I “Primitivi” di Manduria

I “Primitivi” di Manduria

di Domenico Ciccone *

Nelle dinamiche di gruppo, che non scomoderò per sostenere queste poche considerazioni, emerge sempre un dato inconfutabile: la potenza devastante degli atteggiamenti negativi che emergono appena il gruppo stesso si confronta con il presunto nemico o con la raffigurazione condivisa di esso.
Certamente la natura sociale dell’essere umano ha avuto un’evoluzione che non ha realizzato soltanto gruppi costruttivi (famiglia, difesa del territorio, caccia, raccolta e pesca) ma anche gruppi creati appositamente per distruggere, annientare, sfinire e , quindi, annullare completamente l’avversario, soprattutto quando ne rileva la debolezza, che va evidenziata anche in maniera crudele, per rafforzare il gruppo e farlo sentire invincibile.
Tuttavia, questi sono atteggiamenti assolutamente primitivi, simili nella loro sostanza a comportamenti ormai desueti e socialmente ripugnanti benché leggendari, come sono stati i rapimenti delle donne di un popolo, i sacrifici umani, i fratricidi e le stragi, come quella che compì Ulisse al suo ritorno a Itaca.
Rita Levi Montalcini ha affermato convintamente, ed in maniera scientificamente fondata, la teoria che vede l’aggressività umana generata nel sistema limbico del nostro cervello, la parte più arcaica della nostra mente, sede degli impulsi più primitivi e violenti.
Il nostro modo di comportarci è più emotivo che cognitivo. Esiste un centro arcaico del cervello, limbico: non ha avuto nessuno sviluppo dall’australopiteco ad oggi, è identico. È la sede dell’aggressività. Il cervello limbico ha salvato l’uomo quando è sceso dagli alberi, gli ha consentito di difendersi e combattere. Oggi può essere la causa della sua estinzione.”
Quando i giovani si comportano senza razionalità, utilizzando atteggiamenti inspiegabili e devastanti, finiscono per relazionarsi esclusivamente attraverso le pulsioni aggressive, che sfociano nella violenza e nell’oppressione, nella distruzione rivolta agli altri membri della specie umana.
Lasciarsi condurre dal sistema limbico è stata la ragione per la quale gli uomini hanno accumulato un vantaggio evolutivo, come lo è stato per l’uomo primitivo. Tuttavia, oggi tale comportamento sta diventando, con grande evidenza, un elemento che mette in pericolo la vita dell’uomo e della specie umana.
Benché non si riesca quasi più a capire perché l’uomo abbia optato per la civiltà, per la cultura e per la costruzione di modelli positivi e costruttivi nelle relazioni, questa è fondamentalmente la ragione per la quale da secoli ci sono le scuole, la società civile, l’ordinamento giudiziario, le comunità educanti informali e ogni altra istituzione creata e mantenuta per sollevare l’umanità dalla condizione primitiva, che tuttora alberga nel profondo del cervello primordiale.
Rimedio a tutto questo è, secondo Levi Montalcini, la cultura, la comunicazione che avviene mediante l’acquisizione e la trasmissione della conoscenza. Farsi guidare dalla cultura e dalla conoscenza non corrisponde ad altro che dare importanza alla corteccia cerebrale, alla parte cognitiva della nostra mente, a quella che ha preso il sopravvento evolutivo su quella istintiva e irrazionale. Solo così si può intraprendere un percorso umano che miri alla libertà di espressione. Vale a dire che il futuro della specie umana risiede nei suoi prodotti mentali e nella possibilità che essa ha di farne partecipi gli altri attraverso la libera comunicazione.
I “primitivi” di Manduria che hanno perpetrato torture e umiliazioni ad un anziano fino a farlo soccombere, mi fanno amaramente ricordare il vino che il loro territorio produce ed esporta in ogni angolo del mondo. Il “Primitivo” deve il suo nome al fatto che le uve di questo vitigno hanno una maturazione molto precoce rispetto alle altre varietà; si tratta di uve dal colore blu scuro che dopo la loro raccolta primaticcia, consentono alla vite una seconda possibilità di produzione tardiva, benché scarsa in quantità e qualità.
I ragazzi che nel branco al quale si sono aggregati hanno commesso le peggiori atrocità, nell’incredulità dei concittadini, che li ritenevano di buona famiglia, sono stati il prodotto precoce, acerbo, anticipato ma scontato di una società malata dove la cultura e le attività che servono a sviluppare la corteccia cerebrale , la cultura e la cittadinanza consapevole sono quasi del tutto assenti. Teatri, cinema, biblioteche, ritrovi culturali, concerti di musica classica, sollecitazioni educative e sociali per far crescere e sviluppare nei giovani delle abilità sociali razionali e non istintive, ormai mancano dappertutto, non solo a Manduria, soprattutto nel Sud dell’Italia che si barcamena tra vini, cibarie, turismo mordi e fuggi, sagre paesane e poche altre attività che servono solo a sbarcare il lunario, magari anche bene, ma nella dimenticanza totale delle sollecitazioni positive e culturali che una società civile ha il dovere di dare ai giovani per salvarli dai loro istinti primordiali.


  • Dirigente scolastico del Liceo “ Rita Levi Montalcini” di Saviano

Nota 2 maggio 2019, AOOUFGAB 13390

Ai Dirigenti Scolastici
Loro Sedi
e, p.c.
Al Fondo Espero

Oggetto: Fondo Scuola Espero – Trasmissione bilancio di esercizio 2018.

Si rende noto che in data 17 aprile u.s. l’Assemblea dei delegati del Fondo Espero ha approvato il Bilancio di esercizio 2018, accompagnato dalla Relazione del Consiglio di Amministrazione, dalla Relazione del Collegio dei Sindaci e dalla Relazione della Società di revisione.

Ai sensi di quanto disposto dalla circolare del 17 febbraio 2005, n.831 della Commissione di Vigilanza, si comunica che il suddetto bilancio di esercizio 2018 (con gli allegati sopracitati), è reperibile all’indirizzo: http://www.fondoespero.it/wp-content/uploads/2019/04/BILANCIO-2018.zip.

Si invitano, pertanto, le SS.LL. a comunicare quanto sopra al personale interessato iscritto al Fondo Espero.

Si ringrazia per la collaborazione.

IL DIRIGENTE
–  Rocco Pinneri –


#FuturaLeonardo

#FuturaLeonardo, dal 2 al 4 maggio a Roma le scuole celebrano Leonardo da Vinci a cinquecento anni dalla morte.


#FuturaLeonardo, al via a Roma con Bussetti l’iniziativa per le scuole per celebrare Leonardo da Vinci a cinquecento anni dalla morte

“Inauguriamo oggi l’Anno Leonardiano, proprio in occasione del cinquecentenario della morte del genio italiano. Pochi come Leonardo da Vinci hanno avuto la forza e la capacità di creare il futuro, il nostro futuro, quello del mondo che abitiamo. Le sue idee, lo sviluppo delle macchine, l’utilizzo del disegno e della prospettiva, gli studi ingegneristici sono la base fondamentale per le scoperte scientifiche, industriali e tecnologiche dei secoli successivi. L’eclettismo e l’eterogeneità della sua attività intellettuale e artistica lo rendono una figura perfetta per simbolizzare le modalità in cui il sapere al giorno d’oggi deve essere inteso: trasversale, poliedrico, multiforme”. Così il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, intervenuto questa mattina a Castel Sant’Angelo, insieme al professor Vittorio Sgarbi, alla cerimonia d’apertura di #FuturaLeonardo, l’iniziativa didattica e formativa organizzata dal MIUR per celebrare il grande genio italiano a cinquecento anni dalla morte.

Saranno oltre mille gli studenti e i docenti da tutta Italia coinvolti nel corso dell’evento che si concluderà nella giornata del 4 maggio. Proprio ai ragazzi si è rivolto il Ministro Bussetti nel corso del suo intervento: “Noi siamo eredi di Leonardo, le nostre radici affondano in lui. Abbiamo il dovere civile di conoscere il nostro passato, di custodirlo, di valorizzarlo. E di farlo rivivere nel nostro presente, affinché sia da stimolo per il nostro futuro. Leonardo è l’esempio giusto che insegna a essere sempre curiosi e a non arrendersi mai, a essere sempre in cammino. Voi giovani dovete inventare il vostro futuro e quello della società dell’avvenire. Siete la nostra speranza migliore”.

Durante la tre giorni, gli studenti potranno partecipare a laboratori, gare di idee, a una caccia al tesoro digitale, a visite guidate. Per gli insegnanti, invece, sono previsti workshop di aggiornamento e approfondimento. Ma ci sarà spazio anche per buone pratiche, performance artistiche e installazioni. Tutto ispirato a Leonardo da Vinci.

Nello specifico, ai ragazzi delle scuole secondarie di primo grado che prenderanno parte al “Leonardo Junior Hack” sarà chiesto di immedesimarsi nei panni di da Vinci per scoprire la genialità e la tenacia con cui affrontava le più audaci sfide tecnologiche. Mentre gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado potranno partecipare al “Leonardo Future Camp”, il laboratorio innovativo sulle discipline STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), ispirandosi all’opera dell’artista, ingegnere  e scienziato.

Le innovazioni e le scoperte di Leonardo da Vinci saranno, inoltre, il filo conduttore dello “STEAM Lab”, ma anche di una caccia al tesoro digitale, di laboratori di problem solving per i giovani e di workshop sulle nuove pratiche didattiche per i docenti.

In occasione della cerimonia conclusiva di sabato 4 maggio, saranno premiati i vincitori delle varie competizioni e gare di idee. A tutti gli studenti partecipanti sarà data l’opportunità di partecipare a visite guidate a musei e mostre attive a Roma dedicate a Leonardo.

Competenze di base – 2a edizione: approvazione e pubblicazione graduatorie provvisorie dei progetti

Oggetto: Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo Specifico 10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi – Azione 10.2.1 – Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia – Azione 10.2.2 – Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base con particolare riferimento al I e al II ciclo.
Avviso pubblico n. AOODGEFID/4396 del 09/03/2018 per la realizzazione di progetti di potenziamento delle competenze di base in chiave innovativa, a supporto dell’offerta formativa. Approvazione e pubblicazione graduatorie provvisorie dei progetti.

Prot. 13404 del 02 maggio 2019