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Inclusione scolastica in CdM

Il Consiglio dei ministri, nel corso della riunione del 31 luglio 2019, ha approvato

  • un decreto legislativo contenente disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66;
  • un DPR che regolamenta le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM.

INCLUSIONE SCOLASTICA

Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107 (decreto legislativo – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti, ha approvato, in esame definitivo, un decreto legislativo che, a norma dell’articolo 1, comma 184, della legge 13 luglio 2015, n. 107, introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, recante “Norme per la promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità”. Il decreto mira, in particolare, ad assicurare una maggiore partecipazione dei portatori di interessi nelle decisioni concernenti le misure educative a favore degli alunni con disabilità e a garantire un significativo supporto alle istituzioni scolastiche nella realizzazione di adeguati processi di inclusione, anche attraverso la previsione di opportune misure di accompagnamento delle istituzioni scolastiche in relazione alle modalità di inclusione degli alunni con disabilità. Il testo tiene conto dei pareri espressi dalla Conferenza unificata e dalle Commissioni parlamentari competenti.


PERSONALE DOCENTE E AMMINISTRATIVO AFAM

Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM (decreto del Presidente della Repubblica – esame definitivo)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti, ha approvato, in esame definitivo, un regolamento, da adottarsi con decreto del Presidente della Repubblica, che disciplina le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM. Le nuove disposizioni sono dirette a valorizzare l’autonomia didattica e organizzativa delle singole Istituzioni AFAM in ossequio ai principi di efficacia, efficienza, economicità e celerità dell’azione amministrativa. A tal fine, si prevede la programmazione triennale del fabbisogno di personale docente e tecnico-amministrativo, con la possibilità per le singole istituzioni di apportare ogni anno modifiche e aggiornamenti. Il testo tiene conto delle disposizioni in materia previste dalla legge di bilancio per il 2018, nonché dei pareri espressi dalla Sezione consultiva per gli atti normativi del Consiglio di Stato e dalle competenti Commissioni parlamentari.


Inclusione, approvato il decreto in via definitiva. Nuove norme a favore degli alunni con disabilità

Un nuovo approccio verso l’inclusione e un passo avanti decisivo per allineare l’Italia, già all’avanguardia nei servizi per gli studenti con disabilità, alla nuova visione internazionale dell’integrazione.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il Decreto inclusione, che era stato esaminato in via preliminare lo scorso maggio. A partire dall’assegnazione delle ore di sostegno, che verrà decisa d’intesa con le famiglie, sussidi, strumenti, metodologie di studio non saranno più elaborati in modo “standard”, in base al tipo di disabilità, ma con un Piano didattico individualizzato che guarderà alle caratteristiche del singolo studente.

“Sono particolarmente orgoglioso del provvedimento approvato oggi in via definitiva – dichiara il Ministro Marco Bussetti -. Un obiettivo che ho fortemente voluto fin dall’inizio del mio mandato e che è stato raggiunto tramite il confronto costante con le Associazioni del settore e con l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica. Anche su questo tema così importante, possiamo presentare alle famiglie i risultati del nostro impegno concreto. Ogni studente deve essere protagonista del proprio percorso di crescita. I ragazzi che hanno bisogno di maggiore assistenza, da oggi potranno beneficiare di percorsi elaborati appositamente per loro, su base individuale. Uno strumento che potrà migliorare ulteriormente l’importantissimo lavoro svolto dai nostri docenti”.

L’intera comunità scolastica sarà coinvolta nei processi di inclusione. Viene rivista la composizione delle commissioni mediche per l’accertamento della condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica: saranno sempre presenti, oltre a un medico legale che presiede la Commissione, un medico specialista in pediatria o neuropsichiatria e un medico specializzato nella patologia dell’alunno. Anche i genitori e, dove possibile, se maggiorenni, gli stessi alunni con disabilità, potranno partecipare al processo di attribuzione delle misure di sostegno.

Nascono i Gruppi per l’Inclusione Territoriale (GIT), formati su base provinciale, ovvero nuclei di docenti esperti che supporteranno le scuole nella redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e nell’uso dei sostegni previsti nel Piano per l’Inclusione. I GIT avranno anche il compito di verificare la congruità della richiesta complessiva dei posti di sostegno che il dirigente scolastico invierà all’Ufficio Scolastico Regionale.

A livello scolastico opererà il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione, composto dal team dei docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori dell’alunno con disabilità, delle figure professionali specifiche, interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con l’alunno stesso, nonché con il supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare e con un rappresentante designato dall’Ente Locale. Il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione avrà il compito di redigere il Piano Educativo Individualizzato, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno.

Ordinanza Ministeriale 28 giugno 2019, AOOUFGAB 598

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Trasferimenti del personale docente e tecnico amministrativo delle Accademie e dei Conservatori di musica e del personale tecnico amministrativo degli Istituti superiori per le industrie artistiche (ISIA) e delle Accademie nazionali di danza e di arte drammatica A.A. 2019/2020


SEQUENZA TEMPORALE DEGLI ADEMPIMENTI:

  1. Termine ultimo per la presentazione della domanda di mobilità al Direttore della Istituzione di appartenenza
    27 luglio 2019
  2. Pubblicazione dei punteggi attribuiti agli interessati
    2 agosto 2019
  3. Termine per reclami, rinunce alla domanda e rettifiche
    23 agosto 2019
  4. Pubblicazione punteggi definitivi
    30 agosto 2019
  5. Pubblicazione dei trasferimenti
    4 settembre 2019
  6. Comunicazione delle cattedre e dei posti disponibili per le utilizzazioni temporanee
    17 settembre 2019
  7. Termine ultimo per la presentazione della domanda di utilizzazione temporanea
    21 settembre 2019
  8. Pubblicazione delle utilizzazioni disposte
    30 settembre 2019

Stati Generali AFAM

Quale futuro per l’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) italiana? Come rilanciare il sistema, rispondendo alle esigenze di studenti, docenti, personale amministrativo di queste istituzioni? In che modo valorizzare un settore chiave per lo sviluppo culturale ed economico del Paese? Saranno solo alcune delle questioni che verranno affrontate durante gli Stati generali dell’Alta Formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) che si terranno domani, venerdì 8, e sabato 9 febbraio a Roma, alla Camera dei deputati e al Teatro Argentina, alla presenza del Vice Ministro Lorenzo Fioramonti e del Sottosegretario Salvatore Giuliano.

“Gli Stati generali dell’AFAM saranno un momento di confronto aperto per valorizzare e rilanciare il sistema. Questo Governo ha a cuore questo comparto della conoscenza ed è convinto possa essere volano di sviluppo culturale ed economico del Paese. Con il Ministro Bussetti abbiamo annunciato questo appuntamento a fine novembre scorso. Da allora abbiamo avviato un periodo di consultazione con tutti gli addetti ai lavori per ascoltare esigenze e indicazioni. Questi due giorni saranno proprio l’occasione per la consegna pubblica delle richieste degli attori istituzionali. Prendiamo l’impegno di integrare questi contributi con quelli che arriveranno anche dagli altri stakeholder attraverso una piattaforma online che renderà costante il rapporto con tutti i portatori di interesse. Lavoreremo, inoltre, con l’Amministrazione per valutare la fattibilità delle proposte e dare loro attuazione. Per passare, quindi, così dopo tanti anni di parole e promesse ai fatti”, dichiara Fioramonti.

Nel pomeriggio di domani, venerdì 8, a partire dalle 14.20, nella Nuova Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari della Camera dei deputati, verranno presentati alla VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione) della Camera e alla 7ª Commissione permanente (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato i risultati di un sondaggio portato avanti nei mesi scorsi da un Gruppo di lavoro del MIUR per conoscere i bisogni e le priorità dell’AFAM. A dare il via all’incontro il Vice Ministro Lorenzo Fioramonti e il Sottosegretario Salvatore Giuliano.

Sabato 9 febbraio, invece, la giornata sarà dedicata al confronto pubblico. Il Vice Ministro Fioramonti discuterà delle prospettive di crescita e di riforma del settore con il Sottosegretario di Stato per i Beni e le Attività Culturali Gianluca Vacca, con gli attori istituzionali coinvolti, rappresentanti e professionisti del mondo produttivo, dell’industria dell’arte, dello spettacolo, dell’editoria. L’appuntamento è alle 10.30 al Teatro Argentina.


Nota 28 gennaio 2019, AOODGSINFS 2624

Ministero dell’Istruzione, dell‘Università e della Ricerca
DIPARTIMENTO PER LA FORMAZIONE SUPERIORE E LA RICERCA
Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore

Oggetto: Premio Nazionale delle Arti 2018/2019 – XIV edizione – Bando

Nota 14 gennaio 2019, AOODGSINFS 1022

Ministero dell’Istruzione, dell‘Università e della Ricerca
DIPARTIMENTO PER LA FORMAZIONE SUPERIORE E LA RICERCA
Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore

OGGETTO: Premio Nazionale delle Arti XIV edizione: incarichi.

Premio Nazionale delle Arti

Giovedì 13 dicembre, alle ore 21.00, presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica a Roma, si svolge la serata finale della XIII edizione del “Premio Nazionale delle Arti” per le sezioni: interpretazione musicale, arte drammatica, danza.

Il Premio Nazionale delle Arti (PNA) è un concorso rivolto a tutti gli studenti iscritti nelle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Accademie, Conservatori, ISIA, Arte drammatica e Accademia di Danza) e presso le Istituzioni private autorizzate a rilasciare titoli, con l’obiettivo di promuovere il sistema della formazione superiore artistica, di incentivare e valorizzare tutte le forme di produzione del settore.

Promosso dalla Direzione Generale per lo Studente, lo Sviluppo e l’Internazionalizzazione della formazione superiore del MIUR, oggi il PNA, giunto alla sua XIII edizione, viene riconosciuto come uno dei più importanti appuntamenti del sistema AFAM.

Il concorso non è soltanto un’importante occasione per mettere in luce la qualità del lavoro svolto dai docenti e dagli studenti nelle Istituzioni. Il PNA rappresenta sempre più una grande opportunità per i giovani, anche nell’ottica dell’avvicinamento al mondo del lavoro e alle professioni legate alla creatività, ambito che rappresenta, peraltro, uno degli aspetti di eccellenza per il nostro Paese.

Le sezioni in cui si articola il Premio spaziano dalle arti visive, alla musica, al design, all’arte drammatica, alla danza, coprendo praticamente tutte le discipline relative all’insegnamento artistico, musicale e coreutico nazionale.
A garantire la validità delle selezioni intervengono, in prima fase, le Istituzioni stesse che individuano preventivamente gli studenti ritenuti idonei a partecipare alla competizione. Per la fase finale viene nominata con Decreto Direttoriale, per ciascuna sezione del concorso, una Giuria nazionale di esperti del settore, con il compito scegliere il vincitore della sezione.

Per le sezioni “Arti figurative, digitali e scenografiche” e “Restauro”, curate, quest’anno, dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, la manifestazione di premiazione conclusiva si è svolta nel capoluogo siciliano, designato dal MIBACT quale Capitale Italiana della Cultura 2018, il 15 ottobre 2018, ed è stato realizzato un catalogo contenente le opere dei vincitori e dei finalisti.

Per la sezione “Design”, la manifestazione si è svolta a Firenze, presso, la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio in piazza della Signoria, il 19 ottobre 2018. Anche per questa sezione è stato realizzato un catalogo con le opere finaliste e vincitrici.
La manifestazione di oggi a Roma prevede un concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale dei Conservatori diretto dal Maestro Giampaolo Bisanti, con il seguente programma:

  • Ouverture da “La gazza ladra” di G. Rossini;
  • Glitches di Silvio Bartoli;
  • Danze sinfoniche da West Side Story di L. Bernstein.

Sono inoltre previste le esibizioni degli studenti dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e degli studenti dell’Accademia Nazionale di Danza.

Stati Generali AFAM

“L’impegno preso con il contratto di Governo di portare a compimento la riforma del sistema dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM) per potenziare un settore storicamente e culturalmente importantissimo per l’Italia va avanti a passo spedito. A quasi vent’anni dalla Legge di Riforma del settore (legge 508 del 1999) e a undici dalla prima e unica convocazione degli Stati Generali del sistema, avvenuta a Verona nel 2007, vogliamo portare a compimento un processo strategico rimasto purtroppo incompiuto. Alle parole preferiamo i fatti. Considerata l’urgenza di lavorare insieme alle parti interessate, sono lieto di annunciare, in accordo con il Ministro Bussetti, la convocazione degli Stati Generali dell’AFAM che si svolgeranno a Roma l’8 e 9 febbraio 2019, come sviluppo e conclusione di un periodo di consultazioni con tutti gli addetti ai lavori”. Così il Vice Ministro all’Istruzione, Università e Ricerca Lorenzo Fioramonti.

“Insieme al Ministro – prosegue – solleciteremo tutti gli stakeholder, le rappresentanze, i sindacati, gli addetti ai lavori, a dare il loro prezioso contributo. Sarà un confronto aperto per preservare e valorizzare il sistema dell’AFAM, traghettandolo definitivamente verso un’organizzazione stabile e organica degli studi di livello terziario e guardando all’innovazione del settore nel pieno rispetto della sua storia e peculiarità disciplinare”, conclude Fioramonti.

Regolamento per la programmazione e il reclutamento del personale AFAM

Il consiglio dei ministri, nel corso della riunione del 28 novembre 2018, approva in esame preliminare, il Decreto del Presidente della Repubblica, “Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM”


PROCEDURE PER IL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE AFAM

Regolamento recante le procedure e le modalità per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto AFAM (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti, ha approvato, in esame preliminare, un regolamento, da attuarsi mediante decreto del Presidente della Repubblica, relativo alle procedure di reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico del comparto dell’alta formazione artistica musicale e coreutica (AFAM).

L’intervento è diretto a valorizzare l’autonomia didattica e organizzativa delle singole Istituzioni AFAM e predisposto in ossequio ai principi di efficacia, efficienza, economicità e celerità dell’azione amministrativa. Si prevede la programmazione triennale del fabbisogno di personale docente e tecnico-amministrativo, con la possibilità per le singole Istituzioni di apportare ogni anno modifiche e aggiornamenti. Il testo tiene conto delle disposizioni in materia previste dalla legge di bilancio per il 2018.


“Dopo diciannove anni di attesa e molte promesse, arriva finalmente il decreto con il Regolamento per la programmazione e il reclutamento del personale docente e del personale amministrativo e tecnico delle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM). Una rivoluzione più volte annunciata e mai realizzata”. Lo dichiara il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, dopo il via libera in Consiglio dei Ministri di oggi.

Il Regolamento era previsto dalla legge 508 del 1999 e “consentirà finalmente alle singole istituzioni AFAM di predisporre piani triennali del fabbisogno di personale docente e tecnico-amministrativo, di procedere in autonomia al reclutamento sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, migliorando l’offerta formativa e i servizi offerti agli studenti. Credo che questa sia una giornata davvero importante”.

Il Regolamento consentirà alle istituzioni AFAM di utilizzare il 100% del turn over per le assunzioni, di avere alcuni margini di flessibilità nell’adeguamento delle dotazioni organiche e di passare gradualmente da un reclutamento incentrato sulle graduatorie nazionali a uno programmato su graduatorie locali. Un modo per intervenire e mettere finalmente ordine anche nella sovrapposizione di graduatorie che si sono succedute nel tempo e che saranno poste ad esaurimento. Il Regolamento offre anche una soluzione per i passaggi alla prima fascia dei docenti che oggi sono collocati nella seconda fascia.

“Conservatori, Accademie, Istituti musicali sono da sempre citati come fiore all’occhiello del nostro Paese e del sistema formativo italiano, eppure hanno dovuto attendere diciannove anni per l’approvazione di un Regolamento che è fondamentale per il loro buon funzionamento – chiude il Ministro -. Come Governo abbiamo subito ascoltato le istanze del settore e siamo voluti passare dalle parole ai fatti, dando un segnale concreto. Mettendo al centro la qualità del sistema, che passa senza dubbio dalla qualità del personale e dalla sua valorizzazione”.

AFAM: firmato decreto

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato il decreto per il riparto della seconda quota, pari a 9 milioni di euro, per il finanziamento 2018 degli Istituti superiori musicali non statali (7 milioni) e delle Accademie storiche non statali di belle arti (2 milioni).

Nell’ambito dell’avvio del processo di statizzazione, il finanziamento assicura la sostenibilità dei bilanci delle istituzioni coinvolte per l’esercizio in corso. Le risorse stanziate con il decreto firmato dal Ministro Bussetti vanno ad aggiungersi a quelle assegnate con i precedenti decreti già emanati nel corso dell’anno e portano il finanziamento statale complessivamente assegnato fino ad ora a:

  • 17,7 milioni di euro per i 18 Istituti superiori musicali non statali;
  • 4 milioni di euro per le 5 Accademie di belle arti non statali “storiche”.

Entro la fine del 2018, con il decreto sulla statizzazione, saranno assegnati altri 4 milioni di euro. Ieri, intanto, si è anche riunito il tavolo Ministero dell’Istruzione-Ministero dell’Economia e delle Finanze-Ministero per la Pubblica Amministrazione, con i rappresentanti dell’Unione delle Province d’Italia (UPI), dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), degli Istituti superiori musicali non statali e delle Accademie storiche non statali di belle arti.

Accesso ai corsi accademici di I livello

AFAM, firmato il decreto sui percorsi propedeutici per l’accesso ai corsi accademici di I livello

Emanato l’11 maggio 2018 il decreto che prevede la possibilità per gli Istituti Superiori di studi musicali e coreutici previsti dalla legge 508/1999 e dal dpr 212/2005 di organizzare corsi propedeutici per la preparazione delle prove per l’accesso ai corsi di studio accademici di primo livello dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM). Una formazione di altissimo livello che punta a intercettare e valorizzare, fin dalla scuola secondaria di II grado, i talenti di studentesse e studenti, rafforzando il rapporto fra il sistema dell’istruzione e quello dell’AFAM. Il decreto si inserisce nell’ambito di un più complessivo piano di rilancio della promozione dell’arte e della cultura umanistica nel sistema scolastico e di istruzione superiore previsto dalla legge 107 del 2015 e ha avuto ieri il via libera in Conferenza Unificata.

Fra i criteri indicati per l’organizzazione dei corsi ci sono la durata (che per gli Istituti musicali non potrà superare il triennio e per la danza gli 8 anni), la compatibilità con la frequenza della scuola secondaria, l’obbligo del rilascio, al termine del percorso formativo e a richiesta dell’interessato, di una certificazione attestante il programma di studio svolto, gli obiettivi formativi raggiunti e la durata del corso propedeutico.

Per armonizzare l’attività e l’offerta formativa delle Istituzioni AFAM sono stati predisposti, in appositi allegati al decreto, i requisiti di accesso per ciascun corso propedeutico e gli obiettivi formativi e i livelli tecnici previsti per l’ammissione al relativo triennio accademico. Sono state definite, inoltre, le competenze e la preparazione necessarie ai fini dell’ammissione al primo anno della sezione musicale dei Licei musicali e coreutici.

Decreto Ministeriale 11 maggio 2018, n. 382

MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Decreto Ministeriale 11 maggio 2018, n. 382

Armonizzazione dei percorsi formativi della filiera artistico-musicale. (18A07010)

(GU Serie Generale n.256 del 03-11-2018)

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE,
DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

Vista la legge 21 dicembre 1999, n. 508, di riforma delle accademie
di belle arti, dell’accademia nazionale di danza, dell’accademia
nazionale di arte drammatica, degli istituti superiori per le
industrie artistiche, dei conservatori di musica e degli istituti
musicali pareggiati;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003,
n. 132, regolamento recante i criteri per l’autonomia statutaria,
regolamentare e organizzativa delle Istituzioni artistiche e
musicali;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n.
212, riguardante la disciplina per la definizione degli ordinamenti
didattici delle Istituzioni di alta formazione artistica, musicale e
coreutica, a norma dell’art. 2 della legge n. 508 del 21 dicembre
1999;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n.
89, recante revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e
didattico dei licei e, in particolare, l’art. 7 concernente
l’istituzione dei licei musicali e coreutici;
Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle
disposizioni legislative vigenti, e in particolare l’art. 1, comma
181, lettera g), concernente l’adozione di un decreto legislativo per
la promozione e diffusione della cultura umanistica, valorizzazione
del patrimonio e della produzione culturale, musicale, teatrale,
coreutica e cinematografica e sostegno della creativita’ connessa
alla sfera estetica;
Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60, recante norme
sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del
patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della
creativita’, a norma dell’art. 1, commi 180 e 181, lettera g), della
legge 13 luglio 2015, n. 107;
Visto in particolare l’art. 15 del decreto legislativo 13 aprile
2017, n. 60, che dispone l’armonizzazione dei percorsi formativi
della filiera artistico-musicale;
Acquisita l’intesa della Conferenza unificata nella seduta del 10
maggio 2018;

Decreta:

Art. 1

Oggetto e finalita’

Il presente decreto e’ finalizzato all’applicazione dei commi 2, 3,
4 e 6 dell’art. 15 del decreto legislativo n. 60 del 13 aprile 2017.

Art. 2

Corsi propedeutici

  1. Le istituzioni di cui al comma 3 dell’art. 15 del decreto
    legislativo n. 60 del 2017 organizzano, nell’ambito della formazione
    ricorrente e permanente e in coerenza con quanto previsto dagli
    articoli 4, comma 2, 7, comma 2, 10, comma 4, lettera g), del decreto
    del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, corsi
    propedeutici finalizzati alla preparazione delle prove per l’accesso
    ai corsi di studio accademici di primo livello, disciplinandoli con
    un apposito regolamento deliberato dal Consiglio di amministrazione,
    su parere conforme del Consiglio accademico, nel quale sono indicate:
    a) la durata massima dei corsi, comunque non superiore a 3 anni;
    b) l’organizzazione dei corsi;
    c) le modalita’ per consentire agli studenti la frequenza dei
    corsi propedeutici nel rispetto dell’obbligo di frequenza della
    scuola secondaria;
    d) il contenuto formativo e l’articolazione dei corsi, tenuto
    conto che la preparazione complessiva dei corsi propedeutici e’
    finalizzata all’acquisizione delle competenze necessarie per
    l’accesso, senza debiti e previo il superamento dell’esame di
    ammissione, ai corsi accademici di primo livello;
    e) gli eventuali obblighi di frequenza;
    f) la quantificazione dei contributi previsti per la frequenza
    dei corsi propedeutici.
  2. Al termine del corso propedeutico l’istituzione provvede alla
    verifica del rendimento di ciascun studente. Su richiesta dello
    studente, e nel caso di minore eta’, dei genitori o chi ne fa le
    veci, l’istituto rilascia una certificazione attestante il programma
    di studio svolto nel corso propedeutico, gli obiettivi formativi
    raggiunti e la durata del corso propedeutico.
  3. L’attivazione dei corsi e’ deliberata, nell’ambito
    dell’autonomia e nei limiti delle risorse disponibili, in coerenza e
    limitatamente ai corsi accademici autorizzati con decreto del
    Ministro dell’istruzione, dell’universita’ e della ricerca.

Art. 3

Ammissione ai corsi propedeutici

  1. L’esame di ammissione ai corsi propedeutici e’ finalizzato a
    verificare il talento musicale della studentessa o dello studente che
    deve comunque dimostrare di possedere una preparazione tecnica
    avanzata relativa alla disciplina di indirizzo del corso
    propedeutico, unitamente ad una competenza teorico-musicale. I
    requisiti di accesso per ciascuna tipologiadi corso propedeutico sono
    indicati nella allegata Tabella E. Ogni istituzione definisce,
    nell’ambito della propria autonomia, specifici programmi per l’esame
    di ammissione ad ogni tipologia di corso propedeutico conformi ai
    requisiti indicati nella Tabella E, tenendo conto della durata
    massima del corso prevista dall’art. 2, comma 1, lettera a), del
    presente decreto, nonche’ degli obiettivi formativi e dei livelli
    tecnici previsti dalla Tabella B per l’ammissione al relativo
    triennio accademico.
  2. Con il regolamento di cui all’art. 2, comma 1, le istituzioni
    disciplinano anche:
    a. le modalita’ di svolgimento delle prove di ammissione ai corsi
    propedeutici e la loro articolazione;
    b. i repertori all’interno dei quali i candidati possono definire
    il programma per l’esame di ammissione, fatta salva la possibilita’
    di presentare repertori a scelta purche’ di difficolta’ equivalente a
    quelli previsti;
    c. i tempi di pubblicizzazione delle informazioni di cui ai punti
    a) e b) nel sito internet dell’istituzione;
    d. i criteri per la composizione delle commissioni d’esame.

Art. 4

Convenzioni con scuole secondarie di secondo grado

  1. Al fine di favorire la promozione della produzione artistica e
    della formazione musicale e coreutica di base, le istituzioni,
    possono stipulare convenzioni con scuole secondarie di secondo grado,
    diverse dai licei musicali, le quali devono prioritariamente
    disciplinare le modalita’ per consentire agli studenti la
    contemporanea frequenza dei corsi propedeutici e quelli della scuola
    secondaria e le opportune forme di orientamento per favorire
    l’accesso ai corsi accademici di primo livello degli studenti.
  2. Nelle convenzioni di cui al comma 1 sono altresi’ indicate:
    a) le modalita’ di riconoscimento dell’impegno dello studente sia
    nella frequenza delle attivita’ formative che nello studio
    individuale;
    b) gli eventuali obblighi di frequenza dei corsi propedeutici;
    d) le modalita’ per l’attivazione di eventuali iniziative
    congiunte nell’ambito della produzione artistica;
    e) la durata della convenzione.

Art. 5

Valorizzazione dei «giovani talenti»

  1. Le istituzioni, al fine di valorizzare e favorire la formazione
    accademica di giovani studenti che, pur non ancora in possesso dei
    requisiti di cui all’art. 7, comma 1, del decreto del Presidente
    della Repubblica, n. 212, del 2005 necessari per l’accesso ai corsi
    accademici, siano dotati di particolari e spiccate attitudini e
    capacita’ artistiche e musicali e con acquisita e verificata
    preparazione tecnica, pari o superiore ai requisiti minimi richiesti
    per l’accesso ai corsi accademici di primo livello, possono attivare
    specifiche attivita’ formative.
  2. Al fine di cui al comma 1, le istituzioni, in uno specifico
    regolamento approvato dal Consiglio accademico e, per quanto di
    competenza, dal Consiglio di amministrazione, disciplinano in
    particolare:
    a) le modalita’ per l’iscrizione ai corsi e per il pagamento dei
    contributi previsti;
    b) la modalita’ della frequenza delle lezioni che deve
    necessariamente tener conto della contemporanea frequenza di altra
    scuola;
    c) l’articolazione del percorso formativo che deve essere
    personalizzato in base all’eta’ e alle esigenze formative dello
    studente;
    d) le modalita’ per il riconoscimento, all’atto dell’iscrizione
    al corso accademico, dei crediti acquisiti e delle attivita’
    formative svolte.

Art. 6

Prove di ammissione ai corsi
di diploma accademico di primo livello

  1. Per essere ammessi ai corsi di diploma accademico di primo
    livello, gli studenti dovranno superare uno specifico esame di
    ammissione articolato in due prove come specificato nella allegata
    Tabella A.
  2. Le istituzioni modificano i propri regolamenti didattici
    adeguando le modalita’ di svolgimento delle prove di ammissione ai
    corsi di diploma accademico di primo livello, sulla base di quanto
    indicato nella allegata Tabella A.
  3. Le istituzioni, entro il termine perentorio del 31 ottobre di
    ciascun anno, pubblicano all’albo e sul loro sito internet l’elenco
    dei brani all’interno del quale gli studenti possono definire il
    programma per gli esami di ammissione ai corsi di diploma accademico
    di primo livello.
  4. Fermo restando l’elenco dei repertori obbligatori indicati
    nell’allegata Tabella B, le istituzioni, con delibera del Consiglio
    accademico, sentite le competenti strutture didattiche, possono
    integrarlo con ulteriori raccolte di equivalente difficolta’.
  5. Agli studenti provenienti dai licei musicali viene garantito il
    riconoscimento delle competenze acquisite attraverso le discipline
    «Storia della musica», «Teoria, analisi e composizione» e «Tecnologie
    musicali» e certificate dal liceo musicale, ferma restando la
    facolta’ da parte dei Conservatori, di attribuire debiti formativi
    successivamente all’iscrizione.

Art. 7

Accademia nazionale di danza

  1. All’Accademia nazionale di danza si applicano, per quanto
    compatibili, le norme contenute nel presente decreto, fatta salva la
    durata massima dei corsi propedeutici che e’ stabilita in 8 anni.
  2. Le prove e i repertori relativi all’esame di ammissione ai corsi
    accademici, sono indicate nella Tabella D.

Art. 8

Ammissione ai licei musicali

  1. All’esame di ammissione al primo anno della sezione musicale dei
    licei musicali e coreutici lo studente deve dimostrare una buona
    attitudine musicale generale, una preparazione teorica adeguata al
    livello tecnico richiesto, una morfologia idonea allo studio dello
    strumento scelto come principale e il possesso, nel medesimo
    strumento, di competenze esecutive definite dai repertori di
    riferimento di cui alla Tabella C allegata al presente decreto.
  2. Ogni liceo musicale e coreutico rende pubbliche entro il 15
    ottobre di ogni anno scolastico le informazioni riguardanti i criteri
    che regolano l’accesso alla sezione musicale e le modalita’ di
    svolgimento dell’esame di ammissione, specificando sia le competenze
    teoriche indispensabili, sia le specifiche competenze pregresse
    necessariamente richieste per «Esecuzione e interpretazione – Primo
    strumento», in coerenza con quanto previsto dalla Tabella C e con
    indicazione di eventuali ulteriori obblighi esecutivi.
  3. Ogni liceo musicale e coreutico definisce gli obiettivi
    formativi musicali generali da conseguire entro il termine del
    quinquennio della sezione musicale; quelli relativi alla disciplina
    «Esecuzione e interpretazione – Primo strumento», tengono anche conto
    delle competenze e dei livelli tecnici previsti per l’accesso ai
    corsi accademici di primo livello dei conservatori stabiliti all’art.

Art. 9

Clausola di invarianza finanziaria

  1. Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o
    maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
  2. Le amministrazioni pubbliche interessate provvedono agli
    adempimenti di cui al presente decreto con le risorse umane,
    strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
    Il presente decreto sara’ inviato agli organi di controllo per gli
    adempimenti di competenza e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
    Repubblica italiana.
    Roma, 11 maggio 2018

Il Ministro dell’istruzione,
dell’universita’ e della ricerca
Fedeli

Registrato alla Corte dei conti il 9 luglio 2018
Ufficio controllo atti MIUR, MIBAC, Min. salute e Min. lavoro e
politiche sociali, reg.ne prev. n. 2722

Tabella A

AMMISSIONE AI CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO DI STRUMENTO

Tabella B

AMMISSIONE AI CORSI DI DIPLOMA ACCADEMICO DI PRIMO LIVELLO Repertori (Prima prova)

Tabella C

REQUISITI TEORICI E DI CULTURA MUSICALE DI BASE E REPERTORI DI RIFERIMENTO PER IL PRIMO STRUMENTO PER L’AMMISSIONE AL PRIMO ANNO DEL LICEO MUSICALE

Tabella D

AMMISSIONE AL CORSO DI DIPLOMA ACCADEMICO DI I LIVELLO IN DANZA CLASSICA AD INDIRIZZO TECNICO ANALITICO – DDPL01 – SCUOLA DI DANZA CLASSICA

Tabella E

REQUISITI DI ACCESSO AI CORSI PROPEDEUTICI

Decreto Ministeriale 11 maggio 2018, AOOUFGAB 382

Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Ufficio del Gabinetto del MIUR

Decreto Ministeriale 11 maggio 2018, AOOUFGAB 382

Armonizzazione dei percorsi formativi della filiera artistico-musicale adottato ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n.60

Decreto Ministeriale 16 gennaio 2018, n. 18

Decreto Ministeriale 16 gennaio 2018, n. 18

Ridefinizione dei bienni di Didattica della Musica e dello Strumento Musicale

IL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA

VISTA   la legge 21 dicembre 1999, n. 508, di riforma delle Istituzioni di Alta Formazione e specializzazione artistica e musicale e successive modifiche ed integrazioni;

VISTA   la legge 22 novembre 2002, n. 268, ed in particolare l’articolo 6, comma 2, il quale fino all’entrata in vigore di specifiche norme di riordino del settore, riconosce al diploma di didattica della musica valore abilitante per l’insegnamento dell’educazione musicale nelle scuole e per l’ammissione ai corrispondenti concorsi a posti di insegnamento nelle scuole secondarie, purché congiunto al diploma di istruzione secondaria superiore e al diploma di Conservatorio;

VISTO   il decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003, n. 132, concernente il regolamento recante criteri per l’autonomia statutaria regolarmente ed organizzativa delle istituzioni artistiche e musicali;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 12 novembre 2004, n. 109, con il quale, fermo restando l’ordinamento curriculare, sono state apportate alcune modifiche all’ordinamento della scuola di didattica, consentendo di organizzare un percorso formativo in semestri, solo per gli studenti in possesso di diploma di istruzione secondaria di secondo grado e di diploma di Conservatorio;

VISTO   il decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, recante norme sulla definizione degli ordinamenti didattici delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica e Musicale;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 7 ottobre 2004, n. 82, con il quale sono stati istituiti presso le Accademie di Belle Arti corsi biennali di II livello ad indirizzo didattico, con esame finale avente valore di esame vistato abilitante;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 28 settembre 2007, n. 137 con il quale si è proceduto alla ridefinizione del corso ordinamentale di Didattica della Musica mediante l’istituzione di un corso biennale ad indirizzo didattico il cui esame finale ha valore abilitante e all’attivazione di un ulteriore indirizzo per la classe di concorso di strumento, sempre con valore abilitante;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 3 luglio 2009, n. 90, con il quale sono stati definiti i settori artistico – disciplinari, con le relative declaratorie e campi disciplinari di competenza dei Conservatori di musica;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 30 settembre 2009, n. 124, che definisce gli ordinamenti didattici dei corsi di studio per il conseguimento del diploma accademico di primo livello nei Conservatori di Musica;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 12 novembre 2009, n. 154, con il quale è stata definita, in applicazione dell’articolo 6, comma 3, del Decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005,  n. 212, in relazione ai crediti da conseguire da parte degli studenti dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati, la frazione dell’impegno orario che deve essere riservata alle diverse tipologie dell’offerta formativa;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 10 settembre 2010, n. 249, recante regolamento concernente definizione della disciplina dei requisiti e delle modalità della formazione iniziale degli insegnanti della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, ai sensi dell’articolo 2, comma 416, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e in particolare l’articolo 3, comma 3 e l’articolo 9, comma 1;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 8 novembre 2011 recante riordino dei corsi biennali di II livello ad indirizzo didattico, di cui ai citati decreti del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 28 settembre 2007, n. 137 e 7 ottobre 2004, n. 82;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 11 novembre 2011, n. 194, recante definizione delle modalità di svolgimento e delle caratteristiche delle prove di accesso ai corsi accademici di II livello di cui all’articolo 3, comma 3 del decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 settembre 2010, n. 249, per l’insegnamento nella scuola secondaria di primo grado, ai sensi dell’articolo 5, comma 3 del medesimo decreto  per l’anno accademico 2011/12;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 20 febbraio 2013, n. 119, che modifica ed integra il citato del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 3 luglio 2009, n. 90, di definizione dei settori artistico – disciplinari, con le relative declaratorie e campi disciplinari di competenza dei Conservatori di musica;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 20 febbraio 2013, n. 120, che modifica ed integra il citato del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, 30 settembre 2009, n. 124, di definizione degli ordinamenti didattici dei corsi di studio per il conseguimento del diploma accademico di primo livello nei Conservatori di musica;

VISTO    il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 agosto 2017, n. 611, che introduce l’area delle discipline interpretative del pop rock, delle musiche improvvisate e audiotattili comprendente i nuovi settori artistico disciplinari del pop rock con relative declaratorie e campi disciplinari;

CONSIDERATO che il Consiglio Nazionale per l’Alta Formazione Artistica e Musicale, costituito con decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca del 16 febbraio 2007, è stato prorogato sino al 31 dicembre 2012 e, che non essendo stata prevista una proroga ulteriore è decaduto il 15 febbraio 2013;

VISTA    la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ed in particolare, l’articolo 1, comma 27, della predetta legge il quale prevede che nelle more della ridefinizione delle procedure per la rielezione del Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale, gli atti e i provvedimenti adottati dal Ministero dell’istruzione, dell’ Università e della ricerca in mancanza del parere del medesimo Consiglio, nei casi esplicitamente previsti dall’articolo 3, comma 1, della legge 21 dicembre 1999, n. 508, sono perfetti ed efficaci ed in particolare la delega di cui all’articolo 1, comma 181, lettera b);

VISTO  il decreto del Capo del Dipartimento della formazione superiore e per la ricerca 19 ottobre 2015, n. 2326, con cui è stata costituita, presso il medesimo Dipartimento, una Commissione che, nelle more della ridefinizione delle procedure per la rielezione del Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale, svolge le valutazioni tecniche relative agli ordinamenti didattici dei corsi Afam delle Istituzioni di cui all’articolo 1 della legge 21 dicembre 1999, n. 508 e delle altre Istituzioni non statali, per le finalità di cui agli articoli 10 e 11 del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212;

VISTO   il decreto del Capo del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca 2 novembre 2015, n. 2454, con il quale è stata integrata la commissione costituita con il suddetto decreto del Capo del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca 19 ottobre 2015, n. 2326;

VISTO   il decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19, recante regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento, a norma dell’articolo 64, comma 4, lettera a), del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e in particolare l’articolo 5 “Norme transitorie e finali”;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 9 maggio 2017, n. 259, recante revisione ed aggiornamento della tipologia delle classi di concorso per l’accesso ai ruoli del personale docente della scuola secondaria di primo e secondo grado previste decreto del Presidente della Repubblica 14 febbraio 2016, n. 19;

VISTO   il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, recante riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione, a norma dell’articolo 1, commi 180 e 181, lettera b), della legge 13 luglio 2015, n. 107;

VISTO   il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 10 agosto 2017, n. 616, che, ai sensi dell’articolo 5, comma 4, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59, ha definito i settori disciplinari, gli obiettivi formativi, le modalità organizzative e gli eventuali costi a carico degli interessati per il conseguimento dei 24 crediti che costituiscono requisito di accesso ai concorsi nazionali per la selezione dei candidati al percorso di formazione iniziale, tirocinio e inserimento nella funzione docente della scuola secondaria, ed in particolare l’articolo 3;

VISTO   il verbale n. 24 del 13 novembre 2017 con il quale la Commissione preposta alle valutazione degli ordinamenti dei corsi di studio AFAM, nominata con il citato decreto del Capo Dipartimento della formazione superiore e per la ricerca 19 ottobre 2015, n. 2326 e successivamente integrata con il richiamato decreto del Capo del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca 2 novembre 2015, n. 2454 ha espresso parere favorevole a che, “nelle more dell’emanazione del decreto di riordino dei corsi di II livello di diploma accademico e, posto che si renderà necessario aggiornare il predetto decreto, in via transitoria, le Istituzioni possano attivare i corsi di II livello ordinamentali di Didattica della musica e dello strumento “non abilitanti e ad accesso libero” sulla base delle tabelle di cui all’allegato n. 1 (tabelle A e B), corrispondenti alle tabelle 8 e 9 del D.M. 249/2010;

RITENUTO OPPORTUNO nelle more della definizione dei requisiti generali di accreditamento dei diplomi accademici di secondo livello ed in via transitoria, dover procedere alla ridefinizione, dei corsi accademici di secondo livello ordinamentali di didattica della musica e dello strumento anche al fine di razionalizzare il funzionamento degli stessi in relazione alle disposizioni normative sopravvenute;

CONSIDERATO che la predetta razionalizzazione consente la piena utilizzazione dei docenti di ruolo operanti nelle scuole di didattica;

CONSIDERATO che non ci sono nuovi o maggiori oneri dello stato

DECRETA

Art. 1 – A decorrere dall’anno accademico 2017 – 2018 gli Istituti Superiori di Studi musicali –  Conservatori di musica e gli Istituti musicali pareggiati –  sedi di Dipartimenti di didattica della musica, sono autorizzati ad attivare corsi di diploma accademico di secondo livello ordinamentali di didattica della musica e dello strumento ridefiniti come corsi di diploma accademico di secondo livello non abilitanti e ad accesso libero.

Art. 2 – Gli ordinamenti didattici, gli obiettivi formativi e gli sbocchi professionali dei corsi di studio per il conseguimento del diploma accademico di secondo livello in didattica della musica e didattica dello strumento dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati sono riordinati secondo le allegate tabelle A e B che fanno parte integrante del presente decreto.

Art. 3 – I Conservatori di musica e gli Istituti musicali pareggiati provvederanno ad integrare i propri regolamenti didattici in conformità a quanto previsto dall’art. 10 del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212 e nel rispetto di quanto previsto nel presente decreto e nel decreto ministeriale 3 luglio 2009, n. 90.

IL MINISTRO
Sen. Valeria Fedeli


Educazione&Scuola©