Quasi 2 mila reggenze destinate a ridursi a 430 nel 2019-20

da Tuttoscuola

Nella relazione che accompagna il testo del decreto legge ‘semplificazioni’, a proposito del motivo di fondo che ha originato l’art. 24 (il contenimento delle reggenze), determinando il ritorno alla precedente modalità di svolgimento del concorso per reclutare dirigenti scolastici con abrogazione della fase di formazione e tirocinio, si precisa che “Come risulta evidente dalla lettura nella normativa primaria e secondaria, il modello concorsuale così delineato si sostanzia in una procedura estremamente lunga e complessa, inidonea, in prima applicazione, a sopperire alle criticità organizzative delle istituzioni scolastiche.

Nell’anno scolastico 2018/19 sono 1.536 i posti di dirigente scolastico vacanti e disponibili. 

Nel 2017/18 le reggenze assegnate sono state 1.748, tenendo conto anche di scuole sottodimensionate e dei distacchi (comandi) presso altre amministrazioni o sindacati.

Inspiegabilmente la relazione, pur quantificando il numero dei posti vacanti (1.536) in questo anno scolastico 2018/19, si ferma al 2017/18 per quantificare il numero delle reggenze assegnate (1.748).

Se si considera che sono 352 le istituzioni sottodimensionate che per legge devono essere assegnate in reggenza e che sono non meno di 80 i dirigenti scolastici distaccati presso altre amministrazioni o sindacati, si può stimare che attualmente le reggenze siano circa 1.970.

Grazie al decreto legge ‘semplificazioni’, il grosso delle reggenze scomparirà dal 1° settembre 2019, ma rimarranno sempre circa 430 reggenze (non sono poche) per le istituzioni scolastiche sottodimensionate e per coprire le sedi dei comandati.

Visto che nel corso di una sua audizione in Parlamento il ministro dell’istruzione Bussetti ha annunciato la revisione (d’intesa con le Regioni) dei parametri per la determinazione del dimensionamento delle istituzioni scolastiche, potrebbe essere possibile ridurre il numero delle sottodimensionate e metterle in una condizione di pari dignità istituzionale con le altre normo-dimensionate?     

Concorso DS: ammessi altri 400 candidati

da Tuttoscuola

Sembra una storia assurda e senza fine quella del concorso per dirigenti scolastici, perché è notizia di poche ore fa l’ulteriore ammissione con riserva alla prova scritta di alcune centinaia di candidati (si parla di circa 400) disposta dalla VI sezione del Consiglio di Stato.

Questa volta il giudice è entrato nel merito e ha ritenuto che il punteggio di almeno 60 su 100 fosse sufficiente per accedere allo scritto, ignorando platealmente il regolamento e il bando del concorso.

La sentenza di merito sarà decisa tra un paio di mesi.

Intanto all’università di Tor Vergata a Roma, dove le centinaia di candidati ammessi con riserva dovranno affluire da tutta Italia, si sta cercando di approntare in fretta e furia una quantità adeguata di aule attrezzate per la prova. Con il rischio di disfunzioni organizzative che potrebbero provocare nuovi ricorsi: la storia infinita della incertezza del diritto è alle porte.

Premio Nazionale delle Arti

Giovedì 13 dicembre, alle ore 21.00, presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica a Roma, si svolge la serata finale della XIII edizione del “Premio Nazionale delle Arti” per le sezioni: interpretazione musicale, arte drammatica, danza.

Il Premio Nazionale delle Arti (PNA) è un concorso rivolto a tutti gli studenti iscritti nelle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Accademie, Conservatori, ISIA, Arte drammatica e Accademia di Danza) e presso le Istituzioni private autorizzate a rilasciare titoli, con l’obiettivo di promuovere il sistema della formazione superiore artistica, di incentivare e valorizzare tutte le forme di produzione del settore.

Promosso dalla Direzione Generale per lo Studente, lo Sviluppo e l’Internazionalizzazione della formazione superiore del MIUR, oggi il PNA, giunto alla sua XIII edizione, viene riconosciuto come uno dei più importanti appuntamenti del sistema AFAM.

Il concorso non è soltanto un’importante occasione per mettere in luce la qualità del lavoro svolto dai docenti e dagli studenti nelle Istituzioni. Il PNA rappresenta sempre più una grande opportunità per i giovani, anche nell’ottica dell’avvicinamento al mondo del lavoro e alle professioni legate alla creatività, ambito che rappresenta, peraltro, uno degli aspetti di eccellenza per il nostro Paese.

Le sezioni in cui si articola il Premio spaziano dalle arti visive, alla musica, al design, all’arte drammatica, alla danza, coprendo praticamente tutte le discipline relative all’insegnamento artistico, musicale e coreutico nazionale.
A garantire la validità delle selezioni intervengono, in prima fase, le Istituzioni stesse che individuano preventivamente gli studenti ritenuti idonei a partecipare alla competizione. Per la fase finale viene nominata con Decreto Direttoriale, per ciascuna sezione del concorso, una Giuria nazionale di esperti del settore, con il compito scegliere il vincitore della sezione.

Per le sezioni “Arti figurative, digitali e scenografiche” e “Restauro”, curate, quest’anno, dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, la manifestazione di premiazione conclusiva si è svolta nel capoluogo siciliano, designato dal MIBACT quale Capitale Italiana della Cultura 2018, il 15 ottobre 2018, ed è stato realizzato un catalogo contenente le opere dei vincitori e dei finalisti.

Per la sezione “Design”, la manifestazione si è svolta a Firenze, presso, la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria, il 19 ottobre 2018. Anche per questa sezione è stato realizzato un catalogo con le opere finaliste e vincitrici.
La manifestazione di oggi a Roma prevede un concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori diretto dal Maestro Giampaolo Bisanti, con il seguente programma:

  • Ouverture da “La gazza ladra” di G. Rossini;
  • Glitches di Silvio Bartoli;
  • Danze sinfoniche da West Side Story di L. Bernstein.

Sono inoltre previste le esibizioni degli studenti dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e degli studenti dell’Accademia Nazionale di Danza.

Atto aggiuntivo Protocollo Intenti MIUR – Corte dei conti – CRUI

Il 13 dicembre 2018, presso la sede della Corte dei conti a Roma, alla presenza del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti, del Presidente della Corte dei conti Angelo Buscema e del Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane Gaetano Manfredi, è stato sottoscritto l’atto Aggiuntivo al Protocollo di intesa MIUR – Corte dei conti.

Si tratta di un accordo diretto ad attivare forme di collaborazione per diffondere la conoscenza della contabilità pubblica e della gestione dei bilanci economico patrimoniali.

Con la sottoscrizione dell’Atto aggiuntivo avvenuta oggi si è provveduto ad assicurare, con il prezioso concorso delle Università italiane, la diffusione e la conoscenza dei principi della contabilità pubblica che sono, prim’ancora, principi di etica.

Il ruolo della Corte dei conti, custode della contabilità secondo il dettato costituzionale, e il ruolo del Ministero e degli Atenei consentiranno di promuovere iniziative di formazione e di ricerca, mediante l’attivazione di forme di diretta collaborazione tra le Sezioni regionali della Corte e le Università presenti negli ambiti regionali.

È stato inoltre convenuto di promuovere, nel prossimo anno, la prima Conferenza nazionale sulla contabilità pubblica nella quale presentare i risultati delle azioni promosse e le iniziative da sviluppare attraverso il contributo dell’accademia, della scienza e delle istituzioni.