Contratto scuola, l’Aran presenta nuovo testo. Si tratta con i sindacati

da La Tecnica della Scuola

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Supplenti senza stipendio da settembre, cresce il malcontento

da La Tecnica della Scuola

Supplenti senza stipendio da settembre, cresce il malcontento

Fedeli: “Gravi le allusioni classiste nei Rapporti di autovalutazione”

da La Tecnica della Scuola

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Iscrizioni a scuola 2018, tutti pazzi per i licei: boom per lo Scientifico, in lieve calo i Professionali

da Tuttoscuola

Iscrizioni a scuola 2018, tutti pazzi per i licei: boom per lo Scientifico, in lieve calo i Professionali

Chiuse lo scorso 6 febbraio le iscrizioni on line al nuovo anno scolastico 2018/2019. La procedura ha riguardato 1.455.850 studentesse e studenti dalla primaria alla secondaria di secondo grado. Per l’infanzia la domanda, anche quest’anno, era cartacea. Il 71,8% delle famiglie ha fatto domanda senza chiedere l’ausilio delle scuole. Erano il 69% un anno fa. Il quadro è in miglioramento in tutto il Paese. Con punte più alte al Nord.

Passando alle scelte fatte dagli studenti, secondo i primi dati analizzati dal Miur, il 55,3% delle ragazze e dei ragazzi che a settembre andrà in prima nella scuola secondaria di secondo grado ha optato per un indirizzo liceale. Anche per l’anno scolastico 2018/2019 i Licei si confermano in testa alle preferenze. Lo scorso anno erano stati scelti dal 54,6% dei neo iscritti. In particolare, i Licei si confermano l’indirizzo preferito dalle ragazze.

Il 30,7% ha scelto un Istituto tecnico, con una leggera crescita rispetto al 30,3% di un anno fa. Lieve calo per i Professionali scelti dal 14% delle ragazze e dei ragazzi, rispetto al 15,1% dello scorso anno.

«Le iscrizioni rappresentano sempre un momento cruciale per le ragazze e i ragazzi, per le loro famiglie. Le procedure on line costituiscono una importante facilitazione per chi deve fare la propria scelta e anche per le scuole che possono gestire in modo più rapido le domande. Si tratta di una importante innovazione che il Ministero ha introdotto ormai da qualche anno e che cerchiamo di migliorare per rendere il servizio sempre più efficiente», dichiara la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli.

Iscrizioni a scuola 2018: Licei in crescita

Confermato quindi il trend di crescita dei Licei, scelti dal 55,3% delle alunne e degli alunni. È dal 2014/2015 che i Licei vengono scelti da uno studente su due. Aumenta anche quest’anno la percentuale di iscritti al Classico: sono il 6,7%, rispetto al 6,6% dell’anno scorso. Lo Scientifico (tra indirizzo tradizionale, opzione Scienze Applicate e sezione Sportiva) si conferma in testa alle preferenze: lo sceglie il 25,6% delle studentesse e degli studenti. Erano il 25,1% lo scorso anno. Guardando nel dettaglio, resta stabile (15,6% delle scelte) l’indirizzo tradizionale. Cresce la percentuale di chi sceglie l’opzione Scienze Applicate: è l’8,2% quest’anno, era il 7,8% un anno fa. L’opzione sportiva passa dall’1,6% dello scorso anno all’1,8%.

In lieve aumento le preferenze per il Liceo linguistico (dal 9,2% al 9,3%). Lieve calo per l’Artistico (dal 4,2% dell’anno scorso al 4,1% di oggi) e per il Liceo europeo/internazionale (dallo 0,7% dell’anno scorso, allo 0,5% di oggi). Il Liceo delle Scienze umane cresce: lo sceglie l’8,2% delle ragazze e dei ragazzi rispetto al 7,9% dell’anno scorso. Licei musicali e coreutici ancora a quota 0,9%: indirizzo Musicale sempre allo 0,8%, Coreutico sempre allo 0,1%.

Iscrizioni a scuola 2018: incremento per i Tecnici, lieve flessione per i Professionali

Uno studente su tre (30,7%, erano il 30,3% un anno fa) sceglie un Istituto tecnico. Il settore Economico è all’11,4% (l’anno scorso era all’11,2%); il settore Tecnologico, con i suoi indirizzi, continua ad attrarre maggiormente, con il 19,3% delle scelte (il 19% lo scorso anno). Gli Istituti professionali, scelti dal 14% delle studentesse e degli studenti registra un lieve calo rispetto al 15,1% del 2017/2018.

Iscrizioni a scuola 2018: le ragazze preferiscono i Licei

Il Liceo è più gettonato tra le studentesse, che costituiscono il 60,8% delle nuove iscrizioni, con picchi del 91,8% nell’indirizzo Coreutico e dell’89,5% alle Scienze umane. Le ragazze sono il 70,8% dei neo iscritti al Classico, il 79,3% al Linguistico. Mette d’accordo tutti lo Scientifico: qui le studentesse sono quasi il 50%. Le ragazze sono quasi il 44% dei neo iscritti ai Professionali e il 31% nei Tecnici.

Licei al top nel Lazio

Anche quest’anno il Lazio si conferma la regione con la maggiore percentuale di iscritti ai Licei, con il 68,1%. Seguono Abruzzo (60,8%),  Campania (59,8%), Umbria (59,5%), Sicilia (59%). Il Veneto si conferma la regione con meno ragazzi che scelgono gli indirizzi liceali (46%) e la prima nella scelta dei Tecnici (39,2%). Nei Tecnici seguono Friuli Venezia Giulia (37,7%) ed Emilia Romagna (36,2%). La regione con la più alta percentuale di iscritti negli Istituti professionali è la Basilicata (16,8%), seguita da Emilia Romagna (16,6%), Campania Puglia (15,9%).

Maturità 2018: ecco la data dei 100 giorni all’esame di Stato

da Tuttoscuola

Maturità 2018: ecco la data dei 100 giorni all’esame di Stato

Il countdown sta per iniziare. Migliaia di studenti tra poco più di un mese festeggeranno i 100 giorni che li separano dal loro esame di maturità 2018. Una vera e propria tradizione che va avanti da generazioni e per la quale tantissimi maturandi stanno già lavorando sodo: c’è chi prepara la celebre scatola con la quale andrà in giro a raccogliere soldi per organizzare poi l’uscita di classe e chi invece preferisce impegnarsi nella messa a punto degli ultimi dettagli per far sì che i suoi 100 giorni maturità 2018 siano perfetti.

100 giorni maturità 2018, la data

Insomma, i 100 giorni maturità 2018 sono vicini. Infatti, la data dei 100 giorni maturità 2018 è il prossimo 12 marzo e, fortuna vuole, che sia capitata proprio di lunedì. Facile quindi prevedere come tantissime classi di quinta rimarranno vuote. Bisognerà poi portare una giustificazione in caso di assenza? La risposta è sì. Purtroppo per i maturandi quella dei 100 giorni non è una festività riconosciuta, le scuole sono aperte regolarmente e se non ci reca bisogna tornare poi con una giustificazione adeguata.

100 giorni maturità 2018, cosa fare?

Di riti e tradizioni da seguire per festeggiare i 100 giorni maturità 2018 ce ne sono diversi. Per esempio, ogni anno migliaia di studenti si recano al santuario di San Gabriele, in Abruzzo, per la famosissima benedizione delle penne che poi useranno nei giorni delle prove scritte dell’esame di Stato. Anche Pisa è molto nota come meta privilegiata di orde di maturandi in preda al panico e all’euforia dei 100 giorni. In alternativa si può sempre optare per qualsiasi altra gita fuori porta (perché non al mare, magari in Versilia?) o per un bel pranzo in compagnia della propria classe, quella con la quale si passeranno gli ultimi mesi insieme a condividere ansie, paure, sogni e aspettative per il futuro.

PONKit: Pubblicate le disposizioni e istruzioni per l’attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 2014 – 2020

Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Fondo Sociale Europeo e Fondo Europeo Sviluppo Regionale. Trasmissione del documento “Disposizioni e istruzioni per l’attuazione delle iniziative cofinanziate dai Fondi Strutturali Europei 14 – 2020”.

Prot. 1498 del 09 febbraio 2018

Parole a scuola

Il 9 febbraio è la giornata di “Parole a scuola”.

Duemila insegnanti della scuola primaria o secondaria di primo e secondo grado saranno coinvolti in una giornata di formazione sul tema delle competenze digitali e dell’ostilità nei linguaggi grazie alla collaborazione fra il nostro Ministero e Parole Ostili (l’Associazione formata da Associazione Parole O_Stili, Università Cattolica e Osservatorio Giovani dell’Istituto Toniolo).

Durante la giornata si svolgeranno oltre 30 tra lezioni frontali, panel e workshop interattivi della durata di 50 minuti.

Questi momenti di incontro saranno preceduti da un momento di assemblea plenaria, a cui parteciperà anche la Ministra Valeria Fedeli.