Strage di Capaci, studenti a Palermo al grido di ‘Giovanni e Paolo’

da Tuttoscuola

Al grido di “noi la mafia non la vogliamo” e di “Giovanni e Paolo” i 1.500 studenti presenti sulla Nave della Legalità e quelli siciliani presenti al porto di Palermo si sono riuniti e hanno dato il via alle commemorazioni per i 27 anni dalla morte di Giovanni Falcone. Ad attenderli, Maria Falcone, Presidente dell’associazione Giovanni Falcone e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Il sacrificio del magistrato, ucciso con la moglie e gli uomini della scorta, ha ricordato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, “è divenuto motore di una riscossa di civiltà, che ha dato forza allo Stato nell’azione di contrasto e ha reso ancor più esigente il dovere dei cittadini di fare la propria parte per prosciugare i bacini in cui vivono le mafie”. Per il guardasigilli Bonafede “Lo Stato ha la sua credibilità quando riesce a fornire la verità ai cittadini”. Il sindaco Orlando diserta la cerimonia all’Ucciardone, alla quale è presente il ministro Salvini. Nel suo intervento, come riporta Ansa.it, il capo del Viminale ha detto che “chi ha ucciso Falcone e Borsellino ha provocato tanto dolore ma ha anche svegliato il popolo italiano, perché penso che dopo quella bomba nulla è più stato come prima“.

“A 27 anni dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio – dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – legate dalla medesima, orrenda strategia criminale, la Repubblica si inchina nel ricordo delle vittime e si stringe ai familiari”. Il Capo dello Stato ha ringraziato “quanti una ferita così profonda hanno tratto ragione di un maggior impegno civico per combattere la mafia, le sue connivenze, ma anche la rassegnazione e l’indifferenza che le sono complici. I nomi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina sono indimenticabili. Nella loro disumanità gli assassini li hanno colpiti anche come simboli – a loro avversi – delle istituzioni democratiche e della legalità”.

Ieri sera si è svolto sulla nave il dibattito sul tema della legalità al quale hanno preso parte i ragazzi. Il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha voluto ribadire come sia importante vedere tutti questi studenti “che non hanno paura” e lottano “perché sono puri” per la legalità e contro tutte le mafie. Per il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, “le mafie devono essere combattute non solo con la repressione, ma tutti si devono attivare per impedire che esse entri nei flussi dove circola il denaro. Perché – ha specificato – le mafie stanno cambiando pelle, non sparano più ma sono infiltrate negli affari”. Il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, ha poi sottolineato che “l’Italia ha un passato pieno di ferite ancora aperte. La grandezza è prendere quella storia fare delle leggi che siano le migliori al mondo. Questa è la direzione verso cui stiamo andando”. Tra gli altri presenti al dibattito l’Autorità garante dell’Infanzia e dell’adolescenza, Filomena Albano, l’ex presidente del Senato, Piero Grasso e la presidente delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni.

Prima prova Maturità 2019, il tototracce degli studenti. D’Annunzio e Pirandello i favoriti

da Tuttoscuola

D’annunzio e Pirandello per la prosa, Ungaretti per la poesia: sono ancora loro i favoriti, gli autori che secondo i maturandi potrebbero uscire alla prima prova maturità 2019. Il tototracce è stato realizzato da Skuola.net su un campione di 3.000 studenti che tra meno di un mese dovranno cimentarsi con la prima prova maturità 2019. L’ansia e la tensione da esame stanno iniziando a farsi sentire, tanto più che questo esame di Stato presenta non poche novità. Proprio per questo è utile iniziare a prepararsi esercitandosi con le simulazioni prima prova maturità 2019.

Come ormai noto, gli autori dell’analisi del testo raddoppieranno. I maturandi pare abbiano una posizione sui temi e sui letterati che potrebbero ritrovarsi di fronte il 19 giugno, giorno della prima prova maturità 2019. La tendenza che prevale è che, con tutti i cambiamenti che si dovranno affrontare nella maturità riformata, si suppone (oppure è una velata richiesta) che gli autori loro proposti possano essere tra quelli presenti all’interno del programma scolastico. Dato anche confermato dalla percentuale di maturandi che alla domanda “Credi che possa uscire un autore più attuale, ‘imprevedibile’ o ‘sconosciuto’?” ha risposto “No, si rimarrà sui classici”: la pensa così più di 1 su 5.

La tendenza ad andare sul sicuro, almeno in prima prova maturità 2019 – anticipata anche dagli esempi forniti nelle simulazioni del Miur svolte tra febbraio e aprile – arriva soprattutto dai nomi che sono venuti fuori in maniera ancora più chiara. Per l’autore di prosa dell’Ottocento (da quest’anno ritornato nel novero dei papabili) è sempre un testa a testa tra Verga e D’Annunzio, con il ‘vate’ abruzzese che per una manciata di voti (30% contro 29%) supera il padre del verismo. Nella disputa che riguarda gli autori del Novecento, invece, è Luigi Pirandello (25%) a spuntarla su Italo Svevo (21%), mentre sul terzo gradino del podio troviamo Primo Levi (16%), che scalza Calvino.

Anche i poeti hanno un vincitore chiaro: è Giuseppe Ungaretti, prima scelta di quasi un quinto dei maturandi (19%). Giacomo Leopardi si deve accontentare della seconda piazza (con il 16% delle preferenze). Subito dietro il poeta marchigiano troviamo Eugenio Montale: il 15% dei voti gli valgono la terza posizione nella classifica degli autori in versi.

Per quanto riguarda il capitolo ‘ricorrenze’, l’anniversario che i maturandi considerano più probabile esce in prima prova maturità 2019 è senza dubbio la caduta del Muro di Berlino, avvenuta esattamente 30 anni fa (9 novembre 1989), che svetta con il 22% dei voti. Al secondo posto c’è un altro trentennale: quello dall’invenzione di Internet, che riesce a convincere il 18% degli studenti. I 50 anni dallo sbarco sulla Luna, invece, sono al 13% ma, tutto sommato, i primi passi di Neil Armstrong e colleghi non spiccano nell’immaginario dei ragazzi. Così come i 10 anni dal terribile terremoto dell’Aquila rimangono relegati nelle retrovie, nonostante si tratti di eventi che ci riguardano molto da vicino.

Le uniche vere sorprese emergono dall’analisi degli anniversari legati ai personaggi famosi. Qui assistiamo al sorpasso dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci su tutti i concorrenti: il 20% delle preferenze, probabilmente legato alla rilevanza pubblica che ultimamente sta acquisendo l’argomento, lo porta dal quarto al primo posto. Superati in un colpo solo i 100 anni dalla nascita di Primo Levi (ora al 18%), i 200 anni dell’Infinito di Leopardi (anche loro al 18%) e gli 80 anni dalla nascita di Giovanni Falcone (14%).

Passando ai temi di attualità l’ipotetica traccia prima prova maturità 2019 su Inquinamento e Ambiente è in cima alla classifica al 21% dimostrando che la difesa del clima è un argomento particolarmente caro ai giovani. Seguono i temi su Immigrazione (14%) e Femminicidi (12%). Discorso simile per le tracce di ordine generale, particolarmente caldeggiate dal Miur nelle simulazioni prima prova maturità 2019 che hanno accompagnato l’avvicinamento alla nuova Maturità: il ‘Futuro’ e la ‘Memoria’ li vediamo appaiati in testa (al 17%); “Il ruolo dell’arte” è all’11%. Interessante vedere, in questo caso, come i maturandi si dividano equamente: temi come “L’amore/L’amicizia”, “La rabbia/L’odio”, “La pace”, “La vita”, “La natura”, “La felicità” navigano tutti tra l’8-9%.

Inclusione scolastica: la modifica dell’ultimo momento al decreto

da Tuttoscuola

La legge 107/2015 “Buona scuola”, nel disporre la delega per gli otto decreti legislativi di riforma, al comma 184 aveva disposto che “Entro due anni dalla data di entrata in vigore di ciascuno dei decreti legislativi di cui al comma 180 … il Governo può adottare disposizioni integrative e correttive dei decreti medesimi”. Quei provvedimenti delegati sono entrati in vigore il 31 maggio 2017 e proprio allo scadere dei due anni (31 maggio 2019), il CdM ha avviato l’iter di modifica di uno di quei decreti legislativi.

Il decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 66 recate norme “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107”, entrato in vigore il 31 maggio 2017, sta ora per essere modificato: lo ha deciso il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro Bussetti.

Il nuovo decreto legislativo, passato in prima lettura in Consiglio, introduce disposizioni integrative e correttive al d.lgs. 66/2017 con l’obiettivo, come precisa il comunicato di Palazzo Chigi, di “assicurare una maggiore partecipazione dei portatori di interessi nelle decisioni concernenti le misure educative a favore degli alunni con disabilità e a garantire un significativo supporto alle istituzioni scolastiche nella realizzazione di adeguati processi di inclusione, anche attraverso la previsione di opportune misure di accompagnamento delle istituzioni scolastiche in relazione alle modalità di inclusione degli alunni con disabilità”.

Il testo del nuovo decreto legislativo – che dovrà essere approvato entro 90 giorni, cioè entro fine agosto – non è ancora noto, ma si deduce dal comunicato che dovrebbe prevedere una nuova procedura per attivare gli organici dei docenti di sostegno e una più efficace azione di inclusione.

Gite scolastiche: negli ultimi 3 anni la Polizia ha controllato oltre 60 mila bus

da Tuttoscuola

Sono 60.306 i bus controllati dalla Polstrada tra il febbraio 2016 e l’aprile di quest’anno nell’ambito dell’iniziativa ‘Gite scolastiche in sicurezza’, nata dalla collaborazione tra ministero dell’Istruzione e Polizia di Stato: 8.403 i veicoli che presentavano irregolarità.

Polizia e Miur hanno fornito informazioni utili per l’organizzazione in sicurezza delle gite, riassunte in un vademecum elaborato dalla Polizia Stradale. Informazioni basilari sulla scelta e la regolarità delle imprese di trasporto, sull’idoneità del conducente e sulle condizioni generali dei veicoli, che, “lungi dall’attribuire compiti di polizia ai dirigenti scolastici, intendono supportarli nelle loro responsabilità istituzionali”. L’attenzione è posta alle principali norme sul trasporto collettivo mediante noleggio con conducente di autobus, con particolare riferimento alla condotta del conducente ed alla idoneità del veicolo.

Tra le violazioni accertate ai bus in 3 anni, 2.765 hanno riguardato dispositivi di equipaggiamento alterati o non funzionanti (pneumatici lisci, cinture di sicurezza non funzionanti, fari guasti, specchi retrovisori danneggiati, estintori inefficienti, uscite di sicurezza non agibili ecc.); 1.224 il mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo.