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Codice della Privacy in CdM

Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione del 21 marzo 2018, approva, in esame preliminare, un decreto legislativo recante il Regolamento generale sulla protezione dei dati.


CODICE DELLA PRIVACY

Disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati, e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati)(decreto legislativo – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro della giustizia Andrea Orlando, ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione dell’art. 13 della legge di delegazione europea 2016-2017 (legge 25 ottobre 2017, n. 163), introduce disposizioni per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del Regolamento europeo relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati.

A far data dal 25 maggio 2018, data in cui le disposizioni di diritto europeo acquisteranno efficacia, il vigente Codice in materia di protezione dei dai personali, di cui al decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, sarà abrogato e la nuova disciplina in materia sarà rappresentata principalmente dalle disposizioni del suddetto Regolamento immediatamente applicabili e da quelle recate dallo schema di decreto volte ad armonizzare l’ordinamento interno al nuovo quadro normativo dell’Unione Europea in tema di tutela della privacy.

Fondo investimenti in CdM

Nel Consiglio dei Ministri del 22 febbraio, il Presidente Paolo Gentiloni e il Ministro dell’economia e delle finanze Pier Carlo Padoan hanno riferito sul decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che definisce la ripartizione del “fondo per gli investimenti” da 36 miliardi di euro disposta dalla legge di bilancio per il 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205).


Fondi per oltre 4 miliardi di euro sono stati assegnati oggi al Miur per l’edilizia scolastica e universitaria e per la ricerca. Lo annuncia la Ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Valeria Fedeli. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il decreto per la ripartizione delle risorse del Fondo investimenti, rifinanziato dalla legge di bilancio per il 2018, con 36,117 miliardi di euro. Di questi, 4,2 miliardi sono destinati al MIUR “con un aumento di 1,6 miliardi di euro rispetto alle risorse avute nel 2017 attraverso lo stesso Fondo”, sottolinea la Ministra Valeria Fedeli.

“Si tratta di un investimento molto consistente. Investire sulla qualità e la sicurezza delle scuole e delle residenze universitarie, portare risorse al sistema della ricerca significa investire sul futuro – aggiunge la Ministra -. Una scelta che abbiamo fatto con chiarezza fin dall’inizio del nostro mandato e che abbiamo portato avanti in questi mesi, dedicando particolare attenzione all’intera filiera del sapere. Il decreto approvato oggi dimostra ancora una volta che per noi istruzione e ricerca sono settori prioritari. Lo sono per la formazione delle nuove generazioni, ma anche per assicurare all’intero Paese uno sviluppo sostenibile e la capacità di affrontare con successo le continue sfide che il mondo globalizzato di oggi ci pone di fronte”.

In particolare, vengono stanziati 2,9 miliardi per l’edilizia scolastica e circa 200 milioni per quella universitaria. I fondi saranno destinati all’adeguamento antisismico e antincendio delle scuole, alla messa in sicurezza degli istituti con criticità rilevate da indagini diagnostiche, alla realizzazione e alla riqualificazione di posti nelle residenze universitarie.

Alla ricerca vanno poi risorse per 1,1 miliardi, da destinare al FIRST (Fondo per gli Investimenti nella Ricerca Scientifica e Tecnologica), al FISR (Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca), allo sviluppo delle politiche scientifiche del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), ai progetti Cherenkov telescope array e Square kilometer array, all’infrastruttura di calcolo scientifico dell’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).