Modello 730/2019 e School bonus

da La Tecnica della Scuola

Di Lara La Gatta

Il credito d’imposta “School bonus” spetta a chi effettua erogazioni in denaro in favore degli istituti del sistema nazionale di istruzione, cioè istituzioni scolastiche statali, istituzioni scolastiche paritarie private e degli enti locali.

In particolare, viene riconosciuto per queste tipologie di investimenti:

  • realizzazione di nuove strutture scolastiche
  • manutenzione e potenziamento di quelle esistenti
  • interventi  per il miglioramento dell’occupabilità degli studenti

e per queste tipologie di contribuenti:

  • persone fisiche
  • enti non commerciali
  • soggetti titolari di reddito d’impresa.

Nel modello 730/2019 nel rigo G10 è necessario indicare l’ammontare, fino a 100.000 euro, delle erogazioni liberali in denaro effettuate in favore di tutti gli istituti del sistema
nazionale di istruzione destinate alle suddette finalità.

Gli istituti del sistema nazionale di istruzione comprendono le istituzioni scolastiche statali e le istituzioni scolastiche paritarie private e degli enti locali.

Il credito d’imposta spetta a condizione che le somme siano versate all’entrata del bilancio dello Stato sul capitolo n. 3626, denominato «Erogazioni liberali in denaro per gli investimenti in favore degli istituti del sistema nazionale di istruzione, per la realizzazione di nuove strutture scolastiche, la manutenzione e il potenziamento di quelle esistenti e per gli interventi a sostegno dell’occupabilità degli studenti da riassegnare ad apposito fondo del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, ai sensi dell’art. 1, comma 148, della legge 13 luglio 2015, n. 107», appartenente al capo XIII dell’entrata, codice IBAN: IT40H0100003245348013362600.

Il credito d’imposta spetta anche per le erogazioni liberali in denaro destinate agli investimenti effettuate in favore delle scuole paritarie, effettuate su un conto corrente bancario o postale intestato alle scuole paritarie beneficiarie stesse, con sistemi di pagamento tracciabili.

Per le predette erogazioni liberali è riconosciuto un credito d’imposta pari al 65 per cento delle erogazioni effettuate nel 2016 e nel 2017 e pari al 50 per cento di quelle effettuate nel 2018.

Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. La parte della quota annuale non utilizzata (rigo150 del Modello 730-3) è fruibile negli anni successivi ed è riportata in avanti nelle dichiarazioni dei redditi.

Viaggi di istruzione, dalla Polstrada il vademecum per viaggiare sicuri

da La Tecnica della Scuola

Maturità 2019, criteri di nomina dei commissari. La nota del Miur

da La Tecnica della Scuola

Di Andrea Carlino

Con la nota 4204 dell’8 marzo 2019, è stato trasmesso il Decreto Ministeriale in corso di registrazione prot. 183 del 5 marzo 2019, che in 17 articoli disciplina la nomina dei commissari e dei presidenti delle Commissioni dell’esame conclusivo del II ciclo di istruzione e i requisiti per l’accesso all’elenco regionale dei presidenti di commissione.

Le commissioni giudicatrici saranno formate da tre membri interni, tre esterni. Il presidente della commissione sarà esterno.

Sia i commissari esterni che il presidente sono nominati dal dirigente preposto all’Ufficio scolastico regionale. I commissari interni sono invece designati dai competenti consigli di classe

Maturità 2019: chi deve presentare domanda

Il decreto precisa che sono tenuti a presentare istanza di inserimento nell’elenco regionale i dirigenti scolastici in servizio preposti a istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado,
ovvero a istituti di istruzione statali nei quali funzionano corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado e i dirigenti scolastici in servizio preposti ai convitti nazionali e agli educandati femminili.

Possono presentare istanza di inserimento nell’elenco regionale:

a) i dirigenti scolastici in servizio preposti a istituti statali del primo ciclo di istruzione;
b) i docenti in servizio nelle istituzioni scolastiche dell’ istruzione secondaria di secondo grado statale, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con almeno dieci anni di servizio di ruolo;
c) i dirigenti scolastici di istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado, collocati a riposo da non più di tre anni;
d) i dirigenti scolastici di istituti statali d’istruzione del primo ciclo collocati a riposo da non più di tre anni;
e) i docenti di istituti di istruzione secondaria di secondo grado statali, collocati a riposo da non più di tre anni.

Maturità 2019: i criteri di nomina dei presidenti di commissione

I presidenti di commissione sono nominati annualmente dal dirigente preposto all’Ufficio scolastico regionale attingendo esclusivamente dall’elenco regionale.

I termini di presentazione delle istanze di nomina e il relativo procedimento sono definiti a cura della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione. I predetti aspiranti, nel rispetto del principio dell’alternanza dei percorsi nelle scuole di istruzione secondaria di secondo grado, riportate nel Bollettino ufficiale integrato con l’elenco delle scuole paritarie, sono nominati in base al seguente ordine di precedenza:

a) dirigenti scolastici in servizio preposti a istituti statali d’istruzione secondaria di secondo grado, ovvero a istituti statali di istruzione nei quali funzionano corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado, e dirigenti scolastici in servizio
preposti ai convitti nazionali e agli educandati femminili, i quali sono tenuti a presentare istanza di nomina;

b) dirigenti scolastici In servizio preposti a istituti statali del primo ciclo di istruzione;

c) docenti in servizio in istituzioni scolastiche dell’istruzione secondaria di secondo grado statale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con almeno dieci anni di servizio di ruolo, compresi in una graduatoria di merito nei concorsi per dirigente scolastico;

d) docenti in servizio in istituzioni scolastiche dell’istruzione secondaria di secondo grado statale, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con almeno dieci anni di servizio di ruolo, che abbiano svolto, per almeno un anno nell’ultimo triennio, compreso l’anno in corso, incarico di presidenza;

e) docenti in servizio in istituti di istruzione secondaria di secondo grado statali, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con almeno dieci anni di servizio di ruolo, che abbiano svolto, per almeno un anno nell’ultimo triennio, compreso l’anno in corso, incarico di collaboratore del dirigente scolastico, ai sensi dell’articolo 25, comma 5, del decreto legislativo n.165 del 2001;

f) docenti in servizio in istituti di istruzione secondaria di secondo grado statali, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con almeno dieci anni di servizio di ruolo, provvisti di laurea almeno quadriennale o specialistica o magistrale;

g) docenti in servizio in istituti di istruzione secondaria di secondo grado statali, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, con almeno dieci anni di servizio di ruolo;

h) dirigenti scolastici di istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado, collocati a riposo da non più di tre anni;

i) dirigenti di istituti statali d’istruzione del primo ciclo collocati a riposo da non più di tre anni;

l) docenti di istituti di istruzione secondaria di secondo grado statali, collocati a riposo da non più di tre anni.

Maturità 2019: criteri di nomina commissari esterni

I termini di presentazione delle istanze di nomina a commissario esterno e il relativo procedimento sono definiti a cura della Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione.

I commissari esterni sono nominati,  nel rispetto del principio dell’alternanza dei percorsi nelle scuole di istruzione secondaria di secondo grado riportate nel Bollettino ufficiale, integrato con l’elenco delle scuole paritarie, in base al seguente ordine di
precedenza:

a) docenti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato di istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado, che insegnano, nell’ordine, nelle classi terminali e nelle classi non terminali;

b) docenti con rapporto di lavoro a tempo determinato fino al termine dell’ anno scolastico di istituti statali d’istruzione secondaria di secondo grado, che insegnano, nell’ordine, nelle classi terminali e nelle classi non terminali;

c) docenti con rapporto di lavoro a tempo determinato fino al termine dell’ attività didattica di istituti statali d’istruzione secondaria di secondo grado, che insegnano, nell’ordine, nelle classi terminali e nelle classi non terminali;

d) docenti di istituti statali di istruzione secondaria di secondo grado collocati a riposo da non più di tre anni scolastici, in considerazione dell’abilitazione posseduta, qualora, al fine di assicurare la regolare costituzione e il funzionamento delle
commissioni, dopo che siano stati nominati gli aventi titolo di cui alle lettere a), b), c), rimangano nomine da effettuare;

e) docenti che, negli ultimi tre anni abbiano prestato effettivo servizio almeno per un anno, con rapporto di lavoro a tempo determinato sino al termine dell’anno scolastico o fino al termine delle attività didattiche in istituti statali d’istruzione secondaria di secondo grado e siano in possesso di abilitazione all’insegnamento di discipline comprese nelle classi di concorso afferenti alle indicazioni nazionali e alle linee guida dell’ultimo anno dei corsi della scuola secondaria di secondo grado.
Tale disposizione resta subordinata alle medesime condizioni di cui alla lettera d).

Il decreto sulle commissioni CLICCA QUI

Esame Terza Media: online gli esiti del 2017/18. Aumentano i promossi, ragazze più brave

da Tuttoscuola

Sul sito del Ministero dell’Istruzione disponibile da oggi l’approfondimento statistico relativo agli esiti dell’Esame di Terza Media relativi all’anno scolastico 2017/2018. Secondo i dati rilevati dal Miur, l’anno scorso il 98,3% degli studenti è stato ammesso all’Esame e la quasi totalità (il 99,8%) lo ha superato conseguendo il diploma. Ragazze di pochissimo più brave dei ragazzi, con un tasso di promozioni è stato del 99,9% tra le studentesse e del 99,8% tra gli studenti, ma con voti comunque più alti. Negli scrutini del primo e del secondo anno si conferma un tasso di promozioni in crescita: 98,1%. Era il 97,7% nel 2016/2017, il 97% nel 2015/2016.

Nell’anno scolastico 2017/2018 è entrato in vigore il decreto legislativo 62/2017 che ha introdotto importanti modifiche in materia di modalità di valutazione per gli alunni della Scuola primaria e Secondaria di I grado, di svolgimento dell’Esame di Stato conclusivo del I ciclo di istruzione e di rilascio della certificazione delle competenze a seguito.

L’Esame di Terza Media

Il 98,3% di ammessi all’Esame conferma una tendenza ininterrotta dal 2010/2011. Gli ammessi sono stati il 98% nel 2016/2017 e il 97,6% nel 2015/2016. Il 99,8% di licenziati si conferma stabile per il terzo anno consecutivo.

Distribuzione regionale
A livello regionale, il dato sui promossi all’Esame Terza Media è abbastanza omogeneo. Sardegna, Valle d’Aosta, Sicilia e Piemonte registrano un tasso di ammissioni all’Esame inferiore rispetto a quello nazionale. Al di sopra della media, invece, Basilicata e Abruzzo, dove il tasso di ammissione supera quello nazionale rispettivamente dello 0,8% e dello 0,6%.
I licenziati con voto sei sono stati il 22,1%, quelli con sette il 28,2%, il 23,7% con otto, il 16,6% con nove, il 5,4% con dieci, il 4% con dieci e lode. La regione con il minor numero di sei è l’Umbria (16,2%), quella con il numero maggiore la Sicilia (26,3%). La Valle d’Aosta registra il minor tasso di dieci e dieci e lode (5,3%). Gli studenti più brillanti risultano essere in Puglia e Calabria (13,5% di dieci e dieci e lode).

Ragazze migliori dei ragazzi

Il tasso di promozione è sostanzialmente equilibrato tra la componente maschile e quella femminile. Ma se il 58,8% degli studenti ha conseguito la promozione con voto 6 o 7, la stessa percentuale delle studentesse ha riportato un voto pari o superiore a 8.

Gli scrutini

Gli scrutini confermano la tendenza in crescita del tasso di ammissione. Sia a conclusione del primo che del secondo anno, la percentuale di promossi è aumentata di 0,4 punti percentuali rispetto al 2016/17. Nel complesso, la crescita rilevata nell’ultimo quinquennio è stata pari a 1,7 punti percentuali per il primo anno e 1,6 per il secondo. Considerevole la differenza tra studentesse e studenti. Al primo anno il 98,6% di promosse e il 97,2% di promossi. Al secondo, le rispettive percentuali sono 98,8% e 97,8%. Hanno riportato risultati migliori rispetto alla media nazionale, in termini di ammissioni, gli studenti di Basilicata (+1,1%); Veneto, Abruzzo e Calabria (+0,6%); Emilia e Puglia (+0,5%).

Nota 26 marzo 2019, AOODGOSV 5222

Uffici scolastici regionali – LORO SEDI
Provincia autonoma di Bolzano-Direzione istruzione e formazione italiana
Dipartimento istruzione e cultura della Provincia di Trento
Dirigenti scolastici degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado statali
Coordinatori delle attività educative e didattiche degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado paritari
LORO SEDI
p. c., Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale – DGSP -Ufficio V -Roma
Provincia autonoma di Bolzano -Direzione istruzione e formazione tedesca
Provincia autonoma di Bolzano-Direzione istruzione, formazione e cultura ladina
Regione autonoma Valle di Aosta -Dipartimento sovraintendenza agli studi
Regione autonoma Valle di Aosta -Assessorato all’istruzione, università, ricerca e politiche giovanili

OGGETTO: Formazione delle commissioni dell’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione per l’a.s. 2018/2019

Allegati:

  1. Modello per la formulazione delle proposte di configurazione delle commissioni, con istruzioni per la compilazione (modello
    ES-O);
  2. Modello per l’individuazione dei commissari interni, con istruzioni per la compilazione (modello ES-C);
  3. Modello per la presentazione dell’istanza di inserimento nell’elenco regionale dei presidenti (modello ES-E)
  4. Modello per la presentazione dell’istanza di nomina in qualità di presidente e/o commissario, con istruzioni per la
    compilazione (modello ES-l);
  5. Tabella recante l’indicazione dei termini degli adempimenti amministrativi e tecnici;
  6. Elenco delle priorità tra le categorie degli aventi titolo alla nomina in qualità di presidente;
  7. Elenco delle priorità tra le categorie degli aventi titolo alla nomina in qualità di commissario;
  8. Elenco delle classi di concorso da indicare sul modello ES-I;
  9. Riepilogo degli adempimenti dei dirigenti scolastici e dei dirigenti preposti agli Uffici scolastici regionali;
  10. Elenco degli indirizzi con disciplinale scelta/e per la seconda prova con classe di concorso “A-24 – Lingue e culture straniere
    negli istituti di istruzione secondaria di II grado”;
  11. Elenco degli indirizzi con altra disciplina affidata a commissari esterni di lingua straniera affidata a classe di concorso “A-24 – Lingue e culture straniere negli istituti di istruzione secondaria di II grado”.