Assestamento di bilancio: il Tesoro fa cassa con la scuola

da Tuttoscuola

Il Senato ha approvato l’assestamento di bilancio dello Stato del corrente esercizio finanziario che, per l’approvazione definitiva, passa ora alla Camera.

Un assestamento che vale quasi come una manovra finanziaria vera e propria, visto che comporta una correzione del saldo di bilancio pari a 7,6 miliardi di euro, soprattutto per corrispondere alle richieste dell’Unione Europea.

Il saldo comporta un aumento delle entrate di oltre 6 miliardi e risparmi per un import superiore al miliardo, risparmi che coinvolgono anche il sistema d’istruzione.

Come riferisce in dettaglio la Flc-cgil, il Ministero dell’Economie e Finanze (MEF) fa un po’ cassa anche sulla scuola con risparmi o variazioni su alcuni capitoli del bilancio del Miur.

In particolare, viene prevista una riduzione di oltre 14 milioni di euro del fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche del I ciclo, con la previsione di dirottarne  5,174  su uno specifico fondo per l’erogazione dell’indennità a favore dei DSGA che coprono posti comuni a più istituzioni.

È prevista una riduzione di 5 milioni di euro (su 13,5) delle risorse per le procedure di reclutamento del personale docente; una riduzione conseguente alla mancata attuazione per quest’anno di alcuni concorsi per i quali era stata programmata una spesa da rinviare, quanto meno, al prossimo anno.

È prevista infine una riduzione di 8 milioni di euro delle risorse destinate annualmente alla carta del docente. L’apposito fondo, previsto dalla Buona Scuola in 381,137 milioni annui, si riduce, pertanto, a 373,137 milioni di euro.

Con il fondo iniziale era previsto il finanziamento di 500 euro a favore di 762.274 docenti con contratto a tempo indeterminato; con la nuova riduzione di 8 milioni del fondo dovrebbe essere finanziata la carta del docente per 746.274 insegnanti.

È presumibile che il numero dei docenti aventi diritto ai 500 euro della carta sia quello computato; se fossero di più, occorrerebbe ridurre l’importo individuale dei 500 euro.

Edilizia: Miur sigla accordi con BEI e CEB per 1,5 miliardi di euro netti per la messa in sicurezza e l’ammodernamento delle scuole

da Tuttoscuola

Siglata lo scorso 29 luglio un’importante operazione di sistema che guarda al futuro degli studenti. “Questi Accordi sono fino ad ora il contratto di progetto di importo maggiore che sia stato stipulato sull’edilizia scolastica. Rappresentano un ulteriore segnale teso al bene della nostra scuola”. Così il Ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, ha commentato gli Accordi per l’edilizia scolastica siglati questo pomeriggio, a Palazzo Chigi, tra il Miur e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) e Cassa Depositi e Prestiti (CDP).

Le Intese sono state sottoscritte alla presenza del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, del Vice Presidente della BEI, Dario Scannapieco, del Vice Governatore della CEB, Carlo Monticelli, e dell’Amministratore Delegato di CDP, Fabrizio Palermo e, appunto, del Ministro Bussetti.

“Questi Accordi – ha spiegato il Ministro Bussetti – ci consentiranno lo stanziamento di 1,5 miliardi netti per interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento alle norme antisismiche, efficientamento energetico e nuova costruzione di edifici scolastici. Il ricorso ai mutui con la Banca Europea e la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa permetterà allo Stato italiano un risparmio sulla spesa legata agli interessi. Quello di oggi è il frutto del lavoro di un anno di Governo e siamo molto soddisfatti. L’edilizia scolastica è stata da subito una nostra priorità. E lo sarà fino alla fine del nostro mandato”.

Un miliardo e mezzo, dunque, le risorse a favore dell’edilizia scolastica (1,255 milioni erogati dalla Banca Europea per gli Investimenti e 300 milioni dalla Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa). I fondi saranno utilizzati dalla Cassa Depositi e Prestiti (CDP) a beneficio degli Enti Locali proprietari degli istituti. Le risorse saranno erogate da CDP a Comuni, Province e Città Metropolitane tramite la concessione di mutui alle Regioni, sulla base di graduatorie di priorità predisposte da queste ultime e rientranti nella programmazione nazionale triennale 2018-2020 per l’edilizia scolastica del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che coordina il piano e monitorerà l’utilizzo dei fondi. Gli oneri di ammortamento saranno a carico dello Stato senza alcun onere per gli Enti Locali.

Via libera all’assunzione di circa 53mila nuovi docenti, meno 5mila rispetto alla richiesta. Colpa del calo demografico

da Tuttoscuola

Il ministero dell’Economia ha dato il via libera all’assunzione di 53.627 docenti dopo la richiesta del ministero dell’Istruzione del mese scorso che chiedeva l’autorizzazione ad assumere “complessive 58.627 unità”. Lo si legge in una nota del Mef. Bussetti: “In arrivo bandi per concorsi infanzia e primaria e scuola secondaria. Un totale di ben 180 mila immissioni in ruolo”. Salvatore Giuliano: “Altro obiettivo raggiunto”.

Inizialmente si parlava di circa 58mila docenti da assumere, quasi 5mila in più rispetto al numero autorizzato dal Mef. Colpevole, secondo il ministro Bussetti, sarebbe il calo demografico: “Un po’ tutte le regioni italiane ne sono state colpite”.  A spiegare i motivi della riduzione del numero di docenti da assumere, il Mef:  “Nella richiesta non veniva tenuto in considerazione la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell’ultimo biennio, connessa con il calo della natalità”, con ben oltre 100 mila alunni in meno complessivi. Su questo punto il Mef ha aggiunto che, come previsto dalla legge, le dotazioni organiche complessive e la distribuzione delle stesse tra le regioni “sono definite specificamente in base al grado di densità demografica e alla previsione dell’entità e della composizione della popolazione scolastica”.

Per tali motivi, il Miur aveva fatto pervenire pochi giorni fa, il 23 luglio, una nuova richiesta per complessive 53.627 unità sulla quale la Ragioneria generale dello stato, lo scorso 25 luglio, ha comunicato di non avere ulteriori osservazioni da formulare.

Tra chi ha accolto positivamente la notizia c’è il sottosegretario Salvatore Giuliano che su facebook scrive: “Poco fa mi è stato comunicato il via libera del Mef all’assunzione di 53.627 docenti per il prossimo anno scolastico 2019/2020. Sono felice di poter confermare che un altro obbiettivo del sottoscritto e del MoVimento 5 Stelle è stato raggiunto. Finalmente la scuola italiana potrà contare su nuove energie!”.

Assestamento di bilancio 2019: meno 8 mln di euro per Carta del Docente. Tutte le ricadute sul MIUR

da Tuttoscuola

Il Senato ha approvato il Disegno di Legge di assestamento del bilancio dello Stato per l’anno finanziario 2019. Il provvedimento passa ora all’esame della Camera. L’assestamento di bilancio consente un aggiornamento, a metà esercizio, degli stanziamenti del bilancio, anche sulla scorta della consistenza dei residui attivi e passivi accertata in sede di rendiconto dell’esercizio scaduto l’anno precedente. Quindi sono eventualmente aggiornate le stime delle entrate, adeguate le spese per esigenze sopravvenute, determinate le autorizzazioni di pagamento alla luce dei residui accertati in sede di rendiconto dell’esercizio precedente.

Secondo quanto riportato da FLC CGIL, il ddl di assestamento per il 2019 assumerebbe le caratteristiche di una vera e propria manovra correttiva. In particolare esso rientra nel complesso negoziato che si è svolto nelle scorse settimane tra il governo italiano e la Commissione Europea sul rispetto della regola del debito pubblico del Patto di stabilità e crescita.

Il governo italiano, con una lettera trasmessa lo scorso 2 luglio, ha garantito di adottare con la legge di assestamento una serie di misure che comporteranno una correzione del saldo di bilancio pari a 7,6 miliardi di euro (0,42% del PIL) in termini nominali, corrispondente a 8,2 miliardi di euro (0,45% del PIL) in termini strutturali. Tale correzione è determinata, da un lato, dall’aumento delle entrate pari a 6,2 miliardi di euro (2,9 miliardi di maggiori entrate fiscali, 2,7 miliardi di euro di maggiori dividendi dalla Banca d’Italia e dalla Cassa Depositi, maggiori contributi per 0,6 miliardi) e, dall’altro, dai risparmi attesi per il 2019 determinati dal minor utilizzo delle risorse finalizzate al reddito di cittadinanza e al trattamento di pensione anticipata “quota 100”. Poiché questi risparmi non sono ancora effettivamente quantificabili, il Governo, con il decreto legge 61/19, ha disposto l’accantonamento di un importo pari a 1,5 miliardi di euro delle dotazioni di bilancio in termini di competenza e cassa. Per effetto di tali misure, l’indebitamento netto nominale per il 2019 è stimato al 2,04% del PIL, che la Commissione Europea ha considerato sufficiente, in questa fase, per non attivare la procedura di infrazione per mancata osservanza della regola del debito pubblico del 2018.

Per il MIUR l’assestamento complessivamente comporta una riduzione delle risorse in termini di competenza pari a € 28.688.272 ed un aumento in termini di cassa pari a € 131.311.728. Le variazioni della legge di assestamento si aggiungono alle variazioni fatte nei mesi scorsi per atto amministrativo o per attuazione di provvedimenti legislativi o da norme di carattere generale.

In questa tabella realizzata da FLC CGIL la sintesi delle variazioni al bilancio 2019

Previsioni iniziali
2019
Variazioni per
Atto amministrativo
Variazioni per
provvedimenti
Variazioni
DDL assestamento
Totale
variazioni
Assestamento
A B C D E=B+C+D F=A+E
Competenza 59.523.653.826 217.997.131 -28.688.272 189.308.859 59.712.962.685
Cassa 60.427.842.636 293.548.247 281.661.890 131.311.728 706.521.865 61.134.364.501

Le variazioni per atto amministrativo sono state fatte per integrazione delle dotazioni di cassa dei capitoli deficitari, con storno dall’apposito Fondo di riserva (cap. 3002/MEF). La gran parte delle variazioni per provvedimenti legislativi sono stati determinate dal Riparto del fondo per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del paese (180 milioni di euro in termini cassa e competenza) e dalla ripartizione delle scelte per la devoluzione del cinque per mille (oltre 63 milioni di euro in termini di cassa).

Di seguito alcuni degli interventi più significativi previsti dal DDL di assestamento del bilancio 2019 relativi al MIUR

  • Per il 2019 viene istituto uno specifico fondo per l’erogazione dell’indennità per il DSGA che copra posti comuni a più istituzioni. Il Fondo è pari a € 5.174.040 e le risorse sono rivenienti dalla riduzione del fondo di funzionamento delle scuole del primo ciclo e del fondo di funzionamento delle scuole di II grado.
  • È prevista una riduzione di oltre 14 milioni di euro del fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche del I ciclo (una parte come già detto è destinato al fondo DSGA, vedi punto precedente)
  • È prevista una riduzione di 8 milioni di euro delle risorse destinate alla carta del docente
  • È prevista una riduzione di 5 milioni di euro (su 13,5) delle risorse per le procedure di reclutamento del personale docente
  • È prevista una Riduzione di 16 milioni di euro del Fondo di Funzionamento Ordinario delle università. Le risorse sono trasportate al nuovo capitolo dedicato destinato alle spese per la fornitura dei servizi ICT

Da segnalare che con atti amministrativi precedenti erano stati previsti

  • Una riduzione di oltre 60 milioni di euro delle spese per supplenze brevi della scuola dell’infanzia, spostate al corrispondente capitolo della scuola secondaria di I grado
  • L’Aumento di 25 milioni di euro il fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca afferenti al MIUR.

Infine sono confermate le procedure di calcolo della proiezione triennale delle spese di personale per i posti di sostegno in deroga e per l’organico di fatto della scuola che prevedono l’azzeramento al terzo anno delle relative spese.

Intercultura, online il nuovo bando: 2.200 posti a disposizione, oltre 1500 le borse di studio

da Tuttoscuola

Disponibile sul sito di Intercultura (www.intercultura.it) il nuovo bando di concorso per trascorrere un anno scolastico all’estero (oppure un periodo più breve, da sei mesi a alcune settimane estive) in uno dei 4 angoli del mondo dove l’Associazione di volontariato promuove da quasi 65 anni i suoi programmi educativi.

Il bando è rivolto a tutti gli studenti delle scuole superiori nati tra il 1 luglio 2002 e il 31 agosto 2005: oltre 2.200 i posti a disposizione (2.250 gli adolescenti in partenza nel corso di questa estate), 60 le diverse destinazioni, tutte ambitissime dai ragazzi questa nuova “Generazione i”, con il passaporto pronto e la valigia in mano, desiderosi di imparare a vivere in un mondo sempre più complesso e globalizzato.

Come ogni anno si rinnova anche lo sforzo di Intercultura, nonostante una congiuntura economica sempre difficile, di rendere accessibile questa esperienza a chiunque. Sono ben 1.500 le borse di studio, a totale o parziale copertura della quota di partecipazione, messe a disposizione delle famiglie. Le borse comprendono non solo l’esperienza all’estero, ma anche gli incontri di formazione,  prima,  durante e al termine della partecipazione al programma, una componente imprescindibile per comprendere la reale portate educativa di un periodo vissuto all’estero da adolescenti.

Circa la metà delle borse di studio provengono dall’apposito fondo di Intercultura e consentono la partecipazione ai programmi da parte degli studenti più meritevoli e bisognosi di sostegno economico (si va dalle borse totali che coprono il 100% della quota di partecipazione, a quelle parziali che coprono una percentuale variabile tra il 20% e l’80% della stessa). Le altre centinaia, tra borse di studio totali e contributi sponsorizzati, saranno messe a disposizione grazie alla collaborazione tra la Fondazione Intercultura e diverse aziende, banche, fondazioni ed enti locali. L’elenco verrà  continuamente aggiornato da metà agosto in poi sul sito alla pagina http://www.intercultura.it/borse-di-studio-offerte-da-sponsor).

Gli studenti potranno iscriversi al concorso tra il 1 settembre e il 10 novembre per aggiudicarsi un posto tra i programmi scolastici proposti e una delle borse di studio. Per ricevere tutte le informazioni sui programmi, è possibile già da ora consultare  sul sito i recapiti dei volontari di 159 città in tutta Italia e, a partire  da settembre, l’elenco degli incontri pubblici organizzati sempre dai volontari di Intercultura.

Il RICONOSCIMENTO DEL PERIODO TRASCORSO ALL’ESTERO E L’ALTERNANZA SCUOLA E LAVORO: per gli studenti che frequentano all’estero l’intero anno scolastico, la normativa scolastica italiana riconosce la possibilità di accedere alla classe successiva senza ripetere l’anno. Il Ministero dell’Istruzione ha chiarito (nota 843/2013) che le esperienze di studio all’estero sono “parte integrante dei percorsi di formazione e di istruzione” e che sono “valide per la riammissione nell’istituto di provenienza”. (www.intercultura.it/normativa).

Inoltre, le esperienze di studio all’estero sono equiparate ai fini dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex Alternanza Scuola Lavoro): per riconoscerle contano le competenze acquisite e il parere del Consiglio di Classe. Il 28 marzo 2017 il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca ha pubblicato la Nota MIUR prot. 3355 ​​con alcuni importanti chiarimenti sull’Alternanza Scuola Lavoro. In particolare, al punto 7 il MIUR si esprime sull’Alternanza Scuola Lavoro per “gli studenti che partecipano a esperienze di studio o formazione all’estero”. (http://www.intercultura.it/studenti/faq/).

Inoltre, al fine di fornire alla scuola gli elementi per valutare l’intero percorso seguito dallo studente, Intercultura fornirà al termine di ogni fase del programma la certificazione delle competenze acquisite (https://www.intercultura.it/studenti/fasi-del-programma/) calcolate in: fino a 30 ore per aver partecipato alle selezioni; fino a 40 ore per la formazione prepartenza che i volontari forniscono a tutti i vincitori del concorso di Intercultura; fino a 80 ore per il soggiorno all’estero e fino a 15 ore per la formazione al rientro.

60 METE NEI 4 ANGOLI DEL MONDO PER  APPRENDERE LE COMPETENZE PIU’ MODERNE

Intanto sono in corso le partenze dei circa 2.250 ragazzi tra i 15 e i 18 anni di età, che nell’anno scolastico 2019-20 studieranno all’estero con un programma di Intercultura; tra di loro, si riconferma la scelta di vivere questa esperienza di formazione anche in mete insolite e alternative.  Rispetto alle destinazioni più classiche come gli USA e il Canada (destinazione del 21,8% dei ragazzi per un totale di 490 studenti) o come l’Australia e la Nuova Zelanda (4,8% per un totale di 109 studenti), il 24,7% degli adolescenti ha scelto di partire per l’America latina, il 13,4% per l’Asia, l’1,9% per l’Africa (42 i ragazzi che vi trascorreranno dall’anno scolastico al bimestre: richiestissimi il Sudafrica e il Ghana, ma anche i programmi in Tunisia e in Egitto riaperti l’anno scorso dopo la loro chiusura durante la Primavera Araba). Infine il 33,4% studierà in diversi Paesi dell’Europa.

Tra le destinazioni più “gettonate” si confermano quelle dell’America latina: 555 gli studenti in partenza tra  Argentina, Brasile, Costarica, Messico, Cile, Honduras, Rep.Dominicana, Paraguay, Panama, Colombia, Bolivia, Perù ed Uruguay.

Dall’altro capo del mondo, rasentano quota 100 i ragazzi che trascorreranno un anno scolastico in Cina, mentre gli altri studenti vincitori per un programma in Asia (299 in totale) saranno suddivisi tra Thailandia, Giappone, India, Filippine, Hong Kong, Indonesia, Malesia.

Chi invece ha preferito l’Europa (752 gli adolescenti in partenza) non ha scelto solamente i Paesi più classici e culturalmente simili a noi come la Francia, la Germania, l’Irlanda, la Spagna, il Portogallo, il Belgio, il Regno Unito, l’Austria, la Svizzera, ma anche quelli scandinavi (Finlandia, Norvegia, Islanda, Svezia, Danimarca) e quelli dell’Est Europa (Russia, Lettonia, Rep.Ceca, Serbia, Croazia, Bosnia, Slovacchia, Turchia Ungheria, etc).

Assunzioni anno scolastico 2019/2020

Decreto Ministeriale 31 luglio 2019, AOOUFGAB 688
Contingente autorizzato per le assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, da effettuarsi per l’anno scolastico 2019/20, pari a n. 53.627 posti

Comunicato MEF 29 luglio 2019, n. 144
Via libera del MEF all’assunzione di oltre 53.000 docenti


È stato firmato questa mattina dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, il decreto che autorizza la nomina in ruolo – per l’anno scolastico 2019/2020 – di 53.627 docenti per la scuola dell’infanzia, la primaria, la secondaria di primo e secondo grado.

Il decreto del Ministro Bussetti è accompagnato dalle istruzioni operative per le nomine e dai prospetti con la ripartizione del contingente delle assunzioni a tempo indeterminato degli insegnanti.

Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 31 luglio 2019

Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 31 luglio 2019 

Indizione della «Giornata nazionale del folklore e delle tradizioni popolari». (19A05402)
(GU Serie Generale n.200 del 27-08-2019)

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell’attivita’ di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri», ed in particolare l’art. 5, comma 2, lettera a), in base al quale il Presidente del Consiglio dei ministri indirizza ai ministri le direttive politiche ed amministrative in attuazione delle deliberazioni del Consiglio dei ministri;

Considerato che le tradizioni popolari, esprimendo una cultura territoriale che costituisce eredita’ del passato da conoscere e di cui riappropriarsi, rappresentano un patrimonio da recuperare e valorizzare in ciascun territorio regionale italiano;

Considerato altresi’ che la riscoperta di tale patrimonio, soprattutto da parte delle nuove generazioni, stimolando il confronto e favorendo gli scambi personali, a livello sia nazionale che internazionale, puo’ fungere da volano per il turismo, con conseguenti ricadute positive anche di carattere economico;

Ritenuta, pertanto, l’opportunita’ di promuovere una giornata nazionale orientata all’informazione sul folklore e alla tutela delle realta’ della tradizione popolare italiana;

Verificato che la data del 26 ottobre 2019 non risulta impegnata da altre celebrazioni istituzionali;

Sentito il Consiglio dei ministri nella seduta del 31 luglio 2019;

Emana la seguente direttiva:

E’ indetta la «Giornata nazionale del folklore e delle tradizioni popolari» per il giorno 26 ottobre 2019. In tale giornata le amministrazioni pubbliche, anche in coordinamento con gli enti ed organismi interessati, promuovono l’attenzione e l’informazione sul tema del folklore e delle tradizioni popolari, nell’ambito delle rispettive competenze e attraverso idonee iniziative di comunicazione e sensibilizzazione.

La presente direttiva, previa registrazione da parte della Corte dei conti, sara’ pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 31 luglio 2019

Il Presidente del Consiglio dei ministri Conte

Registrata alla Corte dei conti il 9 agosto 2019
Ufficio controllo atti P.C.M. Ministeri della giustizia e degli affari esteri e della cooperazione internazionale, reg. succ. n. 1704

Decreto Ministeriale 31 luglio 2019, AOOUFGAB 688

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione

Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI

Nota 31 luglio 2019, AOODGPER 35174

Oggetto: Personale docente – Nomine in ruolo per l’anno scolastico 2019/20.

Al fine di avviare le operazioni di assunzioni di nomine in ruolo per l’anno scolastico 2019/20 si trasmettono in allegato alla presente:

  • le istruzioni operative alle nomine in ruolo (Allegato A);
  • il Decreto Ministeriale che autorizza l’immissione in ruolo di personale docente per l’anno scolastico 2019/2020 per un contingente pari a 53.627 posti;
  • i prospetti contenenti il contingente suddetto ripartito a livello regionale;
  • i prospetti elaborati a livello provinciale, classe di concorso/tipo posto riportanti disponibilità ed esuberi al termine delle operazioni di mobilità;
  • i prospetti contenenti gli elenchi delle sedi scolastiche e dei tipi posto/classe di concorso relativi alle disponibilità al termine delle operazioni di mobilità.

Si raccomanda la tempestività degli adempimenti descritti per permettere un ordinato e regolare avvio dell’anno scolastico e si confida nella consueta e fattiva collaborazione.

IL CAPO DIPARTIMENTO
Carmela Palumbo


Contingente autorizzato per le assunzioni a tempo indeterminato di personale docente per la scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, da effettuarsi per l’anno scolastico 2019/20, pari a n. 53.627 posti

Inclusione scolastica in CdM

Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione del 31 luglio 2019, ha approvato

  • un decreto legislativo contenente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66;
  • un DPR che regolamenta le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM.

INCLUSIONE SCOLASTICA

Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107 (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, a norma dell’articolo 1, comma 184, della legge 13 luglio 2015, n. 107, introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”. Il decreto mira, in particolare, ad assicurare una maggiore partecipazione dei portatori di interessi nelle decisioni concernenti le misure educative a favore degli alunni con disabilità e a garantire un significativo supporto alle istituzioni scolastiche nella realizzazione di adeguati processi di inclusione, anche attraverso la previsione di opportune misure di accompagnamento delle istituzioni scolastiche in relazione alle modalità di inclusione degli alunni con disabilità. Il testo tiene conto dei pareri espressi dalla Conferenza unificata e dalle Commissioni parlamentari competenti.


PERSONALE DOCENTE E AMMINISTRATIVO AFAM

Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM (decreto del Presidente della Repubblica – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti, ha approvato, in esame definitivo, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che disciplina le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM. Le nuove disposizioni sono dirette a valorizzare l’autonomia didattica e organizzativa delle singole Istituzioni AFAM in ossequio ai principi di efficacia, efficienza, economicità e celerità dell’azione amministrativa. A tal fine, si prevede la programmazione triennale del fabbisogno di personale docente e tecnico-amministrativo, con la possibilità per le singole istituzioni di apportare ogni anno modifiche e aggiornamenti. Il testo tiene conto delle disposizioni in materia previste dalla legge di bilancio per il 2018, nonché dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari.


Inclusione, approvato il decreto in via definitiva. Nuove norme a favore degli alunni con disabilità

Un nuovo approccio verso l’inclusione e un passo avanti decisivo per allineare l’Italia, già all’avanguardia nei servizi per gli studenti con disabilità, alla nuova visione internazionale dell’integrazione.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il Decreto inclusione, che era stato esaminato in via preliminare lo scorso maggio. A partire dall’assegnazione delle ore di sostegno, che verrà decisa d’intesa con le famiglie, sussidi, strumenti, metodologie di studio non saranno più elaborati in modo “standard”, in base al tipo di disabilità, ma con un Piano didattico individualizzato che guarderà alle caratteristiche del singolo studente.

“Sono particolarmente orgoglioso del provvedimento approvato oggi in via definitiva – dichiara il Ministro Marco Bussetti -. Un obiettivo che ho fortemente voluto fin dall’inizio del mio mandato e che è stato raggiunto tramite il confronto costante con le Associazioni del settore e con l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica. Anche su questo tema così importante, possiamo presentare alle famiglie i risultati del nostro impegno concreto. Ogni studente deve essere protagonista del proprio percorso di crescita. I ragazzi che hanno bisogno di maggiore assistenza, da oggi potranno beneficiare di percorsi elaborati appositamente per loro, su base individuale. Uno strumento che potrà migliorare ulteriormente l’importantissimo lavoro svolto dai nostri docenti”.

L’intera comunità scolastica sarà coinvolta nei processi di inclusione. Viene rivista la composizione delle commissioni mediche per l’accertamento della condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica: saranno sempre presenti, oltre a un medico legale che presiede la Commissione, un medico specialista in pediatria o neuropsichiatria e un medico specializzato nella patologia dell’alunno. Anche i genitori e, dove possibile, se maggiorenni, gli stessi alunni con disabilità, potranno partecipare al processo di attribuzione delle misure di sostegno.

Nascono i Gruppi per l’Inclusione Territoriale (GIT), formati su base provinciale, ovvero nuclei di docenti esperti che supporteranno le scuole nella redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e nell’uso dei sostegni previsti nel Piano per l’Inclusione. I GIT avranno anche il compito di verificare la congruità della richiesta complessiva dei posti di sostegno che il dirigente scolastico invierà all’Ufficio Scolastico Regionale.

A livello scolastico opererà il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione, composto dal team dei docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori dell’alunno con disabilità, delle figure professionali specifiche, interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con l’alunno stesso, nonché con il supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare e con un rappresentante designato dall’Ente Locale. Il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione avrà il compito di redigere il Piano Educativo Individualizzato, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno.

PCTO: LINEE GUIDA SU ORIENTAMENTO CONFUSE E CONTRADDITTORIE

PCTO, GILDA: LINEE GUIDA SU ORIENTAMENTO CONFUSE E CONTRADDITTORIE

“I PCTO, ovvero i ‘Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento’, partono con il piede sbagliato. L’impostazione e l’impianto delle linee guida sono da rivedere nel profondo e riteniamo che spetti al Collegio docenti programmare sia la quantità che la qualità di tali percorsi, senza essere obbligati ad un numero minimo di ore”. È quanto afferma la FGU – Gilda degli Insegnanti nelle osservazioni formulate in merito al documento proposto dal Miur ai sindacati nell’incontro di martedì scorso e che oggi è approdato al CSPI a cui spetta esprimere un parere.

“Tutta la prima parte del testo è eccessivamente lunga, non è lineare nella struttura e nel linguaggio e, dunque, – rileva la Gilda – andrebbe riscritta in maniera più semplice e chiara per evitare di creare confusione in chi dovrà portare avanti le attività di PCTO”. 

Il sindacato guidato da Rino Di Meglio sottolinea, inoltre, il carattere contraddittorio di tutta la parte riguardante l’orientamento: “Se l’obiettivo è incrementare le iscrizioni degli studenti agli istituti tecnici e professionali, occorre mettere in campo politiche nazionali ad hoc che, a loro volta, richiedono una riforma complessiva dell’orientamento, possibilmente con l’introduzione di una regia nazionale e territoriale dell’orientamento. La definizione, poi, del docente come ‘facilitatore dell’orientamento’ è decisamente riduttiva e finanche offensiva per le attività che i Collegi docenti, i Consigli di classe e gli insegnanti svolgono. Questa definizione andrebbe cancellata e sostituita con ‘professionista dell’orientamento’”. 

Altro aspetto contestato dalla Gilda è la mancata previsione di risorse per retribuire l’aumento del carico di lavoro che graverà su tutto il personale scolastico: “Le Linee guida – spiega il sindacato – prefigurano ulteriori oneri per le scuole senza alcuna contropartita economica. Si deve chiarire che la figura del tutor interno è volontaria e, in quanto tale, non è assegnata da dirigente. Proprio per questo, è necessario che il docente accetti l’incarico. Il rischio – conclude la Gilda – è che quella del tutor figura diventi l’ennesima figura alla quale viene affibbiata una notevole mole di lavoro in più senza alcuna regolamentazione contrattuale e con uno stanziamento risibile di fondi”.

Nota 30 luglio 2019, AOODGOSV 17054

Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali
LORO SEDI
Al Sovrintendente agli Studi della Valle d’Aosta
AOSTA
Al Dirigente del Dipartimento Istruzione per la Provincia Autonoma di TRENTO
All’Intendente Scolastico per le scuole delle località ladine di BOLZANO
All ‘Intendente Scolastico per la scuola in lingua tedesca di BOLZANO
Al Sovrintendente Scolastico della Provincia di BOLZANO
Ai Dirigenti scolastici delle Istituzioni scolastiche statali e paritarie
di ogni ordine e grado
LORO SEDI
e, p.c. AI Gabinetto On.le Ministro
SEDE
All’Ufficio del Consigliere Diplomatico
SEDE
Al Capo Ufficio Stampa
SEDE
AI Capo Dipartimento
SEDE
Alla Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO
Piazza Firenze, 27 – 00186 Roma

OGGETTO: UNESCO Associated Schools Network – ASPnet. Istruzioni operative a.s. 2019-2020

Comunicato MEF 29 luglio 2019, n. 144

Ministero dell’Economia e delle Finanze

Via libera del MEF all’assunzione di oltre 53.000 docenti

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze, tramite la Ragioneria Generale dello Stato, ha dato il via libera all’assunzione di 53.627 docenti.

Nell’ambito della procedura di autorizzazione al reclutamento del personale docente per il prossimo anno scolastico 2019/2020 (prevista dall’articolo 39, commi 3 e 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, che prevede un’istruttoria diretta a riscontrare le effettive esigenze di reperimento di nuovo personale e un DPR su proposta del Ministero della Pubblica Amministrazione e del Ministero dell’Economia e delle finanze), il Ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca, con nota del 3 luglio 2019 aveva formulato una richiesta di autorizzazione ad assumere per complessive 58.627 unità, corrispondenti ad altrettanti posti vacanti e disponibili in dotazione organica.

Nella predetta richiesta non veniva tenuto in considerazione la marcata riduzione delle iscrizioni degli alunni, registrata specie nell’ultimo biennio, connessa con il calo della natalità. Al riguardo, il MEF ha più volte evidenziato quanto previsto dal DPR 20 marzo 2009, n. 81 e, in particolare, che le dotazioni organiche complessive e la distribuzione delle stesse tra le regioni sono definite specificamente in base al grado di densità demografica e alla previsione dell’entità e della composizione della popolazione scolastica.

Alla luce delle interlocuzioni tecniche, il Ministero dell’Istruzione ha fatto pervenire il 23 luglio scorso una nuova richiesta per complessive 53.627 unità sulla quale la RGS lo scorso 25 luglio ha comunicato di non avere ulteriori osservazioni da formulare.

Roma, 29 luglio 2019
Ore 18,50