REGIONALIZZAZIONE: ATTENTATO A SCUOLA PUBBLICA STATALE

REGIONALIZZAZIONE, DI MEGLIO: ATTENTATO A SCUOLA PUBBLICA STATALE 
“L’Autonomia Differenziata è un attentato alla scuola pubblica statale voluta dai nostri padri costituenti”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, ha bollato i progetti di regionalizzazione di Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna rivolgendosi alle Rsu, ai quadri e ai dirigenti sindacali che questa mattina a Roma hanno partecipato al terzo e ultimo degli attivi unitari interregionali contro l’Autonomia Differenziata e per il rinnovo del contratto e la stabilizzazione dei precari. “Soltanto la scuola pubblica statale – ha sottolineato Di Meglio – può garantire il pluralismo tra visioni e posizioni diverse. Sono in atto pericolose tendenze disgregatrici e la scuola pubblica statale rappresenta un caposaldo dell’unità nazionale”.
Secondo il leader della Gilda, “la regionalizzazione rischia di aprire ancora di più la strada ai soggetti privati, interessati a investire nel settore dell’istruzione, e di moltiplicare i centri di costo, provocando quindi un aumento della spesa pubblica, come dimostra l’esperienza della sanità”. 
Sul fronte contrattuale, il coordinatore nazionale ha lanciato l’allarme sull’assenza di volontà politica che non permette l’apertura della trattativa con i sindacati: “Il contratto nazionale è scaduto e non ci sono risorse finanziarie per rinnovarlo, ma l’aspetto ancora più grave è che da parte del Governo manca del tutto l’intenzione di sedersi intorno a un tavolo con i rappresentanti dei lavoratori per confrontarsi e trovare insieme soluzioni”.
“Nel Paese serpeggia una forte preoccupazione per la tenuta della democrazia e il ruolo dei sindacati è in pericolo. Oggi più che mai, quindi, – ha concluso Di Meglio – è importante creare un fronte compatto per contrastare questa deriva e difendere la scuola pubblica statale che rappresenta uno dei valori fondanti della nostra Repubblica”. 

Proclamazione dello stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca

FLC CGIL, CISL FSUR, UIL SCUOLA RUA, SNALS CONFSAL, GILDA UNAMS

  • Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
    Dipartimento della Funzione Pubblica
  • Al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali
  • Al MIUR
  • Alla Commissione di Garanzia
    sul diritto di sciopero nei servizi pubblici

Oggetto: Proclamazione dello stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca e richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione ai sensi dell’art. 4 dell’allegato al CCNL/1998-2001 sottoscritto il 29 maggio 1999 in attuazione della legge 146/90.

Le scriventi OO.SS. proclamano lo stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca per rivendicare:

  1. Rinnovo del CCNL e salvaguardia della sua dimensione nazionale contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e della ricerca
    Il CCNL 2016-2018, già scaduto al 31/12/2018, è stato formalmente disdettato dalle scriventi, ma le risorse stanziate per il rinnovo nella legge di bilancio 2019 sono assolutamente insufficienti per concludere la trattativa. Occorrono inoltre risorse aggiuntive per superare quella che è una vera e propria emergenza salariale e ridurre così il divario stipendiale esistente rispetto alla media dei paesi Ocse.
    La sottoscrizione, con urgenza, di un nuovo CCNL per il triennio 2019-2021, è importante anche per ribadire la centralità del Contratto Nazionale di Lavoro come strumento di potenziamento della funzione unificante che il sistema di istruzione e Ricerca svolge per l’intero Paese: diritti, doveri e salario debbono essere gli stessi, indipendentemente dal luogo in cui viene resa la prestazione lavorativa.
  2. Settore Scuola
    o Stabilizzazione precari.
    Individuare una fase transitoria che riguardi i docenti di II e Terza fascia ai fini della stabilizzazione del lavoro nella scuola su tutti i posti disponibili, ivi compresi quelli che si libereranno per effetto dell’introduzione della quota 100 ai fini pensionistici. Sono evidenti i riflessi positivi che ne deriverebbero per il buon andamento delle attività didattiche, messe a rischio dall’eccessiva precarietà del lavoro che genera instabilità e discontinuità
    o Personale Ata
    Procedere ad un piano straordinario di assunzioni su tutti i posti liberi, alla riattivazione della mobilità professionale (art. 48 Ccnl 2007), al riavvio delle posizioni economiche (art. 50 Ccnl 2007), alla semplificazione amministrativa per eliminare confusioni e conflitti di competenza di altri Enti pubblici
  3. Settore Università e Aziende Ospedaliero-universitarie
    Superamento del lavoro precario
    o Prevedere un adeguato intervento straordinario di stabilizzazione del personale al fine di superare la precarietà di quei lavoratori che, a fronte della drastica riduzione del personale di ruolo, hanno garantito le attività di ricerca e di didattica, nonché quelle di assistenza tecnica e amministrativa
    o rivedere e semplificare l’attuale sistema di reclutamento
    Revisione dell’ordinamento
    o Rivedere in profondità l’ordinamento al fine di rendere il sistema di classificazione più aderente alle evoluzioni avvenute in materia di organizzazione del lavoro e per meglio valorizzare le professionalità dei lavoratori;
    o rendere più flessibile l’utilizzo e la costituzione del fondo del salario accessorio del personale tecnico e amministrativo
    o individuare una soluzione al problema delle mansioni e del trattamento economico dei Collaboratori esperti linguistici e all’inquadramento del personale che opera nelle aziende ospedaliero-universitarie
  4. Settore AFAM
    o Riconoscimento status universitario delle istituzioni Afam
    Prevedere una complessiva revisione delle figure professionali del personale previste dai vigenti Contratti.
    o Ampliamento delle dotazioni organiche
    Superare il blocco ventennale delle dotazioni organici dei docenti al fine di renderlo coerente con l’ampliamento sia dell’offerta formativa che del numero degli studenti.
    o Statizzazione ex musicali pareggiati e stabilizzazione precari
    Attuare rapidamente i processi di statizzazioni tenuto conto che diversi ex istituti musicali pareggiati (a cui si applica il CCNL Afam) non sono più in grado di pagare neppure gli stipendi
  5. Settore Ricerca
    o superare la frammentazione del sistema ed evitare la dispersione delle professionalità
    o superare il precariato con il completamento del processo di stabilizzazione dei precari della ricerca iniziato con il decreto Madia
    o rimuovere i vincoli alla crescita dimensionale dei fondi del salario accessorio imposti per legge al valore del 2016, per riaffermare il principio dell’autonomia a budget stabilita dal D.lgs 218/2016;
    o rivedere l’ordinamento professionale per permettere l’adeguata valorizzazione del personale;
    o superare il blocco delle carriere a partire dalla piena applicazione dell’art 15 per ricercatori e tecnologi e consentendo l’incremento del Fondo per le progressioni di carriera per il personale tecnico e amministrativo
    Su tutte queste tematiche sinteticamente riassunte, si richiede l’esperimento del tentativo di conciliazione previsto dalla citata Legge e la convocazione dell’apposito organismo costituito con D. M. n. 127 del 20 aprile 2000.
    Roma, 29 marzo 2019
    FLC CGIL
    Francesco Sinopoli
    CISL FSUR
    Maddalena Gissi
    UIL Scuola Rua
    Giuseppe Turi
    SNALS Confsal
    Elvira Serafini
    GILDA Unams
    Rino Di Meglio

Reddito di Cittadinanza

Reddito di Cittadinanza: giudizio negativo della FISH

Con l’approvazione in seconda lettura al Senato del decreto legge su reddito e pensione di cittadinanza, si conclude in modo infelice il percorso legislativo di un provvedimento su cui la FISH e il movimento delle persone con disabilità avevano chiesto significativi emendamenti.

Il testo approvato, ora in in attesa di pubblicazione, conserva le lacune e i limiti più volte denunciati con i nostri comunicati stampa, nelle audizioni alla Camera e al Senato e nelle interlocuzioni istituzionali intrattenute in queste settimane.” Così commenta il Presidente della Federazione, Vincenzo Falabella.

Ai fini della concessione dell’erogazione del reddito e della pensione di cittadinanza, nonostante alcune correzioni minime di bandiera, il provvedimento continua ad essere meno vantaggioso per i nuclei in povertà assoluta con persone con disabilità rispetto agli altri.

Continuano ad essere computate le provvidenze assistenziali quale reddito familiare, continua ad essere pressoché ininfluente la presenza di una persona con disabilità all’interno dei nuclei potenzialmente beneficiari delle nuove misure.

Al di là dei gravi effetti pratici immediati, ancora una volta non si considera quello che è un elemento centrale nella costruzione delle politiche sociali: la disabilità e troppo spesso causa di impoverimento e di conseguente esclusione sociale.

Finché non vi sarà consapevolezza di queste correlazioni – prosegue Vincenzo Falabella – le politiche per l’inclusione sociale non potranno che essere fallimentari. È con questa considerazione che affrontiamo il prossimo confronto, quello che riguarda l’annunciato Codice unico sulla disabilità ritenuto centrale da questo Governo, ma su cui non vi sono – per ora – impegni di spesa.”

Il Consiglio dei Ministri ha approvato infatti uno schema di legge delega, che a breve arriverà alle Camere, che formalizza l’annunciato intento di redigere un Codice che razionalizzi e riveda tutta la normativa vigente in materia di disabilità.

Si tratta di un obiettivo imponente che il Governo non potrà perseguire senza un confronto con le organizzazioni delle persone con disabili, ma nemmeno senza accogliere pienamente i principi della Convenzione ONU, senza quella consapevolezza che in questo caso è mancata, senza un adeguato investimento di risorse. Agiremo con propositiva determinazione già in sede di discussione della legge delega per evitare che il tutto si risolva in una ennesima occasione persa. Ci si augura di incontrare in questo percorso la dovuta attenzione. Nel frattempo non si può dimenticare che a fine 2017 è stato pubblicato il Programma d’azione sulla disabilità mirato alla concreta attuazione della Convenzione ONU. A quella norma di indirizzo, inspiegabilmente in stallo, va data rapida attuazione senza attendere il Codice dai tempi imponderabili.”

Bussetti: pronto concorso ordinario per infanzia e primaria. Ai precari storici riserva dei posti

da Il Sole 24 Ore

Il 20% di posti in più a medicina. Il nuovo concorso ordinario a infanzia e primaria. Il colloquio del nuovo esame di maturità partirà da “spunti” e non subito da domane.

Il ministro
Sono questi i tre punti che il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ospite al sito di Repubblica, ha voluto fornire: in autunno, poi, c’è l’auspicio di iniziare le procedure concorsuali. L’obiettivo è far salire in cattedra molte più persone rispetto alle 30-40mila previste nel triennio. Il titolare del Miur ha poi confermato che i precari storici, con 36 mesi e oltre di servizio, avranno una quota riservata del 10 per cento.

Il ministro Bussetti ha parlato anche di maturità: al classico, alla prova scritta d’indirizzo, la traduzione sarà di latino, e l’analisi del testo, greco. Nelle buste, predisposte dalla commissione, per l’orale, infine, non ci saranno domande, ma spunti da cui partire per effettuare il colloquio.

Passaggio di ruolo sul sostegno: parte il vincolo quinquennale, sarà possibile mobilità solo sul sostegno

da Orizzontescuola

di Giovanna Onnis

Il docente che ottiene passaggio di ruolo sul sostegno deve rispettare il vincolo quinquennale. Potrà partecipare alla mobilità solo per posti di sostegno

Una lettrice ci scrive:

Per i passaggi di ruolo su sostegno (da sostegno scuola media a sostegno scuola superiore) il vincolo quinquennale riguarda anche il trasferimento? Cioè non si può chiedere trasferimento per 5 anni una
volta ottenuto il passaggio?”

Il docente immesso in ruolo sul sostegno o che ottiene il trasferimento da posto comune a sostegno deve rispettare il vincolo di permanenza triennale su questa tipologia di posto.

Computo del quinquennio

Il vincolo quinquennale decorre dall’anno scolastico di immissione in ruolo sul sostegno o dall’anno scolastico in cui si ottiene il trasferimento da posto comune a sostegno.

Nel computo del quinquennio si considera l’eventuale anno di decorrenza giuridica della nomina in ruolo, derivante dalla applicazione del  decreto legge n. 255, del 3 luglio 2001, convertito in legge n. 333 del 20 agosto 2001, art. 1, comma 4-bis.

Nel quinquennio, inoltre, si valuta anche l’anno scolastico in corso

Il computo del quinquennio ricomincia per il docente di sostegno che ottiene il passaggio di ruolo sempre sul sostegno, in quanto, come esplicitato nell’art.23 comma 11 del CCNI , “I docenti che ottengono il passaggio di ruolo su posti di sostegno hanno l’obbligo di permanervi per un quinquennio

Mobilità per il docente nel vincolo quinquennale

Il docente nel vincolo quinquennale sul sostegno può partecipare alla mobilità, ma solo per posti di sostegno.

Potrà quindi chiedere sia trasferimento che passaggio di ruolo, ma solo per posti di sostegno

Potrà partecipare alla mobilità per posto comune soltanto dopo aver superato i 5 anni di permanenza sul sostegno

Conclusioni

La nostra lettrice, quindi, se otterrà il passaggio di ruolo sul sostegno dalla Secondaria I grado alla Secondaria II grado, se non sarà sottoposta al vincolo triennale sulla scuola richiesta con preferenza analitica, potrà sicuramente chiedere trasferimento  l’anno successivo ma solo sul sostegno.

Non potrà invece chiedere un altro passaggio di ruolo in quanto sarà in anno di prova nel nuovo grado di titolarità e dovrà superarlo prima di poter di nuovo partecipare alla mobilità professionale che potrà essere, comunque, solo sul sostegno, se non sarà superato il vincolo, con la consapevolezza che con il passaggio di ruolo il computo del quinquennio  ricomincia di nuovo

Tutto sulla Mobilità 2019

Maturità 2019, dirigenti primo ciclo presidenti commissione: presentazione domande

da Orizzontescuola

di redazione

Il decreto Miur n. 183/2019, che definisce i criteri di nomina dei Presidenti e dei commissari dell’esame di maturità, interviene sul D.lgs. 62/2017, al fine di consentire ai dirigenti scolastici del primo ciclo la partecipazione al predetto esame in qualità di Presidenti.

La disposizione è poi richiamata nel DM 5222 del 26 marzo 2019 dedicato alla “Formazione delle commissioni dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’a.s. 2018/2019”.

Maturità: dirigenti primo ciclo possono partecipare

Il summenzionato decreto 183/2019, così prevede:

Al fine di consentire l’inserimento dei dirigenti scolastici preposti a istituti
statali del primo ciclo di istruzione negli elenchi regionali, l’articolo 4, comma 4, del decreto ministeriaie 3 ottobre 20l 7, n.741, recante norme per lo svolgimento dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, è sostituito dal seguente:
«In caso di assenza o impedimento o di reggenza di altra istituzione scolastica, svolge le funzioni di presidente della commissione un docente collaboratore del dirigente scolastico, individuato ai sensi dell ‘articolo 25, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165.»

I dirigenti del primo ciclo (istituti comprensivi, scuole secondarie I grado, direzioni didattiche), dunque, possono partecipare agli esami di Maturità come Presidenti e, in tal caso, vengono sostituiti da un docente collaboratore per la Presidenza della commissione degli esami di Stato di primo grado, che il D.lgs. 62/2017 ha affidato ai medesimi (dirigenti scolastici).

Maturità: dirigenti primo ciclo hanno facoltà di presentare istanza di nomina

I dirigenti scolastici del primo ciclo non hanno obbligo ma facoltà di presentare istanza di partecipazione in qualità di Presidente, come leggiamo nel summenzionato DM del 26/03/2019:

Ai sensi dell’art. 4, co. 2, lettere b), c), d), e), f), g), h), i), I), e co. 3, del d.m. n. 183 del 2019, hanno facoltà di presentare l’istanza di nomina in qualità di presidente di commissione:

1. i dirigenti scolastici in servizio preposti a istituti statali del primo ciclo di istruzione;

Maturità: inserimento elenco regionale e istanza

I dirigenti del primo ciclo, come gli altri aspiranti, per poter essere nominati come Presidenti delle commissioni dell’esame di Maturità, devono presentare due istanze: una per l’inserimento nell’elenco regionale dei presidenti di commissione, un’altra per la nomina.

Prima si presenta la domanda per l’inserimento nell’elenco regionale dei presidenti di commissione e poi quella di nomina.

La domanda di inserimento nell’elenco regionale va presentata inoltrando il modello ES-E tramite Istanze Online.

L’istanza di nomina va presentata inoltrando il modello ES-1 sempre tramite Istanze Online.

L’una e l’altra istanza vanno inoltrate entro il 12 aprile 2019.

Decreto 183/2019

Decreto n. 5222 del 26 marzo 2019 

Esami di Stato, domanda commissari esterni dal 27 marzo al 12 aprile su Istanze online. Decreto e tempistica

Responsabilità docenti su infortuni studenti: non basta la sorveglianza, bisogna saper mantenere la disciplina. Sentenza

da Orizzontescuola

di Avv. Marco Barone

Oramai l’indirizzo assunto dalla massima giurisprudenza in materia di responsabilità in caso di infortuni accorsi agli studenti pare essere consolidata. Come si può ben rilevare da questa sentenza della Cassazione.

Fatto

La controversia riguarda un incidente occorso al minore X, dell’età di (OMISSIS) anni il quale, mentre si trovava nel centro di ricreazione estivo allestito e gestito dal Comune di x, era finito contro a una vetrata che, non essendo (in tesi) a norma, si era sfondata lasciando incastrata la gamba del piccolo che, nel tentare di estrarla, si era provocato una profonda lacerazione, con postumi permanenti giudicati del 6% da un CTU, nominato dalla Corte d’appello. La domanda era stata rigettata in primo grado perchè era risultato incontroverso che la vetrata fosse in vetro temperato, da ritenersi all’epoca a norma, e sotto il profilo della dinamica del sinistro, non era stata fornita adeguata prova che il fatto fosse ascrivibile alla spinta di una compagna di scuola, indicata come causa dello sfondamento e, comunque, all’omessa vigilanza sul minore da parte del personale della struttura gestita dal Comune. La Corte di merito assumeva che al Comune non potesse ascriversi una condotta di negligenza nel sorvegliare un soggetto affetto da un disturbo di ipercinesi non dichiarato dai genitori al momento dell’iscrizione al campo estivo.

Responsabilità dei docenti per infortuni agli studenti: non basta dimostrare di aver esercitato la vigilanza

La Corte di Cassazione – Sez. civile Ordinanza n. 30602 del 27 novembre 2018 si pronuncia in questo modo:

In tema di responsabilità civile dei maestri e dei precettori, per superare la presunzione di responsabilità ex art. 2048 c.c. non è sufficiente la dimostrazione di aver esercitato la vigilanza sugli alunni nella misura dovuta ed il carattere imprevedibile e repentino dell’azione dannosa, qualora sia mancata l’adozione delle più elementari misure organizzative per mantenere la disciplina tra gli allievi (v. Cass. Sez. 3, Sentenza n. 23202 del 13/11/2015, ove si è ritenuto che la Corte territoriale – in relazione al danno determinato dalla caduta a terra di uno studente di una scuola media inferiore, in conseguenza della contesa di una sedia con un compagno – avesse omesso di verificare l’approntamento, in via preventiva, di cautele idonee a scongiurare situazioni di pericolo in un caso nel quale gli alunni erano stati affidati al personale ausiliario nello svolgimento di attività extracurricolare). Ne deriva che l’imprevedibilità del fatto ha portata liberatoria solo nell’ipotesi in cui non sia stato possibile evitare l’evento nonostante l’approntamento di un sistema di vigilanza adeguato alle circostanze (v. anche Cass. Sez. 1, Sentenza n. 9337 del 09/05/2016; Cass. civ. 22 aprile 2009, n. 9542; Cass. civ. 18 aprile 2001, n. 5668; Cass. civ. 21 agosto 1997, n. 7821; Cass. civ. 24 febbraio 1997, n. 1683; Cass. civ. 22 gennaio 1990, n. 318).

Quando il preposto alla vigilanza può dirsi non responsabile

Il preposto alla sorveglianza, difatti, si può liberare della presunzione di colpa diretta e specifica su di esso gravante ex art. 2048 c.c. (di natura contrattuale), dimostrando in concreto, anche solo per presunzioni, che le lesioni sono state conseguenza di una sequenza causale di fatti ad esso non imputabili, e provando di avere adottato, rispetto a quella sequenza causale, in via preventiva e con valutazione ex ante, le misure organizzative e disciplinari idonee ad evitare prevedibili situazioni di pericolo favorevoli all’insorgere della serie di fatti sfociati nella produzione del danno (Cass. Sez. 3, Sentenza n. 3695 del 25/02/2016; Cass. Sez. 3, Sentenza n. 3612 del 17/02/2014; Cass. Sez. 3, Sentenza n. 5067 del 03/03/2010; Cass.Sez. U, Sentenza n. 9346 del 27/06/2002).

Sciopero scuola si prepara per maggio: aumenti stipendio, regionalizzazione, precariato

da Orizzontescuola

di redazione

Sciopero generale scuola: il personale docente, ATA, educativo potrebbe fermarsi a maggio per una giornata di protesta per porre l’attenzione su alcune problematiche.

Dopo le tre iniziative nazionali promosse dai sindacati scuola  Flc CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e Gilda Unams non è escluso lo sciopero generale a maggio.

Regionalizzazione: salvaguardia del carattere unitario e nazionale del sistema scolastico, come risorsa posta a garanzia del pieno esercizio dei diritti di cittadinanza indicati nella Costituzione.

Emergenza salariale: trattamenti economici inadeguati a riconoscere l’importanza e il valore del lavoro nei settori della conoscenza determinano una situazione che vede il nostro Paese in pesante svantaggio rispetto alla media delle retribuzioni europee

Emergenza precariato. Il ricorso ai contratti di lavoro a tempo determinato non si è affatto ridotto negli ultimi anni, nonostante ripetuti interventi legislativi in materia di reclutamento.

Emergenza personale ATA, costretto a carichi di lavoro crescenti e sempre più gravosi, con organici inadeguati e ricorso abnorme.

Ripartizione bonus docenti, i Sindacati hanno diritto di accedere alla relativa documentazione

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

L’orientamento della giurisprudenza amministrativa è costante ed univoco ritendendo sussistente il diritto dell’organizzazione sindacale ad esercitare l’accesso agli atti della P.A. per la cognizione di documenti che possano coinvolgere sia le prerogative del sindacato quale istituzione esponenziale di una determinata categoria di lavoratori, sia le posizioni di lavoro di singoli iscritti nel cui interesse e rappresentanza opera l’associazione“.

Così si legge nella decisione del 19 marzo scorso della Commissione per l’Accesso ai Documenti Amministrativi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, riguardante la richiesta di accesso ed estrazione copia della documentazione relativa “agli importi individuali e ai nominativi dei destinatari dei compensi individuali definiti nel contratto di istituto 2017/2018 e relativi al bonus del personale docente distinto per attività”, avanzata dalla FLC CGIL, CISL e SNALS CONFSAL di Verona.

L’istanza era motivata con l’esigenza di verificare, in qualità di rappresentanti dei lavoratori iscritti ai singoli sindacati, la corretta attribuzione dei compensi indicati nell’istanza.

L’Amministrazione scolastica aveva però respinto la richiesta, al che i rappresentanti sindacali hanno impugnato il diniego, ottenendo il parere favorevole della suddetta Commissione.

Nel caso di specie – si legge nella decisione – la documentazione richiesta – assgnazione al personale docente del bonus – inerisce certamente alle prerogative del sindacato in quanto tale e ai diritti di informazione del sindacato posti a salvaguardia degli aspetti più significativi del rapporto di lavoro“.

Quindi, al sindacato spetta il diritto all’informativa per poter verificare la corretta attribuzione dei compensi secondo i criteri definiti in contrattazione d’istituto.

Stipendi, da aprile in pagamento l’indennità di vacanza contrattuale

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Il MEF ha annunciato che a decorrere dalla mensilità di aprile 2019 sarà attributio, secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 440 della legge n. 145/2018 (Legge di Bilancio 2019), l’indennità di vacanza contrattuale per l’anno 2019.

L’indennità è stata attribuita con il codice assegno 118-IND.VACANZA CONTRATTUALE.

L’importo dell’assegno rispetto agli stipendi tabellari è pari allo 0,42% per il periodo dal 1° aprile 2019 al 30 giugno 2019 e allo 0,70% a decorrere dal 1° luglio 2019.

Il MEF precisa inoltre che per il personale dirigente l’importo della vacanza contrattuale 2019 è stato calcolato provvisoriamente sulla base dello stipendio previsto dal vigente CCNL tenuto conto che il corrispondente CCNL relativo al triennio 2016-2018 non è stato ancora definito.

Tale importo si aggiunge a quello relativo all’indennità in godimento dal 2010 e andrà rideterminato all’atto dell’entrata in vigore del predetto CCNL 2016-2018 sulla base del nuovo stipendio.

Bussetti: “Lotta al precariato, stipendi docenti, maturità. Vi dico tutto”

da La Tecnica della Scuola

Di Andrea Carlino

Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, è intervenuto nel corso di videoforum organizzato dal quotidiano “La Repubblica”. Tanti gli argomenti trattati dal titolare di Viale Trastevere.

Situazione a Medicina – “Novità ce ne sono diverse. Abbiamo bisogno di medici, ce ne sono sempre meno. L’anno prossimo aumenteremo del 20%. Noi vorremmo aprire, senza numero chiuso, ma ci sono dei problemi strutturali e organizzativi delle scuole. Abbiamo bisogno anche di medici specializzati. Ieri abbiamo inaugurato un tavolo con ministero della Salute e Regioni per far crescere le borse di studio. Bando di specializzazione per la scuola di Medicina? C’è stato un problema e abbiamo già risolto. Ho già dato indicazioni agli uffici tecnici e abbiamo decretato già una soluzione. Ci siamo per la riapertura dei tirocini.

Ricercatori universitari abilitati – “Dobbiamo dare prospettive e non tagliare le gambe. Per noi sono fondamentali, la ricerca è importante. Riforma del reclutamento universitario? Noi già abbiamo aumentato gli assunti, ma ereditiamo un quadro che ancora non ci permette questo”.

Concorsi universitari – “Un tema che ricopre non solo l’università, ma anche la scuola e la ricerca. Osservatorio sui concorsi con Dino Giarrusso? Non so cosa stia accadendo, ho delegato su questa materia”

Congresso di Verona sulla famiglia – “Sono rimasto un po’ stupito dalle reazioni sul convegno e sulla mia partecipazione. Bisogna avere rispetto per gli altri. Andrò a parlare di scuola e famiglia. Nulla di più. Se mi invitassero altre organizzazioni a parlare di scuola, degli studenti non avrei nessun problema. Io non dico di essere d’accordo con gli organizzatori o contrario a quello che dicono gli oppositori. Ho una mia opinione e me la tengo. Ognuno ha il diritto di organizzare la vita come meglio crede”.

Salvini – “Io credo che sia utile porre qualsiasi discussione sul rispetto reciproco, sul dialogo. Quando ci sono attività che sono solo un pretesto per attaccare l’avversario, per metterlo in cattiva luce questo non mi piace. Dobbiamo migliorare, fare un salto di qualità. Linguaggio social di Salvini? Diretto, ma non aggressivo”.

Concorso scuola – “Primaria e infanzia siamo quasi pronti per il bando. 16mila posti. Scuola media e superiore entro l’estate (verso luglio). In autunno inizieranno le procedure concorsuali. Il nostro obiettivo è la lotta al precariato. Io spero di assumere molti di più rispetto ai 30-40mila nel triennio. Il tema del reclutamento dei docenti è prioritario”.

Terza fascia – “Prevista una quota di riserva, il 10%, per i precari (cioè coloro che hanno svolto servizio per 36 mesi). Le modalità, comunque, devono essere ancora definite nei dettagli. Chi supera la prova, però, sarà sicuramente ammesso in ruolo. Vorremmo anche evitare contenziosi e giudizi che poi creano problemi non di poco conto”.

Crocifisso – “Agli atei può dare fastidio un crocifisso? Fa parte della nostra identità. Non c’è nulla di male. Un problema che non mi pongono. La scuola italiana è una scuola inclusiva. I nostri docenti hanno un’enorme sensibilità, discriminazioni per motivi religioni non me ne sono mai state segnalate”.

Autonomia – “Il discorso è generale e comprende diversi settori tra cui la scuola. Il nostro ufficio tecnico ha prodotto un dossier che è stato consegnato a chi di dovere. Sono molto vicino al ministro Stefani”.

Maturità – “Forse dobbiamo insistere nel comunicare meglio. Alla seconda prova, al classico, lo ripetiamo, sarà una traduzione di latino e un’analisi di testo di greco. Nessun ministro si era mai preoccupato di fare una simulazione, quest’anno, invece, è accaduto. Buste? Non saranno domande, ma spunti da cui partire per effettuare il colloquio. Sarà un quadro, una poesia, altre cose ancora”.

Stipendi docenti – “I docenti rischiano di perdere soldi, ma noi siamo riusciti a mantenere l’elemento perequativo. Va rivisto tutto il sistema e bisogna aumentare gli stipendi. Vorremmo agire sulla parte retributiva. Mi auguro di chiudere il rinnovo del contratto entro il 2019. Ho un buon rapporto con i sindacati e hanno di fronte un’amministrazione che lavora per creare il migliore clima possibile”.

Educazione civica – “In aprile sarà calendarizzata in Parlamento la discussione per l’introduzione obbligatoria. Ci sarà qualche emendamento, qualche suggerimento. Sarà all’interno delle ore di curriculo. Sarà il consiglio di classe valutare su cosa intervenire. Storia alla maturità? Prima non si discuteva, il tema storico veniva fatto con percentuali molto bassi. La storia è la base per contestualizzare tutto. La ricerca e l’approfondimento della storia recente sarà ancora più importante”.

Concorso straordinario infanzia e primaria, calendari prova orale

da La Tecnica della Scuola

Di Fabrizio De Angelis

Gli Uffici scolastici regionali stanno stilando i calendari delle prove orali relativi al concorso straordinario infanzia e primaria. Ecco l’elenco raccolto dal sindacato Flc Cgil, che ricorda come i candidati sono sempre convocati 24 ore prima della prova orale per l’estrazione della traccia.

Infanzia posto comune

  • Abruzzo (+ Molise): estratta lettera U, calendario dal 29/03 al 16/05
  • Calabria: costituite le commissioni, in attesa di estrazione della lettera
  • Campania: estratta lettera P, calendario dal 2/04 al 31/05
  • Emilia Romagna: estratta la lettera C, in attesa del calendario
  • Friuli Venezia Giulia: costituite le commissioni, estrazione della lettera il 1 aprile
  • Lazio: estratta lettera S, calendario dal 5703 all’8/06
  • Liguria: estratta lettera L, calendario dal 13/04 al 15/06
  • Lombardia: costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Marche: estratta lettera Y, calendario dal 9/04 all’11/06
  • Piemonte: estratta lettera C, calendario dal 29/03 all’1/06
  • Puglia (+ Basilicata): estratta lettera M, calendario dal 9/04 al 18/06
  • Sicilia: costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Toscana: costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Umbria: estratta lettera E
  • Veneto: estratta lettera U, calendario dal 19/03 al 18/04 (calendario parziale)
  • Sardegna: commissioni in via di costituzione

Primaria posto comune

  • Abruzzo (+ Molise): estratta lettera E, calendario dal 30/03 al 31/05
  • Basilicata: costituita la commissione, estrazione lettera l’1/04
  • Calabria: costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Campania: estratta lettera O, calendario dal 26/03 al 6/06
  • Emilia Romagna: estratta la lettera J, in attesa del calendario
  • Friuli Venezia Giulia: costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Lazio: estratta lettera W, calendario dal 20/02 al 27/06
  • Liguria: costituita la commissione, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Lombardia: costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Marche: costituita la commissione, estrazione lettera l’8/04
  • Piemonte: estratta lettera Y, calendario dl 28/03 al 14/06
  • Puglia: estratta lettera M
  • Sicilia: costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Toscana: costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Umbria: estratta lettera F
  • Veneto: estratta lettera W, vi sono 7 sottocommissioni con calendari che vanno dall’11/03 al 24/05
  • Sardegna: commissioni in via di costituzione

Infanzia sostegno

  • Campania: estratta lettera Z, calendario dal 5/04 al 4/05
  • Lazio (+ Abruzzo, Sardegna, Toscana, Umbria, Marche, Molise): estratta lettera O, calendario dal 19/02 all’1/06
  • Lombardia (+ Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Veneto): costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Puglia (+ Basilicata): estratta lettera G, calendario dal 19/03 al 17/05
  • Sicilia: (+ Calabria): estratta lettera J, calendario dal 29/03 all’8/06

Primaria sostegno

  • Abruzzo: estratta lettera T, calendario dal 26/03 al 30/04
  • Calabria: estratta lettera D, calendario dal 18/04 al 18/05
  • Campania: estratta lettera B, calendario dal 21/03 al 26/06
  • Emilia Romagna: estratta lettera R, in attesa del calendario
  • Lazio (+Molise, Sardegna, Umbria): estratta lettera G, calendario dal 19/02 all’1/06
  • Lombardia (+ Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte): costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Marche: costituita la commissione, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Puglia (+ Basilicata): estratta lettera L, calendario dal 28/03 al 31/05
  • Sicilia: costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Toscana: costituite le commissioni, in attesa dell’estrazione della lettera
  • Veneto: estratta lettera B, calendario dal 3/04 al 21/05

Concorso infanzia e primaria: le prove entro giugno

In base a quanto emerge da questi calendari, si comprende che le prove orali del concorso infanzia e primaria si dovrebbero svolgere entro giugno. Ciò vuol dire che le graduatorie potrebbero essere stilate in tempo per le assunzioni di settembre 2019.

Concorso infanzia e primaria: la prova orale

Il concorso infanzia e primaria, è bene ricordare, non è selettivo ed è composto da una prova orale a cui si andrà ad aggiungere la valutazione dei titoli posseduti.

Per quanto riguarda la prova orale, questa avrà una durata massima complessiva di 30 minuti e consiste nella progettazione di un’attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche, metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC).

Concorso infanzia e primaria: posti comuni

Per quanto riguarda la prova orale per i posti comuni, distinta per i posti relativi alla scuola dell’infanzia e primaria, questa avrà per oggetto il programma generale e specifico di cui all’allegato A del decreto ministeriale e valuta la padronanza delle discipline in relazione alle competenze metodologiche e di progettazione didattica e curricolare, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Nello specifico, la prova orale per la scuola dell’infanzia valuta anche l’abilità di comprensione scritta (lettura) e produzione orale (parlato) in una delle quattro lingue comunitarie tra francese, inglese, spagnolo e tedesco almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.

Invece, al fine del conseguimento dell’idoneità all’insegnamento della lingua inglese, la prova orale per la scuola primaria valuta l’abilità di comprensione scritta (lettura) e produzione orale (parlato) in lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e la relativa competenza didattica.

La griglia nazionale di valutazione di cui all’art. 9, comma 2 del decreto ministeriale definisce i criteri di valutazione delle suddette abilità linguistiche e della competenza didattica.

Concorso infanzia e primaria: posti di sostegno

Per quanto riguarda invece i posti di sostegno, la prova orale si concentrerà sul programma generale e specifico di cui all’allegato A del decreto ministeriale, valutando però la competenza del candidato nelle attività di sostegno agli allievi con disabilità volte alla definizione di ambienti di apprendimento, alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle possibili potenzialità e alle differenti tipologie di disabilità, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Nello specifico, la prova orale per il sostegno presso la scuola dell’infanzia valuterà anche l’abilità di comprensione scritta (lettura) e produzione orale (parlato) in una delle quattro lingue
comunitarie tra francese, inglese, spagnolo e tedesco almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue.

Per quanto riguarda invece la scuola primaria, la prova orale per il sostegno valuta l’abilità di comprensione scritta (lettura) e produzione orale (parlato) in lingua inglese almeno al livello B2 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue e la relativa competenza didattica speciale.

La griglia nazionale di valutazione di cui all’art. 9, comma 2 del decreto ministeriale definisce i criteri di valutazione delle suddette abilità linguistiche e della competenza didattica.

Concorso infanzia e primaria: cosa studiare

A guidare la preparazione dei candidati per la prova orale è l’allegato A, il programma generale e specifico del decreto ministeriale che valuta la padronanza delle discipline in relazione alle competenze metodologiche e di progettazione didattica e curricolare, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Nello specifico alcuni dei temi su cui prepararsi in base all’allegato A sono:

1. Sicuro dominio dei contenuti dei campi di esperienza, delle
discipline di insegnamento, e dei loro fondamenti epistemologici, come individuati dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, al fine di realizzare una efficace mediazione metodologico-didattica, una sicura progettazione curricolare e interdisciplinare e di adottare opportuni strumenti di osservazione, verifica e valutazione degli alunni, nonché idonee strategie per il miglioramento continuo dei percorsi messi in atto;

2. Conoscenza dei fondamenti della psicologia dello sviluppo, della psicologia dell’apprendimento scolastico e della psicologia
dell’educazione;

3. conoscenze pedagogico-didattiche e competenze sociali finalizzate all’attivazione di una positiva relazione educativa, in stretto coordinamento con gli altri docenti che operano nella classe, nella sezione, nel plesso scolastico e con l’intera comunità professionale della scuola, anche realizzando esperienze di continuità orizzontale e verticale;

4. conoscenza dei modi e degli strumenti idonei all’attuazione di una didattica individualizzata e personalizzata, coerente con i bisogni formativi dei singoli alunni, con particolare attenzione all’obiettivo dell’inclusione scolastica;

5. competenze digitali inerenti l’uso didattico delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali più efficaci per potenziare la qualità dell’apprendimento;

6. conoscenza dei principi dell’autovalutazione di istituto, con particolare riguardo all’area del miglioramento del sistema scolastico;

Si tratta di alcuni dei punti del programma concorsuale, relativi alla parte generale.

SCARICA QUI L’ALLEGATO A per conoscere il programma d’esame generale e specifico.

Valutazione prova orale e titoli

La prova orale avrà una valutazione da aggiungere a quella dei titoli posseduti dai candidati.

Per quanto riguarda la valutazione della prova orale, la commissione esaminatrice ha a disposizione un punteggio massimo di 30 punti.

A dettare i criteri della valutazione della prova orale alla commissione sarà la griglia di valutazione, ovvero l‘allegato B del decreto ministeriale.

Invece, ai sensi della tabella all’allegato C del decreto ministeriale, la commissione assegna ai titoli culturali e professionali un punteggio massimo di 70 punti.

Bisogna evidenziare, per quanto riguarda i titoli, che il punteggio relativo agli anni di servizio è fissato ad un massimo di 5 punti per ciascun anno di lavoro.

L’allegato C, inoltre, si riferisce al servizio di insegnamento prestato, su posto comune e di sostegno, nel solo grado per cui si procede alla valutazione, nelle scuole statali o paritarie e nelle istituzioni convittuali statali.

Il servizio prestato nei percorsi di istruzione dei Paesi UE è valutato ove riconducibile alla specificità del posto.

Il servizio a tempo determinato è valutato ai sensi dell’articolo 11,
comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124.

Le aggregazioni territoriali: ecco dove dove si svolgerà la prova orale

LA VIDEO GUIDA SUL CONCORSO STRAORDINARIO

Il regolamento e gli allegati A, B e C

Scarica il regolamento del concorso straordinario infanzia e primaria in PDF

Clicca qui per scaricare l’allegato A

Clicca qui per scaricare l’allegato B

Clicca qui per scaricare l’allegato C


IL BANDO
 (clicca qui)

Nota 29 marzo 2019, AOODGEFID 10365

Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali
Direzione Generale per interventi in materia di Edilizia Scolastica,
per la gestione dei Fondi Strutturali per l’Istruzione e per l’Innovazione Digitale
Ufficio IV – Autorità di Gestione

Oggetto: Chiarimenti Nota 10365/20 del 03/04/2019

A seguito delle numerose richieste di chiarimenti pervenute in merito alla nota 10365/2019 si precisa, come peraltro indicato nella circolare, che la richiesta di integrazione documentale da inserire sul Sistema Informativo SIF 2020 (sezione Gestione Documenti FESR – documentazione non di spesa), è destinata alle istituzioni scolastiche i cui progetti siano ancora in fase di controllo e che non abbiano già provveduto al caricamento della documentazione elencata. Tutte le altre istituzioni scolastiche sono comunque tenute a mantenere la documentazione richiesta nel Fascicolo di progetto.

Alessandra Augusto
Autorità di gestione PON Per la scuola


Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Dipartimento per la Programmazione e Gestione delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali
Direzione Generale per interventi in materia di Edilizia Scolastica,
per la gestione dei Fondi Strutturali per l’Istruzione e per l’Innovazione Digitale
Ufficio IV – Autorità di Gestione

A tutte le Istituzioni Scolastiche beneficiarie di interventi a valere sul PON Per la Scuola 2014-2020 Asse II – FESR

Oggetto: PON Per la Scuola 2014-2020. ASSE II – FESR Infrastrutture per l’istruzione. Avvisi: Laboratori didattici innovativi (prot. 37944) – Laboratori licei musicali, coreutici e sportivi (prot. 1479) – Scuole polo in ospedale (prot. 464) – Ambienti digitali per i CPIA (prot. 398) – Ambienti digitali (prot. 12810) – LAN-WLAN (prot. 9035). Inserimento integrazione documentale sul portale SIF 2020.


La decadenza di Roma

La decadenza di Roma

di Maurizio Tiriticco

La decadenza di Roma! Il bel (una volta) parco di Piazza Vittorio Emanuele II è chiuso da oltre un mese. Piazza Vittorio, il suo parco e i bei palazzi che la circondano sono stati costruiti dopo il 1870. Vittorio Emanuele II intendeva che questo quartiere, nuovo di zecca, costruito come fosse una piazza torinese, con tanto di portici, ed adiacente alla stazione Termini, fosse abitato dai funzionari del nuovo Stato. Nello stesso periodo furono costruiti i primi ministeri sulla Via Venti Settembre, che aveva inizio da quella Porta Pia, dove giungeva la Via Nomentana, famosa per la breccia del 20 settembre 1870, e che conduceva fino al Palazzo del Quirinale! Che il Papa aveva abbandonato per rifugiarsi in Vaticano, e che il Re aveva ovviamente occupato, facendone la sua Regia Residenza. Ed ebbero inizio le prime demolizioni del centro della città! Per costruire un nuovo Corso, perpendicolare a quello di sempre, importante per le corse del cavalli berberi! Una gara tradizionale che viene da lontano e che caratterizzava il carnevale romano. Che fu immortalata da Théodore Géricault con la “Corsa dei Cavalli Berberi”, del 1817. E’ un olio su carta applicata su tela, 60×45, che si trova a Parigi, al Musée du Louvre.
E’ l’antico Corso che andava e va dalla Porta Flaminia all’attuale Piazza Venezia. A questo corso antico dei Papi fu aggiunto un corso nuovo, quello dei Re! E’ l’attuale Corso Vittorio Emanuele II, che va dal Largo di Torre Argentina (un’area sacra dove Giulio Cesare venne ucciso il 15 marzo del 44 a.C. dalle 23 pugnale dei congiurati) fino al Tevere, travalicato più tardi dal Ponte Vittorio, inaugurato nel 1911, in occasione del Cinquantenario dell’Unità d’Italia.
Torniamo alla mia bella (ex) Piazza Vittorio! Il bel parco – si fa per dire – oggi è ridotto ad un insieme di sterpaglie. La fontana del Rutelli ormai è uno strano rudere! La Porta Magica e i Trofei di Mario resistono, fortunatamente, perché debitamente recintati, ma ignorati da tutti. E c’è pure una lapide che ricorda i caduti nella prima guerra mondiale del “Rione Esquilino-Viminale-Macao”. Si trova all’interno del Giardino dedicato a Nicola Calipari, il funzionario italiano ucciso per errore da soldati americani nel 2005 a Bagdad, ai tempi della guerra in Irak.
Ora il bel parco (bello? Una volta!) è chiuso! Perché? Forse l’amministrazione Raggi intende restituirlo a nuovo splendore? Non credo. A Roma tutto si sta chiudendo, non solo le stazioni centrali della metropolitana. Il centro di Roma è ormai off limits! Dal canto suo la periferia – e non solo – è invasa dall’immondizia! Gli autobus sono vecchi e vanno a fuoco! Ora giungono a Roma gli autobus che Israele dismette. E che ne è di Villa Borghese? E di Colle Oppio? E del Parco Nemorense? Per non dire dei pini di Roma! E delle fontane di Roma! E delle feste romane! Cose che – com’è noto – hanno ispirato Ottorino Respighi! Ma ora? Sopravviveranno allo sfacelo pentastellato? E noi romani sopravviveremo?
Le strade del centro sono ridotte a vicoli dove si affacciano nuovi negozi – si fa per dire, bugigattoli – carichi di cianfrusaglie, che il turista ignorante acquista come ricordo! Roma! Oggi aggredita dall’incompetenza dell’amministrazione, dal disinteresse dei suoi abitanti! Abitanti per caso! Che non meritano di essere cittadini di una grande città! Ex grande! Che ora si avvia ad un declino che sembra inarrestabile! Vedrà giorni migliori? Cittadini migliori? Turisti migliori? Un’amministrazione migliore? Mah!!!
Fortunatamente ritrovo una Roma vera nelle piccole chiese del mio quartiere, ancora indenni, fortunatamente! Santa Bibiana, con la splendida statua del Bernini, Santa Prassede e Santa Pudenziana! Con degli splendidi mosaici, che solo artigiani competenti e fortemente credenti hanno potuto comporre! Tanti secoli fa! Le abitazioni erano catapecchie! Ma le chiese erano grandi! Per non dire dei palazzi dei ricchi! Mi piace ricordare il Palazzo Brancaccio: credo che sia l’ultimo palazzo nobiliare costruito a Roma agli inizi del Novecento. Tornando alle chiese, credo che solo una grande fede può avere spinto umili artigiani ed operai a costruire opere così belle e grandi! Per non dire della Basilica di San Clemente, lontana dal mio quartiere, prossima al Colosseo: che si sviluppa su tre piani. Quello più profondo era un antico mitreo, tempio dedicato a quel Mitra tauroctono che tanti legionari romani avevano conosciuto in Oriente e che vollero anche a Roma. E non parlo di Santa Maria Maggiore o di San Giovanni, basiliche pressoché ridotte a musei per turisti mutandari, sudati, ignoranti e frettolosi, preoccupati soltanto di “selfeggiarsi”!
Mi chiederete: così va Roma? Sì! Purtroppo così va Roma! E così va anche il mondo! Purtroppo! E, come diceva il Venerabile Beda, monaco benedettino, poi Dottore della Chiesa Cattolica, nel secolo ottavo, in un monastero benedettino del Sunderland, in un’oscura profezia: “Quamdiu stat Colysaeus, stat Roma; quando cadet Colysaeus cadet Roma et mundus”. Ovvero: “Finché esisterà il Colosseo, esisterà Roma; quando cadrà il Colosseo, cadrà anche Roma; ma quando cadrà Roma, anche il Mondo cadrà”. E i tempi sembrano maturi!