50 anni fa moriva don Milani

da La Tecnica della Scuola

50 anni fa moriva don Milani

Al via le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della scomparsa di don Lorenzo Milani (1923-1967), il priore di Barbiana autore di “Lettera a una professoressa”. Il primo evento dell’anno commemorativo è la mostra “Don Milani, un prete maestro” che si apre domenica 5 febbraio (inaugurazione ore 10,30) nei locali della storica galleria d’arte al secondo piano del Circolo Arci-Unione Operaia di Colonnata a Sesto Fiorentino.

L’esposizione fotografica e documentaria resterà aperta fino al 5 marzo.

Il progetto, nato da un’idea dei componenti del Gruppo La Soffitta Spazio delle Arti, è stato realizzato grazie al supporto delle Amministrazioni comunali di Sesto Fiorentino, Calenzano e Vicchio e alla collaborazione della Fondazione Don Lorenzo Milani, che espone un estratto della mostra fotografica “Barbiana e la sua scuola”.

Il Gruppo Don Lorenzo Milani di San Donato di Calenzano ha fornito materiale legato agli anni in cui il sacerdote prestò la sua opera pastorale a San Donato, mentre il Centro Formazione e Ricerca Don Lorenzo Milani e Scuola di Barbiana di Vicchio ha concesso immagini storiche dei luoghi di don Milani.

Terremoto: incontro tra Miur e sindacati per fare il punto sulle scuole, CdM approva decreto

da Tuttoscuola

Terremoto: incontro tra Miur e sindacati per fare il punto sulle scuole, CdM approva decreto

Nuovi finanziamenti per l’edilizia scolastica, ulteriori risorse per l’organico aggiuntivo dell’anno in corso e riconoscimento della validità dell’anno scolastico anche in assenza dei 200 giorni di lezioni. Questi sono soltanto alcuni degli interventi varati oggi, 2 febbraio, all’interno di un nuovo decreto in cui saranno inserite delle misure per scuole delle zone terremotate. Ad annunciarlo è stato il sottosegretario all’Istruzione, Vito De Filippo, in occasione dell’incontro con i sindacati  dello scorso 31 gennaio per discutere delle problematiche riguardanti le scuole del Centro Italia a causa degli eventi sismici che si vanno riproponendo da mesi, aggravati anche dall’intensa fase di avversità climatiche. Presenti all’incontro le rappresentanze di Flc Cgil, Cisl Scuola, Snals, Gilda e Uil Scuola e, oltre al Sottosegretario, il capo di Gabinetto del Miur, Sabrina Bono.

Tra i provvedimenti presenti nel decreto, anche la possibilità di considerare assolto l’anno di prova e formazione per i neo-assunti previa verifica delle giornate effettive di chiusura delle scuole in seguito agli eventi sismici. Questo nodo sarà comunque oggetto di eventuali ulteriori provvedimenti.

Diverse le richieste sindacali di cui il Miur ha preso atto. Tra queste la proroga dei termini per le iscrizioni al prossimo anno scolastico, vista la difficoltà delle famiglie ad esprimere una scelta rispetto alla scuola a cui iscrivere i propri figli a causa delle incertezze legate ai tempi e alle modalità della ricostruzione dei sistemi abitativi.

A questo tema si collega quello del congelamento degli organici autorizzati per quest’anno scolastico, richiesto dalle OO.SS. per evitare lo spopolamento delle zone dell’entroterra colpite dal sisma. A ciò, secondo i sindacati, deve accompagnarsi un incremento dell’organico potenziato, la conferma della deroga ai numeri minimi di alunni per classe, la deroga rispetto al dimensionamento delle autonomie scolastiche e l’allargamento delle disposizioni relative alla “busta pesante” anche al personale della scuola, oggi erroneamente estromesso dal beneficio.

Nel corso dell’incontro le rappresentanze sindacali hanno inoltre denunciato le attuali condizioni di carenza di organico del personale docente e ATA, rilevate già in fase di avvio dell’anno scolastico. Segnalata anche la necessità della riapertura, in prospettiva, del confronto sugli organici per l’anno scolastico prossimo.

ANP: l’accordo sulla mobilità incrina la legge 107

da Tuttoscuola

ANP: l’accordo sulla mobilità incrina la legge 107

Piani triennali dell’offerta formativa, organico dell’autonomia per realizzarli, chiamata diretta e vincoli di permanenza triennali. Questi secondo l’Anp, l’Associazione nazionale presidi, i punti della legge 107 sulla Buona scuola che l’ipotesi di accordo sulla mobilità firmato lo scorso 31 gennaio andrebbe a intaccare. In questo modo, fa sapere l’Anp, “si tende a vanificare l’impianto della legge 107/15 svilendone la portata innovativa e tornando alle vecchie logiche di tutela di interessi particolari”.

La posizione dell’Anp sull’accordo relativo alla mobilità si sintetizza quindi in un netto dissenso. La possibilità di esprimere fino a 15 preferenze nella domanda di trasferimento dei docenti, di cui al massimo 5 scuole, rischia si svuotare gli ambiti, per non parlare della mole della norma. Le sue 84 pagine, secondo l’Associazione nazionale presidi, sarebbero tutt’altro che all’insegna della semplificazione.

Ma la vera preoccupazione dell’Anp è che la chiamata diretta venga depotenziata:Di fatto viene meno la responsabilità del Dirigente Scolastico di scegliere docenti con competenze adeguate alla realtà e ai bisogni della scuola. Ma c’è di più – afferma Giorgio Rembado, presidente dell’Associazione dei dirigenti – Si rinvia alla contrattazione integrativa d’Istituto la definizione dei criteri e delle modalità di assegnazione dei docenti alle sedi fuori comune della singola Istituzione Scolastica. Ciò in difformità dalle norme che affidano al Dirigente l’organizzazione del servizio e la gestione delle risorse umane attraverso atti unilaterali“.

Mobilità 2017: le preoccupazioni per la continuità didattica

da Tuttoscuola

Mobilità 2017: le preoccupazioni per la continuità didattica

L’ipotesi di accordo sulla mobilità raggiunta nella serata di martedì che ha registrato l’ovvia soddisfazione della ministra Fedeli e dei quattro sindacati firmatari e la polemica sulla chiamata diretta che Gilda avrebbe voluto abrogare e che l’Anp ritiene vanificata, registra anche forti preoccupazioni per la tenuta della continuità didattica.

Il Moige, Movimento italiano Genitori, dichiara “L’accordo che annulla per il prossimo anno scolastico l’impegno per i docenti di rimanere per almeno tre anni nella stessa scuola sta creando forte preoccupazione e amarezza presso i genitori italiani, alle prese da sempre con un turn over dei docenti che va a detrimento della qualità didattica. Non siamo soddisfatti dell’accordo raggiunto, perché sconfessa la riforma, cancella uno dei pochi punti condivisibili e va in chiaro senso contrario rispetto al principio del valore della continuità didattica espresso nella riforma cd ‘buona scuola’, ovvero quello di garantire agli studenti continuità e stabilità didattica.  Altissimo il rischio per i nostri figli di cambiare i docenti per il prossimo anno, in barba alla promessa espressa nella riforma”.

Stessa preoccupazione l’ha espressa anche l’on. Elena Centemero, responsabile scuola di Forza Italia, che ritiene l’ipotesi di accordo lesiva della continuità didattica: “L’aver di nuovo dato vita alla mobilità straordinaria per l’anno scolastico 2017/18, rompendo il vincolo triennale di permanenza sulla cattedra, – dichiara la parlamentare – creerà notevoli disagi nelle scuole, in particolare del Centro Nord. Si ripeterà quanto successo lo scorso anno in termini di spostamenti dei docenti, soprattutto se si farà ancora ricorso massiccio alle assegnazioni provvisorie. La continuità didattica è un diritto delle studentesse e degli studenti: il diritto ad avere lo stesso insegnante non solo per un triennio ma soprattutto per un intero anno scolastico”.

La Centemero ha aggiunto: “Pur capendo le difficoltà dei molti docenti che hanno dovuto trasferirsi, la priorità restano le studentesse e gli studenti e la loro formazione. Per Forza Italia al centro della scuola ci sono le studentesse e gli studenti e questo sara’ il nostro mandato per i prossimi anni”.

Circolare Ministeriale 3 febbraio 2017, n. 1

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Segreteria del Direttore

Ai Direttori e ai Dirigenti titolari degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Ai Dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche statali e paritarie
LORO SEDI
Al Sovrintendente Scolastico per la scuola in lingua italiana della Provincia di BOLZANO
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione della Provincia di TRENTO
All’Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO
All’Intendente Scolastico per la scuola delle località ladine di BOLZANO
Al Sovrintendente agli Studi della Regione Autonoma della Valle d’Aosta
AOSTA
e p.c. Al Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
SEDE
Al Capo di Gabinetto
SEDE
All’Ufficio Stampa
SEDE

Circolare Ministeriale 3 febbraio 2016, n. 1

OGGETTO: Iniziative nelle scuole in ricordo di Tullio De Mauro.

Nota 3 febbraio 2017, AOODGOSV 1159

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione
Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione
Uff. I

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Al Sovrintendente agli Studi per la Regione Autonoma
della Valle d’Aosta

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Bolzano

Al Sovrintendente Scolastico
per la Provincia Autonoma di Trento

All’Intendente Scolastico per le scuole
delle località ladine di Bolzano

All’Intendente Scolastico
per la scuola in lingua tedesca
di Bolzano

Oggetto: XIV Edizione del Certamen Vitruvianum Formianum a.s. 2016/17.

Il Liceo Classico “Vitruvio Pollione” di Formia, con il Patrocinio della Presidenza Giunta Regionale Lazio, Provincia di Latina e Comune di Formia, indice la XIV edizione del Certamen Vitruvianum Formianum. Il Certamen si propone di rafforzare lo studio della lingua latina, nella quale affondano e si rivelano le radici linguistiche e culturali della civiltà europea e occidentale. Il Certamen è riservato agli studenti del penultimo e ultimo anno dei Licei Classici, Scientifici, Linguistici e delle Scienze umane del territorio nazionale. La prova consiste nella traduzione di un brano di Vitruvio o di un passo della prosa di Seneca, seguita da un breve commento storico e linguistico.

Le scuole che intendono partecipare dovranno far pervenire la loro adesione entro e non oltre il 25 marzo 2017, secondo le modalità del bando in allegato.

IL DIRETTORE GENERALE
Carmela Palumbo


Bando e Regolamento