria  di primo grado 14.216 posti 6.762  posti 
Secondaria di secondo grado Dati disponibili dopo il 30 giugno
dopo la pubblicazione dei trasferimenti

Secondo il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, “con un negoziato serio”, i sindacati Confederali, assieme allo Snals, sono riusciti “a scongiurare l’esodo del personale della scuola come nelle peggiori previsioni. Questo anche grazie al contratto sulle assegnazioni provvisorie (in via di ultimazione n.d.r.)”.

“L’analisi dei dati relativi alla mobilità straordinaria di quest’anno mostrano cifre imponenti ma non preoccupanti”, continua Turi, perchè “è meno del 2% lo scarto tra le domande inserite a sistema e quelle effettivamente inoltrate”.

Il dato relativo alla scuola primaria mostra che ci sono oltre 18 mila posti residuali dalle operazioni di mobilità della Fase A. Per la scuola secondaria di primo grado i posti sono oltre 14 mila. Dopo il 30 giugno avremo un quadro più esatto anche per gli altri ordini di scuola.

“Raccogliamo oggi, con un numero straordinario di trasferimenti che con ogni probabilità andranno a buon fine con un sistema, non imposto dall’altro, ma messo a punto con la contrattazione. Strumento di assoluta modernità e flessibilità.Lo stesso approccio va attuato per le altre rigidità normative, introdotte dalla legge 107/2015 che solo se contrattate e condivise, possono evitare il collasso del complesso sistema scolastico”. Il riferimento di Turi è, chiaramente alla chiamata diretta: per la quale, però, Miur e Governo non intendono di certo cedere.

Intanto, il Miur ha fornito la comuncazione riguardante le nuove date dei trasferimenti del personale docente. Eccole qui di seguto:

Fase A

modalità tradizionale per spostamenti provinciali, scuola su scuola:
secondaria di II grado: 1 luglio (inizialmente era previsto il 24 giugno);

per gli educatori dovrebbe rimanere intatta la scandenza del 30 giugno.

Fasi B, C e D

riguarda i movimenti dei docenti tra province, con trasferimenti tra ambiti territoriali. Si tratta della fase straordinaria di mobilità prevista dalla legge 107/15 su tutti i posti vacanti e disponibili e su tutto il territorio nazionale:
scuola dell’Infanzia e Primaria: 23 luglio (non più il 18 luglio)

media di primo grado: 2 agosto (non più il 28 luglio )

secondaria di secondo grado: 13 agosto (non più il 9 agosto)

Assegno nucleo familiare: per evitare la sospensione, serve la nuova domanda

da La Tecnica della Scuola

Assegno nucleo familiare: per evitare la sospensione, serve la nuova domanda

Si sta avvicinando il termine di validità della domanda di assegno per il nucleo familiare presentata per il periodo 1° luglio 2015 – 30 giugno 2016.

Ricordiamo infatti che ogni anno è necessario ripresentare l’istanza, per poter fruire del sostegno economico riservato ai lavoratori dipendenti, legato al numero dei componenti del nucleo familiare e all’entità del reddito complessivo delle famiglie.

Anche quest’anno l’Inps ha pubblicato la circolare con la quale ha trasmesso le tabelle con i nuovi livelli reddituali per la corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare.

Le nuove tabelle, allegate alla circolare Inps n. 92 del 27 maggio 2016, non hanno subito modifiche rispetto a quelle dell’anno scorso. Infatti, il Dipartimento delle politiche per la famiglia con il Comunicato pubblicato sulla G.U. n. 35 del 12.02.2016, ha reso noto che, in base ai calcoli effettuati dall’ISTAT, la variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo tra l’anno 2014 e l’anno 2015 è risultata pari a – 0,1 per cento.

A tale proposito, l’articolo 1, comma 287 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, ai fini della rivalutazione da applicare sulle prestazioni assistenziali e previdenziali, ha stabilito che “con riferimento alle prestazioni previdenziali e assistenziali e ai parametri ad esse connessi, la percentuale di adeguamento corrispondente alla variazione che si determina rapportando il valore medio dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per famiglie di operai ed impiegati, relativo all’anno precedente il mese di decorrenza dell’adeguamento, all’analogo valore medio relativo all’anno precedente non può essere inferiore a zero”.

Quindi, restano fermi per l’anno 2016 i livelli reddituali contenuti nelle tabelle relative all’anno 2015 (circolare INPS n. 109/2015), nonché i corrispondenti importi mensili della prestazione, da applicare dal 1° luglio 2016 al 30 giugno 2017, alle diverse tipologie di nuclei familiari.

Gli stessi livelli di reddito avranno validità per la determinazione degli importi giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali della prestazione.

Consigliamo quindi di presentare il prima possibile la domanda, con gli importi riferiti al 2015, per non vedere sospesa l’erogazione dell’assegno. Ad ogni modo, la prescrizione è quinquennale, quindi la domanda si può presentare anche successivamente. Ovviamente verranno cirrisposti gli arretrati.

Piano Scuola digitale, ecco i 541 animatori. Giannini: “Grande occasione di formazione”

da La Tecnica della Scuola

Piano Scuola digitale, ecco i 541 animatori. Giannini: “Grande occasione di formazione”

Sono stati scelti i 541 animatori digitali, referenti del Piano Nazionale Scuola Digitale, che parteciperanno all’esperienza esperienza formativa, realizzata in collaborazione con il programma Erasmus +.

I percorsi formativi saranno finanziati con 847.384 euro, provenienti da fondi europei. Quindi, si propsetta un’estate di formazione sui temi dell’innovazione didattica e digitale, con la possibilità di confrontarsi con i colleghi di altri Paesi europei, frequentando corsi o scambiando esperienze e pratiche didattiche all’estero.

Il ministro Stefania Giannini commenta positivamente: “Il Piano Nazionale Scuola Digitale è uno dei fiori all’occhiello della Buona Scuola. Quella che stiamo offrendo agli animatori digitali, sottolinea Giannini, è una straordinaria occasione di formazione, che anticipa i contenuti del Piano nazionale di formazione in cui le esperienze di scambio, anche con l’estero, rappresenteranno una pratica sempre più diffusa nel nostro sistema scolastico”.

I Paesi di destinazione vanno da Cipro all’Estonia, dalla Finlandia alla Polonia, alla Repubblica Ceca, alla Croazia. Regno Unito (con 159 richieste), Spagna (79) e Belgio (77) sono le mete più gettonate dai docenti, che in gran parte (370) hanno scelto di frequentare corsi di formazione. I restanti 171 hanno invece scelto il confronto in presenza con i colleghi europei (job shadowing).

Certificazione delle competenze I ciclo: monitoraggio entro il 5 luglio

da La Tecnica della Scuola

Certificazione delle competenze I ciclo: monitoraggio entro il 5 luglio

Con la nota prot. n. 6440 del 9 giugno 2016 il Miur ha illustrato le scadenze e gli adempimenti relativi al monitoraggio dell’adozione sperimentale dei nuovi modelli di certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione.

Questo è stato il secondo anno di sperimentazione.

Per rilevare l’impatto dei nuovi modelli e raccogliere le osservazioni delle scuole partecipanti alla sperimentazione è stato predisposto dal CSN (Comitato Scientifico Nazionale per le Indicazioni 2012) un apposito questionario strutturato, disponibile on line all’indirizzo https://it.surveymonkey.com/r/monitorcompetenze_201516, cui le scuole potranno accedere e rispondere nel periodo compreso tra il 15 giugno 2016 e il 5 luglio 2016. Alla nota è allegato il modello del questionario (Allegato 1) per una preliminare analisi e presa di contatto con i quesiti che vengono rivolti alle scuole. Il questionario va proposto a tutte le scuole comprese negli elenchi regionali che hanno aderito alla sperimentazione. Ogni istituzione scolastica compila on line un solo questionario. L’elaborazione dei dati sarà curata a livello nazionale e restituita agli staff regionali per una successiva analisi locale.

Per acquisire ulteriori informazioni qualitative dalle diverse realtà territoriali, ogni staff regionale dovrà organizzare entro il mese di giugno uno o più momenti di confronto tra scuole sperimentatrici (focus territoriali, seminari, incontri mirati), ove registrare osservazioni, problemi, soluzioni adottate. Gli elementi raccolti, sulla base di un format comune di sintesi (Allegato 2), dovranno essere inoltrati al MIUR – Direzione Generale per gli Ordinamenti scolastici e per la valutazione del sistema scolastico d’istruzione entro il 10 luglio 2016 (all’attenzione del Dirigente tecnico Daniela Marrocchi, email: daniela.marrocchi1@istruzione.it ) e saranno oggetto di lettura ai fini di una conoscenza più approfondita degli esiti della sperimentazione in atto.

In arrivo il concorso per nuovi dirigenti scolastici

da tuttoscuola.com

In arrivo il concorso per nuovi dirigenti scolastici
L’annuncio del ministro. Sarà nazionale, anziché regionale.

È pronto il Regolamento del corso-concorso per la nuova selezione di dirigenti scolastici. Lo annuncia il Miur spiegando che il testo è stato trasmesso oggi al Consiglio superiore della pubblica istruzione (CSPI) per acquisirne il parere in qualità di organo di supporto tecnico-scientifico del Ministro.

Successivamente è previsto il vaglio del Consiglio di Stato, prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale necessaria per poter bandire. L’ultima legge di Stabilità ha riassegnato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca il compito di organizzare la procedura.

“Il concorso per la prima volta sarà su base nazionale (prima del 2004 è sempre stato su base nazionale – NdR), perché il ruolo della dirigenza è nazionale e per superare i limiti emersi in passato dalle selezioni su base regionale. Con la Buona scuola abbiamo assegnato nuovi poteri, ma anche e soprattutto nuove responsabilità ai dirigenti scolastici.

Anche per questo serve una modalità di selezione che ponga l’accento sulla conoscenza, verificabile con le prove concorsuali, ma anche sulla capacità di gestione e di relazione che possiamo incentivare attraverso i mesi di corso e tirocinio”, dichiara il ministro, Stefania Giannini.

La versione del Regolamento inviata oggi al CSPI prevede che il concorso sia composto da: una prova preselettiva, una prova scritta, una prova orale. E, a seguire, un corso di 4 mesi e un tirocinio di ulteriori 4 mesi. La prova preselettiva si basa su 50 domande a risposta chiusa.

Per lo scritto sono previste 5 domande a risposta aperta, di cui una in lingua (a scelta tra inglese, francese, tedesco, spagnolo). L’orale verterà sulle materie dello scritto.

Durante l’orale si verificheranno anche le conoscenze linguistiche e informatiche del candidato. I punti massimi ottenibili sono: 100 per lo scritto, 100 per l’orale, 30 per i titoli. Scritto ed orale si superano con un minimo di 70 punti.

Per eliminare il fenomeno delle reggenze (scuole affidate ad un preside ‘supplente’), il Ministero intende bandire il corso-concorso per tutti i posti vacanti e disponibili nell’anno scolastico 2016/2017 e per quelli che si renderanno tali nel successivo triennio. Il corso-concorso partirà in autunno, nel frattempo, per quest’anno, saranno assunti circa 200 dirigenti scolastici scorrendo le graduatorie del concorso del 2011.

Piano Scuola Digitale, al via Erasmus per 541 docenti

da tuttoscuola.com

Piano Scuola Digitale, al via Erasmus per 541 docenti
Giannini: “Una straordinaria occasione di formazione”

Un’estate di formazione sui temi dell’innovazione didattica e digitale, con la possibilità di confrontarsi con i colleghi di altri Paesi europei, frequentando corsi o scambiando esperienze e pratiche didattiche all’estero. È l’opportunità offerta dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, a 541 docenti selezionati tra gli 8.303 animatori digitali individuati a valle della presentazione del Piano Nazionale Scuola Digitale come referenti per l’innovazione in ciascun istituto scolastico del Paese.

I 541 animatori che parteciperanno a questa esperienza formativa, realizzata in collaborazione con il programma Erasmus +, sono stati scelti da un comitato indipendente che ha valutato i loro progetti. I percorsi formativi saranno finanziati con 847.384 euro, provenienti da fondi europei.

Il Piano Nazionale Scuola Digitale è uno dei fiori all’occhiello della Buona Scuola. Quella che stiamo offrendo agli animatori digitali è una straordinaria occasione di formazione, che anticipa i contenuti del Piano nazionale di formazione in cui le esperienze di scambio, anche con l’estero, rappresenteranno una pratica sempre più diffusa nel nostro sistema scolastico”, commenta il Ministro Stefania Giannini.

I Paesi di destinazione vanno da Cipro all’Estonia, dalla Finlandia alla Polonia, alla Repubblica Ceca, alla Croazia. Regno Unito (con 159 richieste), Spagna (79) e Belgio (77) sono le mete più gettonate dai docenti, che in gran parte (370) hanno scelto di frequentare corsi di formazione. I restanti 171 hanno invece scelto il confronto in presenza con i colleghi europei (job shadowing).

Incontro al MIUR sul futuro degli ex LSU

da tuttoscuola.com

Incontro al MIUR sul futuro degli ex LSU

Le organizzazioni sindacali Felsa-Cisl, NIdiL-Cgil, Uiltemp si sono incontrate oggi “con i livelli politici e amministrativi del Miur per affrontare i vari problemi dei lavoratori ex Lsu, operanti fin dal 2001 in qualità di co.co.co nelle segreterie amministrative degli istituti scolastici“. E’ quanto si legge in una nota dei sindacati.

Dopo ampia discussione -comunicano i sindacati- si è convenuto che l’amministrazione opererà con il massimo impegno affinché i compensi dei lavoratori siano adeguati, con decorrenza 1/09/2016, ricorrendo allo strumento legislativo più prossimo e comunque entro la legge di stabilità 2017. Riguardo alle prospettive occupazionali e di stabilizzazione di questi lavoratori, anche alla luce della disposizione che vieta il rinnovo dei contratti di collaborazione dopo il 31/12/2016, il Miur ha assicurato la conferma dei contratti in essere per l’anno scolastico 2016-2017 con copertura economica per l’intero anno scolastico, e ha informato le organizzazioni sindacali dell’apertura di un confronto con il dipartimento della Funzione pubblica che ha come oggetto una soluzione definitiva anche per questi lavoratori“.

Le organizzazioni sindacali, nel prendere atto di quanto comunicato, hanno ribadito la necessità di una costante informazione -conclude la nota- sugli avanzamenti del confronto interministeriale in atto, e hanno richiesto una nuova convocazione per la metà di settembre. Il Miur ha assicurato un’informazione puntuale e l’impegno a una riconvocazione per gli aggiornamenti che si determineranno“.

Lettera dei dirigenti scolastici lombardi

da tuttoscuola.com

Lettera dei dirigenti scolastici lombardi
Giudicata intempestiva la costituzione delle reti entro il 30 giugno

131 dirigenti scolastici lombardi hanno indirizzato una lettera piuttosto critica al direttore generale dell’USR Lombardia, al ministro Giannini e al sottosegretario Faraone sulla questione delle reti scolastiche oggetto di una nota ministeriale che ne chiede l’attuazione entro la fine di giugno.

La riportiamo integralmente in quanto riflette indubbiamente la preoccupazione di tutti i dirigenti scolastici impegnati in queste settimane non solo negli esami di Stato del I e II ciclo, nei diversi adempimenti di fine anno ma anche nei concorsi per docenti.

“Siamo un nutrito gruppo di dirigenti scolastici della Lombardia e abbiamo assoluta necessità di un confronto, scevro da polemiche sterili che non abbiamo né la voglia né il tempo di coltivare, ma denso della necessità di trovare, finalmente, un interlocutore capace di comprendere la complessità reale in cui ci troviamo ogni giorno a lavorare.

Lo spunto ci viene dalla convocazione per le conferenze di servizi in vista della costituzione delle reti di ambito discendenti dalla legge 107/2015. Il nostro USR emana una nota in data 10 giugno in cui ci convoca in data 28 e 29 giugno, ovviamente, chiedendoci non solo la presenza, ma anche l’invio (entro il 25 c.m. ) di una delibera del competente organo collegiale.

È evidente che nessuno di coloro che ci convoca conosce i tempi reali della scuola e il lavoro del dirigente scolastico. Le lezioni sono finite, in Lombardia, il giorno 8. Dal pomeriggio dello stesso giorno ciascuno di noi è stato impegnato nelle operazioni delicatissime degli scrutini finali.

Da sabato 11 sono iniziati gli esami di Stato della scuola secondaria di primo grado nei quali tutti dirigenti scolatici dei comprensivi sono impegnati. Nei primi giorni della settimana prossima si concluderanno gli scrutini della secondaria di secondo grado, si svolgeranno collegi docenti già programmati, avranno inizio gli esami di Stato della secondaria di secondo grado, saranno convocati i comitati di valutazione per i docenti neo assunti che il 1 luglio prenderanno servizio altrove, si riuniranno ancora i comitati di valutazione docenti per la scelta dei criteri di attribuzione del bonus e non vogliamo nemmeno parlare del PTTI o del PTCT e dei revisori nominati con notevolissimo ritardo. Senza toccare la formazione per il piano nazionale scuola digitale, l’enorme lavoro legato ai PON, le commissioni del concorso docenti, le diatribe sulle proroghe dei contratti ATA, le segreterie sguarnite, la riapertura del RAV e conseguenti modifiche, la fine dell’anno di prova di oltre un centinaio di dirigenti lombardi con conseguenti relazioni da fare.

Gli incastri per fare ogni cosa richiedono pianificazione e tempo. Per convocare un consiglio di istituto non si può, semplicemente, inviare una mail, si devono anche rispettare i tempi previsti di convocazione e statuiti nel T.U. Per organizzare un lavoro importante e che avrà ripercussioni di spessore sugli organici, come le reti di ambito, non si può semplicemente emettere una nota.

In Lombardia siamo abituati da tempo a lavorare in rete. Facciamo reti di scopo da anni, per qualsiasi ragione e per molti argomenti diversi. Sappiamo come funzionano e sappiamo che non basta trovarci due ore, il 28 e 29 giugno, per dire di avere fatto il nostro lavoro.

Tra l’altro chi ci convoca in quelle date sa davvero che razza di lavoro svolgiamo? Noi tutti saremo occupati negli esami di Stato! Chi alle medie, chi alle superiori.. ma comunque tutti al lavoro.

Il 27 c’è la terza prova e nei giorni immediatamente seguenti le correzioni degli scritti.. Alle medie saranno in pieni scrutini.. È anche per questo che chiediamo di rispettare il nostro lavoro, di essere considerati un valore aggiunto nella scuola e non, come spesso accade almeno in Lombardia, un problema da risolvere.. Vorremmo un confronto con chi emana queste note, siamo stanchi e provati dopo un anno particolarmente duro durante il quale abbiamo fatto fronte a mille impegni e, spesso, a mille improvvisazioni. In quelle date noi non possiamo soprassedere all’impegno degli esami, ma, soprattutto, vogliamo che ci si renda conto che lavorare in queste condizioni diventa ogni giorno sempre più complesso.

Certi di un riscontro sollecito quanto produttivo, chiediamo che una rappresentanza di noi possa essere ricevuta a breve”.

Dirigenti scolastici della Lombardia

Obbligo di nascere

OBBLIGO DI NASCERE di Umberto Tenuta

CANTO 678 OBBLIGO DI NASCERE OBBLIGO FORMATIVO ED ESAMI

 

Carissimo bimbo.
Carissimo bimbo che ti appresti a nascere.

Carissimo bimbo che vieni alla luce.

Tu vieni fuori dal grembo materno troppo precocemente.

Dovevi restare lì almeno fino al diciottesimo anno di età!

E invece nasci solo al nono mese della tua vita centenaria.

Hai fretta.

Troppa fretta.

E nasci immaturo.

Non sei ancora un uomo!

Per diventare un uomo dovrai entrare in un nuovo grembo.

Nel grembo educativo.

Sei solo un candidato alla condizione umana.

Ma uomo diventerai solo attraverso un lungo percorso formativo.

Solo a diciotto anni potrai essere un uomo.

Non prima.

E infatti, prima dei diciotto anni sei affidato alla tutela materna e materna.

E lo Stato riconosce ai genitori il diritto e il dovere di educare i propri figli.

Ma li aiuta, i tuoi genitori, ove mai essi non siano in grado di inviarti nei famosi collegi, li aiuta in tanti modi, compresa la possibilità di frequentare le apposite scuole statali.

Scuole che hanno il dovere di aiutarti a nascere.

Scuole che si debbono prendere cura della tua educazione.

Spetta a loro fare in modo che tu diventi un uomo.

Un uomo, prima che un cittadino ed un lavoratore.

Non sei nato da un’asina.

Sei nato da una donna.

E uomo ti debbono aiutare a divenire.

Non possono respingerti.

Non possono bocciarti.

Boccerebbero se stesse, le scuole, se ti bocciassero.

Dichiarerebbe il loro fallimento educativo.

Dichiarerebbero che sono incapaci.

Dichiarerebbero che non sono meritevoli di chiamarsi scuole.

E, come tali, sarebbero soppresse.

Soppresse le scuole.

Inviati a casa i loro dirigenti, i loro docenti, i loro non docenti.

Tutti bocciati!

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:

http://www.edscuola.it/dida.html

Altri saggi sono pubblicati in

www.rivistadidattica.com

E chi volesse approfondire questa o altra tematica

basta che ricerchi su Internet:

“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

 

Nota 15 giugno 2016, AOODPIT 2177

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
AII’Ufficio speciale di lingua slovena
AI Sovrintendente Scolastico per la Provincia di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola in lingua tedesca di Bolzano
All’Intendente Scolastico per la Scuola delle località ladine di Bolzano
AI Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di Trento
AI Sovrintendente agi i studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
c. p.c. AI Capo di Gabinetto
Al Capo Dipartimento per la Programmazioue e la gestione delle Risorse umane, Finanziarie e Strumentali
Alle Direzioni Generali del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione

Nota 15 giugno 2016, AOODPIT 2177

Oggetto: Nota del 7 giugno 2016 prot. n. 2151 relativa alla costituzione delle reti scolastiche.

Con riferimento alla nota indicata in oggetto e facendo seguito alle numerose osservazioni e quesiti pervenuti da parte degli Uffici Scolastici Regionali e Istituzioni Scolastiche a questo Dipartimento, si rappresenta che il termine del 30 giugno indicato nella citata nota e mutuato dall’art. 1, comma 70, della Legge 107/2015, pare configurarsi come termine ordinatorio e non perentorio, infatti detto termine intende semplicemente “ordinare” un’attività amministrativa, indirizzandola verso procedure ed esiti cosi come indicati e configurati dalla norma sopra riportata.

Il Capo Dipartimento
Rosa De Pasquale

15 giugno Riforma PA e Comparti Contrattazione in CdM

Il Consiglio dei Ministri, nel corso della riunione del 15 giugno, ha approvato quattro decreti legislativi relativi alla riforma della Pubblica Amministrazione ed ha espresso parere favorevole sull’ipotesi di Contratto collettivo nazionale quadro (CCNQ) per la definizione dei comparti di contrattazione collettiva e delle relative aree dirigenziali per il triennio 2016-2018, firmata il 5 aprile 2016.

RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

1) Norme per il riordino della disciplina in materia di conferenza dei servizi (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante norme per il riordino della disciplina in materia di conferenza dei servizi, in attuazione dell’articolo 2 della legge 7 agosto 2015, n. 124.

Nello specifico si abbattono i tempi lunghi attivando la conferenza semplificata, che non prevede riunioni fisiche ma solo l’invio di documenti per via telematica; la conferenza simultanea con riunione (anche telematica) si svolge solo quando è strettamente necessaria; l’assenso delle amministrazioni che non si sono espresse si considera acquisito; ciascun livello di governo parlerà con una sola voce; il termine della conferenza, oggi di fatto indefinito, viene stabilito perentoriamente in al massimo 5 mesi.

Sono state accolte le condizioni poste dalle commissioni parlamentari nei loro pareri e sono state recepite gran parte delle osservazioni avanzate dalla Conferenza unificata e dal Consiglio di Stato. In particolare, è stata prevista in conferenza la facoltà di intervento dei privati destinatari della comunicazione di avvio del procedimento; è stata prevista la possibilità di attivare direttamente la conferenza simultanea in modalità sincrona su richiesta motivata di altre amministrazioni o del privato interessato entro il termine previsto per richiedere integrazioni istruttorie, in tal caso la riunione ha luogo nei successivi 45 giorni; nei casi di conferenza simultanea sincrona che coinvolgono amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, dei beni culturali e della salute dei cittadini il termine per la conclusione della conferenza è elevato a 90 giorni; con riferimento alla disciplina del rappresentante unico, è stato precisato che vi è un rappresentante unico per ciascun ente territoriale; è stato meglio definito l’esercizio dei poteri di autotutela rispetto alla decisione conclusiva della conferenza.

2) Norme in materia di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124.

Nello specifico si potrà presentare presso un unico ufficio, anche in via telematica, un unico modulo valido in tutto il paese. La pubblica amministrazione destinataria delle istanze e richieste  pubblica sul proprio sito istituzionale il modulo. E’ previsto un unico ufficio a cui rivolgersi, che avrà il compito di interagire con tutti gli altri uffici e/o amministrazioni interessate. La richiesta al cittadino di documenti ulteriori rispetto a quelli previsti è considerata inadempienza sanzionabile sotto il profilo disciplinare.

Sono state accolte le condizioni poste dalle commissioni parlamentari nei loro pareri e sono state recepite gran parte delle osservazioni avanzate dalla Conferenza unificata e dal Consiglio di Stato. In particolare, è stata disciplinata la ricevuta che viene rilasciata a seguito della presentazione di istanze, segnalazioni o comunicazioni: la ricevuta – che costituisce comunicazione di avvio del procedimento – deve indicare i termini entro i quali l’amministrazione è tenuta a rispondere o entro i quali il silenzio dell’amministrazione equivale ad accoglimento dell’istanza; il provvedimento di sospensione dell’attività intrapresa è ora limitato ai soli casi di attestazioni non veritiere o di coinvolgimento di interessi sensibili (ambiente, paesaggio, ecc.); nel caso di Scia unica la possibilità di iniziare subito l’attività è circoscritta ai casi in cui non siano presupposte autorizzazioni o altri titoli espressi; è introdotta una disposizione transitoria che consente a Regioni ed enti locali di adeguarsi al nuovo regime entro il 1º gennaio 2017.

3) Norme in materia di regimi amministrativi delle attività private (SCIA 2) (decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo recante attuazione della delega di cui all’articolo 5 della legge 7 agosto 2015, n. 124.

Nello specifico il decreto provvede alla mappatura completa e alla  precisa individuazione delle attività oggetto di procedimento di mera comunicazione o segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) o di silenzio assenso, nonché quelle per le quali è necessario il titolo espresso e introduce le conseguenti disposizioni normative di coordinamento. Inoltre è prevista la semplificazione di regimi amministrativi in materia edilizia.

4) Modifiche in materia di licenziamento disciplinare (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo recante modifiche all’articolo 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera s) della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di licenziamento disciplinare.

Nello specifico, il decreto interviene sulla disciplina prevista per la fattispecie di illecito disciplinare denominata falsa attestazione della presenza in servizio. Al dipendente colto in flagrante sarà applicata la sospensione cautelare entro 48 ore e attivato il procedimento disciplinare che dovrà concludersi entro 30 giorni. E’ prevista la responsabilità disciplinare del dirigente (o del responsabile del servizio) che non proceda alla sospensione e all’avvio del procedimento.

Sono state accolte le condizioni poste dalle commissioni parlamentari nei loro pareri e sono state recepite gran parte delle osservazioni avanzate dalla Conferenza unificata e dal Consiglio di Stato. In particolare, è stato precisato che la fattispecie di falsa attestazione della presenza in servizio comprende anche quella realizzata mediante l’alterazione dei sistemi di rilevamento; è stato garantito al dipendente il diritto alla percezione di un assegno alimentare – nella misura stabilita dalle disposizioni normative e contrattuali vigenti – durante il periodo di sospensione cautelare dal lavoro; al fine di garantire un’opportuna scansione temporale delle diverse fasi del procedimento e per assicurare idonee garanzie di contraddittorio a difesa del dipendente, è stato previsto che con il provvedimento di sospensione si procede anche alla contestuale contestazione dell’addebito e alla convocazione del dipendente dinanzi all’ufficio competente per i procedimenti disciplinari; il dipendente sarà convocato per il contraddittorio con preavviso di almeno 15 giorni e potrà farsi assistere da un procuratore o da un rappresentante sindacale; nei casi in cui il dirigente abbia avuto notizia dell’illecito e non si sia attivato senza giustificato motivo è prevista la responsabilità per omessa attivazione del procedimento disciplinare e omessa adozione del provvedimento di sospensione cautelare e ne viene data notizia  all’Autorità giudiziaria.

CONTRATTAZIONE P.A, RIDOTTI A QUATTRO I COMPARTI

Il Consiglio dei ministri ha autorizzato il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia ad esprimere il parere favorevole del Governo sull’ipotesi di Contratto collettivo nazionale quadro (CCNQ) per la definizione dei comparti di contrattazione collettiva e delle relative aree dirigenziali per il triennio 2016-2018, firmata il 5 aprile 2016. Si dà, in tal modo, attuazione alla riforma operata dal d.lgs. n. 150 del 2009, riducendo il numero dei comparti e delle aree di contrattazione. Sono individuati 4 comparti di contrattazione collettiva: comparto delle Funzioni Centrali; comparto delle Funzioni Locali; comparto dell’Istruzione e della Ricerca; comparto della Sanità. A tali comparti corrispondono anche le aree di contrattazione collettiva anche per la dirigenza. La definizione di tale accordo realizza la condizione per la riapertura della contrattazione nel pubblico impiego.

Nota 15 giugno 2016, Prot.n. 4947

Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione
MIUR – CORTE DEI CONTI

Concorso Nazionale “Riqualifichiamo l’ambiente, proteggiamo la salute” Anno Scolastico 2015/2016

La Commissione valutatrice del concorso “Riqualifichiamo l’ambiente, proteggiamo la salute”, bandito con nota prot. 872 del 15.02.2016, composta da rappresentanti del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e della Corte dei Conti, al termine delle operazioni di valutazione ha deliberato quanto segue:

VINCITORI:

SCUOLA PRIMARIA

• Istituto Comprensivo “Fernanda Imondi Romagnoli” – Fabriano (AN)
Titolo dell’opera: “Realizzazione di un sistema di acqua ponica”
Motivazioni: la Commissione ha apprezzato il riferimento ad una leggenda locale poco conosciuta, unita all’attenzione e all’approfondimento della tematica presa in esame. In questo modo si è riusciti ad affrontare in maniera piacevole e coinvolgente una tematica seria attraverso l’utilizzo della favola.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

• Istituto Comprensivo “Pescara 6 – Benedetto Croce” – Pescara
Titolo dell’opera: “La bomba ecologica di Bussi sul Tirino”
Motivazioni: la Commissione ha premiato l’elaborato per il lavoro di preparazione svolto preliminarmente e la qualità del prodotto stesso, frutto di un’attenta analisi del contesto territoriale di riferimento e di una precisa programmazione progettuale volta alla soluzione del problema individuato.

SCUOLA SECONDARIA DI SECONDO GRADO

• Istituto di Istruzione Superiore “Levi – Ponti” – Mirano (VE)
Titolo dell’opera: “Progetto di riqualificazione ambientale dalle Oasi di Noale e Salzano all’impianto pilota di fitodepurazione”
Motivazioni: la Commissione ha ritenuto di premiare l’elaborato per l’ottima attività di approfondimento alla base, che si inquadra esattamente nella tematica del concorso, cogliendone le finalità ed individuando delle proposte coerenti con il problema preso in esame, e individuando infine le possibili soluzioni.

MENZIONI SPECIALI:

• Istituto Comprensivo “n. 5” – Quartu Sant’Elena (CA)
Titolo dell’opera: “Vade retro eternit”
Motivazioni: la Commissione esaminatrice ha voluto riconoscere una Menzione speciale all’elaborato prodotto per il lavoro approfondito, che si inquadra nella tematica del concorso, cogliendone le finalità ed individuando delle proposte coerenti con il problema preso in esame, e individuando le possibili soluzioni.

• Istituto Comprensivo di Palmanova – Palmanova (UD)
Titolo dell’opera: “Le Agane e il bosco perduto”
Motivazioni: la Commissione esaminatrice ha voluto riconoscere una Menzione speciale all’elaborato prodotto, in quanto ha apprezzato il riferimento ad una leggenda locale poco conosciuta, unita all’attenzione e all’approfondimento della tematica presa in esame. In questo modo si è riusciti ad affrontare in maniera piacevole e coinvolgente una tematica seria attraverso l’utilizzo della favola.

IL DIRETTORE GENERALE
Giovanna Boda