LEA e diritti umani: se non ora, quando?

LEA e diritti umani: se non ora, quando?

Lo schema di Decreto che contiene i nuovi LEA è dunque all’esame della Conferenza delle Regioni per l’approvazione preventiva che avrebbe dato parere favorevole condizionandolo ad una ulteriore valutazione di copertura finanziaria.

È convinzione del movimento delle persone con disabilità e della FISH in particolare che il testo proposto contenga molte serie criticità.

Fra queste è assente l’adozione di un linguaggio – e quindi di un impianto – adeguato, rispettoso della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilita e delle stesse prescrizioni dell’OMS, deludendo quindi sia diritti umani che scientificità.

Su questo difetto vi sono numerose riprove. Una di queste è l’assenza di una adeguata prescrittività del consenso informato sul quale si fonda il diritto di scelta, in particolare per le persone con disabilità intellettive, relazionali e mentali sancito in modo netto all’articolo 12 della Convenzione ONU. Ma non è certo questa l’unica norma ad essere “tradita”: lo sono anche la legge 134/2015 in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie e ancora la recentissima legge 22 giugno 2016, n. 112/2016 sul “dopo di noi”. Norme approvate dal Parlamento!

Un’altra: l’assenza di servizi di diagnosi precoce e screening neonatale realmente rivolti a tutte le disabilità. Oppure ancora l’assenza di qualsivoglia riferimento all’articolo 26 della Convenzione ONU sui concetti di abilitazione e il perpetuarsi del vetusto principio di “compensazione della menomazione” nell’erogazione degli ausili e delle protesi, al contrario di quanto prevede l’ONU in termini di diritto alla salute, alla mobilità. Non vi è poi alcun accenno alla partecipazione della persona con disabilità riguardo alle decisioni che la riguardano, né a misure che contrastino realmente la segregazione, l’istituzionalizzazione e i ricoveri impropri.

“Vi sono anche altri numerosi punti di criticità in quel documento sia in termini di rispetto dei diritti umani che di reale promozione della salute di tutti i Cittadini, anche di quelli con disabilità, anche in violazione di recenti norme quali la legge 112/2016 (c.d. Dopo di noi) oppure alle norme sull’autismo (legge 134/2015) – commenta Vincenzo Falabella, Presidente della FISH – Per questo motivo rivolgiamo un appello alla Conferenza affinché verifichi con attenzione il testo non solo sotto il profilo meramente finanziario, ma anche del rispetto dei diritti umani e dei potenziali contenziosi che deriveranno dalla loro violazione. È una rivisitazione che va operata subito! Se non ora, quando?”

Risultati Invalsi, eccellenti al Nord e male al Sud dove si continua a copiare

da La Tecnica della Scuola

Risultati Invalsi, eccellenti al Nord e male al Sud dove si continua a copiare

Dai risultati dei test Invalsi tenuti nel 2015/16 non trapela nulla di nuovo: si conferma pure il comportamento scorretto durante il test, soprattutto al Sud.

Scorrendo i dati estrapolati dai risultati ottenuti da tutte le classi, presentati al Miur il 7 luglio, si riscontrano, ancora una volta, i risultati “eccellenti” nel Nord Est e in Lombardia. Mentre il Sud è ancora in indietro.

Qualche novità giunge dal Centro Italia, in particolare dal Lazio e “con la testa di ponte delle Marche”, dove si è registrato un lieve miglioramento rispetto al passato.

In generale, ha detto Roberto Ricci, responsabile dell’area prove dell’Invalsi, “la differenza di risultati” nelle prove di matematica e italiano svolte dagli studenti “è quella che già conosciamo all’interno del Paese”.

Nel Centro Italia, dunque, è buono il risultato ottenuto dal Lazio, “in contro tendenza rispetto agli anni scorsi soprattutto nella scuola elementare e media”.

Nel Nord est e Nord ovest “sono buone le prove degli istituti tecnici, migliori di quelle dei licei in Italia meridionale e centrale”.

Al Sud invece i risultati “non sono buoni. L’unica Regione che conferma il suo posizionamento positivo è la Puglia con risultati che si attestano sulla media nazionale”.

“Rispetto all’anno scorso – ha concluso Ricci – la partecipazione ai test è tornata a livelli altissimi. E per quanto riguarda il cheating, il comportamento scorretto durante il test, non è un fenomeno che migliora ma allo stesso tempo non esplode”.

Il cheating, derivante dalla volontà di ben “figurare”, che si materializza copiando, a volte anche con l’aiuto dei docenti, rimane “diffuso al Sud in tutti i tipi di scuola: in Calabria dalle elementari, nelle altre regioni dalla scuola media in su. Poi però ci sono anche esempi virtuosi, dove il valore scende, come Puglia e Sardegna, quest’ultima pur avendo risultati bassi”.

Nuova chiamata diretta, soddisfatto pure il Miur. E i docenti?

da La Tecnica della Scuola

Nuova chiamata diretta, soddisfatto pure il Miur. E i docenti?

Anche il Miur si dice soddisfatto per l’accordo politico raggiunto tra Miur e sindacati per la gestione della chiamata diretta.

La soddisfazione trapela dalle parole del sottosegretario all’Istruzione, Davide Faraone, pronunciate nel giorno della presentazione del Rapporto nazionale Invalsi: “devo dare atto ai sindacati di avere avuto uno spirito costruttivo rispetto al provvedimento” sulla cosiddetta ‘chiamata diretta’, “che è stato uno dei più sensibili”.

“Si è dimostrato – ha aggiunto il rappresentante del Governo – che trovare un’intesa era possibile, mantenendo da un lato la necessità delle scuole di poter scegliere, attraverso un piano di offerta formativa, chi chiamare. Dall’altro di evitare che ci fosse una deregulation selvaggia su un tema importante”.

Secondo Faraone “è stata trovata una buona soluzione che garantisce la possibilità di scegliere gli insegnanti. La scuola stabilisce quali sono i settori su cui intervenire e fa un avviso chiedendo a chiunque voglia candidarsi di farlo. Il dirigente scolastico, sempre sulla base dell’offerta formativa, sceglie la persona. Siamo molto soddisfatti”

Il sottosegretario ha concluso sostenendo che il prossimo “sarà un anno un po’ articolato perché questo meccanismo coinciderà con la procedura concorsuale, quindi non riusciremo appieno a mettere in campo ciò che abbiamo in mente finché la procedura concorsuale non sarà completata”.

Insomma, sulla soluzione trovata istituzioni e sindacati si dicono contenti. Per sapere se la pensano allo stesso modo i docenti, bisogna ora attendere il testo dell’accordo. Che dovrebbe essere prodotto entro una decina di giorni.

 

Giannini: “Inglese, Ict e capacità di problem solving skill indispensabili”

da La Tecnica della Scuola

Giannini: “Inglese, Ict e capacità di problem solving skill indispensabili”

Durante il panel della Ericsson “Giovani, formazione  lavoro nel nuovo mondo digitale”, Stefania Giannini, ha puntato la sua attenzione  su: inglese, dimestichezza con le nuove tecnologia e attitudine problem solving. Queste secondo la ministra sarebbero le competenze che nel prossimo futuro dovranno essere trasversali a tutti gli studenti.

 “La scuola è il luogo dove si genera l’innovazione”, ha affermato Giannini, “la nostra idea di istruzione”, ha dichiarato facendo riferimento alla riforma della scuola, “inverte il vecchio modello che ha formato la classe dirigente con i licei classici. Il nostro attuale modello è fondato sulla dinamicità per essere al passo coi tempi. Oggi dobbiamo formare per competenze, non per mestieri”, ha sottolineato.

Certe abilità in pratica dovranno essere patrimonio di tutti:  “Chiunque dovrà avere competenze tecnologiche, anche il chirurgo quando opera i pazienti con sofisticati software progettati da ingegneri informatici”.

“Il nostro modello di scuola ha introdotto l’innovazione a vari livelli: nella formazione degli studenti, con la flessibilità dei curriculum , ma anche in quella degli insegnanti. Pensiamo a un’istruzione che avvii col mondo del lavoro un dialogo in tutti i settori. Il primo strumento su cui stiamo investendo è il piano nazionale della scuola digitale. Non vogliamo lavorare solo sull’ infrastruttura di rete ma agire a tutto campo sugli skills, introducendo l’insegnamento dell’informatica e del linguaggio computazionale”.

Una scuola che riesca a cavalcare il cambiamento e a dare ai giovani gli strumenti per affrontarlo, insomma. Del resto, secondo stime Ericsson, il 65% dei bambini che oggi frequenta le scuole primarie avrà in futuro un job profile che in questo momento non esiste.

Ambiti territoriali, ecco i termini dell’accordo

da tuttoscuola.com

Ambiti territoriali, ecco i termini dell’accordo
Faraone: “Trovata ottima intesa che consentirà alle scuole di individuare gli insegnanti che ritengono più adatti alla loro offerta”

Un comunicato del Miur illustra i termini dell’accordo siglato con le organizzazioni sindacali in materia di modalità di assegnazione dei docenti alla loro sede di servizio. Gli insegnanti di ruolo, quindi personale assunto a tempo indeterminato, non arriveranno più a scuola in base ad anzianità e punteggi. Ma saranno le scuole stesse, sulla base di precisi criteri improntati alla massima trasparenza, ad individuare, fra i docenti presenti nel loro ambito territoriale, quelli più adatti, per profilo professionale, al loro progetto formativo.

È importante che si riesca a costruire un dialogo su queste novità. Devo dare atto ai sindacati di aver avuto uno spirito costruttivo. Con l’accordo siglato abbiamo dato una svolta epocale alla scuola e abbiamo dimostrato che è possibile trovare un’intesa mantenendo, da un lato la necessità degli istituti di scegliere gli insegnanti di cui hanno bisogno, dall’altro di evitare una deregulation selvaggia. Per la prima volta le scuole decideranno di quali insegnanti hanno bisogno per portare avanti il loro piano formativo e questi ultimi non verranno selezionati in base all’anzianità, ma per il loro profilo professionale che hanno costruito in anni di studio e lavoro”, ha dichiarato il Sottosegretario all’Istruzione Davide Faraone che ha seguito la sigla dell’intesa.

Cosa succederà adesso? Riportiamo quanto si legge nel comunicato del Miur: “L’accordo raggiunto garantisce ai docenti che non saranno scelti in modo arbitrario, che non è mai stato lo spirito della legge Buona Scuola. Ma permette a ciascuna istituzione scolastica, per la prima volta, di non vedersi assegnare dall’alto gli insegnanti in base a meccanismi burocratici. Sono previste due procedure: una per i docenti già in cattedra che hanno chiesto la mobilità e che entro il 31 agosto prossimo dovranno conoscere la loro sede di destinazione. La seconda, da chiudere entro il 15 settembre, per i docenti che saranno immessi in ruolo quest’anno”.

“I dirigenti scolastici pubblicheranno un avviso sul sito della scuola elencando i requisiti che dovranno avere i docenti che cercano per  coprire i posti disponibili. Questi requisiti dovranno essere coerenti con il Piano triennale dell’offerta formativa predisposto da ciascun istituto e saranno individuati all’interno di un elenco nazionale che sarà definito nel corso della sequenza contrattuale che segue all’accordo di ieri. L’avviso indicherà 4 requisiti per ciascun posto. Il dirigente farà la proposta di assunzione al docente che ne soddisferà il numero maggiore. In caso di parità di requisiti fra due docenti varrà il punteggio della mobilità per gli assunti prima del 2016 e quello della graduatoria (ad esaurimento o di concorso) per gli assunti quest’anno. Se il docente scelto opterà per un’altra scuola, il dirigente procederà con il secondo individuato e così via. Alla fine delle procedure la sede dei docenti rimasti senza assegnazione sarà individuata dall’Ufficio scolastico”.

Invalsi: eccelle il Nord, indietro il Sud, migliora il Centro

da tuttoscuola.com

Invalsi: eccelle il Nord, indietro il Sud, migliora il Centro
Il Rapporto 2016 sui risultati delle prove di italiano e matematica

Risultati “eccellenti” nel Nord Est e in Lombardia, migliora il Centro Italia “con la testa di ponte delle Marche”, mentre il Sud è ancora in difficoltà. E’ quanto emerge dal rapporto Invalsi sulle rilevazioni nazionali degli apprendimenti 2015-16, presentato oggi al Ministero dell’Istruzione, e riguardante tutte le classi.

La differenza di risultati” nelle prove di matematica e italiano svolte dagli studenti – ha osservato il responsabile dell’area prove dell’Invalsi Roberto Ricci – “è quella che già conosciamo all’interno del Paese“. Nel centro Italia, ad esempio, è buono il risultato ottenuto dal Lazio, “in contro tendenza rispetto agli anni scorsi soprattutto nella scuola elementare e media“. Al Sud invece i risultati “non sono buoni. L’unica Regione che conferma il suo posizionamento positivo è la Puglia con risultati che si attestano sulla media nazionale“.

Nel Nord est e Nord ovest “sono buone le prove degli istituti tecnici, migliori di quelle dei licei in Italia meridionale e centrale“. “Rispetto all’anno scorso – ha concluso Ricci – la partecipazione ai test è tornata a livelli altissimi. E per quanto riguarda il cheating, il comportamento scorretto durante il test, non è un fenomeno che migliora ma allo stesso tempo non esplode. E’ diffuso al Sud in tutti i tipi di scuola. In Calabria dalle elementari, nelle altre regioni dalla scuola media in su. Poi però ci sono anche esempi virtuosi, dove il valore scende, come Puglia e Sardegna, quest’ultima pur avendo risultati bassi“.

Chiamata diretta dagli ambiti. Verso un compromesso risolutivo

da tuttoscuola.com

Chiamata diretta dagli ambiti. Verso un compromesso risolutivo
Accordo nella notte. Atteso a breve il dettagli dell’intesa

La questione della chiamata diretta dei docenti dall’ambito territoriale alla scuola, oggetto di decisa critica da parte del mondo sindacale e inserita tra le proposte referendarie contro la Buona Scuola, è stata oggetto di un confronto serrato tra Miur e sindacati della scuola.

Nella giornata di ieri l’incontro in sede ministeriale sembra avere dato un esito positivo, come emerge da un comunicato unitario emesso da parte dei sindacati rappresentativi (Gilda esclusa).

“L’incontro in sede politica del 6 luglio 2016 al MIUR ha permesso di definire le condizioni per giungere alla positiva soluzione di un accordo sulla sequenza contrattuale per l’assegnazione dei docenti dagli ambiti alle scuole.

Questi in sintesi gli elementi su cui si fonderà l’elaborazione del CCNI, frutto di un difficilissimo confronto:

  • trasparenza della procedura
  • oggettività dei requisiti considerati funzionali all’attuazione dell’offerta formativa
  • garanzia di requisiti definiti su una tabella titoli individuata a livello nazionale senza alcuna discrezionalità della procedura

Si avvia così a conclusione un difficile e impegnativo percorso, per il quale si ipotizza una definitiva chiusura in tempi brevi; percorso aperto con l’accordo sulla mobilità territoriale dei docenti e che ha valorizzato ancora una volta il ruolo della contrattazione nell’affrontare e superare le più evidenti criticità della legge 107/2015, a partire dalla chiamata diretta”.

Allo studio test Invalsi per lingue straniere

da tuttoscuola.com

Allo studio test Invalsi per lingue straniere

L’Invalsi sta lavorando anche dallo scorso anno, indipendentemente dalle nostre intenzioni, a valutare le competenze linguistiche. È un lavoro importante che si affiancherebbe a quello della matematica e dell’italiano. Dato che le competenze linguistiche sono un fattore fondamentale per costruire il ‘mini diploma supplement’ dello studente“. Lo ha annunciato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, a margine della presentazione del Rapporto nazionale Invalsi delle rilevazioni sugli apprendimenti degli studenti.

Sarebbe molto bello – ha aggiunto – il mio auspicio è che lo studente italiano abbia all’interno della scuola la possibilità di avere la certificazione di quali livelli ha raggiunto. È chiaro che ciò implica un accordo con gli istituti deputati. Chi altro se non Invalsi potrebbe studiate queste prove? C’è una squadra che sta lavorando sulla lingua straniera che è ciò che viene richiesto dagli organismi internazionali. Quando in passato il Pisa ha bocciato l’Italia – ha sottolineato – lo ha fatto perché fino ad allora mancavano strumenti omogenei nazionali di valutazione. Più ne introduciamo quindi – ha concluso – meglio è“.

Scompare la prova Invalsi dell’esame di terza media

da tuttoscuola.com

Scompare la prova Invalsi dell’esame di terza media
Anticipata dal sottosegretario Faraone la modifica contenuta nella delega sulla valutazione

Il sottosegretario Davide Faraone nel corso della presentazione degli esiti delle rilevazioni Invalsi degli apprendimenti effettuati sulle prove del maggio scorso – attualmente in fase di svolgimento al Miur – ha anticipato una novità riguardante la delega sulla valutazione.

La prova nazionale Invalsi dell’esame di terza media sarà esclusa dalle prove e verrà effettuata a parte senza incidere, come è sempre avvenuto, sugli esiti dell’esame stesso.

Il sottosegretario ha dichiarato altresì che nelle prossime settimane si concluderà la predisposizione delle nove deleghe previste dalla legge 107/2015, ivi compresa quella sulla valutazione.

I testi delle deleghe, prima di essere definitivamente approvate, saranno proposte alla consultazione delle scuole prima di avviare la formale procedura che porterà ai decreti legislativi delegati entro il prossimo gennaio 2017.

Si può quindi ritenere che forse già dal prossimo esame di scuola media del giugno 2017 non vi sarà la prova nazionale Invalsi.

Vade retro Satana

VADE RETRO SATANA di Umberto Tenuta

CANTO 693 BONUS MALUM MAGNUM

  Uomini, pace! Nella prona terra
troppo è il mistero; e solo chi procaccia
d’aver fratelli in suo timor, non erra.

Pace, fratelli! e fate che le braccia
ch’ora o poi tenderete ai più vicini,
non sappiano la lotta e la minaccia.

 

Imperversa la guerra!

Guerra di ideologie.

Guerra di religione.

Guerra per il colore della pelle.

Guerra tra i ricchi e i poveri.

Guerra!

Guerra!

Guerra!

Chi fermerà la Guerra?

Nessuno la fermerà.

Solo la Scuola avrebbe potuto e dovuto fermarla.

Sola la Scuola avrebbe potuto e dovuto educare alla pace.

…avrebbe potuto!

…avrebbe dovuto!

E invece?

E invece nella scuola è stato gettato il Vaso di Pandora.

È scoppiata la guerra.

Guerra tra i dirigenti.

Guerra dei docenti contro i dirigenti.

Guerra dei dirigenti contro i docenti.

Guerra tra i docenti.

Guerra tra gli alunni e gli alunni.

Guerra…

Altro che educazione alla pace!

Altro che collaborazione!

Altro che cooperazione!

Il seme della discordia?

Il semino della discordia?

Un misero BONUS!

È questo l’orribile Mostro che oggi si aggira per le aule delle nostre scuole!

Indovinate un po’ chi lo ha fatto uscire dal vaso di Pandora!

Un grande premio a chi lo indovina.

Un premio grande grande grande!

Un BONUS.

Tutti i miei Canti −ed altro− sono pubblicati in:
http://www.edscuola.it/dida.html
Altri saggi sono pubblicati in
www.rivistadidattica.com
E chi volesse approfondire questa o altra tematica
basta che ricerchi su Internet:
“Umberto Tenuta” − “voce da cercare”

https://www.facebook.com/utenuta/posts/10208519934589217?pnref=story

 

Nota 8 luglio 2016, AOODGEFID 9288

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali
Direzione Generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale
Uff. IV

Agli Uffici Scolastici Regionali per le Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Veneto
c.a. Direttori Generali
LORO SEDI
Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni Scolastiche statali di ogni ordine e grado Titolari di progetti FESR Circ.9035 – lanwlan
LORO SEDI

Nota 8 luglio 2016, AOODGEFID 9288

Oggetto : Programmazione Fondi Strutturali 2014-2020 – Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola – Competenze e Ambienti per l’Apprendimento” FESR – Avviso prot. n. 9035 del 13/07/2015 per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN –Comunicazione Proroga data di chiusura dei progetti.

FESR – PON Proroga della data di chiusura dei progetti relativi all’Avviso prot. n. 9035 rete LAN/WLAN

Oggetto: FESR – PON “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020 – Pubblicata la proroga della data di chiusura dei progetti relativi all’Avviso prot. n. 9035 del 13/07/2015 per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN.

Nota prot. 9288 del 8 luglio 2016

Nota 8 luglio 2016, AOODGOSV 7645

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione

Ai Direttori Generali  degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico  per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di Bolzano

 

Oggetto: Celebrazione della 66a “Giornata della Bontà” – Centro Nazionale della Bontà nella Scuola – Premio “Livio Tempesta” A.S. 2015-2016.

Il Centro Nazionale per la Bontà nella Scuola ha promosso anche per il corrente anno scolastico il Premio Livio Tempesta, con l’intento di diffondere ed esaltare nella scuola la cultura dei valori etici e sociali.

Tale Premio è destinato a:

  • alunni, gruppi di alunni e classi delle scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado, statali, paritarie e non paritarie, che abbiano compiuto significativi ed esemplari atti di bontà e solidarietà;
  • scuole che abbiano progettato e realizzato interventi di solidarietà e volontariato sul territorio, anche mediante gemellaggio con realtà scolastiche in Italia e all’estero.

Le scuole che intendono partecipare al Premio Livio Tempesta dovranno far pervenire, entro il 30 settembre 2016, le segnalazioni delle testimonianze di generosità presso il seguente indirizzo:

Centro Nazionale per la Bontà

Premio Livio Tempesta

Via Guicciardini, n° 8

00184 Roma.

E’ possibile, in alternativa, inviare la documentazione in formato elettronico al seguente indirizzo email:

rmic817009@istruzione.it (per le segnalazioni)

rattento@libero.it (per richiesta di informazioni e comunicazioni generali).

Ogni segnalazione dovrà essere presentata su carta intestata della scuola, firmata dal Dirigente Scolastico, corredata da una motivata relazione redatta dagli insegnanti proponenti con l’esatta indicazione delle generalità degli alunni segnalati e dall’indirizzo completo della scuola (telefono, fax, codice di avviamento postale, email).

 

I premi verranno assegnati in una Manifestazione Nazionale che si svolgerà a Roma, il 20 novembre 2016 presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio, alla presenza di Personalità delle istituzioni Nazionali e Locali, civili, religiose, militari, della comunicazione e dell’Associazionismo.

Nelle scorse edizioni il Capo dello Stato ha ricevuto in udienza gli alunni e le classi premiate.

Ulteriori informazioni potranno essere richieste direttamente alla sede del Centro Nazionale della Bontà, ai recapiti sopra indicati.

Considerato l’alto valore formativo ed educativo del premio, è oltremodo indispensabile la collaborazione dei Dirigenti scolastici, dei docenti e dei genitori per la più ampia promozione e valorizzazione dello stesso.

Si ringrazia per la collaborazione.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo