Giuramento dei ministri, Azzolina e Manfredi da Mattarella. Firmato il decreto di nomina. Le priorità della ministra

da Tuttoscuola

Inizia ufficialmente alle 17.30 di oggi, 10 gennaio 2020, il mandato dei nuovi ministri dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi. Proprio intorno a quell’ora infatti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto, al Palazzo del Quirinale, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, su proposta del quale ha firmato il decreto di nomina dell’onorevole Lucia Azzolina a Ministro dell’Istruzione, e di Gaetano Manfredi a Ministro dell’Università e della Ricerca. Questo secondo quanto pubblicato da un comunicato online sul sito della Presidenza della Repubblica.

Conte cessa, pertanto, dalla carica assunta ad interim di Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca.

Subito dopo i nuovi Ministri hanno prestato giuramento nelle mani del Capo dello Stato, alla presenza, in qualità di testimoni, del Consigliere Direttore dell’Ufficio per gli Affari Giuridici e le Relazioni Costituzionali della Presidenza della Repubblica, dottor Daniele Cabras e del Consigliere Militare del Presidente della Repubblica, generale di S.A. Roberto Corsini. Era presente il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Riccardo Fraccaro.

Ho da poco giurato come Ministra dell’Istruzione nelle mani del Presidente della Repubblicascrive Lucia Azzolina dalla sua pagina Facebook -. Accanto a me c’era mia sorella, una delle persone che mi sono più care e con cui condivido sempre i momenti più importanti. Da oggi comincia un lavoro nuovo al Ministero. Cambia il ruolo, aumentano le responsabilità, ma lo spirito è lo stesso con cui ho avviato la mia attività già da Sottosegretaria: determinazione, ascolto, tanta passione per un mondo che sento mio. E una convinzione: la scuola italiana funziona. Va migliorata, ma non stravolta.

La scuola ha bisogno di cura, di semplificazione, di rapidità nelle decisioni, di visione. E di concretezza: farò in modo che il Ministero torni ad essere un punto di riferimento operativo per le scuole. Daremo supporto a chi tutti i giorni sta nelle segreterie, negli uffici di dirigenza, nelle classi e spesso deve correre dietro alla burocrazia, ai ricorsi, alle disfunzioni del sistema. Soprattutto metterò gli studenti al centro di ogni mia decisione. La scuola è per loro.

Il lavoro da fare è da subito molto impegnativo. In questi giorni di transizione l’attività al Ministero non si è mai interrotta, perché i dossier lasciati in sospeso erano molti. Alcuni davvero prioritari.

Questi sono i dieci punti su cui mi sto già muovendo.

➡ Concorsi per gli insegnanti. Lavoreremo subito ai bandi per la scuola dell’infanzia e primaria, per la secondaria (ordinario e straordinario), per i docenti di religione. Dobbiamo scriverne quattro. Ho già messo al lavoro la mia squadra, in raccordo con le strutture del Ministero.

➡ Scriveremo rapidamente i provvedimenti attuativi del decreto scuola. Primi fra tutti il nuovo regolamento per velocizzare la chiamata dei supplenti e quello per la ‘call’ che consentirà a chi vuole subito il ruolo e il contratto a tempo indeterminato di poter andare a insegnare volontariamente anche in un’altra regione diversa dalla propria.

➡ Avvieremo quanto prima il tavolo per il rinnovo del contratto: è urgente.

Sostegno: deve partire velocemente il nuovo ciclo di formazione degli insegnanti specializzati. E dobbiamo attuare il decreto legislativo 66/17 sull’inclusione, che mette in campo strumenti nuovi e importantissimi per rispondere alle necessità dei ragazzi con disabilità, che però sono ancora scritti solo sulla carta. Anche qui chiederò rapidità a chi dovrà lavorarci.

➡ Esami di Stato del secondo grado, quelli che tutti chiamano Maturità: entro fine mese pubblicheremo le materie della seconda prova. Rispetteremo la scadenza. E poi lavoreremo all’ordinanza sugli Esami, un ‘manuale’ d’uso che va semplificato: oggi è un documento voluminoso e non sempre chiarissimo per le commissioni. Cominciamo da qui a costruire strumenti più agili. Forniremo anche una risposta ai dubbi che stanno emergendo sugli ultimi cambiamenti annunciati. Penso alla scomparsa delle ormai famose buste all’orale. Voglio che i ragazzi abbiano tutte le informazioni di cui hanno bisogno.

➡ Educazione civica: alle scuole serve chiarezza. Produrremo le necessarie Linee guida.

➡ Continueremo a lavorare per velocizzare la spesa in materia di edilizia scolastica. I fondi ci sono, vanno spesi presto e bene.

➡ Attiverò nei prossimi giorni un tavolo sull’innovazione didattica con dentro docenti e dirigenti esperti: partiremo dalle belle esperienze che già esistono nelle scuole e le porteremo a sistema.

➡ Tutto il personale dovrà essere valorizzato. Prioritario sarà il tema della formazione. Dei dirigenti, dei docenti, ma anche del personale ATA (amministrativo, tecnico e ausiliario) sempre troppo poco considerato.

➡ Ho dato disposizione di avviare subito i processi di sburocratizzazione per semplificare quelle pratiche che rendono difficile la vita quotidiana di dirigenti e segreterie scolastiche.

Mi metterò al servizio della scuola. Ogni giorno.

C’è tanto da fare, ma è il lavoro più bello del mondo”.

Sicurezza: online le graduatorie del Piano da 65,9 mln per verifiche e interventi su solai e controsoffitti

da Tuttoscuola

Sono state pubblicate sul sito del Ministero dell’Istruzione le graduatorie del bando da 65,9 milioni di euro per un Piano straordinario per le verifiche dei solai e dei controsoffitti degli edifici pubblici adibiti a uso scolastico e per eventuali interventi urgenti sulle situazioni di criticità che emergeranno dalle indagini. Nello specifico, verranno finanziate 5.560 verifiche: 1.265 su edifici di Province e Città metropolitane e 4.295 su strutture scolastiche comunali.

“A ottobre scorso – dichiara la Vice Ministra all’Istruzione, Anna Ascani – abbiamo stanziato 65,9 milioni di euro per il Piano straordinario di prevenzione dei crolli di solai e controsoffitti nelle scuole, oggi pubblichiamo le graduatorie degli enti locali che hanno aderito all’avviso pubblico e potranno beneficiare di queste risorse. E intervenire, quindi, rapidamente per assicurare ai nostri studenti il diritto di formarsi e crescere in ambienti sicuri. Purtroppo sappiamo bene che una delle maggiori ragioni di insicurezza delle nostre scuole è il crollo di intonaco dai soffitti: proprio nei giorni scorsi si sono verificati dei casi in due istituti. Ed è per questo che siamo impegnati giorno dopo giorno per fare concretamente dell’edilizia scolastica una delle nostre priorità”.

Le Regioni con il maggior numero di interventi che saranno finanziati a seguito di un avviso pubblico nazionale sono la Campania (943), la Lombardia (568) e la Puglia (531). Lo stanziamento complessivo prevede 40 milioni che saranno utilizzati per le verifiche sui solai e 25,9 milioni che serviranno a eseguire i lavori più urgenti. Obiettivi: verificare lo stato degli edifici scolastici, prevenire fenomeni di crollo di solai e controsoffitti e intervenire poi tempestivamente sulle criticità rilevate per garantire la sicurezza delle scuole.

Gli interventi candidati sono stati selezionati sulla base di precisi criteri: vetustà degli immobili, con particolare riferimento agli edifici costruiti prima del 1970; presenza all’interno di una zona sismica; popolazione scolastica coinvolta; assenza di finanziamento negli ultimi 5 anni per interventi strutturali o per indagini diagnostiche; eventuale quota di cofinanziamento.

Il link alle graduatorie: https://www.istruzione.it/edilizia_scolastica/fin-ind-diag.shtml

Concorsi secondaria: scompaiono gli ambiti disciplinari

da Tuttoscuola

A differenza di quanto già previsto per il concorso ordinario Infanzia e Primaria, per i concorsi della secondaria manca tuttora l’autorizzazione del MEF (Ministero dell’Economia e Finanze). Autorizzazione che il Ministero dell’Istruzione avrebbe chiesto o starebbe per chiedere in queste ore.

Per il concorso Infanzia e Primaria l’autorizzazione è stata concessa da tempo, il 9 aprile dello scorso anno, ed è relativa a complessivi 16.959 posti.

Per la secondaria diversi comunicati del Miur hanno parlato di circa 50 mila posti disponibili, ma il numero esatto si conoscerà soltanto dopo l’ok del MEF. Lo stesso problema riguarda anche il concorso per docenti di religione cattolica.

Per i concorsi di secondaria c’è un altro ostacolo per l’emanazione dei concorsi: gli ambiti disciplinari.

Il decreto legislativo 59/2017 per il reclutamento e la formazione dei docenti della secondaria (FIT) prevedeva  “Nel bando di concorso sono previsti contingenti separati, in ciascuna sede concorsuale regionale o interregionale, per ognuna delle seguenti tipologie di posto e classi di concorso:

posti relativi alle classi di concorso per la scuola secondaria di primo e secondo grado, anche raggruppate in ambiti disciplinari.

Grazie a quella previsione, con una medesima classe di concorso era possibile concorrere a posti di secondaria di I e di II grado. Ad esempio, l’ambito disciplinare verticale n. 2, classi di concorso 48 e 49 “Scienze motorie e sportive” rispettivamente previste negli istituti di istruzione secondaria di II grado e nella scuola secondaria di I grado.

La legge finanziaria 2019 (n. 145/2018) ha radicalmente modificato il decreto legislativo 59/2017, prevedendo anche “al comma 4, lettera a), le parole: « , anche raggruppate in ambiti disciplinari » sono soppresse”.

Non potranno più esserci raggruppamenti di classi di concorso in ambiti disciplinari.

Il prossimo bando di concorso dovrà tenerne conto. E i tempi per definire programmi e bando si allungano.

In vigore il decreto che separa il MIUR: nascono il MI e il MUR

da Tuttoscuola

Entra il vigore oggi il Decreto legge n. 1/2020 “Disposizioni urgenti per l’istituzione del Ministero dell’istruzione e del Ministero dell’università e della ricerca”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 9 gennaio poco prima di mezzanotte, dopo la sua approvazione in mattinata da parte del Consiglio dei Ministri e la promulgazione del Capo dello Stato.

Vi sono ora le condizioni formali per il giuramento dei due nuovi ministri, Lucia Azzolina alla Scuola e Gaetano Manfredi all’Università, previsto a breve e, a seguire, la loro piena operatività politica e amministrativa. Il giuramento dei nuovi ministri è già previsto per il pomeriggio di oggi, 10 gennaio.

Cambia la struttura dei nuovi dicasteri: il MI (Ministero dell’Istruzione) avrà due dipartimenti, mentre il MUR (Ministero dell’Università e Ricerca) si avvarrà di un segretariato.

Per le direzioni generali che erano in attesa dei nuovi titolari, il DL prevede che “Gli incarichi dirigenziali comunque già conferiti presso l’amministrazione centrale del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto continuano ad avere efficacia sino all’attribuzione dei nuovi incarichi”.

Restano, pertanto, confermati in via transitoria gli attuali direttori generali dell’ex-MIUR, ma ciò significa anche che la Direzione Generale del personale da cui dipendono i bandi dei concorsi continuerà a rimanere priva di titolare e, pertanto, impossibilitata ad avviare la macchina dei concorsi. Per il momento, non potrà esserci, come avvenuto prima, l’intervento sostitutivo da parte del capo dipartimento. E i bandi resteranno al palo per un altro po’ di tempo.

Il neo ministro del MI, Lucia Azzolina, dovrà provvedere, quanto prima, a nominare i capi dipartimento per attivare con urgenza la macchina ministeriale, bloccata dalle dimissioni del ministro Fioramonti e dallo spacchettamento del MIUR.

Il DL 1/2020 prevede in proposito che “Nelle more dell’entrata in vigore dei regolamenti di organizzazione, il Ministro dell’istruzione e il Ministro dell’università e della ricerca assicurano tempestivamente, secondo le rispettive competenze, la nomina dei due capi dipartimento e del segretario generale, nonché il successivo conferimento degli incarichi per le posizioni dirigenziali delle amministrazioni centrali”.